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I siti archeologici di Pantelleria
Laboratorio di Public History Cristina Pinna 65305
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L’isola di Pantelleria.
Pantelleria è un comune italiano di abitanti della provincia di Trapani in Sicilia. Il comune copre l'intera isola di Pantelleria che è estesa più di 80 km² (4 volte circa l'isola di Lampedusa) e si trova a 110 km a sud ovest della Sicilia e 70 a est nord est della Tunisia, la cui costa è talvolta visibile ad occhio nudo. Il suo territorio è di origine vulcanica. L'ultima eruzione è avvenuta, nel 1891, nella parte sommersa. Sono tuttora presenti molti fenomeni di vulcanesimo secondario, prevalentemente acque calde e soffioni di vapore. L'isola raggiunge un'altitudine di 836 m sul livello del mare con la Montagna Grande. Il porto dell'isola permette il collegamento regolare con i porti di Trapani e Mazara del Vallo. Pantelleria è dotata di un aeroporto ed è collegata all'Italia continentale con voli di linea. Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2017.
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Il territorio Nota per la sua centralità nel Mar Mediterraneo, Pantelleria si caratterizza per la singolarità del suo paesaggio, nel quale agli elementi naturali (colate laviche a blocchi, cale e faraglioni) si aggiungono i manufatti creati dall'uomo: muri a secco, con la quadruplice funzione di spietrare il fondo, contenere il terreno, delimitare la proprietà fondiaria e proteggere dal vento; giardini panteschi, costruzioni quasi sempre cilindriche in muratura di pietra lavica a secco con la funzione di proteggere gli agrumi dal vento e di controllare gli effetti micro-climatici per un giusto apporto di acqua alla pianta, laddove l'isola ne è naturalmente sprovvista; dammusi, fabbricati rurali di pietra lavica, cubici, con aperture ad arco a tutto sesto e tetti bianchi a cupola, costruiti in modo da raccogliere l'acqua piovana, atavici esempi di architettura bio-climatica.
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Isola vista dall’alto e dammuso pantesco.
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Siti archeologici Pantelleria conserva numerosi resti monumentali della sua storia antica. I più importanti ed esclusivi sono quelli che compongono l'area di Mursìa e Cimillia, ovvero l'abitato capannicolo dell'età del Bronzo, con un monumentale muro di fortificazione, e la relativa necropoli dei sesi. Numerose sono anche le testimonianze dell'antica Cossyra, visibili sulle collinette di San Marco e Santa Teresa. Nel sono state rinvenute tre teste di statue romane risalenti al I secolo d. C .
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Le Teste di Pantelleria
Le Teste di Pantelleria sono tre teste di statue in marmo, due maschili e una femminile, risalenti al I secolo d.C., rinvenute nell'isola di Pantelleria, l'antica Cossyra. Si tratta di "ritratti imperiali" che raffigurano Giulio Cesare, l'imperatore Tito e Agrippina. La testa di Cesare è eseguita in marmo pario, la testa femminile è ornata da un diadema e da un'acconciatura a onde e boccoli, mentre quella di Tito, realizzata in marmo greco a grana grossa, raffigura un imperatore ancora giovane. Sono state rinvenute tra agosto e settembre 2003, da alcuni studenti di archeologia guidati da Sebastiano Tusa, insieme a Thomas Schaefer dell'Università di Tubingen e Massimo Osanna dell'Università della Basilicata, impegnati nella campagna di scavi a Pantelleria sulla collina di San Marco (dove è stata rinvenuta una acropoli). Dalla Soprintendenza di Trapani sono state subito individuate come di epoca augustea. Nel sono state esposte al Museo archeologico regionale Antonio Salinas di Palermo e nel 2010 sono state esposte al British Museum di Londra. Dopo essere state custodite nella sede della Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani, terminati i lavori al castello di Pantelleria, vi sono state definitivamente collocate.
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Arte e monumenti: il Castello Barbacane
Soggetto a continue modifiche e a numerosi ampliamenti da parte di arabi, bizantini, normanni, spagnoli, il Castello di Pantelleria è il segno evidente di quelle che furono le numerose colonizzazioni dell’isola, delle antiche e cruente battaglie medievali fino ad arrivare alle guerre mondiali del secolo scorso. È una storia ancora da scrivere quella che caratterizza il misterioso castello di Pantelleria. Il castello Barbacane, è un severo maniero di aspetto rinascimentale formato da un corpo a pianta irregolarmente quadrangolare con corte interna, cui si unisce una torre quadrata che in origine doveva essere separata. Il Castello Barbacane, ubicato al centro di Pantelleria, sorge all’imboccatura del vecchio porto, oggi interrato, e prospetta sulla piazza Almanza e su via Borgo Italia. Vi si accede attraverso una scalinata dalla via Castello. Data la particolare ubicazione, con le mura lambite dal mare da un lato e rivolto verso il porto dall’altra, costituiva in passato un baluardo a protezione dei traffici marittimi dell’isola. Fino a poco più di un secolo addietro il castello era l’elemento predominante della città murata.
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La fondazione del castello è fatta risalire ad epoca bizantina o araba, anche se esso è attestato con certezza non prima del XIII secolo. Attorno al 1553 vengono edificati il bastione lato mare e il bastione di nord-est, che ingloba la torre circolare, e viene raddoppiato lo spessore dei muri di sud-est. Successivamente viene aggiunto un corpo a sud-ovest e nel ’700 viene interrato il piano delle cantine. A metà del XIX secolo vengono effettuate imponenti opere di restauro e trasformazione che ne rimarcano sempre più la destinazione a carcere. Negli anni della seconda guerra mondiale il castello è stato sede dei comandi di Aviazione, Marina e Carabinieri, oltre che della Milizia Volontaria Fascista. Durante l’occupazione americana del 1943, venne minato per farlo esplodere durante le riprese di un Combat film, per fortuna l’operazione va a monte per decesso dell’artigliere. Nel , durante i lavori di ripristino del carcere per fare posto alla strada limitrofa al porto, viene abbattuta una grossa parte del bastione di nord-ovest e la soprastante torre di cui restano oggi solo le tracce.
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Di recente è stata fatta una importante opera di restauro per farne luogo di cultura e per una destinazione museale di alcune sale. Senza dubbio i recenti interventi ristrutturativi ne hanno migliorato l’aspetto e la struttura senza però andare ad intaccare la portata simbolica del monumento, celebre meta turistica una volta giunti a Pantelleria. Il castello al suo interno
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Pantelleria è una delle isole più interessanti del Mediterraneo per quanto riguarda l’Archeologia. Numerose sono le testimonianze archeologiche rinvenute nei fondali dell'isola che testimoniano l'importanza commerciale, dovuta alla sua posizione geografica al centro del Mediterraneo, che l'isola ha avuto negli anni. Purtroppo, tutte queste meraviglie occupano un ruolo marginale nel turismo, dato che non sono ancora state valorizzate con adeguate regole per la loro salvaguardia e attività di marketing territoriale. Nonostante ciò, considerevole è l'interesse dei numerosi visitatori dell'isola e questo fa quindi intuire quale straordinario patrimonio sia questo per tutta Pantelleria. Esauriti i fondi europei che hanno permesso di realizzare le numerose ricerche, adesso si passerà, alla promozione e alla divulgazione del patrimonio archeologico: c'è già il progetto di fare del castello Barbacane, situato al centro di Pantelleria, un museo, non solo archeologico, ma anche storico, dell'agricoltura, della pesca e delle tradizioni popolari, per introdurre e mostrare al pubblico, locale e non, tutti i tesori dell’isola. Si è già cominciato con una conferenza tenutasi nello stesso castello lo scorso luglio nel quale si sono illustrate le scoperte fino ad ora fatte e cosa si progetta ancora. In quest'occasione il sindaco di Pantelleria ha posto l'accento sull’«ambizione e sul dovere» di portare avanti il piano di fare del patrimonio culturale dell'isola il centro e il motore dello sviluppo futuro della stessa.
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Conclusioni: L'importanza dei siti archeologici presenti nell’isola, rendono il territorio di Pantelleria un museo diffuso e per certi aspetti in continua evoluzione. Il mio obbiettivo è quello di far conoscere l’Isola ad un pubblico più ampio. Per questo gli obiettivi principali dovrebbero essere: -la promozione culturale da attuare attraverso la valorizzazione, divulgazione e fruizione dei propri Beni. -la conservazione e la valorizzazione dei Beni. -l'allestimento di un percorso museografico, attraverso la realizzazione di mostre temporanee tematiche. -la divulgazione, e la pubblicazione di materiale informativo sulle attività del Museo (brochure inerenti le mostre, le collezioni, etc).
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Fonti Lauretta Colonnelli, Le teste di Pantelleria, in Corriere della Sera, 10 giugno 2004, p. 59. Dato Istat- Popolazione residente al 30 giugno 2017; Statistiche I.Stat. ISTAT
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