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ipertensione arteriosa
definizione SI DEFINISCE IPERTENSIONE ARTERIOSA L’AUMENTO DEI VALORI PRESSORI NEL CIRCOLO ARTERIOSO SECONDO I SEGUENTI CRITERI (OMS): PRESSIONE ARTERIOSA NORMALE FINO A 120/70 IPERTENSIONE BORDERLINE TRA 140/90 E 160/95 IPERTENSIONE >160/95 I valori pressori sono distribuiti nella popolazione in maniera continua
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Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) l’ipertensione arteriosa colpisce oltre 15 milioni di italiani. Si tratta della patologia più diffusa nel pianeta, ne soffrono un miliardo di persone ed entro il 2025 i pazienti saranno 1 miliardo e mezzo. Si tratta della prima causa di morte ancora di più nei paesi occidentali Un adulto su tre nel mondo soffre di pressione alta e la proporzione aumenta con l'aumentare dell'età: questo fa crescere il rischio di attacchi di cuore, infarto e insufficienza renale. Se non tenuta sotto controllo, inoltre, l'ipertensione arteriosa può provocare cecità, irregolarità nel battito cardiaco e insufficienza cardiaca. Ci sono semplici regole da tenere a bada per questa patologia: una dieta bilanciata e a ridotto contenuto di sale, consumo di alcol moderato, attività fisica regolare e l'astensione dal fumo. La campagna dell'Organizzazione Mondiale della Sanità mira a ridurre gli infarti e gli attacchi cardiaci sensibilizzando sulla necessità di controllare la pressione arteriosa, cosa che in Italia fa bene solo una persona su quattro.
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Pressione arteriosa<90mmHg Diminuita perfusione di organi e tessuti
Ipotensioni Pressione arteriosa<90mmHg Diminuita perfusione di organi e tessuti Transitoria Persistente Genetica Secondaria
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I valori: pressione minima, pressione massima
La contrazione cardiaca (sistole) spinge un volume di sangue nel torrente circolatorio; in questa fase la pressione è massima e tende poi a diminuire fino ad un minimo al termine della fase di riempimento cardiaco (diastole). I due valori che descrivono la pressione arteriosa corrispondono a queste fasi e sono chiamati pressione sistolica o pressione massima e pressione diastolica o pressione minima. L'unità di misura è il millimetro di mercurio (mm Hg).
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Fatori che influenzano la gittata cardiaca e la volemia
influenzano la pressione arteriosa Energia Sistemi di regolazione: Calmodulina Troponina C Varie chinasi Canali ionici ATP-asi 80ml Varia con l’età L’esercizio fisico Cardiomiopatie
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Flusso = pressione nel letto vascolare/resistenza vascolare
Il sodio è uno ione determinante primario del volume extracellulare NaCl supera la capacità del rene di espellere Na Aumenta la volemia e la gittata cardiaca Molti letti capillari (rene e cervello) autoregolano il flusso ematico, quindi aumento della resistenza vascolare La gittata cardiaca si normalizza L’effetto del Na è correlato alla presenza di Cl Il rene può avere una diminuita capacità di espellere sodio o un’aumentata capacità di riassorbimento Il sistema nervoso autonomo mantiene l’omeostasi cardiovascolare regolando la pressione, il volume e i chemorecettori RAA Angiotensina II vasocostrizione Aldosterone ritenzione Na Meccanismi vascolari La resistenza del flusso varia inversamente al quadrato del raggio del vaso Piccole diminuzioni della dimensione del lume aumentano notevolmente la resistenza Rimodellamento dovuto ad un aumento del numero o delle dimensioni delle cellule endoteliali o aumento di matrice Diminuita dimensione del lume Diminuita elasticità
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Ipertensione arteriosa
Rappresenta la diagnosi più comune negli USA Solo il 70% è conscio di essere iperteso, di questi solo il 50% è sotto trattamento Aumento il rischio di coronaropatia, insufficienza cardiaca, ictus, insufficienza renale Il rischio cardiovascolare aumenta 2 volte per ogni 20mm/Hg in più nella sistolica e 10mm/Hg nella diastolica Categoria Sistolica (mmHg) Diastolica (mmHg) Ottimale < 120 < 80 Normale < 130 < 85 Normale-alta Ipertensione di Grado 1 ("lieve") Sottogruppo: bordeline Ipertensione di Grado 2 ("moderata") Ipertensione di Grado 3 ("grave") 180 > 180 110 > 110
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PA varia nella giornata
(più alta al mattino e nel tardo pomeriggio) Ripetere almeno due volte Per un periodo più o meno breve per definire la condizione diipertensione
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Sistema renina-angiotensina-aldosterone
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Le resistenze periferiche
dipendono: 70% dal calibro delle arteriole Viene alterato dalla presenza di: vasocostrittori (angiotensina II e catecolamine), vasodilatatori (chinine, prostaglandine), neurotrasmettitori α-adrenergici (vasocostrittori) e β-adrenergici (vasodilatatori) fattori locali (NO, endotelina, ph e grado di ipossia) 30% dalla viscosità del sangue (aumento del numero di cellule e di grosse proteine)
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Fattori paracrini che regolano
il calibri dei vasi Scambio Na e H Aumento di dimensione Cellula endoteliale
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Ipertensione arteriosa
Rappresenta la diagnosi più comune negli USA Solo il 70% è conscio di essere iperteso, di questi solo il 50% è sotto trattamento Aumento il rischio di coronaropatia, insufficienza cardiaca, ictus, insufficienza renale Il rischio cardiovascolare aumenta 2 volte per ogni 20mm/Hg in più nella sistolica e 10mm/Hg nella diastolica Categoria Sistolica (mmHg) Diastolica (mmHg) Ottimale < 120 < 80 Normale < 130 < 85 Normale-alta Ipertensione di Grado 1 ("lieve") Sottogruppo: bordeline Ipertensione di Grado 2 ("moderata") Ipertensione di Grado 3 ("grave") 180 > 180 110 > 110
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ipertensione essenziale
FATTORI GENETICI FATTORI AMBIENTALI Iperlipidemia Diabete Fumo Infezioni Età/Sesso Obesità/Inattività fisica Trombocitopenia da eparina Anticorpi antifosfolipidi Alterazioni biochimiche SALE . DIFETTO DI MEMBRANA? Il 60% della popolazione ipertesa è responsiva alla diminuzione di sale
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Ipertensione arteriosa
CLASSIFICAZIONE Ipertensione arteriosa DECORSO CLINICO CAUSE TIPO BENIGNA MALIGNA PRIMITIVA 95% SISTOLICA DIASTOLICA SECONDARIA
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ipertensione primitiva (essenziale)
NON E’ POSSIBILE INDIVIDUARNE LE CAUSE EVIDENTE INFLUENZA EREDITARIA DECORSO LUNGO E INIZIALMENTE ASINTOMATICO INIZIALMENTE LABILE, (AUMENTA LA GITTATA CARDIACA MA LE RESISTENZE PERIFERICHE SONO NORMALI) POI STABILE (AUMENTO DELLE RESISTENZE PERIFERICHE)
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L’approccio maggiormente utilizzato è quello del “gene-candidato”
Fattori genetici Scansioni complete del genoma L’approccio maggiormente utilizzato è quello del “gene-candidato” Studi clinici & Modelli di sviluppo Analisi citogenetiche GENI CANDIDATI Test di linkage disequilibrium Studi di associazione Profili di espressione genica Studi su animali Oltre 50 geni sono stati associati alla IA QTL dell’ipertensione nel genoma umano
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Geni coinvolti nell’ipertensione essenziale
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Difetto ereditario di membrana (studiato sui Globuli rossi)
Viene impedito il trasferimento del Na, nelle cellule muscolare lisce il Na apre i canali del Ca Fosforilazione della miosina Vasocostrizione Aumento delle resistenze periferiche
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Sistema renina-angiotensina-aldosterone
Polimorfismi relativi a geni che codificano per proteine di RAAS AGT: M235T Sostituzione treonina con metionina induce aumentata di angiotensinogeno ACE: I/D REN: C4021T 15% degli ipertesi ha RAA elevata, 55% normale, 30% bassa
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Polimorfismi di ACE con guadagno di funzione Mutazioni e polimorfismi di ATII-R sulla corteccia del surrene con guadagno di funzione ed eccesso del sigalling dell’aldosterone Enzimi che con guadagno o perdita di funzione provocano un aumento di aldosterone
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Guadagno di funzione: aumento del riassorbimento del Na
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Ormone antidiuretico e recettori per vasopressina
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Aumentata attività del SN Aumento di NA Eccessiva assunzione di sodio
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Gene chimerico determina secrezione ectopica di aldosterone
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Il recettore dell’aldosterone può legare anche il cortisolo
Mutazioni inattivanti l’ 11-beta-idrossisteroidodeidrogenasi tipo 2 Provocano un alterato catabolismo di cortisolo Ridotta produzione di cortisone Apparente aumento di mineralcorticoidi
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Mima l’azione dell’aldosterone
100mg/die
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attivazione costitutiva del canale del sodio
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IPERTENSIONE RENALE CON
MECCANISMO RENEPRIVO Riduzione della capacita’ di escrezione di acqua e Sali da parte del rene Tipico dei pazienti con nefropatie in fase terminale Non è aumentata l’attività reninica plasmatica
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ipertensione renale DIPENDE DA UNA ALTERAZIONE
DELLA FUNZIONE ENDOCRINA RENALE CON IPERSECREZIONE DI RENINA AUMENTA LA GITTATA CARDIACA AUMENTANO LE RESISTENZE PERIFERICHE CAUSE: ATEROSCLEROSI
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IPERTENSIONE SECONDARIA
SU BASE ENDOCRINA FEOCROMOCITOMA CUSHING MORBO DI CONN SECREZIONE DI CATECOLAMINE GLUCOCORTICOIDI IPERALDOSTERONISMO
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Effetti dell’ipertensione
Vasi: Aterosclerosi e sue complicanze: aneurismi rotture, neccrosi Arteriosclerosi Cuore: Ipertrofia del miocardio, danno alle coronarie Rene: Sclerosi, Infarto Occhi: Retinopatia ipertensiva Cervello: Emorragie, Ictus Mucose: Rottura di piccoli vasi
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La cardiopatia è la più comune causa di morte nei soggetti ipertesi
La cardiopatia ipertensiva è il risultato dei cambiamenti strutturali e funzionali che generano ipertrofia ventricolare sin, disfunzione diastolica, insufficienza cardiaca congestizia,alterazioni del flusso ematico dovute ad aterosclerosi coronariche ed aritmie Le arterie periferiche contribuiscono alla patogenesi dell’ipertensione La arterie sono bersaglio dell’ipertensione Claudicatio intermittens: dolore polpaccio o natica durante la marcia L’ipertensione è un importante fattore di rischio di infarto cerebrale e di emorragia L’incidenza di Ictus cresce con i valori della pressione Ipertensione e declino cognitivo La nefropatia primaria è la più comune causa di ipertensione secondaria L’ipertensione è un fattore di rischio di IRC allo stadio terminale (ESRD) ALBUMINURIA
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