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EUROPA CLIMI E AMBIENTI
insiemi di animali e piante, comprendenti organismi anche microscopici, che interagiscono fra loro in una determinata zona climatica: I biomi danielacontrada-
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I CLIMI D'EUROPA L'Europa è compresa nella fascia climatica della zona temperata nord. Infatti, sebbene si trovi a latitudini elevate, l'Europa è bagnata da mari relativamente caldi, attraversati dalla calda corrente del Golfo proveniente dall'Atlantico, che rendono il clima non troppo freddo, nonostante la presenza di masse d'aria artiche e siberiane, che fanno sentire spesso i loro influssi. All'interno della zona temperata nord possiamo però distinguere la presenza di climi diversi.
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I CLIMI D'EUROPA CLIMA NIVALE ARTICO O POLARE ALPINO
OCEANICO CLIMA NIVALE ARTICO O POLARE CLIMA CONTINENTALE CLIMA MEDITERRANEO ALPINO
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COLORA I CLIMI D'EUROPA CLIMA NIVALE ARTICO CLIMA ALPINO
CLIMA CONTINENTALE CLIMA OCEANICO CLIMA MEDITERRANEO
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CLIMA ARTICO, POLARE O NIVALE
Il clima artico o nivale è caratterizzato da: inverni freddi e lunghi ed estati brevi e fresche. Le temperature sono molto rigide, con medie di -30° in inverno e alcune punte di +10° in estate, le precipitazioni sono molto scarse, perlopiù di neve, e sono più frequenti nei mesi estivi, quando l'evaporazione è maggiore. Il terreno è ricoperto da un manto nevoso o da uno strato di ghiaccio per quasi tutto l'anno.
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Nelle regioni polari, a causa delle basse temperature che provocano il congelamento delle acque marine superficiali, si forma una massa di ghiaccio marino galleggiante, spessa circa 3m, detta banchisa o banchiglia. Le lastre di ghiaccio che si staccano e galleggiano sul mare, andando alla deriva, sono conosciute con il nome di pack. Nell’Oceano Artico vi sono anche montagne di ghiaccio, alte decine di metri, gli iceberg che hanno origine invece dal distacco dei ghiacciai che dalla costa si protendono nel mare. Il Mar Glaciale Artico
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AMBIENTE SUBPOLARE: LA TUNDRA
Nelle zone dell'Europa settentrionale poste oltre il limite del circolo polare artico si sviluppa la tundra, un tipo di ambiente che presenta una flora molto resistente al freddo formata da: cespugli nani, licheni e muschi. Il periodo vegetativo è al massimo di tre mesi, perché il suolo è spesso gelato. Durante l'estate si ha un brevissimo disgelo superficiale che interessa solo uno spessore che varia da alcuni centimetri a qualche metro, mentre la parte sottostante rimane sempre ghiacciata. Questa parte del terreno prende il nome di permafrost (gelo permanente). Le temperature troppo rigide rendono difficile la vita animale e l'insediamento umano.
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AMBIENTE SUBPOLARE: LA TUNDRA
La tundra nel periodo estivo del disgelo con una vegetazione costituita da cespugli bassi e sempreverdi spesso con foglie piccole.
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TUNDRA: LA FLORA Muschi e licheni fanno parte della scarsa vegetazione della tundra. I licheni sono organismi che hanno origine dall'associazione tra un fungo e un'alga. Resistono in condizioni ambientali estreme, si possono trovare sia ai poli che nei deserti, ma sono molto sensibili all'inquinamento atmosferico. Infatti, i licheni sono spesso usati come indicatori della qualità dell'aria. La presenza di licheni in un determinato luogo è indice di un tasso di inquinamento molto basso.
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TUNDRA: LA FAUNA Il numero di animali che vive nella tundra è scarso e può presentare grandi fluttuazioni da una stagione all'altra. D'inverno, in fittissime reti di gallerie sotterranee, ben protetti dal vento gelido e dalle temperature sub polari, vivono, cibandosi di radici, topi, arvicole e lemming. In superficie, tra la neve vanno alla ricerca di cibo la lepre artica, la volpe bianca e il lupo della tundra d'Eurasia, presente nel nord della Russia e della Siberia, di colore chiaro. Altri animali tipici della tundra sono il bue muschiato e il gufo delle nevi.
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TUNDRA: LA FAUNA
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L’AURORA BOREALE L’aurora boreale è un fenomeno ottico che si evidenzia nel cielo notturno con archi di luce verdi, rossi o gialli e dipende dagli atomi dell’alta atmosfera che ricevono i raggi del sole con una particolare inclinazione. Anche il fenomeno del sole a mezzanotte, che si verifica sempre nelle zone dell’estremo nord europeo dipende dal modo in cui i raggi solari colpiscono la terra che ha il suo asse di rotazione inclinato.
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IL CLIMA ALPINO E DI ALTA MONTAGNA
Le montagne europee hanno un clima di tipo continentale freddo detto alpino che arriva anche ai rigori del clima artico. Le Alpi, i Carpazi, i Balcani, i Pirenei e la Sierra Nevada sono montagne abitate da secoli ma non hanno mai avuto un numero elevato di abitanti a causa della scarsità delle risorse. Le zone montuose hanno un clima variabile in base all'altitudine e all'esposizione al sole dei versanti. In genere le attività principali sono l'allevamento e lo sfruttamento delle risorse boschive. L'estensione delle attività agricole è condizionata dall'altitudine, tuttavia si sono formate nei secoli delle organizzate comunità di valle che hanno sviluppato anche attività artigianali tipiche e migliorato il tenore di vita, come in Svizzera o nell'Austria. In questi territori alle attività tradizionali si sono aggiunte nuove attività legate al turismo e agli sport.
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IL CLIMA CONTINENTALE Il clima continentale occupa un ampio spazio del territorio europeo esso non è omogeneo, si possono infatti distinguere un clima continentale freddo, un clima continentale medio e un clima continentale arido. Il clima continentale freddo si trova in nella parte più a nord: tra la Scandinava e la Russia settentrionali. L’ambiente è quello della taiga, la foresta di conifere. Questo territorio è poco adatto all'insediamento umano ed è scarsamente abitato. Non c'è spazio per un'agricoltura ricca, si coltivano solo frutti di bosco e affini. Le attività prevalenti sono quelle legate all'allevamento ittico e di animali da pelliccia, allo sfruttamento del bosco, per il legname e a tutte le lavorazioni connesse.
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LA TAIGA Al di sotto della tundra, fino al 60° parallelo, troviamo l’ambiente della taiga, parola di origine russa, che indica l’estesa foresta di conifere o aghifoglie che ricopre la Siberia e parte della Scandinavia. Gli alberi prevalenti sono abeti, pini e larici. Intorno al 55° parallelo si trovano le foreste di latifoglie con pioppi, aceri, frassini e betulle.
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LA TAIGA: LA FLORA Individua gli alberi raffigurati di lato: larice
2) frassino 3) betulla Indica se si tratta di conifere o latifoglie.
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IL CLIMA CONTINENTALE Il clima continentale medio presenta escursioni termiche e temperature non estreme, interessa parte dell'Europa centrale, nella zona pianeggiante che dalla Francia si apre a ventaglio verso la Russia. Le caratteristiche tipiche di questo clima sono le temperature rigide invernali e le piogge, concentrate di solito nella stagione estiva. Il caldo estivo è a volte afoso e non sempre mitigato dalle brezze. Più ci si allontana dal mare minore è la piovosità mentre le escursioni termiche si fanno più evidenti. Le attività agricole sono praticate in aziende di grandi dimensioni e si sono adottate tecniche che permettono la coltivazione su vasta scala con un'alta produttività. Il bioma di questo ambiente è la foresta di latifoglie, quasi del tutto scomparso in natura a favore delle attività agrarie e industriali.
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LA STEPPA Il clima continentale arido presenta estati calde e inverni freddi e asciutti. L'estate troppo secca impedisce la diffusione degli alberi della foresta di latifoglie. L'aspetto originale del territorio è quello della steppa: una vasta area pianeggiante caratterizzata da una forte aridità, che in condizioni climatiche di maggiore umidità forma una prateria costituita da erbe e da qualche arbusto, con radi alberi sparsi, soprattutto lungo il corso dei fiumi. La steppa è frequentata da una particolare e variegata fauna. La regione delle praterie occupa vaste estensioni nell'ex Unione Sovietica meridionale. Il territorio è oggi una delle aree più importanti per la produzione di grano e cereali. La trasformazione è avvenuta nel secolo scorso.
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IL CLIMA OCEANICO Il clima OCEANICO è determinato soprattutto dal fattore marittimo atlantico. Le temperature non sono mai sotto lo zero per la presenza dell'oceano e della calda corrente del Golfo, che si forma nel Golfo del Messico e raggiunge le coste dell'Europa Occidentale, dalla Spagna del nord, a parte della Francia, alle isole britanniche, arrivando anche a sud della Scandinavia in Danimarca e Norvegia. La corrente del Golfo, che innalza le temperature di circa 2 gradi, unita ad una buona piovosità in tutte le stagioni, ha permesso lo sviluppo di molte attività umane come la pesca, in quanto il mare, ricco di plancton e di fauna ittica, è navigabile per tutto l'anno. Inoltre le temperature fredde ma non rigide consentono un'agricoltura ricca un allevamento che può contare su grandi pascoli sempre verdi. Il bioma dell'ambiente atlantico è la brughiera e la foresta di latifoglie che si è quasi scomparsa per la presenza delle attività umane.
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?Quali nomi assume l’Atlantico in Europa?
L’AMBIENTE ATLANTICO Mare d’Irlanda Canale del Nord Canale di San Giorgio Canale della Manica Mare del Nord Mar Baltico Mar di Norvegia ?Quali nomi assume l’Atlantico in Europa? Come si chiama questo tipo di costa? FALESIA
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LA BRUGHIERA La brughiera, caratterizzata dalla presenza di suoli acidi, è un bioma tipico di certe zone dell’Europa occidentale, come la Gran Bretagna. Ambienti simili si trovano anche in Italia. Utilizzata per il pascolo, è molto povera di specie vegetali e animali. Gli animali più presenti sono gli uccelli, tra i quali il falco. Tra i rettili vi vive solitamente la vipera. Le specie vegetali più frequenti sono l’erica e il brugo.
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IL CLIMA MEDITERRANEO Il clima mediterraneo interessa tutta la parte meridionale dell'Europa, soprattutto le coste. Il Mediterraneo è un mare chiuso con un unico sbocco naturale sull'oceano Atlantico, lo stretto di Gibilterra, ed uno artificiale sul mar Rosso: il canale di Suez. La temperatura media delle acque è più alta dell'oceano, una salinità più elevata e una quantità di precipitazioni molto inferiore. Caratteristiche del clima sono le temperature miti e le piogge scarse, concentrate di solito nella stagione invernale. L’estate è calda e secca, il caldo non è torrido perché mitigato dalle brezze marine, ma la mancanza d'acqua estiva è sempre stata un problema soprattutto per l'agricoltura. Perciò da secoli si coltivano molte specie ortofrutticole non originarie ma divenute tipiche, come gli agrumi e alcuni ortaggi. La vite e l'olivo sono le colture antiche e tradizionali, infatti solo in questo ambiente viene coltivato l'olivo per la produzione di olio. Le difficoltà dell'agricoltura sono dovute anche alla natura accidentata del terreno, che necessita di molto lavoro, per questi fattori l'area mediterranea è più arretrata rispetto a molte aree agricole europee.
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Indica i nomi del Mar Mediterraneo
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LA MACCHIA MEDITERRANEA
Il bioma di questo ambiente è la macchia mediterranea: arbusti e cespugli aromatici come mirto, rosmarino e salvia. La macchia ha sostituito la foresta mediterranea sempreverde che un tempo ricopriva le aree costiere. Solo in alcuni tratti di costa esistono ancora grandi pinete, che si estendono per lunghi tratti. Nel secolo scorso il turismo ha trasformato ulteriormente le coste del bacino mediterraneo, creando nuove opportunità di lavoro alle popolazioni. La costruzione nuovi insediamenti turistici con alberghi, ville, negozi e luoghi di divertimento ha trasformato il paesaggio per molti tratti di costa.
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Per allenarti alla verifica sul clima clicca due volte sul mappamondo
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