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PubblicatoEduardo Sacchi Modificato 5 anni fa
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CHI È LO SPIRITO SANTO? SUSSIDIO IN PREPARAZIONE ALLA FESTA DEI CRESIMANDI 2012 È LO SPIRITO CHE DÀ LA VITA
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PER MEGLIO CHIARIRCI LE IDEE:
Alcuni sostengono che lo Spirito Santo serva per pregare bene e tanto, dunque lo possiedono solo i monaci o quelli che trascorrono i loro giorni in preghiera … Nel mondo pre-cristiano “spirituale” è una persona che medita a lungo e compie una profonda ascesi. In altri contesti, sono chiamati “spirituali” alcuni che svengono all’improvviso o che hanno manifestazioni eccentriche …
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…EPPURE LO SPIRITO HA ACCOMPAGNATO ANCHE GESÙ:
Gesù, ricevuto anche lui il Battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo (Lc 3, 21) Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto (Mt 4, 1) Gesù tornò in Galilea con la potenza dello Spirito (Lc 4,1 4) La sua missione è segnata fin dall’inizio dalla presenza dello Spirito: Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore (Lc 4, 16-17)
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…ED HA ANCHE CUSTODITO L’OPERA DEI PRIMI DISCEPOLI:
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire. (Lc 12, 11-12) E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. (Mc 13, 11) Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto. (Lc 24, 49)
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Era un giovedì, una giornata piuttosto fosca.
DUNQUE ANCHE IL CRISTIANO COMUNE NON PUÒ FARNE A MENO... Leggiamo questo racconto dalla vita di un Santo: Serafino di Sarov ( ) è una delle figure più popolari fra i santi russi. Avrebbe guarito da un grave reumatismo un certo Nicola Motovilov, che poi scrisse i suoi ricordi, tra i quali c'è anche quello che segue: Era un giovedì, una giornata piuttosto fosca. Padre Serafino prese a conversare con me nel praticello accanto a due eremitaggi. «Dio mi ha rivelato - disse - che in gioventù tu desideravi sapere qual è il fine della nostra vita cristiana e che più volte hai interrogato in proposito persone importanti ed esperte di cose spirituali.
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Ma nessuno ti ha detto qualcosa di preciso a riguardo
Ma nessuno ti ha detto qualcosa di preciso a riguardo. Ti hanno detto: «Vai in chiesa, prega Dio, osserva i comandamenti di Dio, fai il bene. Ecco il fine della vita cristiana per te». Non ti parlavano come si conviene. Ora io, povero Serafino, ti esporrò qual è realmente il fine della vita cristiana». «La preghiera, il digiuno, le veglie e tutte le altre opere del cristiano, per quanto eccellenti in sé, non sono il fine della vita cristiana, benché siano i mezzi indispensabili per raggiungerlo. Il vero fine della vita cristiana consiste nell'acquisto dello Spirito Santo». «Che acquisto? - chiesi a Padre Serafino. Non capisco bene». «Tu capisci cosa vuol dire guadagnare del denaro. Ebbene, è esattamente la stessa cosa per l'acquisto dello Spirito divino.
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Grande è la forza della preghiera. Per mezzo suo siamo ammessi
Le mercanzie sono le azioni virtuose compiute per Cristo; esse ci procurano la grazia dello Spirito Santo, senza la quale nessuno si salva né può salvarsi. Ma è soprattutto la preghiera che ce la dà. Grande è la forza della preghiera. Per mezzo suo siamo ammessi a parlare al nostro Salvatore e Signore». «Padre - gli dissi -, ecco che voi continuate a parlare di acquisto della grazia dello Spirito Santo, ma come posso vederlo? Le buone opere sono visibili, ma come si può vedere lo Spirito Santo?». «Amico di Dio, è semplicissimo» - rispose - «Adesso, siamo tutti e due dentro lo Spirito divino.
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Guardami senza timore, Dio è con noi! Che provi ora?»
-mi chiese padre Serafino- «Provo una sensazione infinitamente benefica», risposi. «Come, benefica? Che cosa senti esattamente?». Risposi: «Sento una tale calma, una tale pace nella mia anima che non posso esprimerla a parole». «Questa è la pace di cui il Signore ha detto ai suoi discepoli: "Vi do la mia pace. Non come il mondo la dà, io ve la do" (Gv 14, 27)». «Che provi ancora?», «Un'insolita dolcezza», risposi. «E che altro?». «Una gioia ineffabile in tutto il cuore». «Questa gioia - disse il padre - è quella di cui parla il Signore nel Vangelo e che prova una donna quando mette al mondo un uomo» (Gv 16, 21).
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e in ciò non vi è nulla di strano; dev’essere così,
Allora il Padre, sorridendomi affettuosamente, mi disse: «Mio caro, conosco tutto ciò che dici e ti interrogo apposta per sapere se veramente tu provi questo. Il regno di Dio è sceso fra gli uomini, e in ciò non vi è nulla di strano; dev’essere così, perché la grazia di Dio dimora in noi, nel nostro cuore. Non lo ha forse detto il Signore? Il regno di Dio è in voi (Lc 17, 21)». «Ora, immagino che tu non domanderai più come gli uomini si trovino nella grazia dello Spirito Santo. Ti ricorderai di questa manifestazione dell'immensa grazia di Dio, che ci ha visitato oggi».
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Come si ottiene dunque lo Spirito?
Anzitutto Egli “si posa” sulla nostra libertà, è sempre attento e delicato nei nostri confronti Lo possiamo chiedere attraverso la preghiera …E con le opere buone compiute per il Signore
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…e da cosa si vede che Egli dimora in noi?
Lo Spirito ci fa sentire vicini al fratello come mai lo siamo stati. Ci dona la gioia che rimane nel tempo. Ci fa sentire sensibilmente che siamo amati da Dio. …Può bastare per essere felici e vivere una vita buona?
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…Ma chi ci dice che è veramente necessario?
Pensiamo alla nostra vita: l’esperienza che facciamo negli anni ci permette di crescere, acquisire nuove conoscenze, imparare ad amare, ma tutto accade in modo unico. Pur vivendo nella stessa famiglia ed avendo ricevuto la stessa educazione tu non sei uguale ai tuoi fratelli. Pur ascoltando la stessa lezione e studiando sullo stesso libro puoi comprendere ed approfondire un argomento in modo diverso dai tuoi compagni…
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ALLO STESSO MODO OPERA LO SPIRITO IN NOI…
Se non ci fosse non riusciresti a comprendere cosa Dio vuole da te e solo da te. Ti mette in relazione con Dio in modo unico e personale (e fa sì che ciascuno di noi sia necessario per gli altri). Contemporaneamente ti tiene unito all’unico Corpo di Cristo che è la Chiesa. Ti insegna a pregare e ti permette di avere una comprensione viva di ciò che la Parola di Dio vuole comunicarti (una verità che sia solo per te, unica e irripetibile, e che allo stesso tempo ti dà forza nuova per amare).
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CONOSCIAMOLO PIÙ DA VICINO:
Egli è una persona della Trinità. Ci dona la comunione con Dio. Egli è colui che rende viva e unita la Chiesa e allo stesso tempo garantisce a ciascuno di noi di portare in essa il proprio contributo. È il vero autore della Bibbia.
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Egli è una persona della Trinità
Lo professiamo nel Credo ogni domenica: “procede dal Padre e dal Figlio”… …e come tale ha un’azione comune al Padre e al Figlio e quest’azione è far sì che l’uomo comprenda quanto Dio gli voglia bene e - come quando un ragazzo ama la sua ragazza, i due si cercano e non riescono più a vivere senza l’altro - così anche le tre persone della Trinità agiscono nei confronti dell’uomo perché egli scopra quanto sia bello rimanere nell’amore di Dio e ricambi con altrettanto amore.
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D’altro canto lo Spirito ha un’azione sua propria:
Egli sta agendo ora nella nostra storia comunicando a noi i pensieri e i sentimenti di Dio… ricordate? Gesù ce Lo ha promesso quando è asceso al cielo, ed ora lo Spirito sta donando i frutti della vittoria di Gesù sul male a tutti gli uomini.
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2. Ci dona la comunione con Dio
San Cirillo di Alessandria sostenne che “ogni bene discende da Dio Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo” mentre “la nostra ascesa a Dio si realizza nello Spirito Santo, per mezzo del Figlio, al Padre”. È dunque nello Spirito - ricevuto nella preghiera e nei sacramenti, custodito nella vita fraterna e buona - che noi rimaniamo in comunione con la Trinità e viviamo da veri figli di Dio.
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3. Egli tiene insieme l’unità e la differenza nella Chiesa
I giocatori di una squadra di calcio sono allenati da un unico allenatore, vestono la stessa uniforme e giocano secondo una strategia condivisa, una tattica che dovrebbe portarli alla vittoria. Allo stesso tempo, ognuno di loro ha un ruolo, un tiro che gli riesce meglio ed alcune sue caratteristiche di gioco che lo rendono unico.
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Lo stesso accade nella Chiesa per opera dello Spirito: ciascuno di noi è unico e irripetibile ma allo stesso tempo riusciamo a vivere e crescere insieme nella fede. Il catechista si sente più portato a servire il Signore educando la fede dei più piccoli, il sacerdote manifesta la misericordia di Dio con la sua preghiera e la celebrazione dei sacramenti, le famiglie testimoniano nel mondo la loro necessità di credere e vivere in Cristo ecc.
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4. È IL VERO AUTORE DELLA BIBBIA
Omero, Dante o Manzoni, hanno scritto delle grandi opere ed hanno espresso il loro pensiero in modo comprensibile, ma non possono darci la forza di compiere ciò che hanno scritto. Nella Bibbia è invece presente lo Spirito Santo che ci aiuta a realizzare ciò che Egli stesso ci ispira.
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e nella nostra stessa vita.
È bene ricordare che la comprensione della Bibbia è progressiva: lo Spirito ci aiuta ad entrare spiritualmente nella storia della salvezza per arrivare agli eventi che accadono nella Chiesa, nel mondo e nella nostra stessa vita. La Parola è viva e continua a far nascere figli di Dio e discepoli di Gesù fra coloro che l’ascoltano!
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