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PubblicatoMargherita Pappalardo Modificato 5 anni fa
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14 Febbraio 2019 XIII Commissione (Agricoltura) - Camera dei deputati
PAC POST-2020 14 Febbraio 2019 XIII Commissione (Agricoltura) - Camera dei deputati
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Il contesto Tensioni geopolitiche internazionali
Negoziati commerciali da accordi multilaterali a bilaterali Cambiamenti climatici Impegni internazionali (p. es. cambiamenti climatici) Variabilità dei mercati agricoli Crescita rilevanza di altre questioni (migrazioni, sicurezza, difesa, ecc.) Mutate esigenze dei cittadini-consumatori-contributori
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Elementi chiave della riforma
Riequilibrio delle responsabilità tra Bruxelles e gli Stati membri (più sussidiarietà) Sostegno più mirato e incentrato sui risultati (from compliance to result) Maggiore equità nella distribuzione dei pagamenti diretti (convergenza esterna e interna) Maggiore ambizione per l’ambiente e il clima (almeno 30% spese FEASR; 40% della PAC, 3 obiettivi specifici, condizionalità rafforzata, ecc.) Semplificazione e modernizzazione (I e II pilastro insieme, approccio bottom-up) Maggiore orientamento ai risultati (sistema di obiettivi, indicatori, risultati e strumenti)
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La vera novità: il sistema di governance
La vera novità della proposta risiede nel modello di governance proposto e nel conseguente passaggio dalla conformità ai risultati Maggiore coinvolgimento e impegno dei PM a costituire un PSN che sia basato sulla conoscenza dei problemi e sensibilità alle peculiarità territoriali e settoriali Maggiore responsabilità nel raggiungere gli obiettivi Maggiore consapevolezza nelle scelte per garantire efficacia degli strumenti nel raggiungimento degli obiettivi
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La nuova logica della PAC e conseguenze
Obiettivi specifici Risultati da ottenere Tipi d’interventi (strumenti) Spesa da allocare Indicatori d’impatto Indicatori di risultato Indicatori di output Valutazione performance L’orientamento ai risultati imporrà una PAC imperniata su evidenze scientifiche ed empiriche per collegare in maniera indissolubile l’attivazione di determinati strumenti al raggiungimento dei risultati misurabili, anche se con qualche innegabile difficoltà Importanti capacità politiche e amministrative Rigoroso e robusto sistema di supporto alle decisioni Ben organizzato sistema di dati statistici e di monitoraggio anche a livello regionale
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Obiettivi e strumenti: qualche spunto di riflessione
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Promuovere settore intelligente, resiliente, diversificato che garantisca sicurezza alimentare
Rafforzare tutela ambiente e azioni per il clima Rafforzare tessuto socio-economico aree rurali Obiettivi e strumenti Obiettivi generali Tipi d’interventi Pagamenti diretti Disaccoppiati Accoppiati Tipi d’intervento settoriali Ortofrutta Vino Olio d’oliva Apicoltura Luppolo Altri settori Tipi d’intervento per lo sviluppo rurale Impegni ambientali e climatici Vincoli naturali e territoriali Svantaggi territoriali da requisiti obbl. Investimenti Giovani e nuove imprese Gestione rischio Cooperazione Scambio conoscenze e informazioni Reddito agricolo sufficiente Aumento competitività Catena del valore Mitigazione e adattamento cambiamenti climatici Sviluppo sostenibile e efficiente gestione risorse naturali Biodiversità e servizi ecosistemici Giovani agricoltori Sviluppo aree rurali Risposta alle esigenze della società Obiettivi specifici
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Obiettivo «reddito» Tipi d’interventi Pagamenti diretti Disaccoppiati
Tipi d’intervento settoriali Ortofrutta (gestione rischio) Vino (gestione rischio) Olio d’oliva Apicoltura Luppolo Altri settori Tipi d’intervento per lo sviluppo rurale Impegni ambientali e climatici Vincoli naturali e territoriali Svantaggi territoriali da requisiti obbl. Investimenti Giovani e nuove imprese Gestione rischio Cooperazione Scambio conoscenze e informazioni Reddito agricolo sufficiente e resilienza in tutta l’UE per migliorare la sicurezza alimentare Obiettivi specifici
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Obiettivo «reddito» Reddito agricolo sufficiente e resilienza in tutta l’UE per migliorare la sicurezza alimentare Indicatori impatto Risultati da ottenere (indicatori di Risultato) Reddito agricolo e resilienza: Ridurre divario reddito agricolo rispetto all’economia nel complesso Ridurre le fluttuazioni del reddito nel tempo Sostenere un reddito agricolo sufficiente in tutti i settori Contribuire all’equilibrio territoriale - Collegare il sostegno diretto al reddito alle buone pratiche (percentuale della SAU interessata dal sostegno con condizionalità) - Uso degli strumenti di gestione del rischio - Redistribuzione alle aziende agricole più piccole - Migliorare il sostegno alle zone con necessità specifiche
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Reddito: questioni aperte e commenti
Pagamenti diretti: Effetti della convergenza (esterna e interna) Definizioni («agricoltore vero e proprio», «giovane agricoltore», «piccola impresa») Innalzamento della baseline per la cross-compliance ambientale Gestione del rischio Necessità di coordinamento nel PSN degli strumenti previsti per vino e ortofrutta e quelli dello sviluppo rurale Pervenire alla piena operatività dei nuovi strumenti di gestione del rischio (fondi mutualità e IST) Proposta la riduzione della soglia di perdita minima dal 30% al 20% sulla produzione o sul reddito annuale medio dell’agricoltore rispetto al triennio precedente Necessità di favorire la diffusione al Centro-Sud degli strumenti di gestione del rischio operativi
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Obiettivo «competitività»
Tipi d’interventi Pagamenti diretti Disaccoppiati Accoppiati Tipi d’intervento settoriali Ortofrutta Vino Olio d’oliva Apicoltura Luppolo Altri settori Tipi d’intervento per lo sviluppo rurale Impegni ambientali e climatici Vincoli naturali e territoriali Svantaggi territoriali da requisiti obbl. Investimenti Giovani e nuove imprese Gestione rischio Cooperazione Scambio conoscenze e informazioni Aumento orientamento al mercato e competitività Obiettivi specifici
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Obiettivo «competitività»
Aumento dell’orientamento al mercato e della competitività, anche attraverso maggiore attenzione alla ricerca, tecnologia, digitalizzazione Indicatori impatto Risultati da ottenere (indicatori di Risultato) Produttività totale dei fattori: incrementi di efficienza delle imprese dovuti a progresso tecnico, introduzione di innovazioni, maggiore efficienza nell’uso dei fattori produttivi, organizzativa, ecc. - Agire in favore di settori in difficoltà che hanno necessità di tutela, per migliorare competitività, qualità e sostenibilità - L’ammodernamento delle aziende agricole Saldo commerciale agroalimentare Nessun indicatore di risultato è stato inserito nell’Allegato I
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Competitività: questioni aperte e commenti
Indicatori d’impatto: Difficoltà di misurazione della «produttività dei fattori» e assenza della misurazione del saldo commerciale Saldo commerciale Importanza di una strategia finalizzata all’aumento della propensione a esportare e a una riduzione della dipendenza dall’estero Finora la PAC è intervenuta solo attraverso un programma nazionale (Reg. 1144/04) e con l’OCM vino, mentre il tema è quasi assente nella politica di sviluppo rurale attuale e futura Pagamenti accoppiati Da valutare se in Italia non siano più uno strumento di supporto al reddito che di competitività È oggetto di discussione l’utilizzo di questo strumento in Italia, talvolta ritenuto poco efficace Sostegno agli investimenti Demarcazione e complementarietà nel combinare i sostegni agli investimenti settoriali e dello sviluppo rurale e coerenza complessiva della strategia
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Obiettivo «catena del valore»
Tipi d’interventi Pagamenti diretti Disaccoppiati Accoppiati Tipi d’intervento settoriali Ortofrutta Vino Olio d’oliva Apicoltura Luppolo Altri settori Tipi d’intervento per lo sviluppo rurale Impegni ambientali e climatici Vincoli naturali e territoriali Svantaggi territoriali da requisiti obbl. Investimenti Giovani e nuove imprese Gestione rischio Cooperazione Scambio conoscenze e informazioni Catena del valore: Migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare Obiettivi specifici
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Obiettivo «catena del valore»
Catena del valore: Migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare Indicatori impatto Risultati da ottenere (indicatori di Risultato) Quota di valore aggiunto degli agricoltori sul valore aggiunto dell’intera filiera: agricoltura + industria alimentare + commercio alimentare + ristorazione Una migliore organizzazione nella catena alimentare: percentuale di agricoltori che partecipano a Gruppi di produttori, OP, mercati locali, filiere corte e regimi di qualità sovvenzionati Concentrazione dell’offerta: percentuale del valore della produzione commercializzata da organizzazioni di produttori con Programmi Operativi
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Catena del valore: questioni aperte e commenti
OP Modello ortofrutta da estendere ad altri settori? Ortofrutta: scarso ricorso alle misure «sistemiche» (ricerca e sviluppo, formazione, prevenzione e gestione delle crisi) ampio utilizzo di quelle più «imprenditoriali» (miglioramento qualità prodotti, condizioni di commercializzazione, pianificazione produzione) Permane la tendenza alla frammentazione del settore (circa 300 OP molte di piccole dimensioni e 13 AOP). La proposta attuale elimina l’unico incentivo alla crescita dimensionale delle OP (aiuto dell’UE elevato al 60% in caso di fusione di due OP/AOP) Regimi di Qualità Opportunità di utilizzare il PSN per disegnare una politica per la qualità di medio-lungo periodo Predisporre e organizzare per tempo strutture e modalità di attuazione e organizzative per sfruttare il processo di semplificazione e delega previsto dalla PAC Adeguare il set di strumenti al di là dei programmi di promozione previsti
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Obiettivi e strumenti Tipi d’interventi Pagamenti diretti
Disaccoppiati (per i giovani) Accoppiati Tipi d’intervento settoriali Ortofrutta Vino Olio d’oliva Apicoltura Luppolo Altri settori Tipi d’intervento per lo sviluppo rurale Impegni ambientali e climatici Vincoli naturali e territoriali Svantaggi territoriali da requisiti obbl. Investimenti Giovani e nuove imprese Gestione rischio Cooperazione Scambio conoscenze e informazioni Attrarre giovani agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale nelle zone rurali Obiettivi specifici
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Obiettivi e strumenti Attrarre giovani agricoltori e facilitare lo sviluppo imprenditoriale nelle zone rurali Indicatori impatto Risultati da ottenere (indicatori di Risultato) Attrarre giovani agricoltori: Andamento del numero di giovani agricoltori Ricambio generazionale: agricoltori che hanno creato un’azienda agricola con il sostegno della PAC
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Giovani e nuove imprese: questioni aperte e commenti
Opportunità di definire una reale strategia articolata per favorire il raggiungimento dell’obiettivo di accrescere la presenza di giovani imprese mettendo a sistema interventi PAC e nazionali L’intervento di primo insediamento deve essere inquadrato nel più ampio ambito di politiche di sviluppo territoriale e di risanamento strutturale Necessità di chiarezza e distinzione tra subentro e giovani provenienti da altri settori Critiche della Corte dei Conti europea circa l’efficacia del pagamento aggiuntivo ai giovani nel I pilastro Investimenti Tra le spese ammissibili nell’ambito degli investimenti la proposta di Regolamento prevede la possibilità di acquisto di terreni da parte dei giovani tramite strumenti finanziari
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Strumenti settoriali
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Tipi di interventi settoriali: Ortofrutta
La nuova PAC Sostanziale conferma del funzionamento del sistema di sostegno del settore attraverso i Piani Operativi delle OP Integrazione nel PSN degli interventi settoriali (OCM), oltre a quelli del I e II pilastro Enfasi sull’obiettivo dell’aumento del consumo prodotti ortofrutticoli (programmi nelle scuole) Crescita focalizzazione su questioni climatico ambientali con PO che devono orientare ai due obiettivi su clima e ambiente una quota obbligatoria di budget (20%) e ben 14 dei 16 tipi d’interventi sono riconducibili alla sostenibilità ambientale e alla mitigazione dei cambiamenti climatici Incremento durata massima dei Piani Operativi 3-7 anni. Conferma programma Frutta e Verdura nelle Scuole
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Tipi di interventi settoriali: Ortofrutta
Spunti di riflessione Riconoscimento della bontà in termini di efficacia ed efficienza «dell’approccio OP» Semplificazione della gestione della demarcazione (double-founding) con la composizione nell’ambito di un unico PSN di interventi previsti attualmente in ambiti diversi del I e II pilastro Rimangono aperte alcune criticità esistenti quali: Scarso ricorso alle misure «sistemiche» Tendenza alla frammentazione del settore (circa 300 OP molte di piccole dimensioni e 13 AOP) La proposta attuale elimina l’unico incentivo alla crescita dimensionale delle OP (aiuto dell’UE elevato al 60% in caso di fusione di due OP/AOP)
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Tipi di interventi settoriali: Vino
La nuova PAC Sostituzione del vecchio strumento del Programma nazionale di sostegno (OCM) con il PSN Tra gli obiettivi dell’OCM vino viene rimarcata l’importanza delle azioni di sostenibilità delle produzioni e ambientali Sancita la separazione tra promozione (extra UE) e informazione (UE) Non esclusione della promozione di vini non IG nei Paesi terzi Introdotta la possibilità di utilizzare ibridi nelle IG per motivi ambientali e fitosanitari Nuova regolamentazione del vino dealcolato
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Tipi di interventi settoriali: Vino
Spunti di riflessione Integrazione delle opportunità del I e II pilastro con possibile maggiore efficacia e meno problemi di demarcazione Restano alcune criticità che possono essere individuate nei seguenti punti: Rispetto a obiettivi più ambiziosi e ampi della nuova PAC si ripropongono tipi d’interventi pressoché analoghi a quelli della vecchia OCM (ristrutturazione e riconversione, investimenti negli impianti e nell’innovazione, vendemmia verde, assicurazioni, distillazione sottoprodotti, promozione e informazione) Opportunità di investire in studi preliminari e d’impatto nei programmi di promozione con qualche dubbio sull’efficacia di un finanziamento esclusivamente finalizzato a tali studi L’introduzione degli ibridi che dovrà porre massima attenzione alla regolazione delle procedure di iscrizione delle nuove varietà di vite così come qualche dubbio lo solleva il riconoscimento del nome «vino» a un prodotto dealcolato
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Tipi di interventi settoriali: Olio
La nuova PAC Gli interventi per il settore sono facoltativi per lo SM, a differenza di quelli per l’ortofrutta e il vino che invece sono obbligatori I tipi d’interventi sono comunque quelli previsti nella sezione «altri settori» che si possono attivare: Attraverso la sezione «Settore dell’olio d’oliva e delle olive», che tra gli obiettivi cita il «rafforzamento dell’organizzazione e gestione della produzione», o/e Direttamente attraverso la sezione «altri settori» nell’ambito dei quali è citato il settore dell’olio d’oliva e delle olive da tavola
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Tipi di interventi settoriali: Olio
Spunti di riflessione L’approccio al settore olio d’oliva appare confuso e di non facile lettura e applicazione Per ciascun obiettivo della sezione «altri settori» è definito il tipo di intervento da utilizzare. Non è chiaro invece quali tipi di intervento utilizzare per raggiungere gli obiettivi della «sezione VI» specifica del settore Obiettivi specifici olivicoltura della Sezione VI (simili a quelli attuali programmi di attività) e gli obiettivi “altri settori” della Sezione VII (simili al sistema ortofrutta) vengono realizzati con gli stessi tipi di intervento In Italia è ancora incompiuta la trasformazione delle OP dell’olio da organismi di gestione degli aiuti ad attori economici per la valorizzazione e commercializzazione del prodotto il che, in assenza di un percorso di loro evoluzione, può inficiare la scelta di intraprendere il modello ortofrutta
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ismea viale Liegi, 26 00198 - Roma tel. (+39) 06. 85568200
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