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Joseph von Eichendorff vita di un perdigiorno
Università degli Studi di Macerata Lingue e culture straniere occidentali e orientali A.A. 2018/2019 Accorroni Eduardo, Bolognini Laura, Ioiò Beatrice, Marziali Matteo, Misca Carla
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Vita 10 Marzo 1788 (Ratibor) - 26 novembre 1857 (Nysa)
famiglia nobile; educazione religiosa problemi finanziari: trasferimento a Breslavia, rifugio dai creditori frequenta le Università di Halle e Heidelberg 1808 pubblica le prime opere con lo pseudonimo “Florens” 1809 raccolta di favole e saghe altoslesiane e polacche
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Vita amicizia con grandi autori dell’epoca: Armin, Brentano, Müller, Kleist avvicinamento a Friedrich Schlegel campagne antinapoleoniche attività di traduzione 1815 matrimonio con Aloysia von Larisch romanzo Presentimento e presente carriera di funzionario prussiano, intensa attività letteraria 1826 romanzo Aus dem Leben eines Taugenichts 1837 I° edizione completa delle poesie eichendorffiane viaggi: Danzica, Berlino, Köthen, Dresda 1856 si interessa nella scrittura di saggi di critica storico, letteraria pubblicazione ulteriori opere
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Poetica e stile poeta tardo romantico
grande personalità nell’ambito della produzione poetica si colloca tra il romanticismo di Jena e quello di Heidelberg poeta della rimembranza importanza dei ricordi intento di creare una poesia universale idea che inizia a vacillare a causa delle circostanze storiche Temi: natura, introspezione, elemento magico, religione (celebrazione cattolicesimo)
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Contesto storico di riferimento
non riuscì ad adattarsi alla sua epoca; difficile confronto con la Germania di allora scrive in una Germania atomizzata: orientata sul modello dell’assolutismo prussiano concezione negativa della Rivoluzione francese e delle varie guerre che seguirono (partecipa alle guerre antinapoleoniche)
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Trama
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Struttura dell’opera
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L’idillio lacerato Principio alla base della composizione artistica di Eichendorff: per riportare l’ordine in una società malsana bisogna appellarsi alla non realtà. La favola del Perdigiorno: Vagabondaggio del fannullone impatto dello straordinario con la società di inizio Ottocento Valorizzazione del vagabondaggio e dell’ozio Ostacoli alla realizzazione dell’eterna domenica in cuore del Perdigiorno (dissidio tra il piano della “festa nel cuore” del protagonista e il piano della festa ormai scomparsa al di fuori del castello di campagna)
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L’idillio lacerato Per non scomparire del tutto la felicità viene custodita dal Perdigiorno nell’interiorità e si esprime attraverso i “Lieder” Germania di inizio Ottocento industrializzazione - ascesa della borghesia - tramonto delle strutture feudali impoverimento della nobiltà agraria Eichendorff : nobile di campagna decaduto, conservatore. Alleato del mondo contadino di cui il Perdigiorno è la trasfigurazione fantastica. Il Perdigiorno si scontra con la realtà che lo soffoca.
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L’idillio lacerato La novella presenta delle contraddizioni:
il cielo azzurro, le serene passeggiate e la consolazione della musica sono solo la facciata di uno scenario che in realtà nasconde il dolore e la consapevolezza della perdita di un mondo incantevole. Difficoltà di accettare la crisi non si poteva più vivere l’idillio, ma soltanto contemplarlo come realtà ormai scomparsa. Al Perdigiorno manca la capacità di aderire alla realtà per mutarla concretamente; l’adeguazione allo spirito della nuova realtà significa per gli eroi di Eichendorff follia o solitudine esasperata. Libertà giullaresca
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Analisi dell’opera Tre analisi di tre intellettuali scritte in epoche differenti: Paolo Chiarini: “Eichendorff e la crisi della Cultura Romantica Tedesca: Fra Romanticismo e « Biedermeier »” Thomas Mann: “Considerazione di un Impolitico” György Lukács: “Scritti sul realismo”
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Contraddizioni Genio ed artista senza eccentricità, “figlio di una rivoluzione fallita”(termine utilizzato da Lukács) Perdigiorno – Emblema Biedermeier, differenze e incongruenze con la figura dell'autore. Parlare di: “Presentimento e presenza” (“Ahnung und Gegenwart”) – Guerre Antinapoleoniche – Cattolico Prussiano 3. Egli è popolo, Romanticismo senza nulla di eccentrico. Momento essenziale della formazione della gioventù tedesca. Ispirazioni dell'opera: “Idillo sull'ozio di Schlegel”, “Le Droit a la Paresse” di Lafargue.
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Die Welt im Taugenichts
Il mondo del Perdigiorno è un mondo totalmente diverso da come lo concepiamo noi: nel suo universo l'abbandono fanciullesco alla natura e al sentimento è garanzia di pienezza “eterna domenica in cuore” Il Perdigiorno è narratore del suo mondo immaginario: in quanto tale crea, modella e dà forma al suo mondo. Egli è punto focale dell'accaduto, ma anche dell'intero universo. Esempio: Italia (coincide con il locus amoenus classico e rinascimentale) e Roma (traguardo idilliaco del suo viaggio che ha un solo obbiettivo: addentrarsi nel mondo).
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Die Welt im Taugenichts
Eichendorff in realtà non è mai stato in Italia e la sua è una Roma sognata, inventata ed idealizzata. Brusca conclusione esperienza romana = distanza fra bellezza infinita del sogno e miseria spoetizzante della realtà. Si può descrivere Roma senza esserci mai stati? Relazione poesia-realtà. Caratteristiche della poesia del Perdigiorno e il suo rapporto con l'amore. “die Welt muss romantisiert werden”.
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Fonti: Vita di un perdigiorno, Joseph von Eichendorff. A cura di Giulio Schiavoni Aus dem Leben eines Taugenichts, Theodor Pelster. Storia della letteratura tedesca, Mittner
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