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MONDO FEUDALE Dall’incastellamento agli Ottoni
Corso di storia 2 Metropolis, vol.2
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Incastellamento IX-X secolo
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Prima ondata di incastellamento
La difesa del territorio Incursione NORMANNI Prima ondata di incastellamento d.C. Incursione SARACENI Incursione UNGARI Incastellamento (strutture fortificate per difendersi dalle aggressioni) INCASTELLAMENTO: sotto la costante minaccia di Normanni, Saraceni, Ungari, città, villaggi rurali, curtes, abbazie, insediamenti costieri devono provvedere a difendersi costruendo fortificazioni, palizzate, castelli, torri di avvistamento, che sorgevano soltamentoe in posizoni strategiche, su rilievi naturali del suolo. Strutture fisse in pietra o muratura Palizzate di legno Fossati o terrapieni (più economici e rapidi da allestire)
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L’emergere di nuovi poteri
Sorgono su iniziativa del potere regio/imperiale Gestione è affidato ai vassalli (presidio del territorio) Sorgono su iniziativa del potere locale effetto causa Quando il potere centrale è troppo debole, le opere difensive sono realizzate dai signori locali senza autorizzazione Indebolimento del potere centrale
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«castello» Castelli del Mille Dall’anno 1000
Residenza fortificata del signore A partire dai castelli «castello» si riorganizza Vita sociale Vita economica Abitazioni della popolazione
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Beneficio? Che cosa significa…
È la concessione gratuita di terre, rendite economiche e/o cariche pubbliche, revocabile e vitalizia, da parte di un signore a vantaggio di un vassallo, in cambio di fedeltà e di prestazioni di vario tipo (soprattutto militari)
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Dal beneficio ai feudi ereditari (XI secolo)
Piramide sociale re feudo beneficio VASSALLI Feudatari maggiori CONTI, MARCHESI, DUCHI, VESCOVI difesa del territorio A partire dall’XI secolo non si parla di beneficio ma di feudo; il sistema di vassallaggio si diffonde su scala sempre più piccola: ai feudatari maggiori (conti, marchesi, duchi e vescovi) vassalli diretti del sovrano si affiancò una schiera di vassalli minori chiamati valvassori dal latino «vassi vassorum» (vassalli dei vassalli) Diffusione del vassallaggio Signori locali VALVASSORI vassalli minori «vassi vassorum»
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Da dove viene la parola…
feudo? Da dove viene la parola… Dal germanico fehu «bestiame»; di qui vengono le parole feudatario, feudalesimo e feudale Quest’ultimo termine è utilizzato in senso figurato per indicare un sistema o un atteggiamento arbitrario e discriminatorio.
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Giuramento di fedeltà Vassallaggio Sovrano VASSALLO Beneficio
SLIDESHOW Vassallaggio Giuramento di fedeltà Sovrano (o aristocratico potente) Il patrimonio del re non diminuisce Beneficio (concessione di terre) PRESTIGIO: il soldato riceveva la dignità di familiare del signore a cui si legava BENEFICIO: concessione gratuita di terre (di solito a vita) in questo modo il sovrano non vedeva diminuire il suo patrimonio NON è Un passaggio di proprietà morte VASSALLO
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Ereditarietà Sovrano VASSALLO eredi FEUDO
SLIDESHOW Ereditarietà Sovrano (o aristocratico potente) Carlo il Calvo FEUDO Corrado II «il Salico» 877 Capitolare di Quierzy (feudi maggiori) PRESTIGIO: il soldato riceveva la dignità di familiare del signore a cui si legava BENEFICIO: concessione gratuita di terre (di solito a vita) in questo modo il sovrano non vedeva diminuire il suo patrimonio 1037 Constitutio de Feudis (feudi minori) VASSALLO morte eredi
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Capitolare di Quierzy (877)
Fonte attiva Capitolare di Quierzy (877) CHI? Il capitolare fu emanato da Carlo il Calvo COSA? Sancì l'ereditarietà dei feudi maggiori, pratica già concretamente in uso da un certo tempo. Quali vantaggi? Il poter succedere al padre consentiva ai figli di non perdere i beni immobili, mentre per i sovrani significava avere sempre uomini al proprio servizio. CONSEGUENZE: Con la deposizione di Carlo il Grosso (887) da parte di un'assemblea di feudatari, cominciò in Europa uno stato di anarchia e di guerriglia quotidiana: feudatari che lottavano per il potere, vassalli armati che si ribellavano, ruberie di cavalieri e briganti. La Chiesa fu costretta a intervenire stabilendo la “tregua di Dio” cioè la sospensione di ogni azione di guerra in determinati periodi. Le invasioni di Normanni, Ungari e Saraceni spinsero gran parte della popolazione a cercare rifugio presso i castelli dei signori che divennero così il cuore della vita civile ed economica del feudo. CONSEGUENZA 1) Diventarono poi ereditarie anche le funzioni amministrative a cui era legata la concessione delle terre. CONSEGUENZA 2) Dal fatto che i vassalli potevano crearsi dei subordinati nel proprio feudo (detti valvassori, che a loro volta nominavano i valvassini) derivò una vera e propria gerarchia feudale.
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(1037) Constitutio de feudis o anche noto Edictum de beneficiis regni Italici
CHI? L’editto fu emanato da Corrado II il Salico, Imperatore del Sacro Romano Impero QUANDO? Il 28 maggio 1037 a Milano volto a smorzare le proteste dei feudatari minori che nel frattempo si erano ribellati contro l’arcivescovo di Milano, da tempo alleato dei grandi feudatari laici e ecclesiastici il “Capitolare di Quierzy” emanato nell’877 da Carlo II il Calvo, in base al quale venne disposto il passaggio per via ereditaria dei feudi maggiori. PERCHÉ? Per smorzare le proteste dei feudatari minori che nel frattempo si erano ribellati contro l’arcivescovo di Milano, da tempo alleato dei grandi feudatari laici e ecclesiastici PERCHÉ? Serviva a regolare l’ereditarietà dei feudi minori a quasi un secolo e mezzo di distanza di un altro celebre editto, il “Capitolare di Quierzy”
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feudalesimo? Che cos’è il…
Sistema politico, economico e sociale basato sul vassallaggio. Prende forma nell’VIII-IX secolo nel regno dei franchi e raggiunse la massima diffusione in Europa nell’XI-XII secolo
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La diffusione del feudalesimo
Sovrano (o aristocratico potente) ereditarietà FEUDO Funzioni (militari, amministrative…) politica matrimoniale Domini signorili a volte erano anche più potenti di quelli del sovrano stesso, del quale erano formalmente ancora sudditi (es. Conti di Fiandra o i Duchi di Normandia) Controllo di più contee VASSALLO Domini signorili ampi e molto potenti
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Diffusione del feudalesimo
Signori «Particolarismo» trasferimento dell’autorità centrale alle periferie Pluralità dei centri di potere autonomia Giurano fedeltà a molti signori contemporaneamente Frammentazione di poteri OMAGGIO LIGIO: a causa di un tale groviglio di rapporti, i grandi feudatari obbligarono i vassalli all’omaggio ligio con il quale il vassallo indicava tra i diversi signori quello a cui tributare la fedeltà tributaria. Piccoli feudatari (valvassori) Ottengono molti benefici Limitano o eludono i loro obblighi
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Omaggio ligio? Che cosa significa…
A causa del groviglio di rapporti tra proprietari terrieri, i grandi feudatari obbligarono i vassalli all’omaggio ligio cioè un formale atto di sottomissione con il quale il vassallo indicava tra i diversi signori quello a cui tributare la fedeltà tributaria.
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La signoria territoriale o di banno
Signoria fondiaria Proprietario terriero Feudatario POTERE POLITICO Potere terriero (affitto, corvées…) Potere terriero (affitto, corvées…) La signoria fondiaria e quella territoriale talvolta coincidevano, talvolta no. Un conte (per es.) poteva esercitarle entrambe sulle terre del suo feudo, ma poteva esercitare la seconda su terre di suoi vassalli. Anche questo contribuiva all’inestricabile groviglio di poteri, diritti e consuetudini su base locale, caratteristico della società feudale. Funzioni pubbliche (giustizia…) militare fiscale giurisdizionale Contadini, servi casati… Tutti gli abitanti del feudo
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Signoria di banno? Che cos’è la…
Fu il perno dell’organizzazione economica, sociale e politica del feudalesimo. Il banno indicava l’esercizio dei poteri pubblici: Militari (controllare territori e assoldare milizie Fiscali (riscuotere le imposte) Giurisdizionali (amministrare la giustizia anche per i reati gravi)
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Ricchezze del feudatario
Canone (affitti), corvées, artigianato Monopolio su servizi (molitura del grano, uso dei forni) Riscossione di pene pecuniarie (amministrazione della giustizia) Redditi del Feudatario Taglia (tassa come riconoscimento della protezione che esercita sul territorio) Dazi (su trasporti, commerci, utilizzo di ponti/porti) Immunità (diritto di sottrarre i propri terreni dal controllo del re)
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? Ordine signorile Anarchia feudale
Stato centrale che esercita il potere Ordine signorile Anarchia feudale ? Nell’Europa feudale questi poteri (amministrazione della giustizia, riscossione delle tasse…) erano distribuiti tra una molteplicità di soggetti. Esisteva comunque un’organizzazione della società e una rete di garanzie e protezione: a partire dal basso (dal livello locale e regionale) anziché dall’alto. Organizzazione della società
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Il clero: potere e corruzione
Signoria fondiaria Proprietario terriero Potere terriero (affitto, corvées…) Funzioni pubbliche (giustizia…) Contadini, servi casati… VESCOVI, ABATI… Costumi e comportamenti come quelli del ceto signorile La signoria fondiaria e quella territoriale talvolta coincidevano, talvolta no. Un conte (per es.) poteva esercitarle entrambe sulle terre del suo feudo, ma poteva esercitare la seconda su terre di suoi vassalli. Anche questo contribuiva all’inestricabile groviglio di poteri, diritti e consuetudini su base locale, caratteristico della società feudale. Vassallaggio POTERE POLITICO Fiscale (tasse) giurisdizionale
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Il clero: potere e corruzione
Simonìa commercio di beni sacri e cariche ecclesiastiche Corruzione del clero Corruzione anche del basso clero Concubinato mancato rispetto della castità Chiese e parrocchie trattate come benefici feudali Nicolaismo violazione del celibato al fine di creare casate tra i membri del clero Decime considerate rendite legate alla carica
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simonìa? Che cosa significa…
Focus lessicale simonìa? Che cosa significa… Prende il nome da Simon Mago samaritano dell'età apostolica. Secondo gli Atti degli apostoli (8,9- 24) fu battezzato da Filippo e chiese a Pietro e Giovanni in cambio di denaro il privilegio di conferire lo Spirito Santo Convenzione illecita per la quale si ottiene una ricompensa pecuniaria in cambio di qualcosa di santo o spirituale.
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nicolaismo? Che cosa significa…
Focus lessicale nicolaismo? Che cosa significa… I nicolaiti sono eretici di Efeso e di Pergamo, censurati nell’Apocalisse (2, 6 e 2, 14-15). Secondo Ireneo prendevano nome da Nicola d’Antiochia, uno dei 7 diaconi di cui parlano gli Atti degli Apostoli, ma Eusebio di Cesarea non era dello stesso parere. Nel Medioevo, specie nel periodo della cosiddetta riforma gregoriana (XI sec.), furono detti nicolaiti gli avversari del celibato ecclesiastico. L’accusa di nicolaismo fu rivolta dai papi alla Chiesa orientale perché questa ammetteva il matrimonio dei sacerdoti, compresi quelli insigniti di dignità vescovile.
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PAPATO Il mondo dei monasteri monasteri
Indebolire il potere dei vescovi Favorire la riforma dei costumi ecclesiastici favorisce l’autonomia dei monasteri (legandoli direttamente a sé) PAPATO: tenta di indebolire il potere dei vescovi secondo la tendenza di centralizzazione e assolutizzazione del potere papale sulla chiesa che proseguì per tutto il medioevo monasteri Controllo del VESCOVO Influenza dei SIGNORI LOCALI Rivendicano la funzione spirituale e pastorale della Chiesa
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La nascita dell’ordine cluniacense
contadini Sotto il controllo diretto del PAPATO Lavoro manuale preghiera 910 Monastero di Cluny (ordine benedettino) disciplina Duca Guglielmo d’Aquitania fonda nel 910 in Borgogna il monastero cluniacense All’inizio del XII secolo, l’ordine contava oltre 1000 case e circa monaci concentrati soprattutto in Francia e nell’Europa nord-occidentale. VIVERE NEL SECOLO: misurarsi con i problemi della vita civile, della ricchezza e del potere Beni fondiari Riforma monastica cluniacense Duca Guglielmo d’Aquitania Potenza economica Accumulo di ricchezze Modello di purezza monastica «Vivere nel secolo» Castità (requisito clero) Benevolenza dei divina e devozione dei fedeli
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FRANCIA E ITALIA evoluzione politica
Corona imperiale In Francia dinastia carolingia termina nel 987 (Luigi V l’Ignavo) In Italia la dinastia carolingia termina nel a metà del X secolo Grandi proprietari terrieri aspirano a subentrare ai carolingi inasprendo le lotte per il potere CAPETINGI con Ugo Capeto (finirà nel 1789) Il trattato di Verdun (843) aveva legato la corona imperiale ai territori italiani: per questa ragione gli imperatori si considerarono da quel momento anche re d’Italia. Stato della Chiesa Inizialmente controllano solo i territori tra la Senna e la Loira Sud Italia BIZANTINI Attacchi degli arabi Poteri locali controllano il resto dell’impero
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Dall’impero carolingio a quello germanico
Grandi feudatari ruolo politico crescente (anche in Germania) Franconia (S) Sassonia (n) Baviera (Reno-Danubio) Feudi e signorie ricalcano la geografia degli stanziamenti delle antiche tribù germaniche Svevia (Reno-Danubio) Lotaringia (poi Lorena) Potere debole Gli aristocratici, a capo dei ducati, si attribuiscono il potere di eleggere il sovrano (dopo 911 – estinzione del ramo carolingio) PRINCIPIO DINASTICO TRONO a Ottone I (suo figlio) Corrado di Franconia Enrico di Sassonia
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Rifonda l’autorità imperiale
Ottone I Successi militari contro gli Ungari (955) Germania Italia Consolida il proprio potere Rifonda l’autorità imperiale Ottone I rifonda l’autorità imperiale unificando Germania e Italia sotto la dinastia sassone Campagna militare in Italia Sconfitta degli altri grandi feudatari
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Intervento in Italia 961 papa Giovanni XII Morte di Lotario
Conflitti tra casate Morte di Lotario 950 - Berengario, marchese di Ivrea, fa imprigionare Adelaide di Borgogna (moglie di L.) e si proclama re d’Italia Adelaide scappa e chiede l’aiuto di Ottone I 951 Ottone Re d’Italia spodesta Berengario (rimane vassallo) Ribellioni in patria IN ITALIA: l’autorità dei sovrani carolingi è particolarmente fragile e la corona è disputata tra grandi casate aristocratiche. 951 – Ottone assume il titolo di re d’Italia, costringe Berengario a sottomettersi come vassallo, tuttavia non può restare nella penisola a causa di una rivolta della nobiltà germanica in patria. Ottone I scende di nuovo in Italia e si libera dell’avversario Berengario ne approfitta e riprende piena autonomia 961 papa Giovanni XII minaccia Chiede aiuto
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Rinasce l’Impero Sacro romano impero «germanico» (962-1806)
Durante la guerra contro Berengario 962 Ottone I scende a Roma e si fa incoronare IMPERATORE da papa Giovanni XII - (come per Carlo Magno) Privilegio ottoniano: il papa può essere eletto solo con il consenso dell’Imperatore Nel 1806 il sacro romano impero sarebbe stato disciolto per mano di Napoleone. Sacro romano impero «germanico» ( ) Conferma le donazioni di Carlo Magno alla Chiesa Stabilisce il Privilegio ottoniano (962)
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Privilegium Othonis Elezione del papa subordinata focus
963 papa Giovanni XII rompe l’alleanza con Ottone I Gradimento dell’Imperatore Ottone I scende in Italia Elezione del papa subordinata Destituisce il papa Giovanni XII Nomina LEONE VIII (un fedelissimo dell’Imperatore) PRIVILEGIO DI OTTONE: l’accordo siglato tra il papa e Ottone I nel 962 stabiliva altresì che Ottone I nel 962 stabiliva altresì che Ottone aveva diritti di sorveglianza anche militare, sulla città di Roma. In seguito, il privilegio venne più volte contestato, finché nel 1059 Leone IX stabilì che l’elezione del papa sarebbe stata decisa da un collegio di cardinali riuniti in conclave. DUE PAPI A ROMA – BENEDETTO V Fu eletto il 22 maggio del 964[1][6], alla morte di Papa Giovanni XII, dal patriziato e dalla plebe di Roma, in opposizione a Leone VIII, e in aperta sfida all'Imperatore Ottone I che quel pontefice aveva voluto. I romani, in obbedienza al Privilegium Othonis del 963 (il documento in base al quale veniva stabilito che l'elezione papale dovesse avvenire soltanto con il consenso dell’imperatore o dei suoi legati), mandarono a Rieti, dove allora Ottone si trovava, una delegazione con cui chiedevano all'imperatore di ratificare l'elezione[7]. Benché Benedetto fosse una persona molto pia, moralmente irreprensibile e di grande cultura, Ottone ovviamente non ratificò la scelta, dal momento che era ancora in vita e, dal suo punto di vista, legittimamente eletto, Leone[7].La delegazione rientrò a Roma e, in spregio al divieto e alle rimostranze imperiali, Benedetto venne comunque consacrato[1]. Prestigio della Chiesa altissimo Sottrae la nomina papale alle litigiose famiglie aristocratiche romane Scelte politiche del papa potevano cambiare il destino d un paese/dinastia regnante
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Muore Ottone I Dopo il suo ritorno dall'Italia presiedette nel 973 la Dieta di Quedlinburg, il 7 maggio 973 morì per un avvelenamento alimentare (carne avariata durante un festeggiamento). Suo successore al trono imperiale fu il figlio Ottone II.
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Ottone II (973-983) 983 muore di malaria
Rivolta dei feudatari italiani (mentre è in Germania) Lotte per l’elezione pontificia (più di un papa assassinato) Rivolta dei feudatari tedeschi (mentre è in Italia) 982 sconfitta in Calabria da parte Arabi) Intanto… Ottone III ha solo 3 anni: è affidato alla madre, la principessa bizantina Teofano (moglie di Ottone II) e alla nonna Adelaide che lo proteggono dagli intrighi di palazzo Tenta di imporre l’obbedienza ai Longobardi Tenta di sottomettere i Bizantini
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Ottone III 996 Papa lo incorona imperatore a soli 16 anni
Link FONTE VISIVA Ottone III 996 Papa lo incorona imperatore a soli 16 anni Ritorno alla tradizione imperiale romana (renovatio imperii) Cesaropapismo bizantino Trasferisce la capitale a Roma Trascura gli affari tedeschi Unifica l’autorità del sovrano e del pontefice Gerberto d’Aurillac uno dei maggiori intellettuali dell’epoca, era stato precettore di Ottone e ne condivideva i progetti politico-religiosi; tra l’altro il suo nome da pontefice rimandava a quel Silvestro I che aveva cooperato con l’Imperatore Costantino quando questi aveva fatto la sua scelta a favore del cristianesimo. Silvestro II, nato Gerberto di Aurillac (Aurillac, circa – Roma, 12 maggio 1003), è stato il 139º papa della Chiesa cattolica dal 999 alla morte (1003), il primo di nazionalità francese. Prolifico studioso del X secolo, entrato in contatto con la cultura araba, ne introdusse le conoscenze di aritmetica e astronomia in Europa, dimostrando grande versatilità sia nelle scienze applicate, che in quelle teorico-filosofiche. Si fece conoscere da papi e imperatori per la sua cultura, insegnando a Reims e raggiungendo i più alti vertici ecclesiastici a Reims (il cui arcivescovado fu però contestato canonicamente), a Ravenna, e poi a Roma quale sommo pontefice. condivide i progetti politico-religiosi Gerberto d’Aurillac PAPA SILVESTRO II ( )
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La breve dinastia sassone
Finisce la dinastia dei Sassoni Imperatore e re d’Italia 1022 Ottone III muore a 22 anni senza eredi Corrado II «il Salico» Casa di Franconia Enrico II di Sassonia
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Verso l’anno Mille
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Mappa concettuale animata
Causa 1 Causa 2 Mappa concettuale animata Dove? Dove? Dove? Chi? Chi? Chi?
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MONDO FEUDALE Dall’incastellamento agli Ottoni
fine Corso di storia 2 Metropolis, vol.2
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