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PubblicatoItalo Brunetti Modificato 5 anni fa
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La storia di Grosseto Il capoluogo della Maremma è Grosseto, cittadina moderna che vanta molto verde, ed è cresciuta intorno alla medioevale cinta di Mura Medicee. Il suo nome appare per la prima volta nell'803 in un documento in cui il Vescovo di Lucca alla famiglia Aldobrandeschi, i beni della chiesa di San Giorgio «que est in loco Grossito» Nel 1138 la sede vescovile venne trasferita da Roselle a Grosseto. Dopo la nascita dei comuni, nel 1204 venne scritta la carta della libertà, nel 1222 i cittadini poterono nominare podestà, consiglieri e consoli cosa che fu vista da Siena una disobbedienza civile. Fra il 1240 e il 1246 l’Imperatore Federico II di Svevia, fu ospite della famiglia Aldobrandeschi.
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Nel 1328 dopo essere stata colpita da Ludovico il Bravo e dall'antipapa Nicolò V, Grosseto fu sottomessa da Siena definitivamente in quanto interessata ad acquisire il controllo sull’estrazione del sale. Successivamente fu colpita da pestilenze e dalla malaria con un calo demografico che portò nel 1430 a 180 abitanti; già dal XIV sec. Si ebbe l’estatatura cioè l’esodo stagionale della popolazione verso le zone collinari e montuose per sfuggire dalla malaria. Dopo la caduta di Siena, passò sotto il dominio della potente famiglia fiorentina dei Medici, che realizzarono opere di bonifica e la fortificazione della città. Ai Medici succedettero i Granduchi di Lorena che sancirono l’indipendenza da Siena e l’assunzione di Grosseto a capoluogo di provincia. Duomo Piazza Dante
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Si può entrare nel centro storico di Grosseto dalla Porta Vecchia, ultimo residuo della prima cerchia muraria, la più antica della città, che venne completamente ricostruita nel XVI sec. Era, in origine una rocca munita di una torre costruita nella seconda metà del XIII sec. e demolita nel 1854 perché impediva il passeggio sulle mura. Rimase per un lungo periodo l’unico accesso alla città finchè, nel 1754, venne aperta Porta Nuova. Oggi si presenta come un arco gotico in pietra, tagliato da un arco risalente al XVI sec. ed inserito nel circuito delle Mura Medicee. Testimonianze dell’antica cinta trecentesca si possono riconoscere in un altro piccolo tratto situato all’interno della Piazza del Mercato, detta anche Piazza del Sale. Quest’ultima svela le sue origini medioevali anche grazie alla presenza del Cassero del Sale, di fronte a Porta Vecchia, costruito nel 1345 come sede della Dogana del Sale. Piazza del Sale
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Piazza Dante Piazza Dante delimitata da un loggiato risalente al XIII sec. Al centro della piazza si trova il monumento di Leopoldo II di Lorena che rappresenta il Granduca di Toscana, che solleva una sofferente donna, la Maremma, che ha in braccio un figlioletto morente. Il Canapone (cosi era soprannominato il Granduca) sostiene un bimbo malato mentre con il piede schiaccia un serpente, simbolo della malaria, morso da un grifone, rappresentante la città di Grosseto.
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La storia di Roselle Roselle venne fondato dagli etruschi, prima del VII° sec a.C. su un colle che si affacciava sulla sponda orientale del Lacus prilius. Questo lago marino si estendeva per circa 90 km di interramento ed è praticamente sparito. Le tracce più antiche che riguardano il territorio di Roselle arrivano fino alla preistoria, ma lo sviluppò dell’insediamento si ebbe dalla prima metà del settimo secolo a.C. perciò Roselle in questo periodo era una città di primaria importanza. Nel V secolo d.C. Roselle era sede vescovile ed aveva una grande diocesi. Tra la fine del VI secolo e l'inizio del VII secolo la città fu conquistata dai Longobardi. Nel 787 Carlo Magno offri i territori di Populonia, Roselle e Sovana al Papa Adriano
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