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ANALISI APPLICATA DEL COMPORTAMENTO E DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

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Presentazione sul tema: "ANALISI APPLICATA DEL COMPORTAMENTO E DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO"— Transcript della presentazione:

1 ANALISI APPLICATA DEL COMPORTAMENTO E DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO
principi di base Mirenda Vincenzo Psicologo Consulente in analisi del Comportamento in formazione Angeli di Rosora

2 La scorsa volta abbiamo parlato di …
Autismo e la sua evoluzione Legge regionale sull’Autismo Centri con personale specializzato B.E.S. Cos’è (e cosa non è) ABA Il comportamento Definizione Operazionale Topografia e funzione

3 … Oggi parleremo invece di …
Contingenza a tre termini ABC comportamentale Antecedenti MO;EO;AO. Contingenza a 4 termini Stimulus Control Pairing Organizzazione dell’ambiente Conseguenze del comportamento Rinforzo Punizione Estinzione

4 Il condizionamento operante = apprendimento è il principio fondamentale su cui si basa l’analisi comportamentale. Il comportamento viene considerato operante perché opera nell’ambiente per produrre determinate conseguenze. Il comportamento secondo tale principio viene modellato o plasmato dalle conseguenze che riceve, tali conseguenze ne influenzeranno ed altereranno la forma e la frequenza con cui il comportamento si presenterà in futuro. Il comportamento va analizzato in base agli stimoli ambientali che lo precedono e lo seguono.

5 Contingenza a tre termini
ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA

6 Il comportamento A (Sd; Mo) B C (Sr; P) ANTECEDENTE COMPORTAMENTO
CONSEGUENZA

7 Esercitazione 1 … Guardate il video e descrivete il comportamento.

8 A: antecedente A (Sd; Mo) B C (Sr; P)
COMPORTAMENTO CONSEGUENZA È uno stimolo ambientale che precede temporalmente il comportamento Può essere un suono, un oggetto, una persona, una frase… ……e uno “stato di motivazione”

9 B: comportamento A (Sd;Mo) B C (Sr; P)
ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA È tutto ciò che una persona dice, fa, pensa, sente. È impossibile non comportarsi, ci “comportiamo” continuamente

10 C: conseguenza A (Sd) B C (Sr; P)
ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA È uno stimolo ambientale che segue temporalmente il comportamento Può essere un rinforzatore (Sr+ ; Sr-) o una punizione (P+ ; P-)

11 ESERCITAZIONE 2 Fate un esempio pratico della vostra esperienza quotidiana in cui notate un A-B-C : ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA

12 Gli antecedenti del comportamento
Per antecedente si intende uno stimolo ambientale che precede temporalmente il comportamento target. Gli antecedenti sono : SD MO Operazioni motivazionali (EO; AO)

13 SD (stimolo discriminativo)
Lo Stimolo Discriminativo è un cambiamento ambientale che, data la momentanea efficacia di alcuni particolari tipi di rinforzo , incrementa la frequenza di una particolare tipo di risposta , poiché tale cambiamento ambientale è stato seguito da quel tipo di rinforzo. Uno Stimolo Discriminativo “controlla “ un operante solo perché segnala un tempo o un luogo in cui in comportamento produrrà molto probabilmente una ben definita conseguenza

14 Stimoli discriminativi
Stimoli specifici che segnalano la disponibilità di rinforzo perchè in passato il comportamento è stato emesso in loro presenza e conseguentemente rinforzato SD R SR BOTTIGLIA DELL’ACQUA PRENDERE LA BOTTIGLIA E BERE ASSUNZIONE DI ACQUA

15 Stimoli discriminativi
Stimoli specifici che segnalano la disponibilità di rinforzo perchè in passato il comportamento è stato emesso in loro presenza e conseguentemente rinforzato R SD SR Comprare Un trancio Di pizza e Mangiarlo Assunzione Di cibo Pizzeria

16 … e la Motivazione ? MOTIVAZIONALE
Gli esempi sopra citati seppur corretti mancano di un aspetto fondamentale quello MOTIVAZIONALE

17 Le Operazioni Motivazionali
MO: per Operazione Motivazionale si intende una variabile ambientale che Altera l’efficacia di rinforzo che uno stimolo , oggetto o evento hanno; Es: la deprivazione da sonno altera il valore del sonno come rinforzatore. Essa altera anche la frequenza attuale di tutti i comportamenti che sono stati rinforzati da quello stimolo oggetto o evento. Es:la deprvazione da sonno evoca tutti quei comportamenti che hanno portato all’ottenimento del sonno.

18 …distinguiamo La motivazione (MO) può portare ad un aumento dell’efficacia di rinforzo da parte di uno stimolo , oggetto o evento in tal caso parliamo di EO (Establishing Operation) Es: nell’esempio precedente il sonno aumenta l’efficacia del dormire come rinforzatore . La motivazione (MO) può però anche portare ad una diminuzione dell’efficacia di rinforzo ed in questo caso parliamo di AO (Abolishing Operation). Es: un pisolino di 15/20’ diminuisce il valore del sonno come rinforzatore .

19 Dunque A questo punto la contingenza a tre termini A-B-C viene integrata dall’aspetto motivazionale e dunque diventa contingenza a 4 termini.

20 Contingenza a quattro termini
Operazione motivante/motivazionale Stimolo discriminativo Risposta Rinforzatore OM SD R SR SETE Deprivazione di acqua BOTTIGLIA DELL’ACQUA PRENDERE LA BOTTIGLIA E BERE ASSUNZIONE DI ACQUA

21 Stimoli discriminativi
Stimoli specifici che segnalano la disponibilità di rinforzo perchè in passato il comportamento è stato emesso in loro presenza e conseguentemente rinforzato OM SD R SR FAME Deprivazione di cibo Pizzeria Comprare Un trancio Di pizza Mangiare la pizza

22 ESERCITAZIONE 3 Fate un esempio come quelli che avete appena visto includendo questa volta l’aspetto motivazionale.

23 Conseguenze In Analisi del Comportamento le conseguenze vengono definite in base all’effetto che hanno sul comportamento e non a priori. Esistono due tipi di conseguenze: RINFORZATORI: incrementano o mantengono la probabilità di emissione futura di un comportamento; PUNIZIONI: riducono o estinguono la probabilità di emissione futura di un comportamento. Non attribuire a questi termini connotati emotivi!

24 Conseguenza: RINFORZO
È uno stimolo ambientale che segue nell’immediato il comportamento di una persona (un abbraccio, una lode, un oggetto, uno schiaffo..) È un PROCESSO per cui il rinforzo aumenta la probabilità che il comportamento si ripresenti in condizioni ambientali simili Quando un comportamento di qualsiasi tipo è seguito da un rinforzatore, si osserverà un incremento nella frequenza di quel tipo di comportamento (J.Micheal, 2004)

25 Esercitazione 4 Pensate alla vostra esperienza e provate ad elencare rinforzatori che usate con i vostri alunni.

26 Quanti siete riusciti a trovarne?

27 …e se li dividessimo in categorie?
I rinforzatori potrebbero essere suddivisi nelle seguenti 5 categorie: Tangibili Edibili Sonori Luminosi Motori

28 Esercitazione 5 Provate a trovare 5 rinforzatori per ogni categoria …

29 Il rinforzo aumenta la frequenza del comportamento
RINFORZATORE POSITIVO (Sr+) Il soggetto guadagna qualcosa di positivo (denaro, elogio…) RINFORZATORE NEGATIVO( Sr-) Il soggetto perde qualcosa di negativo per lui (es. dolore) Entrambi hanno valenza di rinforzatori e quindi aumentano la frequenza dei comportamenti che immediatamente li precedono

30 IL RINFORZO…esempi ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA
LA MAESTRA DICE “SCRIVI UNA FRASE SUL QUADERNO” IL BAMBINO SCRIVE LA MAESTRA CONSEGNA UNA CARAMELLA (SR+) ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA IL BAMBINO PIANGE LA MAMMA ACCENDE LA TV IL BAMBINO SMETTE DI PIANGERE (SR-)

31 Esercitazione 6 Pensate ad almeno 2 esempi di punizione che utilizzate quotidianamente con vostri alunni.

32 Conseguenza: PUNIZIONE
PUNIZIONE POSITIVA (P+) Il soggetto riceve qualcosa di negativo per lui (rimprovero) PUNIZIONE NEGATIVA (P-) Il soggetto perde qualcosa di positivo per lui (televisione) Entrambi hanno una valenza punitiva e quindi diminuiscono la frequenza dei comportamenti che immediatamente li precedono

33 LA PUNIZIONE…esempi ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA
LUCA VEDE IL GATTO SUL DIVANO LUCA ACCAREZZA IL GATTO IL GATTO GRAFFIA LA MANO DI LUCA (SP+) ANTECEDENTE COMPORTAMENTO CONSEGUENZA SIMONE FA IL BAGNO NELLA VASCA SIMONE BEVE ACQUA CON SAPONE MENTRE FA IL BAGNO LA MAMMA LO FA USCIRE DALLA VASCA (SP-)

34 Conseguenza: Rinforzo e Punizione
Incrementa il comportamento Riduce il comportamento Presentazione di uno stimolo Rinforzo positivo Punizione positiva Rimozione di uno stimolo Rinforzo negativo Punizione negativa

35 Estinzione Se in una determinata situazione un soggetto emette una risposta che in precedenza veniva rinforzata e tale risposta non è più seguita da una conseguenza rinforzante, si riducono le probabilità che in futuro quella persona emetta lo stesso comportamento in circostanze simili Se una risposta è stata incrementata nella sua frequenza attraverso il rinforzo positivo, la completa eliminazione del rinforzo per quella risposta determinerà una riduzione della frequenza NB: affinché l’estinzione sia efficace è necessario che la situazione si presenti numerose volte senza ottenere rinforzo

36 Estinzione Quando Serena urla per ottenere la merendina, la mamma non gliela consegna più e fa finta di non sentire. Dopo due giorni Serena smette di urlare per ottenere la merendina. La mamma di Ginevra, stanca di non avere una serata libera, decide di porre rimedio alla situazione. Quando Ginevra si alza, la riporta nel suo lettino e poi esce dalla stanza. La prima notte fa questo 100 volte, la seconda 50, la terza notte Ginevra non si alza più per cercarla e si addormenta da sola.

37 Resistenza all’estinzione
Quali di questi due comportamenti sarà più resistente all’estinzione, chi aspetterà ad andare dal meccanico? La Golf nuova di zecca di Antonella, all’ottavo giorno dall’acquisto, non si accende…… La vecchia Golf di Giacomo è così malandata che spesso si accende dopo 5 tentativi. A volte Carlotta deve chiedere aiuto a suo fratello per farla partire a spinta. Una mattina la macchina di Carlotta non parte….

38 Resistenza all’estinzione
Comportamenti che in passato hanno ricevuto rinforzo intermittente sono più resistenti all’estinzione. Cioè si estinguono meno facilmente. Comportamenti che in passato hanno ricevuto rinforzo continuo sono meno resistenti all’estinzione. Cioè si estinguono più facilmente.

39 Esercitazione 7 Fate almeno 2 esempi di estinzione che avete messo in pratica in ambito scolastico

40 Principi fondamentali del comportamento
Gli antecedenti e le conseguenze del comportamento vengono definiti in modo diverso a seconda di come influenzano il comportamento ANTECEDENTE RISPOSTA CONSEGUENZA Controllo dello stimolo MO (operazione motivativa) Rinforzo Estinzione Punizione

41 Relazione tra Sd e Rinforzo
Stimoli neutrali diventano discriminativi solo nel momento in cui la risposta che li consegue viene associata alla consegna di rinforzo. Il processo di rinforzo: Incrementa la frequenza di un determinato comportamento Rafforza la relazione tra lo stimolo antecedente ed il comportamento, rendendo lo stimolo discriminativo

42 Stimulus control Una situazione in cui la frequenza, la latenza , la durata o l’ampiezza di un comportamento viene alterata dalla presenza o assenza di uno stimolo antecedente. Es. una forte nevicata porterà all’aumento del comportamento “spalare la neve dall’ingresso del garage di casa”. La presenza della neve (stimulus) controllerà il nostro comportamento.

43 Pairing associazione stimolo-stimolo (condizionamento rispondente)
Processo attraverso il quale l’educatore stabilisce se stesso come un rinforzo condizionale, per costruire una relazione positiva con il bambino (Sundberg & Partington, 1998)

44 Pairing Quando un bambino vede consistentemente le persone abbinate alla consegna di rinforzi, le persone stesse divengono rinforzanti per il bambino il bambino inizierà a ricercare la persona e non soltanto il rinforzo che consegna

45 Prompting: suggerimento
Prompt: uno stimolo antecedente che induce una persona ad emettere un comportamento che altrimenti non emetterebbe, uno stimolo antecedente aggiuntivo che permette di evocare il comportamento target. I prompt sono stimoli supplementari che controllano il comportamento desiderato ma che non fanno parte dello stimolo finale. Nel corso delle prove i prompt devono essere gradualmente eliminati: i passi attraverso i quali sfumare i prompt devono essere scelti accuratamente. Il soggetto potrebbe incorrere in errori o, al contrario, divenire eccessivamente dipendente dal nostro aiuto.

46 Tipi di prompt Prompts della risposta: suggerimenti che richiedono l’intervento di un’altra persona che evoca la risposta target. Prompts dello stimolo o ambientali: cambiamento dello stimolo (aggiunta o rimozione) che incrementa la probabilità di risposta.

47 Trasferimento di controllo dello stimolo FADING
E’ costituito dal cambiamento graduale di uno stimolo che controlla una risposta, in modo tale che alla fine la risposta compaia in seguito ad uno stimolo parzialmente cambiato o completamente nuovo. Si tratta di un cambiamento graduale nel livello di aiuto per evocare la risposta target Riguarda molte situazioni comuni in cui una persona insegna un comportamento ad un’altra persona. ES: maestra che insegna al bambino a scrivere le vocali partendo dal tratteggio totale per arrivare alla scrittura autonoma.

48 Esempio di fading a scuola
Un esempio di fading molto spesso usato a scuola potrebbe essere l’insegnamento della scrittura di vocali ad un bambino il quale inizialmente dovrà ripassare le lettere scritte da noi, successivamente la lettera scritta da noi sarà più sfumata (scritta in modo meno marcato) poi ci saranno solo dei puntini infine scriverà in completa autonomia.

49 Apprendimento senza errori
Coop. Insieme per Crescere Apprendimento senza errori L’acquisizione di abilità avviene senza incorrere in errori La transizione dalla risposta con prompt a quella corretta indipendente avviene in modo che il bambino contatti nessuno o meno errori possibile Ciò determina alcuni vantaggi: Maggiore rapidità nell’acquisizione dell’abilità stessa Nel caso in cui si verifichi un errore una prima volta, esso tenderà a ricomparire più volte anche nel corso dell’estinzione La mancanza di rinforzi a cui si va incontro quando vengono estinti gli errori, spesso determina effetti indesiderati sul versante emozionale (es. rabbia, comportamenti problema). VIDEO!!!! Servizio Infanzia:

50 Coop. Insieme per Crescere
Errori e correzioni L’acquisizione di una risposta viene spesso attribuita al rinforzo positivo, ma è possibile che le conseguenze per gli errori non solo riducano le risposte incorrette, ma contribuiscano all’incrementare le risposte corrette (Worsdell et al., 2005, p.511) CORREZIONE: ha funzione punitiva per definizione perché non ricevi rinforzo e diminuisco la probabilità di emissione futura del comportamento LE RISPOSTE INCORRETTE NON RICEVONO RINFORZO Se indico y e ricevo un rinforzo che non è quello che mi aspetto, probabilmente non solo non indico più y ma indicherò x Servizio Infanzia:

51 Shaping (modellamento): plasmare un comportamento assente
Procedura che viene utilizzata per sviluppare un nuovo comportamento che non fa parte del repertorio del bambino attraverso il rinforzo di piccole approssimazioni progressive Si inizia rinforzando una risposta che è simile, anche se lontanamente, alla risposta target Quando la risposta iniziale compare con frequenza elevata, iniziamo a rinforzare un’approssimazione lievemente più vicina alla risposta finale desiderata.

52 Shaping Definire il comportamento terminale
Identificare il comportamento di partenza Identificare i passi dello shaping, stabilire una gerarchia di approssimazioni Differenziare il rinforzo per ogni approssimazione successiva ESEMPIO: ECOICO Parola CASA in forma adulta Comportamento di partenza: CA Approssimazioni: CA / SA , CA-SA / CAASA / CASA Shaping: rinforzo la parità poi ritardo di consegna per rinforzare l’approssimazione successiva

53 Chaining concatenamento stimolo-risposta
Una nuova sequenza di risposte, nella quale uno stimolo preciso segnala la fine di ciascuna risposta e dà il via a quella successiva; ogni stimolo è Sd per la R successiva e contemporaneamente Sr+ per la R precedente. In genere avviene in un ambiente strutturato Retrogrado: il primo step ad essere rinforzato è l’ultimo della sequenza Anterogrado: il primo step ad essere rinforzato è il primo della sequenza Spesso include aiuti fisici, fading, shaping ESEMPIO: bere l’acqua

54 Esercitazione 8 Provate a descrivere la catena dei comportamenti necessari per bere l’acqua.

55 Una parte di queste slides sono state create dalla Dottoressa Giovanna Secchiaroli che ringrazio di cuore

56 grazie per l'attenzione
grazie per l'attenzione


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