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centro-settentrionale gruppo asiatico orientale
Origine geografica della vite gruppo americano centro-settentrionale gruppo asiatico orientale gruppo eurasiatico occidentale (bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente)
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Inquadramento botanico della vite
reparto botanico: FANEROGAME sottoreparto: ANGIOSPERME classe DICOTILEDONI ordine: RHAMNALES famiglia: VITACEAE sottofamiglie: AMPELIDEAE generi: VITIS sottogeneri: EUVITIS MUSCADINIA
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genere VITIS V. rotundifolia Sottogenere V. munsoniana Muscadinia
V. popenoei Principali specie America centro- sett. V. labrusca, V. berlandieri, V. riparia, V. rupestris. genere VITIS silvestris Sottogenere Euvitis 2n=38 Europa e Asia occidentale V. vinifera sativa Asia orientale V. amurensis
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V. rotundifolia e V. munsoniana :
Sono specie cespugliose con foglie rotondeggianti e piccole, abbastanza simili fra loro, non c’è polimorfismo. Sensibili al freddo (-5°C) Viticci semplici intermittenti Fiori maschili o femminili (dioicia) Difficoltà di impollinazione Grappoli piccoli, capacità produttiva non elevata; acini si distaccano a maturità Gusto delle bacche muschiato
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genere VITIS V. rotundifolia Sottogenere V. munsoniana Muscadinia
V. popenoei Principali specie America centro- sett. V. labrusca, V. berlandieri, V. riparia, V. rupestris. genere VITIS silvestris Sottogenere Euvitis 2n=38 Europa e Asia occidentale V. vinifera sativa Asia orientale V. amurensis
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Vitis labrusca (varietà Concord e Niagara) originaria del lago Ontario (zona orientale degli USA) viticci continui, foglie orbicolari, grandi, gemme cotonose, fiori ermafroditi o femminili acini grandi, violacei, di facile distacco, succo vinificabile con gusto “foxy”=“volpino” fiori ermafroditi o femminili resistente a oidio, botrite e al freddo (- 20°C). Mediamente resistente alla fillossera, sensibile al calcare, facilità alla radicazione Varie cv coltivate in USA: Concord, Delaware sono state usate per fare ibridi di 1° , 2° e 3° generazione con viti europee
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Morfologia delle foglie adulte
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Vitis berlandieri originaria delle regioni meridionali degli Stati Uniti (Texas) caratteristiche : -medio-buona resistenza alla fillossera -buona affinità di innesto -bassissima capacità di radicazione -elevata resistenza al calcare e alla siccità
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Vitis riparia originaria degli Stati uniti nelle zone dei grandi fiumi, in terreni alluvionali profondi e freschi caratteristiche : -elevata resistenza alla fillossera -buona affinità di innesto -buona capacità di radicazione -mediocre resistenza al calcare.
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Vitis rupestris originaria dei terreni sassosi delle regioni meridionali degli Stati Uniti . caratteristiche : -buona resistenza alla fillossera -buona affinità di innesto -discreta capacità di radicazione -buona resistenza al calcare.
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Specie originarie dell’Asia Orientale
Specie resistenti al freddo (fino a - 40°C): - V. amurensis (originaria del fiume Amur, Siberia e Cina orientale), resistente all’oidio, poco resistente alla fillossera: specie che ha importanza perché usata nei programmi di miglioramento genetico Specie sensibili al freddo -sono comprese diverse specie spinose di origine tropicale
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Specie originarie delle zone europee e asiatico-occidentali:
V. vinifera è la specie diffusa in Europa più importante del mondo per le sue caratteristiche qualitative; molto sensibile alle malattie ha due sottospecie: V. vinifera silvestris, spontanea, dioica, cresce spontaneamente in Europa, grappoli con pochi acini piccoli e aciduli. V. vinifera sativa, ermafrodita, comprende tutti i vitigni coltivati Proles orientalis origine Russia, Turchia, Iran: uve da tavola con grappoli ed acini di grandi dimensioni (es. cv. Regina) Proles pontica origine Egitto, Siria, Grecia: uve con grappoli ed acini di media dimensione (es. cv Moscato) Proles occidentalis origine Italia, Francia, Germania, uva da vino con Grappoli ed acini di piccola dimensione (es. cv Pinot)
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Distribuzione della viticoltura nel mondo
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Superficie mondiale del Vigneto
ha (x ) Produzioni mondiali di Uva t (x )
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Produzioni mondiali di Vino
hl (x ) Consumi mondiali di Vino hl (x )
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Produzione mondiale di Uva (%) suddivisa per continenti
Media Media Media Media Europa Asia Oceania America Africa
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Superfici coltivate a Vite (ha x 1.000) nei principali paesi europei
Media Media Media Media Italia Spagna Germania Francia Portogallo Grecia
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nei principali paesi europei
Produzioni vino (hl x 1000 ) nei principali paesi europei Media Media Media Media Italia Spagna Germania Francia Portogallo Grecia
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Viticoltura italiana: superficie vitata
1970: ha 1982: ha ha ha ha 1990: ha ha 1997: ha ha 2000: ha 2002: ha ? ha 2003: ??? (*) 91% uva da vino
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Viticoltura italiana: ripartizione percentuale delle aziende viticole italiane per classi di superficie 1980 % 2000 % Ettari Ettari 46,5 °N < 1 81,5 < 5 85 1-2 10,5 5-50 10 2-5 5,4 > 50 5 5-10 2,1 36,5 °N 10-20 0,3 > 20 0,2
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*regioni con maggiore superficie di vigneti in pianura
Viticoltura italiana: distribuzione dei vigneti secondo la giacitura (1997) Vigneti ettari % 46,5 °N montagna e alta collina * 15.000 2 * media e bassa collina * 37 * 61 pianura 100 * Totale 36,5 °N *regioni con maggiore superficie di vigneti in pianura
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*regioni con maggiore superficie di vigneti oltre i 30 anni
Viticoltura italiana: ripartizione percentuale delle superfici dei vigneti italiani per classi di età (dati anni 90) 46,5 °N anni % * * meno di 3 5 * 3-4 14 * 10-19 42 * 20-29 26 * più di 30 13 36,5 °N *regioni con maggiore superficie di vigneti oltre i 30 anni
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Ciclo vegeto produttivo della vite
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Fenologia della vite Dall’inizio del pianto all’inizio del germogliamento fino all’inizio fioritura dalla fioritura all’allegagione dall’allegagione all’inviatura dall’invaiatura alla maturazione dalla maturazione alla caduta foglie da caduta foglie a inizio pianto (dormienza)
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Gemma mista sul tralcio
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Dopo la rottura delle gemme ha inizio il germogliamento,
Nella vite è più tardivo rispetto ad altre specie da frutto Il massimo della crescita vegetativa si ha verso il termine della primavera.
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Il germogliamento inizia secondo
alcuni autori con T media giornaliera > 10 oC – fine marzo- inizio aprile in ER
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Germogli a legno da gemme della corona
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Dopo la rottura delle gemme ha inizio il germogliamento,
Il massimo della crescita vegetativa si ha verso il termine della primavera. I germogli principali danno origine a femminelle (germogli avventizi da gemme pronte). La crescita vegetativa rallenta all’inizio dell’estate, ma non si forma la gemma apicale , come invece accade in molti alberi da frutto decidui. La vite differisce da molti alberi da frutto decidui dal momento che la crescita primaverile dei germogli anticipa e non è successiva a quella dell’apparato radicale. .
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All’ascella delle foglie si differenziano le gemme per l’anno seguente
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Germoglio in crescita viticcio grappolo femminella complesso gemmario
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Il germoglio è caratterizzato da nodi e internodi
Sui nodi sono inserite le foglie e tra la base del picciolo e il germoglio sono presenti le gemme. Tali gemme sono complessi gemmari all’interno dei quali sono presenti : apici ibernanti che schiuderanno l’anno successivo; apici pronti che possono invece svilupparsi lo stesso anno della loro formazione e dare origine alle femminelle. Dal lato opposto alle foglie, a partire dal 2°-3° nodo, si inseriscono i grappoli e/o i viticci.
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Viticci
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Foglie: alterne e distiche, cioè disposte in due serie longitudinali diametralmente opposte.
viticci
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Viticci organi di presa e di sostegno; organi omologhi ai grappoli;
si sviluppano sui nodi di ordine superiore (6°, 7°, ecc.) rispetto ai nodi (3°, 4°, ecc.) su cui sono inseriti i grappoli. in Vitis vinifera e nelle altre specie di Vitis sono discontinui (presenti in due nodi consecutivi e assenti nel terzo) in Vitis labrusca sono continui
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Vitis labrusca : viticci continui
da Eynard e Dalmasso, 1990
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FOGLIE Semplici Pentagonali piccioli + - lungo
forma può variare tra specie e specie e cv. e cv. foglia è tipico carattere usato in ampelografia per riconoscimento cv.
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Vitis rupestris
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La differenziazione a fiore della gemma inizia già a metà
maggio dell’anno precedente la schiusura, rallenta inverno e riprende per in primavera per completarsi poco prima della fioritura
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Le gemme pronte si sviluppano nello stesso anno di
formazione
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la fioritura avviene tardivamente e nel periodo di massima crescita dei germogli.
L’induzione a fiore delle gemme e la loro differenziazione avviene già un anno prima della fioritura L’unico episodio in cui si verifica abscissione dei frutti è all’allegagione
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I grappoli sono portati dalla
parte opposta delle foglie in genere dal dal 2o al 7o nodo In numero di 1-3 per germoglio
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Infiorescenza della vite è un racemo (grappolo composto).
Asse principale = rachide sul rachide si sviluppano i racemoli laterali e su questi si differenziano i bottoni fiorali Posizione delle infiorescenze sul germoglio: opposte alla foglia Numero di infiorescenze per germoglio: normalmente da 1 a 3
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rachide racemoli laterali
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La fioritura avviene alle nostre latitudini tra fine maggio e metà giugno
La fioritura si realizza quando la caliptra (corolla) si distacca , liberando gli stami La T ottimale per la fioritura è tra 15 e 22 oC.
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bottoni fiorali corolla=caliptra calice pedicello
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stigma antera stami ovario
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Fasi successive della fioritura : ESPULSIONE DELLA CALIPTRA in seguito alla crescita degli organi interni Caliptra Antere bilobate 5 stami talamo ovario da Eynard e Dalmasso, 1990
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Granulo pollinico di forma ellittica con solco mediano
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La fioritura non avviene contemporaneamente in tutte le parti del
grappolo. Dura tra 9 e 21 giorni . Fioriscono prima i fiori della parte centrale del grappolo, poi quelli basali , poi quelli della estremità apicale e poi delle ali.
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da Eynard e Dalmasso, 1990 Fiori fisiologicamente maschili
Fiori ermafroditi perfetti Fiori fisiologicamente femminili da Eynard e Dalmasso, 1990
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L’impollinazione è principalmente
anemofila e raramente entomofila La maggior parte delle varietà è autofertile (NO IMPOLLINATORE) Vi sono cvs a fiore fisiologicamente femminile Picolit, Lambrusco Sorbara ed il Moscato rosa In alcune uve (apirene) la fecondazione avviene solo parzialmente (stenospermocarpia che porta ad abbozzi di semi ES. SULTANINA )o non avviene del tutto (partenocarpia) Questo comportamento è un pregio merceologico in alcune une da tavola
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Fiori di vite privati della caliptra: ermafrodita perfetta (A), pistillifero, con antere abortite (B) e staminifero (C). Granuli pollinici fortemente ingranditi, a sinistra, normale, con solchi e pori germinativi, a destra, anormale, senza solchi né pori.
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Esistono anomalie nello sviluppo
di fiori e frutti: La filatura, con cui i grappolini dopo essere emersi filano e si trasformano in viticci La colatura, con disseccamento e caduta fiori (es. basse o alte T) stress nutrizionali (es.clorosi)se supera certi valori è un danno L’allegagione varia tra % di fiori (alta rispetto ad altre specie) Acinellatura, consiste nella presenza di acini piccoli (apireni)in mezzo ad acini normali (verde -- o dolce ++)
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INVAIATURA
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G M L S N O A F D Germogliamento Allegagione Vendemmia Invaiatura
Fioritura Maturazione Crescita dei germogli Gemma dormiente G M L S N O A F D
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Mentre avviene la maturazione di frutti, si verifica la lignificazione dei germogli, che diventano tralci, AGOSTAMENTO A questa fase fa seguito quella di aumento di diametro del tronco e delle radici Si verifica poi un secondo periodo di crescita delle radici prima dell’ abscissione delle foglie
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Fase di agostamento- lignificazione dei germogli
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Composizione grappolo maturo
Raspo 3-5 % Vinaccioli 5-10 % Buccia 7-15 % Polpa e mosto % Acqua 70-80% Zuccheri 18-24% Acidi organici 4-10 ‰ Antociani, flavoni, tannini, sost. azotate e minerali in genere
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Vinacciolo Forma : in vinifera piriforme, con una parte rigonfia e una appuntita (becco)
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EFFETTO DELL’INTENSITA’ DI PRESSATURA E DELLA
CONCIMAZIONE POTASSICA SUL MOSTO cv. Chardonnay Pressatura (bars) K mosto (mg/L Acidità Tit g/L pH Contr Conc. K Conc.K 0,5 1269 1615 8,7 7,5 3,25 3,33 1,0 1465 1936 7,7 6,6 3,31 3,45 1,5 1680 2105 6,8 6,4 3,52 3,64
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FERTILITA’ DELLE GEMME
Rapporto tra infiorescenze e numero di gemme lasciate dopo la potatura invernale
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Fertilità potenziale Capacità di una gemma di differenziare a fiore , ovvero di dare origine ad un certo numero di primordi fiorali - potenziale produttivo dipende da fattori genetici e ambientali (luce e T) In genere la T è bassa quando si sviluppano le gemme basali, mentre la differenziazione migliore è quella delle gemme in posizione da 4 a 7 Alte T la fert. Potenziale dipende anche dalla velocità di crescita dei germogli ( se eccessiva diminuisce quella delle gemme basali) Con la potatura possiamo decidere come sarà la popolazione delle gemme che lasciamo
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Fertilità gemme Posizione della gemma sul tralcio
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Cultivar con bassa fertilità nelle gemme basali: Sultanina, Nebbiolo, Albana e Trebbiano
Cultivar con buona fertilità gemme basali: Sangiovese, Cabernet sauvignon, Merlot Lambrusco etc.
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Fertilità reale Nella pratica la fertilità reale è più bassa della potenziale Alcune gemme non si sviluppano in primavera e questo fa abbassare la fertilità reale Da cosa dipende la non schiusura di alcune gemme: dal Carico di gemme che a sua volta dipende dall’equilibrio tra parte aerea e radicale (la vite produce più gemme di quella che servono ma regola il n. di gemme che schiuderanno sulla base dell’equilibrio tra parte aerea e radicale) Se con la potatura lascio troppe gemme une parte non schiude Se lascio il numero giusto tutte schiudono Se ne lascio poche, schiuderanno gemme a legno (avventizie o latenti) In pratica la fertilità reale di poco superiore ad 1 in molte cv. E’ maggiore se lasciamo poche gemme (es. potatura corta con f.d.allevamento a cordone)
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Cv. TREBBIANO ALLEVATO A CAPOVOLTO
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TIPI DI POTATURA POVERISSIMA <4-5 gemme per ceppo
POVERA < 10 gemme per ceppo MEDIA “ “ RICCA “ “ RICCHISSIMA >40 “ “ Carica di gemme da a Suolo povero: potatura povera Suolo fertile : potatura ricca
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Indici di equilibrio fisiologico
La vite deve poter sviluppare germogli uviferi abbastanza lunghi (30 foglie) in modo che vi siano almeno foglie sopra il 15o nodo per nutrire il grappolo dopo l’invaiatura La foglia di vite invecchia presto e non nutre il grappolo La stimolazione di femminelle in certi periodi è consigliata
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Rapporti competitivi fra l’apice di un germoglio uvifero e i grappoli di vite nell’utilizzo dei carboidrati elaborati dalle foglie dello stesso germoglio maggio giugno luglio agosto settembre ottobre (antesi) (invaiatura) (maturazione)
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Indici di equilibrio fisiologico
Rapporto superficie fogliare totale e quella esposta alla luce (ottimale= 1,5-2,5) Superficie fogliare (m2) totale e kg uva (ottimale: 1-1,5 Uva prodotta (kg) e legno potatura (kg) detto indice di Ravaz (ottimale=8-12)
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Nella vite è possibile stimare la produzione sapendo:
carico di gemme (per ettaro) fertilità reale peso grappoli Caso reale cordone permanente a 3 m tra filari e 1,1 m sulla fila 3000 ceppi/ha:
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cordone permanente a 3 m tra filari e 1,1 m sulla fila 3000 ceppi/ha:
tralci speronati a due gemme ogni 15 cm= 7 speroni /ceppo 14 gemme/ ceppo circa 16 germogli/ceppo circa 20 grappoli/ceppo 200 g /grappolo = 4 kg uva/ceppo 12 T di uva/ha
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IMPIANTO DEL VIGNETO ASPETTI LEGISLATIVI
Reg CEE 822 del 87 e modifiche vieta nuovi impianti Eccezioni Diritto all’impianto Reimpianti Diritti di portafoglio Nuove quote per impianti a partire dalla fine anni ’90
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Scelta varietale e dei portinnesti
Piattaforma ampelografica provinciale Vincoli in zone DOC e DOCG
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Scelta varietale e dei portinnesti
Criteri agronomici di scelta Adattabilità della cultivar all’ambiente Criteri economici di scelta Relazione tra vitigno e tipologia di vino
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Portinnesti della vite
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Esiste un elenco di portinnesti utilizzabili in Italia (circa 45)
Tutti i portinnesti sono clonali (certificati) Criteri di scelta : tolleranza a malattie, vigore adattamento al suolo(calcare, salinità, siccità)
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Vengono utilizzati ibridi tra
Vitis riparia: predilige terreni freschi, fertili e non calcarei, radica bene, abbastanza vigorosa Vitis rupestris: rustica e resistente a siccità, radica bene Vitis berlandieri: resistente a calcare e siccità ma di difficile radicazione Viti franche di piede vengono coltivate in suoli con >90% sabbia (es. Uva d’oro nei litorali) Vitis candicans, Salt Creek resistente nematodi e salinità
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Vitis rupestris
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Alcuni dei portinnesti più diffusi
V. berlandieri x riparia: K 5 BB (vigoroso), 420 A (vigore medio, si comporta male in vivaio) e e SO4 (meno vigoroso del K5BB, spesso lo sostituisce nei nuovi impianti, vuole suoli freschi di medio impasto) V. riparia x rupestris poco utilizzati, es. COUDREC 3309 diffuso in Australia in suoli poco fertili V. berlandieri x rupestris: 110 Richter, 140 Ruggeri (vigoroso), 1103 Paulsen (vigoroso) V. vinifera x berlandieri: 41 B V. champini: es. Ramsey, tollerante alla salinità
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In pratica si consiglia
Suoli salini 1103 P Suoli poco fertili, siccitosi o calcarei 1103 P o 140 R in impianti a densità elevata e se si vuole ridurre la vigoria della cv va bene il 420 A (sconsigliato nei reimpianti)
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Cv. Cabernet franc Origine francese (Bordeaux)
Grappolo di medie dimensioni alato e spargolo Acino di dimensioni medie con intenso aroma erbaceo, buccia spessa blu-nera Vitigno vigoroso molto produttivo fertilità gemme circa 1,5 per germoglio Matura settembre
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Mediamente sensibile a Peronospora
Cv. Cabernet Sauvignon Origine bordolese Molto diffuso oggi, meno in passato Vitigno mediamente vigoroso, portamento eretto - buona fertilità gemme basali Produttività costante ma non elevata dimensione grappolo inferiori a C. franc Grappolo medio-piccolo ( g), cilindrico, spesso con un’ala pronunciata, mediamente compatto Acino medio-piccolo, buccia spessa, blu-nera, polpa carnosa, aroma lievemente erbaceo Matura settembre Vino color rubino intenso, fine, migliora con l’invecchiamento Mediamente sensibile a Peronospora
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Cv. Merlot - Origine bordolese
Vitigno di vigoria media discreta fertilità gemme basali Vitigno rustico, portamento semi-eretto Grappolo di media grandezza e compattezza, piramidale ed alato Acino medio, buccia blu-nera , molto zuccherino( 16-18%) Si ottiene un vino rosso rubino equilibrato di buon corpo equilibrato e con aroma erbaceo non particolarmente adatto all’invecchiamento Matura settembre Adatto alla collina Molto sensibile a peronospora
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Cv. Sangiovese - origine italiana
Grappolo medio grande ( g), conico piramidale ed alato , quasi compatto, Acino medie dimensioni nero violetto Maturazione tardiva 1-10 ottobre Buona vigoria e fertilità delle gemme basali portamento eretto Mediamente sensibile a peronospora sensibile a oidio, botrite, acari, cicaline e tignole Molto sensibile a mal dell’esca
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Lambrusco grasparossa
Vigoria molto elevata media fertilità delle gemme basali portamento semieretto Grappolo di medie dimensioni , conico compatto Acino di medie dimensioni, buccia spessa elevata acidità Maturazione medio tardiva 5-15 ottobre Media suscettibilità a peronospora Bassa suscettibilità a oidio e botrite Molto suscettibile a mal dell’esca
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Cv. Chardonnay - originario della Borgogna
vitigno di elevata vigoria, buona fertilità della gemme basali (anche 2-3 grappoli/germ) Produttivo - buon accumulo di zuccehri ( 17-19%) e di acidi ( 7-9 per mille) Soffre umidità e gelate tardive Sensibile a botritis e flavescenza dorata Grappolo medio-piccolo, piramidale alato e compatto Acino piccolo, giallo ambrato, aromatico Maturazione precoce 25/8-10/9 Vino spumante o tranquillo, fruttato acido
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Cv. Pinot Bianco (Borgogna bianco)
Vitigno di media vigoria e buona fertilità gemme basali sensibile a botrite e clorosi ferrica Molto sensibile a Flavescenza dorata maturazione precoce (1-10 settembre) Grappolo medio-piccolo cilindrico e a volte alato Acino medio-piccolo sapore semplice, acido e dolce Adatto alla spumantizzazione
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Cv. Sauvignon -origine bordolese
Buona vigoria e produzione Germoglio semi-eretto media fertilità delle gemme basali (1-2 grappoli/germ) Grappolo medio-piccolo, alato e compatto Acino medio, dorato buccia spessa e dura aromatico Maturazione media settembre Vino molto profumato ed asciutto Mediamente resistente a peronospora ma sensibile a botrite Molto sensibile a cicaline
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Sauvignon Riesling italico
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Cv. Trebbiano romagnolo
Vigoria media portamento semi procombente fertilità gemme basali medio-bassa Molto produttivo Grappolo medio grande, alato e compatto Acino medio grosso verde giallo-scuro lievemente ambrato, sapore neutro Maturazione medio-tardiva Vino da pasto di media qualità maturazione media 15/9-5/10 sensibile a principali patogeni e parassiti animali
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Cv. Albana Vigore medio-elevato Scarsa fertilità gemme basali
Grappolo molto lungo, da spargolo a compatto a seconda del clone, semplice o alato Acino medio, buccia giallo verdognola o dorata, ambrata e spessa, lievemente aromatico Adatto alla produzione di vino passito Media suscettibilità a peronospora e tignola molto suscettibile a botrite sensibile alle altre malattie e parassiti
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Forme di allevamento e potatura della vite
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Criteri di scelta Favorire distribuzione della luce e delle gemme nello spazio Creare le condizioni per un ridotto sviluppo di malattie e per facilitarne il controllo Evitare eccessive perdite idriche (es. alberello) Rendere possibile la maccanizzazione Attualmente tendone 21%, alberello 20 % Guyot 15 % Sylvoz 4 %
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Forme di allevamento A tralcio rinnovato (Guyot, Pergoletta tendone, capovolto) A cordone permanente (cordone speronato, cordone libero, Casarsa, GDC) In base all’altezza del tralcio o del cordone In base alla presenza o no di fili sopra il cordone In base al numero di gemme per ettaro che vengono lasciate ( gemme/ha)
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Potatura della vite è Poverissima con meno di 4 gemme a ceppo
povera con meno di 10 gemme media gemme ricca >20 gemme ricchissima>40 gemme
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10-12 gemme per metro di filare
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SAUVIGNON RIESLING
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Guyot 2-2,7 m x 0,8-1,5 m gemme/ha
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Si noti defogliazione vicino ai grappoli
germoglio Tralcio
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