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Strategia Nazionale per le Aree Interne

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Presentazione sul tema: "Strategia Nazionale per le Aree Interne"— Transcript della presentazione:

1 Strategia Nazionale per le Aree Interne
TAVOLO 1. IDEA GUIDA AREA “APPENNINO BASSO PESARESE - ANCONETANO”

2 RESIDENZE ARTISTICHE E CREATIVE
PRINCIPALI TEMI RESIDENZE ARTISTICHE E CREATIVE Una prima definizione Gli edifici storici presenti nell’area possono costituire contenitori per: attività artistiche (teatro, musica, danza, arti figurative), attività professionali ad alto valore aggiunto. Gli utenti potenziali delle residenze artistiche e creative sono quindi artisti e professionisti provenienti da altre regioni europee, che possono trovare nei beni culturali, nel paesaggio, nella tranquillità e nell’accoglienza dei luoghi e delle persone un ambiente di ispirazione. 2

3 RESIDENZE ARTISTICHE E CREATIVE
PRINCIPALI TEMI RESIDENZE ARTISTICHE E CREATIVE Possibili linee di intervento Promozione di nuove imprese creative Rafforzamento dell’attrattività turistica e residenziale Promozione dei servizi 3

4 PROMOZIONE DI NUOVE IMPRESE
PRINCIPALI TEMI PROMOZIONE DI NUOVE IMPRESE Linea di intervento 1 L’idea è quella di intervenire nella promozione della nascita di imprese di giovani che avviino la gestione innovativa dei beni culturali recuperati e presenti nell’area. La nascita di nuove esperienze imprenditoriali si dovrà avvalere della comunità di imprese creative già presenti nell’area ed in particolare di quelle che operano all’interno dei Distretti Culturali Evoluti sorti nei territori interessati dalla strategia. 4

5 RAFFORZAMENTO DELL’ATTRATTIVITA’ DELL’AREA
PRINCIPALI TEMI RAFFORZAMENTO DELL’ATTRATTIVITA’ DELL’AREA Linea di intervento 2 Il territorio è già meta di crescenti flussi turistici legati alla presenza del patrimonio culturale diffuso, alla qualità del paesaggio agrario e alla presenza di prodotti enogastronomici di qualità. L’abbandono delle aree più interne e la diffusione di forme di agricoltura estensiva aumentano la vulnerabilità del territorio in particolare per quanto riguarda la difesa idrogeologica. Perseguire l’idea progetto significa rafforzare i punti di forza del territorio e contrastare i fattori di vulnerabilità, che sono veri e propri elementi di debolezza. 5

6 RAFFORZAMENTO DELL’ATTRATTIVITA’ DELL’AREA
PRINCIPALI TEMI RAFFORZAMENTO DELL’ATTRATTIVITA’ DELL’AREA Linea di intervento 2 Si propongono due categorie di azioni in proposito: Iniziative di contrasto al degrado del territorio e del paesaggio, attraverso la promozione della tutela delle colture tradizionali e dello sviluppo di filiere di prodotti tipici, nonché di forme innovative di tutela dell’ambiente quali i “contratti di fiume” Iniziative di potenziamento dei servizi turistici previsti nell’ambito del “distretto della lentezza” (itinerari, prodotti tipici, sistema coordinato di eventi, punti di accoglienza, ammodernamento delle strutture ricettive ecc.) 6

7 QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI AL CITTADINO E AL VISITATORE
PRINCIPALI TEMI QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI AL CITTADINO E AL VISITATORE Linea di intervento 3 L’area deve qualificare i propri servizi considerando anche la domanda proveniente dai visitatori e dai nuovi residenti, che si insedieranno a seguito della creazione del sistema di “Residenze artistiche e creative” Istruzione (ad es. formazione professionale per operatori turistici, animazione, servizi reali per la nascita di nuove imprese) Benessere e salute (ad es. sperimentazione di dispositivi atti a favorire la longevità attiva) Mobilità (ad es. servizi di trasporto specifici tra i diversi attrattori turistici e tra questi e i principali nodi territoriali) 7

8 INFORMAZIONI DI CONTESTO
ELEVATA PRESENZA DI BENI CULTURALI Nei dieci comuni dell’area sono più di cento i beni culturali non adeguatamente gestiti e che potrebbero rientrare nel contesto progettuale. Si tratta di castelli, dimore storiche, complessi religiosi, teatri, biblioteche, musei, archivi, aree archeologiche e giardini. Oltre il 50% delle risorse dei fondi strutturali dell’appena conclusa fase di programmazione europea è stato impiegato per il recupero di beni culturali e ambientali. Entrambi gli indicatori suggeriscono la potenzialità dell’idea guida della “Strategia”. 8

9 INFORMAZIONI DI CONTESTO
ELEVATA PRESENZA DI BENI CULTURALI: ALCUNE IMMAGINI 9

10 INFORMAZIONI DI CONTESTO
ELEVATA PRESENZA DI BENI CULTURALI: IL CASO DI ARCEVIA La valorizzazione di: Giardino Leopardi Convento dei Cappuccini Area Naturalistica e archeologia del Monte della Croce Si tratta di beni con elevata vocazione che attualmente non sono adeguatamente valorizzati. Il primo è un vero e proprio orto botanico che non è connesso con l’offerta turistica locale; il secondo è in corso di recupero, tuttavia senza un adeguato progetto di gestione; il terzo non ancora fruito e di elevata potenzialità archeologica, per la quale vi è un primo progetto di cooperazione con l’università “La Sapienza”. 10

11 INFORMAZIONI DI CONTESTO
LE COMPETENZE SULLE QUALI INNESTARE LA STRATEGIA: I NUOVI RESIDENTI DI ARCEVIA Arcevia è stata negli ultimi due decenni meta di nuovi residenti provenienti da altre regioni italiane ed europee. Si tratta di persone che hanno scelto questi luoghi per la qualità del paesaggio e l’aspirazione a contribuire al suo mantenimento, anche con l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali. In questo comune vi sono diverse attività turistiche e agrituristiche condotte da cittadini stranieri, in grado di qualificare la promozione e l’attrazione del territorio in particolare verso i Paesi di provenienza. (fonte: Progetto Histcape) 11

12 INFORMAZIONI DI CONTESTO
LE COMPETENZE SULLE QUALI INNESTARE LA STRATEGIA: LE RESIDENZE PER ARTISTI AL TEATRO COMUNALE DI CAGLI Un esempio: il caso delle residenza per artisti al teatro comunale di Cagli. Per molti anni il teatro di Cagli ha accolto compagnie teatrali provenienti da tutta Italia, che hanno utilizzato la struttura per la preparazione dei loro spettacoli “ in cambio” della messa in scena dell’edizione pilota. L’iniziativa ha richiamato molti soggetti e ha mostrato consistenti potenzialità. E’ ipotizzabile quindi rafforzare le competenze dei soggetti locali all’accoglienza e alla promozione di servizi e iniziative. Contestualmente è ipotizzabile l’utilizzo di questa metodologia per l’accoglienza di gruppi di danza, musica, arti negli altri contenitori culturali dell’area. 12

13 INFORMAZIONI DI CONTESTO
LE COMPETENZE SULLE QUALI INNESTARE LA STRATEGIA: L’ESPERIENZA DEL DCE BARCO Il DCE Barco di Urbania ha favorito la nascita di una community di imprese creative. Contestualmente su tutto il territorio in questi ultimi anni sono nate piccole realtà imprenditoriali che operano nel campo delle nuove tecnologie e che operano su mercati di livello sovraregionale. Sarà importante coinvolgere queste competenze per l’implementazione dell’Idea Guida della Strategia di sviluppo. 13

14 INFORMAZIONI DI CONTESTO
LE COMPETENZE SULLE QUALI INNESTARE LA STRATEGIA: L’ESPERIENZA DEI PRODOTTI TIPICI Tutti i comuni dell’area hanno una propria specificità in termini di produzioni agroalimentari tipiche, già riconoscibili sul territorio regionale. Tra i prodotti principali vi sono: i tartufi, il vino, le birre artigianali, i salumi, colture tradizionali come quella del “mais ottofile” e così via. In ogni comune vi sono competenze sulle produzioni e sulle forme di valorizzazione, anche con eventi, che possono essere condivise e che possono costituire elementi per il rafforzamento dell’attrattività dell’intero territorio. 14

15 INFORMAZIONI DI CONTESTO
LE COMPETENZE SULLE QUALI INNESTARE LA STRATEGIA: L’ESPERIENZA DEL DISTRETTO DELLA LENTEZZA Il “Distretto della lentezza” è un progetto di caratterizzazione e valorizzazione turistica che coinvolge i comuni dell’area insieme ad altri che interessano questa porzione dell’Appennino Umbro Marchigiano. E’ una iniziativa che mira a rafforzare l’attrattività del territorio e a connettere meglio le risorse in esso presenti, per una fruizione basata sulle risorse culturali, naturali e della tradizione produttiva agroalimentare. Anche in questo caso vi è spazio per la condivisione delle competenze e per il rafforzamento della cooperazione tra operatori. 15

16 ARGOMENTI DA APPROFONDIRE
LE RISORSE DA METTERE IN CAMPO Il Focus 2 deve essere occasione per interrogarsi su molti argomenti. In merito alle risorse sarà opportuno riflettere su: Caratterizzazione dei siti e dei prodotti da valorizzare; Quantificazione dell’impegno e prima ipotesi di gerarchia delle iniziative; Risultati attesi in termini fisici, occupazionali, economici e ambientali (sostenibilità). 16

17 ARGOMENTI DA APPROFONDIRE
LE AZIONI DA METTERE IN CAMPO In merito alle azioni sarà opportuno riflettere sulle diverse categorie, così come sono promosse dalla programmazione comunitaria: Materiali (infrastrutture, regimi di aiuto) Immateriali (promozione, formazione, animazione, progettazione) 17

18 ARGOMENTI DA APPROFONDIRE
I SERVIZI TRASVERSALI DA METTERE IN CAMPO In merito ai servizi sarà opportuno riflettere in particolare su come l’idea guida può caratterizzare l’offerta di specifici servizi relativi alla: Mobilità, Istruzione, Benessere e qualità della vita. 18

19 PRIMA IPOTESI DI RISULTATI ATTESI
Indicatori di risultato Tendenza desiderata Orizzonte temporale Gestione di contenitori culturali Numero di contenitori culturali avviati all’uso innovativo Aumento Breve Promozione di nuove imprese creative Numero di nuove imprese che operano nella gestione dei servizi culturali e nell’accoglienza turistica Rafforzamento dell’attrattività turistica dell’area Numero di iniziative di promozione turistica realizzate in maniera coordinata I 19

20 ARGOMENTI DELLA DISCUSSIONE
IL TAVOLO 1 SI INTERROGA SUI SEGUENTI PUNTI I beni da valorizzare Le imprese da promuovere Le iniziative di tutela del territorio e del paesaggio da promuovere Le iniziative di valorizzazione turistica da promuovere I possibili servizi a supporto dell’Idea guida Le competenze da valorizzare Le possibili azioni da promuovere I risultati attesi, anche in termini di sostenibilità ambientale, di innovazione e di contrasto allo spopolamento e alla marginalità 20


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