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Dottrina Sociale della Chiesa

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Presentazione sul tema: "Dottrina Sociale della Chiesa"— Transcript della presentazione:

1 Dottrina Sociale della Chiesa
21 ottobre 2018

2 QUALI LEGAMI – RELAZIONI … nelle nostre“SOCIETA’ DI MERCATO” ?
x avviarci .. QUALI LEGAMI – RELAZIONI … nelle nostre“SOCIETA’ DI MERCATO” ? ? ? ,.

3 1. AL CUORE DELLA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA-SOCIALE degli ultimi 10 anni UNA CRISI di SENSO dei LEGAMI …

4 PER CAPIRE QUESTO TEMPO
ALZARE IL COPERCHIO …. E GUARDARE DENTRO LA PENTOLA DELLA LUNGA CRISI ECONOMICA FINAZIARIA SOCIALE …

5 SOLO CRISI “ECONOMICA” ?
Ciò che viene chiamato in causa non è soltanto il funzionamento del sistema finanziario - bancario, né il livello di remunerazione di operatori finanziari, dirigenti o azionisti, MA il modo di concepire la vita personale e sociale ..

6 CONVINZIONE DIFFUSA e …. messa in sordina
Crisi economica = crisi di sistema = crisi di senso = crisi antropologica 1. origine della crisi ? = perdita del senso profondo dell’esistenza personale-sociale = venuto meno il legame che unisce gli uni agli altri per un “bene comune” 2. crisi = ben oltre i confini dell’economia e della politica = una vera e propria “crisi di sistema” 3. crisi = emergenza antropologica =tocca l’identità personale-sociale di ogni essere umano 4. crisi economica è diventata “crisi di civiltà”

7 = considerato a prescindere e prima di ogni relazione con gli altri
CRISI ECONOMICA – FINANZIARIA EVIDENZIATO = DISSOLUZIONE DEI LEGAMI INDIVIDUO - SOCIETA’ INDIVIDUO = PRIUS della SOCIETA’ pone se stesso come realtà separata dagli altri = un prodotto della società dei consumi CARATTERISTICHE DELL’INDIVIDUO = libero “da” tradizione / storia = senza discendenza = considerato a prescindere e prima di ogni relazione con gli altri = monade autoreferenziale = “figlio di se stesso” – “farsi da sé” = non riconosce la mediazione dell’altro x divenire se stesso

8 L’individualismo postmoderno e globalizzato, favorisce uno stile di vita che indebolisce lo sviluppo e la stabilità dei legami tra le persone, e snatura i vincoli familiari

9 INDIVIDUO LIBERO – AUTONOMO? = prodotto della società dei consumi
autonomia – libertà individuo ? = “formalmente” garantita dall’economia 1. Libertà di scelta di beni di consumo 2. libertà di consumare (per chi può!) x proprio benessere / immagine… = tutto diviene “merce” - “quantità” = produzione – consumo immagine .. Identità sociale riconosciuta = consumatore

10 “DISSOLUZIONE” DEGLI SPAZI PUBBLICI
Nella nostra tradizione sociale LUOGHI DELLA SOCIALIZZAZIONE = luoghi dell’incontro “fisico” = informazioni sulle cose del vivere quotidiano e non … = elaborazione del codice dei comportamenti collettivi … SPAZIO PUBBLICO = delimitato fisicamente = Luogo di partecipazione – comunicazione fisica: parola + corpo + affetti .. = nello spazio pubblico si entra a far parte di una storia – tradizioni .. luogo delle identità sociali ..

11 GLI SPAZI PUBBLICI OGGI ? I LUOGHI DEL CONSUMO
CENTRI del consumo di massa ? NON LUOGHI = NO presenza relazionale = luoghi di transito Uomo – donna = “transitanti” “singoli assoluti” senza contatti - affetti con la realtà Nb Grande patologia sociale nostro tempo assolutizzazione dell’individuo “consumatore” = perdita dei significati comuni condivisi: identità –cittadinanza di una stessa città – società

12 L’INNATURALE RIMOZIONE della RELAZIONE SOCIALE
nb Rimozione = contro l’evidenza Identità del soggetto = inizia con la coppia dei genitori «la coppia dei parenti rappresenta il collettivo umano, la storia, le tradizioni» Ognuno è “fatto” dagli altri dalle relazioni con gli altri

13 I “NO” di PAPA FRANCESCO CONTRO UN SISTEMA che SPEZZA – SOFFOCA I LEGAMI UMANI …
NO all’economia che genera esclusione – scarti NO = UOMO = bene di consumo “usa e getta” alla diseguaglianza generata da coscienze anestetizzate dal benessere e da tranquillizzanti teorie tipo la “ricaduta favorevole

14 NO all’imperialismo del denaro + effetti demoniaci: droga – corruzione – evasione fiscale – traffico persone umane …. alla inequità generata dal consumismo sfrenato che genera violenza sociale

15 «QUESTA ECONOMIA UCCIDE”
. SE NON C’E’ GIUSTIZIA E SPERANZA PER I POVERI NON CE NE SARA’ PER NESSUNO, … NEANCHE PER I RICCHI

16 CONSEGUENZE ? 1. Solitudine dell’individuo senza legami = senza identità + futuro 2. Spoliticizzazione della società = no ragioni condivise per stare insieme = disinteresse per la partecipazione + bene comune 3. Debolezza delle democrazie occidentali = solo “procedurali” – perdita di progettualità condivisa = a caccia di facile consenso 4. Politica? = mezzo di e per il potere … senza un progetto comune condiviso …

17 GUARDANDO IN AVANTI Convincersi che:
1. Convincersi che: «l’idea dell’individuo = prius rispetto alla società = una fantasia “onnipotente” distruttiva «Se assumo che prima c’è l’individuo in sé astrattamente (come vuole il mercato) e poi vengono i suoi vincoli, i suoi legami sociali intesi solo come “doveri giuridici” imposti dall’esterno (leggi), si produce solo un discorso incoerente e infondato.

18 2. O l’uomo riesce a pensarsi contestualmente come individuo e come società, o riesce a pensarsi insieme come soggetto e come oggetto, come diritto e come dovere, come vincolo e come libertà, oppure non arriverà mai a incontrare l’altro perché l’altro o lo si incontra dentro di sé … o non lo si incontra mai NB Non esiste un prima individuale e un dopo sociale Non esistono i diritti senza i doveri Non esiste il singolo senza i tutti

19 un compito dei cristiani Dottrina sociale della Chiesa
3. un compito dei cristiani Esiste una cultura “cristiana” per affrontare l’attuale emergenza antropologica ? «esiste una antropologia cristiana che chiede ai cristiani di curare in modo speciale le relazioni con gli altri, perché nella relazione si gioca il senso dell’esistenza di ognuno di noi» Dottrina sociale della Chiesa

20 LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA
LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA ? «è il patrimonio di dottrina e di sapienza che costituisce la terra solida e la bussola per il cammino. Essa è un tesoro provvidenziale, insuperabile e necessario per i cattolici che vogliono servire la città degli uomini nei diversi ambiti, ed è disponibile a tutti»

21 un po’ d’ossigeno

22 PER UNA NUOVA CULTURA DEI LEGAMI
2. UN CONTRIBUTO PER UNA NUOVA CULTURA DEI LEGAMI PERSONALI - SOCIALI LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

23 A CHI E’ DESTINATA ? PERCHE UNA D.S.C. ? COS’E’ ? CHI LA ELABORA ? A CHE SERVE ? QUANDO - COME NASCE ?

24 INTERROGATIVI DEI CRISTIANI FIN DA SUBITO
QUANDO - COME NASCE ? INTERROGATIVI DEI CRISTIANI FIN DA SUBITO ? PERCHE’ i POVERI ? PERCHE’ i RICCHI ? «Tali sono i ricchi: dei beni comuni che hanno accaparrato, essi si dichiarano padroni, perché sono i primi occupanti e dimenticano i poveri» s. Basilio «La terra è stata creata in comune per tutti, ricchi e poveri: perché voi solo, ricchi, vi arrogate il diritto di proprietà? La natura non conosce i ricchi» s. Gv Crisostomo

25 QUAL E’ IL MODO DI VIVERE DA CRISTIANI NELLA SOCIETA’ ?
INTERROGATIVO = LUNGO 20 SECOLI cf opere di carità della Chiesa beneficenza ospedali – ospizi scuole riflessione “teorica – pratica” sul modo di essere e agire da cristiani nella società - politica - economia - finanza lavoro - famiglia ambiente - ricerca scientifica

26 SECOLO XIX RIVOLUZIONE INDUSTRIALE “QUESTIONE OPERAIA” INQUIETUDINI
INTERROGATIVI QUALI PROPOSTE ? QUALI SOLUZIONI ? «un piccolissimo numero di straricchi hanno imposto all’infinita moltitudine de’ proletari un giogo men che servile» (RN n.2)

27 SITUAZIONE DI DEGRADO del PROLETARIATO COSCIENZA CRISTIANA
REAGI’ CON LEONE XIII 1891 RERUM NOVARUM sulla questione operaia prima enciclica sociale per l’epoca moderna industrializzata

28 PENSIERO SOCIALE DELLA CHIESA: LE GRANDI TAPPE 1891 - 2015

29 PENSIERO SOCIALE = COSTANTE SVILUPPO secondo il progetto di Dio?
Rerum Novarum 1891 nella Chiesa cattolica inizia l’elaborazione di un “pensiero sociale” FEDELE VANGELO – PRINCIPI MORALI CAMBIAMENTI SOCIALI PENSIERO SOCIALE = COSTANTE SVILUPPO COME RENDERE LA SOCIETA’ PIU’ UMANA - PIU’ GIUSTA secondo il progetto di Dio? risposta ? = ENCICLICHE SOCIALI dei PAPI

30 Leone XIII 1878-1093 1891 “Rerum Novarum” Benedetto XV 1914 – 1922
guerra – pace Pio XI 1931 “Quadragesimo Anno” Pio XII 1939 – 1958 RADIO- MESSAGGI

31 “Mater et Magistra” 1961 “Pacem in Terris” 1963
Giovanni XXIII “Mater et Magistra” 1961 “Pacem in Terris” 1963 Concilio Vaticano II 1962 – 1965 “Gaudium et Spes” Giovanni Paolo II Paolo VI “Popolorum Progressio” 1967 “Octogesima Adveniens” 1971 “Laborem exercens” 1981 “Sollicitudo Rei Socialis” 1987 “Centesimus annus” 1991

32 2004 «Compendio della dottrina sociale della Chiesa» BENEDETTO XVI CARITAS IN VERITATE 2009 «Il documento offre un quadro complessivo delle linee fondamentali dell’insegnamento sociale cattolico»

33 Insegnamento sociale di Papa FRANCESCO: “parole” “gesti”

34 COS’ E’ LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA ?
Paolo VI PENSIERO SOCIALE DELLA CHIESA. una RIFLESSIONE ETICA condotta a contatto delle situazioni mutevoli di questo mondo sotto l’impulso del Vangelo. NB: NON E’ una teoria sociologica, filosofica, tanto meno una ideologia, ma lo sguardo penetrante del Vangelo su questa nostra complessa realtà umana.

35 PERCHE’ UNA DSC ? A CHE SERVE ?
Scopo principale della DSC INTERPRETARE la vita sociale in tutti i suoi aspetti istituzionali, economici, politici, ambientali … VERIFICARE se e quanto queste realtà sociali = conformi o difformi con l’insegnamento del Vangelo con la dignità della persona umana GIUDIZIO CRITICO per ORIENTARE il PENSIERO e l’AZIONE dei CRISTIANI

36 CHI ELABORA LA DSC ? PAPA ? POLITICI ? ECONOMISTI ? VESCOVI ?
SOCIOLOGI ? TUTTI CONCORRONO SECONDO LA COMPETENZA PROPORLA spetta ai PASTORI: PAPA - VESCOVI perché è ANNUNCIO del VANGELO per una Società più giusta e più umana

37 A CHI E’ RIVOLTA ? MISSIONE SOCIALE DEI CRISTIANI LAICI
Immettere negli ingranaggi della vita sociale la vitalità dell’insegnamento sociale = far continuare il processo di elaborazione della DSC NB cf conoscenza DSC cf inventiva - responsabilità – impegno “politico”

38 I QUATTRO PILASTRI DELLA DSC
PRIMATO della PERSONA SOLIDARIETA’ SUSSIDIARIETA’ BENE COMUNE

39 PERCHE’ QUESTO PRIMATO ASSOLUTO ?
primato della PERSONA SOGGETTO – CENTRO – FINE di tutta la vita economico-sociale SOGGETTO di DIRITTI FONDAMENTALI vita – libertà – famiglia – lavoro … PERCHE’ QUESTO PRIMATO ASSOLUTO ?

40 conseguenza per la azione della Chiesa ?
CHI E’ “QUESTO” UOMO ? PERCHE’ AL “CENTRO” DI TUTTO ? «Cristo Redentore rivela pienamente l’uomo all’uomo …. In questa dimensione l’uomo ritrova la sua grandezza, la dignità e i valori propri della sua umanità» (RH n. 13). GRANDEZZA UOMO? = CRISTO, UOMO-DIO IN CRISTO = OGNI UOMO SCOPRE LA SUA VOCAZIONE conseguenza per la azione della Chiesa ? «l’uomo è la prima e fondamentale via della Chiesa, via tracciata da Cristo stesso» (RH n. 13)

41 IDENTITA’ VERA DI QUESTO UOMO CONCRETO ?
IDENTITA’ “SOCIALE” creato a immagine di Dio Trinità – comunione NO SOLO INDIVIDUO MA RELAZIONE Gaudium et Spes «solo nella relazione con l’altro, l’uomo trova se stesso nel dono di sé» «l’uomo non può ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé» sul modello delle relazioni in Dio: Padre Figlio Spirito S.

42 «La vita sociale non è qualcosa di
esterno all’uomo, l’uomo cresce in tutte le sue doti e può rispondere alla sua vocazione attraverso i rapporti con gli altri, i mutui doveri, il colloquio con i fratelli» UOMO = RELAZIONE SOLIDALE «La solidarietà, deve contribuire all’attuazione di questo disegno divino tanto sul piano individuale, quanto su quello della società nazionale e internazionale» NB si diventa uomini – persona non senza o contro gli altri ma con e per mezzo degli altri

43 = SOLIDARIETA’ verso TUTTI e CIASCUNO
Principio di SOLIDARIETA’ persona = alla coscienza di sé nella relazione sociale - ambientale = RECIPROCITA’ = INTERDIPENDENZA = SOLIDARIETA’ verso TUTTI e CIASCUNO «l’esercizio della solidarietà all’interno di ogni società è valido, quando i suoi componenti si riconoscono tra di loro come persone» SRS

44 Principio di SUSSIDIARIETA’
Principio di SUSSIDIARIETA’ AUTONOMIA dei soggetti sociali RAPPORTO DINAMICO tra le molte realtà sociali e istituzionali «Né lo Stato,né alcuna società devono mai sostituirsi all’iniziativa e alla responsabilità delle persone e delle comunità intermedie in quei settori in cui esse possono agire, né distruggere lo spazio necessario alla loro libertà..»

45 SUSSIDIARIETA’ principio ispiratore dei rapporti tra Stato – società civile
SUSSIDIARIETA’ = subsidium ferre “prestare aiuto” - “offrire protezione” 1° = sussidiarietà “negativa” STATO = “proibizione” di intervenire nell’ambito di vita e di azione delle articolazioni inferiori se queste sono nella situazione di regolarsi autonomamente e di gestirlo.. = divieto di intervento 2° = sussidiarietà “positiva” STATO = “obbligato” all’aiuto alle articolazioni sottostanti allo scopo di porle nella situazione di sostenere i singoli cittadini – associazioni .. nello sviluppo di una vita degna dell’uomo.. = dovere di intervento

46 SUSSIDIARIETA’ ORIZZONTALE SUSSIDIARIETA’ VERTICALE
rapporti tra SOGGETTI sociali – economici - politici SUSSIDIARIETA’ VERTICALE rapporti tra i diversi livelli di governo e di poteri pubblici Stato Regioni Realtà locali ecc..

47 elemento di forza della Sussidiarietà
dà voce a principi + valori di solidarietà sociale in vista del bene comune Stato sussidiario né assistenzialista né “puro liberista” né “stato minimo” ma una democrazia partecipata PERO’ = sussidiarietà NO formula giuridica MA principio costituzionale – regolativo da definire negli aspetti “negativo” e “positivo”

48 principio del BENE COMUNE
principio del BENE COMUNE Condizioni richieste per una vita veramente umana relativamente alle disponibilità materiali - culturali - ambientali - relazionali - spirituali del contesto sociale in cui si vive = realizzazione dei diritti fondamentali per tutti e per ciascuno Istruzione di base x tutti Acqua potabile x tutti Cura della salute Lavoro … Casa

49 PRINCIPIO connesso con il BENE COMUNE DESTINAZIONE UNIVERSALE DEI BENI
«Dio ha destinato la terra con tutto quello che in essa è contenuto all’uso di tutti gli uomini e popoli, sicché tutti i beni cresti devono pervenire a tutti con equo criterio, avendo per guida la giustizia e per compagna la carità» (Comp. N. 171) NB: tra i beni da destinare a tutti in modo equo Cf beni della conoscenza umana = innovazioni tecnico-scientifiche

50 CONCLUSIONE SEMPRE TUTTE LE QUESTIONI SOCIALI Relazionali Ambientali
Economiche Professionali Produttive Finanziarie Politiche …. SEMPRE affrontate – valutate – giudicate sulla base dei 4 pilastri della DSC

51 Nota Bene DSC = NO valutazione “intellettuale” della realtà MA = valutazione che informa una prassi etica = stili di vita conformi alle valutazioni fatte + obiettivi

52 DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA
DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA ? UNO STRUMENTO PER COSTRUIRE UN FUTURO SEMPRE PIU’ UMANO

53 Per avviare la riflessione …
1. Dottrina Sociale della Chiesa Perché un pensiero sociale: non basta il Vangelo? E’ una proposta adeguata all’oggi? ... “Aria fritta” ?? 2. DSC: I CATTOLICI La conoscono ? Ispira i ragionamenti–comportamenti- -attività professionali sociali economiche politiche … dei cattolici .. giovani e adulti ? DSC: un’ispirazione politica?

54 e adesso ?


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