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Le acque e il loro inquinamento
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Indice Distribuzione delle acque sul pianeta
Acque dolci e acque salate Grafico: distribuzione delle acque L’ecosistema marino Le caratteristiche delle acque La temperatura La salinità I gas, la trasparenza e la pressione L’inquinamento dell’acqua Tipi di inquinamento dell’acqua L’inquinamento del mare Conseguenze dell’inquinamento sull’ecosistema marino L’inquinamento da petrolio Plastica ed inquinamento Pacific Trash Vortex: l’Isola di Plastica Curiosità 30/05/2018 Alice De Micheli
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Distribuzione delle acque sul pianeta
Se potessimo guardare la Terra dall’alto, vedremmo che per la maggior parte risulta essere di colore blu e questo è dovuto al fatto che circa il 71% della superficie terrestre è ricoperto d’acqua, mentre solo il 29% è rappresentato dalle terre emerse. 30/05/2018 Alice De Micheli
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Acque dolci e acque salate
Oltre il 97% di tutta l’acqua presente sulla Terra è rappresentata da acqua salata, cioè quell’acqua che ha un contenuto di sali in media di 36 per mille. Il restante 3% delle acque terrestri sono acque dolci. 30/05/2018 Alice De Micheli
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Distribuzione delle acque
30/05/2018 Alice De Micheli
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L’ecosistema marino L’ecosistema marino è il più grande in quanto mari e oceani comunicano tra loro, formando un unico ecosistema. Mentre la maggior parte dei vegetali che ancora oggi vivono nelle acque sono rappresentati da forme relativamente semplici (le alghe unicellulari), l’evoluzione nel regno animale ha dato luogo nel mare a una straordinaria varietà di forme e di adattamenti. Molto più complesse invece le trasformazioni che hanno dovuto subire gli organismi che si sono adattati alla vita subaerea; alcuni di questi sono poi tornati a vivere in mare sviluppando nuovi e straordinari adattamenti, come hanno fatto pinnipedi (foche), sirenidi (dugonghi) e cetacei (delfini). Nell’ambiente oceanico vengono distinti due grandi domini e una zona: il dominio bentonico, il dominio pelagico e la zona intercotidale. Il dominio bentonico è rappresentato dal fondale. I fattori abiotici che influenzano le comunità bentoniche sono soprattutto la profondità, la temperatura dell’acqua e il grado di penetrazione della luce. Il dominio pelagico corrisponde invece al mare aperto. In esso vivono comunità di organismi che galleggiano o nuotano liberamente. la zona intercotidale e caratterizzata da organismi che presentano adattamenti particolari che consentono loro di sopravvivere anche durante la bassa marea (quando restano fuori dall’acqua). 30/05/2018 Alice De Micheli
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Le caratteristiche delle acque
Molte sono le caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua di mare che influenzano alcuni fenomeni che in essa si verificano e la vita degli organismi che vi abitano. Le caratteristiche sono: la salinità; la densità; la temperatura; la pressione; il colore ; la trasparenza delle acque. 30/05/2018 Alice De Micheli
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La temperatura La temperatura varia in funzione della latitudine, della stagione e della profondità. La temperatura massima viene registrata in superficie, nelle zone equatoriali, e diminuisce di circa 1 °C per ogni grado di aumento della latitudine. La temperatura diminuisce anche con la profondità, poiché le radiazioni infrarosse, quelle che riscaldano le acque, penetrano solo nelle acque superficiali (non oltre i 10 m di profondità); tra i 200 e i 1000 m si verifica una brusca diminuzione di temperatura: a questo strato si dà il nome di termoclino; la temperatura si stabilizza poi in profondità su valori vicini agli 0 °C. 30/05/2018 Alice De Micheli
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La salinità La salinità indica la quantità di sali (presenti in forma ionica) disciolti nelle acque marine e provenienti dal costante apporto di sostanze saline da parte dei fiumi che scorrono sulle terre emerse e anche dei vulcani sottomarini. La salinità si esprime in grammi di sali disciolti in 1 kg di acqua e ha un valore medio del 35%: cioè, se si fa evaporare 1 kg di acqua di mare, rimangono 35 g di sali. La salinità varia da zona a zona in funzione di fattori quali l'evaporazione, l'apporto di acqua dolce proveniente dai continenti, le precipitazioni; per esempio, in superficie la salinità è maggiore nelle zone calde tropicali, dove l'evaporazione è intensa oppure dove si formano ghiacci marini; risulta minore nei mari freddi e nelle zone calde equatoriali a causa delle frequenti e abbondanti precipitazioni che tendono a diluire i sali contenuti. La presenza di sali in soluzione, inoltre, abbassa il punto di congelamento dell'acqua. 30/05/2018 Alice De Micheli
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I gas, la trasparenza e la pressione
Le acque contengono disciolti anche numerosi gas, gli stessi che formano l'atmosfera: tra essi, di fondamentale importanza per la respirazione degli organismi viventi è l'ossigeno, la cui concentrazione varia con la profondità e con la temperatura. La quantità di ossigeno disciolto nelle acque aumenta al diminuire della temperatura e diminuisce con la profondità, raggiungendo un minimo a circa 1000 m; nelle acque profonde l'ossigeno tende nuovamente ad aumentare a causa delle basse temperature e per la scarsità degli organismi consumatori di ossigeno. La trasparenza delle acque, ossia la capacità di essere penetrate dalla luce, è quasi totale nei primi 50 m di profondità (zona fotica), mentre diminuisce gradualmente fino ai 200 m (zona afotica), oltre i quali tutte le radiazioni sono assorbite. La pressione esercitata dall'acqua, detta pressione idrostatica, aumenta con l'aumentare della profondità, con un incremento di circa 1 atmosfera per ogni 10 m. Sui fondali oceanici si registrano pressioni elevatissime; tuttavia, gli animali che popolano gli abissi non ne rimangono "schiacciati", poiché compensano l'elevata pressione con un'uguale pressione esercitata dai loro liquidi interni. 30/05/2018 Alice De Micheli
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L’inquinamento dell’acqua
L’acqua è il bene più prezioso che il nostro pianeta ci offre. Nonostante questo continuiamo a non rispettare questo bene fondamentale. Infatti nei fiumi, nei laghi e nel mare vengono spesso introdotte sostanze nocive che risultano essere pericolose per le specie marine, per i vegetali e anche per l'uomo. Queste sostanze causano l'inquinamento dell'acqua, uno dei grandi problemi causati dall’uomo. 30/05/2018 Alice De Micheli
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Tipi di inquinamento delle acque
Le cause dell’inquinamento dell’acqua possono essere legate a quattro principali cause: l'inquinamento domestico o civile è quello provocato dagli scarichi delle abitazioni. In casa si usano infatti ad esempio detersivi e prodotti per la pulizia che contengono sostanze inquinanti. Se le acque di scarico non sono adeguatamente depurate e vengono immesse direttamente nei fiumi o nel mare finiscono per inquinarli; l'inquinamento industriale prodotto dalle industrie che scaricano nei torrenti, nei fiumi e nel mare le sostanze chimiche impiegate durante le lavorazioni; l'inquinamento agricolo dovuto all'uso eccessivo dei concimi chimici, impiegati per rendere più fertili i terreni, e pesticidi. Queste sostanze penetrano nel terreno inquinando le falde acquifere; L’inquinamento dovuto a catastrofi naturali o artificiali come ad esempio l’affondamento di una petroliera o lo scarico in mare di detriti trascinati da un uragano. 30/05/2018 Alice De Micheli
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L’inquinamento del mare
Come sappiamo circa il 71% della superficie terrestre è ricoperto dalle acque, di cui la maggior parte marine. Questo fa del mare uno dei beni più preziosi che l’uomo possiede, basta pensare a tutti quei popoli che ancora oggi vivono quasi esclusivamente di pesca. Ma il mare è molto più di questo. Il mare è vita con la sua varietà di essere viventi sia animali che vegetali. Nonostante la sua indiscussa importanza, l’uomo lo sta distruggendo, e la conseguenza di questa distruzione è l’inquinamento. Per inquinamento delle acque marine intendiamo l’immissione da parte dell’uomo di sostanze dannose nell’ecosistema marino, capaci di produrre effetti deteriori a specie vegetali e animali presenti in esso. 30/05/2018 Alice De Micheli
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Conseguenze dell’inquinamento sull’ecosistema marino
Le sostanze contaminanti contenute nell'acqua inquinata possono provocare innumerevoli danni alla salute dell'uomo e all'equilibrio degli ecosistemi. La presenza di nitrati nell'acqua potabile, può in alcuni casi condurre alla morte. Il cadmio presente in certi fanghi usati come fertilizzanti può essere assorbito dalle piante e giungere all'uomo attraverso i prodotti alimentari, se assunto in dosi elevate, può danneggiare fegato e reni. Tra gli inquinanti più nocivi per l'uomo vi sono alcuni metalli pesanti, come il mercurio, l'arsenico, il piombo e il cromo. Queste sostanze pertanto alterano fortemente le caratteristiche fisiche dell'acqua, modificandone la tensione superficiale e provocando la scomparsa, tra l'altro, della flora acquatica, del plancton e, con essi, dei componenti di tutta la piramide trofica. 30/05/2018 Alice De Micheli
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L’inquinamento da petrolio
Un pericolo da non sottovalutare è costituito dal petrolio che, a seguito di incidenti può disperdersi nelle acque. L’inquinamento da petrolio può essere causato da avarie o naufragi, ma anche da una successione di lavaggi delle petroliere che illegalmente non avvengono nei bacini autorizzati ma in mare aperto. A causa di questi incidenti si va a formare una vera e propria barriera impermeabile composta da strati di petrolio e altri idrocarburi, che non permette lo scioglimento dell'ossigeno nell'acqua, causando la morte per asfissia degli organismi viventi. 30/05/2018 Alice De Micheli
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Plastica ed inquinamento
Si parla molto dell’impatto ambientale della plastica, soprattutto delle difficoltà gestionali relative allo smaltimento degli oggetti plastici arrivati a fine vita, visto che, per loro natura, non sono biodegradabili e presentano un’elevatissima persistenza ambientale. Il termine “plastica” fa venire in mente immediatamente le bottiglie di acqua minerale, il tipico contenitore “usa e getta” che sta saturando l’ambiente a causa dei volumi impressionanti di produzione. Ma la plastica, o meglio “le plastiche”, visto che si tratta di una grandissima varietà, hanno un utilizzo ben più vasto trovando impiego praticamente in tutti i settori delle attività umane. La plastica nasce come materiale economico, leggero e resistente, fatto per durare nel tempo, motivo per cui si dovrebbe utilizzare il più a lungo possibile per poi essere adeguatamente smaltita o riciclata a fine vita; tuttavia l’economicità della produzione e la flessibilità di questi materiali fa si che vengano sempre più impiegati per oggetti “usa e getta” ,un controsenso che fa molto male all’ambiente. Il problema quindi, oltre alle quantità, è dato dall’errato uso e smaltimento di una buona parte di questi materiali che solo in parte segue la via della raccolta differenziata. 30/05/2018 Alice De Micheli
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Conseguenze dell’inquinamento sull’ambiente
30/05/2018 Alice De Micheli
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Pacific Trash Vortex: l’isola di plastica
Il Pacific Trash Vortex, o semplicemente isola di plastica, è un enorme accumulo di spazzatura galleggiante (composto per l’80% da plastica) situato nell'Oceano Pacifico. La sua estensione non è nota con precisione: nonostante le valutazioni ottenute dall'Algalita Marine Research Foundation e dalla Marina degli Stati Uniti stimino l'ammontare complessivo della sola plastica dell'area in un totale di 3 milioni di tonnellate, nell'area potrebbero essere contenuti fino a 100 milioni di tonnellate di detriti. L'accumulo si è formato a partire dagli anni 80, a causa dell'azione della corrente oceanica chiamata Vortice subtropicale del Nord, dotata di un particolare movimento a spirale in senso orario. Una chiazza di detriti galleggianti simile, con densità comparabili, è presente anche nell'Oceano Atlantico. Molti animali come tartarughe e uccelli muoiono a causa di questi detriti, scambiati talvolta per meduse o pesci. Questi fenomeni stanno diventando sempre più “densi” e nel 2050 è probabile che ci sarà più plastica che pesci. 30/05/2018 Alice De Micheli
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Curiosità Oltre 1 miliardo di persone non hanno accesso all’acqua potabile Per una tazzina di caffè occorrono 140 litri d’acqua Il continente più arido della terra è l’Antartide, che è tecnicamente un deserto Tutta la plastica presente negli oceani rappresenta una superficie più estesa di quella del Canada Il corpo umano è composto per il 70% da acqua 6 chilometri percorsi e 20kg a carico in media ogni giorno da persone africane o asiatiche per procurarsi acqua Per lavarci i denti sprechiamo in media 7.5 litri di acqua 30/05/2018 Alice De Micheli
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Creato e ideato da: Matteo Fiore Giulia Piccolo Alice De Micheli Silvia Fiotek Natalia Malyszko Yleana Floridi 30/05/2018 ITCG P.Toscanelli
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30/05/2018 ITCG P.Toscanelli
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