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Le lavorazioni delle materie plastiche
Domitilla L. II B
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Lo stampaggio per iniezione
Qui i granuli sono caricati in un serbatoio: il materiale passa quindi in un cilindro ed è spinto da una vite senza fine attraverso la zona di riscaldamento; infine, allo stato pastoso, entra nello stampo. Così si stampano oggetti di qualunque forma e dimensione.
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estrusione Vengono utilizzate resine sia TP sia TI. Il materiale viene pressato a caldo e spinto attraverso un foro sagomato detto matrice. All’esterno si raffredda e indurisce rapidamente. A seconda della forma del foro si producono fili, tubi, profilati di sezione variabile.
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Stampaggio per soffiatura
In questo caso si utilizzano le sole resine TP. Il materiale, fuso, viene spinto contro le pareti dello stampo da un getto di aria compressa calda. Si producono così bottiglie, flaconi, oggetti cavi.
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Stampaggio per termoformatura
È una lavorazione specifica delle materie plastiche. In questo caso fogli o lastre di resine termoplastiche, ammorbiditi con il calore, vengono aspirati sotto vuoto contro le superfici dello stampo, di cui prendono la forma.
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Calandratura Una lamina di plastica rammollita (TP) viene fatta passare attraverso coppie di cilindri riscaldati. Per ottenere fogli che imitino la pelle, o i tessuti, la superficie dei cilindri reca degli opportuni disegni in rilievo.
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Laminazione Si sovrappongono più strati di resine TI e si pressano a caldo fino all’indurimento della plastica. Si producono così i laminati plastici per rivestire i mobili e i semilavorati lignei.
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