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Indagine conoscitiva sul Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030

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Presentazione sul tema: "Indagine conoscitiva sul Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030"— Transcript della presentazione:

1 Indagine conoscitiva sul Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030
Leonardo Santi Head of Regulatory Affairs E.ON Italia S.p.A. Roma, 9 aprile 2019 Indagine conoscitiva sul Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030 Audizione E.ON Italia S.p.A. presso la Commissione X Attività produttive della Camera

2 Agenda Lo sviluppo delle rinnovabili per la decarbonizzazione
Il contributo dell’autoconsumo alla transizione verso modelli sostenibili Il mercato elettrico retail soffre di una eccessiva concentrazione Un miglior assetto dei mercati al dettaglio Sviluppo di una mobilità sostenibile: promozione dei mezzi elettrici Conclusioni: le priorità di intervento secondo E.ON

3 Lo sviluppo delle rinnovabili per la decarbonizzazione
Razionale Le FER rivestono un ruolo di primaria importanza per il raggiungimento dei target europei l’eolico e il fotovoltaico rappresentano le fonti rinnovabili con maggiore potenziale di sviluppo Il settore eolico può contribuire in maniera trasversale alle 5 dimensioni della Governance dell’Unione dell’Energia con positive ricadute per l’Italia. Criticità Il target del 30% sulle FER è un valore minimo da rivedere in rialzo, in linea con gli obiettivi concordati a livello europeo (32%) La produzione fotovoltaica ha in passato impegnato ampie aree agricole e naturali, per le quali di sta verificando una continua e significativa erosione a vantaggio delle superfici di suolo artificiali Sviluppo molto contenuto negli ultimi anni per incertezze originate da politiche di sostegno discontinue e tardive e da iter autorizzativi non uniformi né stabili Un mix di produzione determinato da pure dinamiche di mercato potrebbe introdurre inefficienze per il sistema e vincoli al pieno sfruttamento del potenziale FER Evoluzioni e proposte Semplificazione autorizzativa, responsabilizzando cittadini e autorità locali, senza imbrigliare libertà di impresa Nella generazione fotovoltaica privilegiare installazioni sulle coperture di edifici Adeguare le infrastrutture energetiche, reti e mercato elettrico, per massimizzare produzione e servizi da FER Sviluppo dei PPA, senza introdurre eccessi di regolazione, ma attraverso lo stimolo della domanda e con strumenti pubblici di copertura del rischio Monitorare il mix e il raggiungimento dei target per introdurre, in caso di deviazioni, strumenti di supporto correttivi

4 Il contributo dell’autoconsumo alla transizione verso modelli sostenibili
Razionale L’autoconsumo favorisce la penetrazione nel sistema di generazione sostenibile Promuove l’evoluzione dei clienti da soggetti passivi a protagonisti attivi dei propri comportamenti energetici Avvicinando i centri di consumo a quelli di produzione, determina una riduzione significativa delle perdite di rete Criticità Le agevolazioni alle imprese «energivore» sono concesse in assenza di alcuna correlazione con un uso efficiente dell’energia. L’attuale meccanismo di agevolazione disincentiva gli investimenti in efficienza energetica e autoconsumo La stratificazione degli interventi legislativi ha portato a una molteplicità di definizioni di autoconsumo, nonostante tutte le configurazioni previste beneficino ormai delle stesse agevolazioni tariffarie Sono consentite solo configurazioni 1- to-1 (1 produttore – 1 consumatore) e non 1-to-many Evoluzioni e proposte Riconoscimento dei benefici alle imprese energivore vincolato alla realizzazione di programmi di efficientamento energetica Riorganizzazione e razionalizzazione delle configurazioni con autoconsumo Sostegno alle configurazioni con auto- consumo mediante esenzioni tariffarie Sviluppo delle Energy Communities, in attuazione delle normative UE, mediante un processo partecipato tra istituzioni e portatori di interesse Rapida estensione delle configurazioni di autoconsumo alle forme collettive all’interno degli stessi edifici (condomìni)

5 Il mercato elettrico retail soffre di una eccessiva concentrazione
Razionale Condizioni di mercato realmente concorrenziali consentono una sana competizione tra operatori e favoriscono la proposizione di offerte sempre più diversificate, disegnate sulle esigenze dei clienti Criticità Il protrarsi di una situazione di indeterminatezza sulle regole attuative del completamento del processo di liberalizzazione favorisce il vantaggio competitivo dei venditori integrati con la distribuzione L’AGCM ha recentemente sanzionato operatori integrati che, grazie al proprio privilegio competitivo, hanno sottratto i clienti alla dinamica e ai benefici dei meccanismi pro-concorrenziali Evoluzioni e proposte Mettere il cliente finale al centro del processo, attraverso misure per accrescerne la consapevolezza e campagne informative istituzionali Adozione di strumenti per ridurne il grado di concentrazione del mercato Pieno enforcement della regolazione sull’unbundling, monitoraggio per impedire ad operatori integrati di trarre indebiti vantaggi Mantenimento della data del 1 luglio come momento di discontinuità per l’assetto di mercato

6 Un miglior assetto dei mercati al dettaglio
Contesto La realizzazione di un mercato al dettaglio fluido e strutturalmente solido preserva il sistema da rischi e consente agli operatori di liberare risorse per innovazione e sviluppo Criticità Lato offerta, il mercato retail presenta un eccessivo grado di frammentazione Molti clienti finali del sistema elettrico si trovano in stato di povertà energetica e non riescono a beneficiare di strumenti complessi ed obsoleti Meccanismo di riscossione oneri di sistema penalizzante per i venditori: componente parafiscale delle bollette, attribuita dalla norma primaria (e dalle sentenze amministrative) ai clienti finali Proposte Rapida attuazione di un «elenco venditori» di elettricità caratterizzato da requisiti effettivamente qualificanti Creazione di un «bonus energia» in luogo degli esistenti, con adeguata valorizzazione e modalità automatiche di attribuzione Contestuale contrasto alle forme di «turismo energetico» blocco del cambio fornitore per i clienti morosi per cause non riconducibili a una condizione di povertà Adozione di un meccanismo di riscossione degli oneri che sollevi i venditori dal rischio credito, affidando a un soggetto istituzionale il recupero delle morosità

7 Sviluppo di una mobilità sostenibile: i mezzi elettrici
Razionale La diffusione della mobilità elettrica rappresenta uno strumento di importanza centrale nella realizzazione di aree urbane vivibili: il miglioramento della qualità dell’aria riduce drasticamente mortalità e spese sanitarie L’elettrificazione dei sistemi di spostamento consente l’utilizzo di fonti rinnovabili, accelerando la transizione verso modelli carbon free Criticità La carenza di infrastrutture di ricarica è uno dei principali ostacoli alla diffusione delle mobilità elettrica, l’obiettivo di neutralità tecnologica prefigurato dalla Direttiva AFID è ancora lontano. Problemi interpretativi rispetto ai requisiti minimi per garantire libertà di accesso e pagamento della ricarica in assenza di un contratto con il gestore dell’infrastruttura Evoluzioni e proposte Sostenere la diffusione delle infrastrutture elettriche private (incluse partite IVA), stabilizzando i benefici fiscali già previsti dalla Legge di Bilancio Favorire lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica veloce ed ultraveloce ad uso pubblico introducendo incentivi per sostenere i costi di connessione di rete in media tensione Normare in modo chiaro e univoco il tema dell’accessibilità alle infrastrutture di ricarica ad uso pubblico, favorendo soluzioni di piena interoperabilità

8 Conclusioni: le priorità di intervento secondo E.ON
Consentire il pieno sviluppo del potenziale FER attraverso la semplificazione autorizzativa, responsabilizzando cittadini e autorità locali Favorire l’autoconsumo, consentendone forme collettive: alcune configurazioni, le più semplici (condomini), possono essere abilitate in tempi rapidi Consentire un assetto più fluido e concorrenziale del mercato retail, mantenendo ferma il luglio 2020 come momento di discontinuità rispetto all’attuale Sollevare le imprese di vendita dal rischio credito loro attribuito sulla riscossione degli oneri di sistema, consentendo di liberare risorse per innovazione e sviluppo Potenziare la diffusione di infrastrutture che abilitano la mobilità elettrica, favorendo soluzioni di piena interoperabilità

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