La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Comune di Collecchio ADOZIONE PIANO URBANISTICO GENERALE

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Comune di Collecchio ADOZIONE PIANO URBANISTICO GENERALE"— Transcript della presentazione:

1 Comune di Collecchio ADOZIONE PIANO URBANISTICO GENERALE

2 Assunzione del PUG Il documento di Piano è stato assunto dalla Giunta Comunale con delibera n° 91 del 24/07/2018; Successivamente è stato pubblicato e si è aperta la fase di raccolta delle osservazioni sia da parte di Amministrazioni sia da parte dei privati

3 Struttura del PUG Il PUG si costituisce delle seguenti parti:
Quadro conoscitivo Tavola dei Vincoli Elaborati progettuali Elaborati di sostenibilità ambientale e territoriale

4 Quadro Conoscitivo Il Quadro Conoscitivo era già stato elaborato dal Comune di Collecchio, con la collaborazione della Provincia di Parma. Tra le attività integrative (adeguamento nuova Legge Regionale) e gli approfondimenti del Quadro Conoscitivo vi sono: Specifica campagna di indagini sulla mobilità; Censimento dei grandi contenitori dismessi e non in ambito agricolo; Analisi del Sistema Produttivo; Prestazioni Energetiche; Prestazioni Sismiche;

5 Elaborati progettuali
Gli elaborati progettuali affrontano le due “anime” del PUG: la parte della Strategia (indirizza le trasformazioni maggiori), quella della Disciplina (relativa agli interventi diretti). Relazione sulle Strategia per la qualità urbana ed ecologico- ambientale (SQUEA) Tav. 1 Carta delle strategie Tav. 2 Carta delle opportunità Tav. 3 Disciplina degli interventi edilizi diretti, in scala 1:5000; Norme di Attuazione degli interventi diretti

6 Territorio urbanizzato
Il Territorio urbanizzato così definito presenta una estensione di circa 508 ha. La quota complessiva del consumo di suolo ammissibile (3% del TU) risulta pertanto pari a circa 15,2 ha. In sede di Controdeduzione è stata elaborata una Tavola specifica per l’individuazione del Perimetro del Territorio Urbanizzato (Tav.4)

7 Strategia: metodologia di elaborazione
Gli Obiettivi e gli Indirizzi della Strategia sono stati elaborati all’interno del percorso di Sperimentazione Comune-Provincia-Regione. E’ in particolare emerse l’esigenza di elaborare i contenuti della Strategia sulla base: degli elementi emergenti dal Quadro Conoscitivo; degli Indirizzi forniti, per singolo sistema funzionale, dalla prima parte della VALSAT (che ha analizzato e valutato i contenuti del Q.C. e gli altri elementi conoscitivi disponibili ad altri livelli). La coerenza del Piano risulta un elemento fondamentale all’interno del nuovo modello proposto dalla LR24/17 (“Piano aperto”).

8 Strategia: struttura Relazione: descrive le Strategie per la qualificazione del territorio e gli indirizzi, gli obiettivi e i limiti per le eventuali trasformazioni; Tavola delle strategie (Tav.1): cartografia ideogrammatica, comprensiva dello Schema di Assetto del territorio urbanizzato e della Griglia degli elementi strutturali che connotano il territorio extraurbano;  Obiettivi, indirizzi, limitazioni Tavola delle opportunità (Tav.2): cartografia in cui, per alcuni ambiti territoriali, si sono schematizzate alcune possibili trasformazioni ritenute auspicabili in quanto coerenti con le strategie del Piano.  Suggestioni progettuali

9 La Vision territoriale
Il Strategia del PUG deve “rafforzare l’attrattività e competitività dei centri urbani e del territorio, elevandone la qualità insediativa ed ambientale” (art.34 L.R.24/17). Il territorio di Collecchio appare vocato a svolgere una funzione di centralità per le attività economiche e di servizio, posto in una posizione di cerniera tra la città e la collina. La Strategia del PUG deve coniugare gli obiettivi di : Confermare l’attrattiva per le attività economiche e di servizio (attività commerciali e terziarie, ristorazione, pubblici esercizi, ma anche insediamenti produttivi); Rafforzare la funzione di “porta paesaggistico-ambientale”, fino ad ora solo parzialmente sfruttata (due Parchi regionali, pregevole paesaggio agrario).

10 Le macro-strategie Si sono identificate le 3 seguenti macro-strategie, che si relazionano con i 7 sistemi in cui si struttura la Valsat: Valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico; Miglioramento dell’accessibilità e sviluppo della mobilità sostenibile; Incremento della vivibilità urbana e sviluppo delle attività economiche e commerciali attraverso la rigenerazione ed il completamento dei territori già urbanizzati.

11 Le macro-strategie Per ogni “macro-strategia” descritta nella Relazione, è stato predisposto: un capitolo introduttivo che richiama gli elementi ad essa pertinenti derivanti dal Quadro conoscitivo, nonché degli indirizzi specifici derivanti dalla Valsat. un capitolo in cui si richiamano gli elementi di qualità che sono stati demandati alla Disciplina degli interventi diretti (sia alla Disciplina dell’edificato e degli interventi in ambito rurale, componente del Pug, sia al Regolamento edilizio).

12 Valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico;
La macro-strategia si compone di: indirizzi sulle eventuali future espansioni, finalizzati al contenimento della dispersione insediativa e di controllo sulla localizzazione di nuove eventuali trasformazioni esterne al TU; connessione tra aree urbane e importanti eccellenze ambientali (valorizzazione green-way e realizzazione tangenziale verde); politiche organiche di riqualificazione del paesaggio agrario (tra cui il tema delle identificazione edifici incongrui: produttivi ed ex frantoi).

13 Valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico;
Criteri per l’eventuale localizzazione nuovi insediamenti**: Prevalentemente capoluogo eventualmente piccoli intervento Ozzano Taro/Gaiano SOLO riqualificazione altre frazioni Produttivo: Nuovi insediamenti solo Area Filagni Modesti finalizzati a riqualificazione Lemignano Commerciale: legata al Capoluogo

14 Valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico;

15 Valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico;
Connessioni verdi: connessione 2 parchi in un unico sistema (Ponte Scodogna ne è cerniera: politiche valorizzazione) Collegamenti ciclabili per la fruizione (centrale appare collegamento punti eccellenza servizi ecosistemici). Tangenziale verde attorno al Capoluogo Collegamenti strategici di tipo ambientale : Capoluogo-Corte Giarola (da completare) Capoluogo-Museo Guatelli (da completare) Capoluogo-Sala baganza (nuova-già previsto in accordo) Capoluogo-Area Chiesuola

16 Valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico;

17 Valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico;
Politiche organiche di riqualificazione del paesaggio agrario: Politiche valide per TUTTI i contenitori dismessi/in dismissione nel territorio rurale. Incentivate per i contenitori classificati dal PUG come “Incongrui”: localizzati all’interno di Aree tutelate dai Parchi regionali; localizzati nell’immediata vicinanza di beni architettonici di pregio (località Villanuova); localizzati nell’immediata vicinanza di corsi d’acqua (aree di inondazione catastrofica); localizzati in ambiti agricoli omogenei e nell’immediata vicinanza di insediamenti residenziali (località Stradella).

18 Miglioramento dell’accessibilità e sviluppo della mobilità sostenibile;
La macro-strategia si compone di: miglioramento dell’accessibilità al sistema ferroviario (parcheggi di interscambio e viabilità accesso); Miglioramento “mobilità dolce” (ricucitura e complemento della rete ciclabile urbana, politiche attive a favore dei pedoni); Razionalizzazione rete stradale urbana (Azioni a fronte eliminazione P.L e futura connessione Parma, nuovo svincolo tangenziale).

19 Miglioramento dell’accessibilità e sviluppo della mobilità sostenibile;
Miglioramento dell’accessibilità al sistema ferroviario: Stazione Capoluogo: parcheggio interscambio per utenza esterna / ciclabili e pedonali su fronte urbano Stazione Ozzano Taro: parcheggio e circonvallazione (eliminazione P.L.)

20 Miglioramento dell’accessibilità e sviluppo della mobilità sostenibile;
Miglioramento “mobilità dolce”: Affrontare nello specifico il tema della continuità delle connessioni pedonali e ciclabili; Valutare l’introduzione di politiche di mitigazione del traffico, tese a favorire l’utenza debole; Assicurare l’introduzione dei più opportuni apparati tecnologici tesi a favorire l’utenza a ridotta capacità (percorsi tattili, semafori sonori, ecc.).

21 Miglioramento dell’accessibilità e sviluppo della mobilità sostenibile;
Razionalizzazione rete stradale urbana. Proposte individuate alla luce dello specifico Studio del traffico: Ampliamento sottopasso ferroviario di via Scodoncello; Realizzazione nuovo svincolo sulla tangenziale (destinato ai soli flussi provenienti/destinati direzione Ovest), connesso sia con via Aldo Moro, sia con via Mulattiera; Ipotesi accesso nuova connessione da Parma su Via della Mulattiera; nuova rotatoria Pertini/Saragat - via Nazionale Est.

22 Miglioramento dell’accessibilità e sviluppo della mobilità sostenibile;

23 Incremento della vivibilità urbana e sviluppo delle attività attraverso la rigenerazione:
La macro-strategia detta indirizzi: Relativi alle singole funzioni (residenziali, produttive, di servizio, del tempo libero e del commercio parcheggi di interscambio e viabilità accesso); Relativi ad ogni singola porzione di territorio omogenea.

24 Incremento della vivibilità urbana e sviluppo delle attività attraverso la rigenerazione:
Funzioni residenziali La nuova legge prevede che la risposta alla domanda residenziale DEBBA prevalentemente essere data attraverso interventi di rigenerazione dei tessuti già edificati e attraverso il completamento delle significative previsioni residue non ancora completate. Non sono ammessi nuovi sviluppi residenziali all’esterno del TU se non: per interventi di ERS, di cui si dimostri la stretta necessità; per interventi di rigenerazione urbana, laddove tale opzione risulti indispensabile alla attuazione del progetto.

25 Incremento della vivibilità urbana e sviluppo delle attività attraverso la rigenerazione:
Funzioni produttivi APEA Filagni conferma individuazione area eccellenza: Solo filiera agroalimentare Interventi solo APEA – basso impatto ambientale che permetta fruibilità pubblica della “vetrina” Area Lemignano: nuove modeste previsioni solo legate alla riqualificazione dell’esistente, assicurando corridoi visivi di discontinuità, previa verifica sostenibilità reti e mobilità

26 Incremento della vivibilità urbana e sviluppo delle attività attraverso la rigenerazione:
Funzioni servizio e tempo libero. Il PUG prevede il rafforzamento della funzione sovra-comunale svolta da Collecchio, attraverso due progetti strategici: potenziamento del polo dei servizi scolastico/sportivi di via Giardinetto; Ampliamento campo da baseball + realizzazione nuovo parco lineare verde lungo l’asse ferroviario (legato alla riqualificazione complessiva di tutto il quadrante Scodoncello). Si conferma il ruolo strategico svolto da Parco Nevicati (con aree e strutture connesse) ed il progetto di ampliamento del cimitero.

27 Incremento della vivibilità urbana e sviluppo delle attività attraverso la rigenerazione:
Funzioni commerciali. Il PUG conferma ed integra le politiche già avviate dalla Amministrazione Comunale: Centralità e strategicità del “centro commerciale naturale” con cui devono relazionarsi eventuali nuovi previsioni Ipotesi di potenziamento/riqualificazione area commerciale Petrini-Saragat; Ipotesi di integrazione funzioni commerciali area Scodoncello.

28 Incremento della vivibilità urbana e sviluppo delle attività attraverso la rigenerazione:
La macro-strategia si completa con l’analisi delle singole porzioni di territorio omogenee, da un punto di vista funzionale, morfologico, ambientale, paesaggistico e socio-culturale. Per ogni porzione si individuano: - Gli obiettivi per il miglioramento della qualità urbana e ambientale e delle dotazioni territoriali ed ecologiche; Le limitazioni, i condizionamenti e gli incentivi per le trasformazioni (usi, trasformazioni ammissibili, limiti e condizionamenti alla sostenibilità ambientale e sociale). Vengono inoltre individuate le principali Opportunità di trasformazione che si riterrebbe opportuno attivare prioritariamente, sulla base delle analisi del Quadro conoscitivo e Valsat

29 AREA SCODONCELLO STAZIONE
Tavola delle strategie

30 AREA SCODONCELLO STAZIONE
Tavola delle opportunità

31 AREA SCODONCELLO STAZIONE
Masterplan

32 Disciplina interventi diretti: struttura
Si tratta di una parte del Piano più di dettaglio, di carattere più prescrittivo ed è costituita dalle seguenti parti: Norme di Attuazione degli interventi diretti che ha per oggetto la regolamentazione degli interventi edilizi attuabili con titolo abilitativo diretto e con permesso di costruire convenzionato Tavola Disciplina degli interventi edilizi diretti ( 5 Tagli in scala 1:5.000): cartografie geometriche, che si occupano delle trasformazioni ammissibili per il patrimonio esistente, in ambito urbano o extraurbano per garantire un’ordinaria gestione sostenibile del territorio.

33 Disciplina interventi diretti: Norme
TITOLO I – Disposizioni generali e definizioni; TITOLO II – Dotazioni territoriali e infrastrutture; TITOLO III – Tutela dell’identità storico culturale del territorio e dell’ambiente; TITOLO IV – Rigenerazione urbana per interventi edilizi diretti; TITOLO V – Territorio rurale – Disposizioni generali TITOLO VI – Territorio rurale – interventi consentiti in relazione allo svolgimento delle attività agricole e zootecniche

34 Disciplina interventi diretti: Cartografia

35 Osservazioni Il termine ultimo per le osservazioni è stato il 08/10/2018 (poi prorogato al 29/10/2018) Sono pervenute 50 osservazioni così suddivise: n° 2 osservazioni da parte di Enti pubblici; n° 2 osservazioni da parte di Gruppi consiliari; n° 12 osservazioni da parte di società private; n° 34 osservazioni da parte di privati cittadini per conto proprio o attraverso tecnici di fiducia.

36 Osservazioni Le 50 osservazioni presentate hanno riguardato:
n° 9 oss.ni: sistema dei Vincoli/tutele (n.3 oss.ni relative alla Tavola di vincoli, n.6 oss.ni relative alla tutela del patrimonio storico); n.12 oss.ni: sistema viabilità e scelte di potenziamento/riqualificazione dello stesso; n° 5 oss.ni: Norme per gli interventi diretti; n° 4 oss.ni: Strategie generali del Piano; n.8 oss.ni: trasformazioni ammissibili nel Territorio Urbanizzato; n.9 oss.ni: trasformazioni ammissibili nel Territorio extra-urbano; n.3 oss.ni: trasformazioni ammissibili per attività prod.ve Parco Taro.


Scaricare ppt "Comune di Collecchio ADOZIONE PIANO URBANISTICO GENERALE"

Presentazioni simili


Annunci Google