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Il farmacista nel percorso ictus
L’attacco ischemico transitorio: «angina del cervello» XXXXXXXXX XXXXXX
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Facciamo rete contro l’ictus
Che cos’è un TIA? Definizione classica: improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit focale cerebrale o visivo, attribuibile ad insufficiente apporto di sangue, di durata inferiore alle 24 ore Tuttavia nonostante la completa risoluzione dei sintomi nel % dei pazienti con TIA si documenta una lesione ischemica acuta alla risonanza magnetica Facciamo rete contro l’ictus
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Definizione Improvvisa comparsa di segni e/o sintomi riferibili a deficit focale cerebrale o visivo, attribuibile ad insufficiente apporto di sangue, di durata inferiore a 1 ora e senza evidenza di infarto acuto alle neuroimmagini Facciamo rete contro l’ictus
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Dimensione epidemiologica La probabilità di un primo TIA nei paesi industrializzati è 0,42 per 1000 abitanti. La sua incidenza aumenta con l’aumentare dell’età: Età <35 anni: 1-3 casi per abitanti Età>85 anni: 1500 casi per abitanti E’ più elevata nel sesso maschile (101 casi per abitanti) rispetto a quello femminile (70 casi per abitanti). La reale prevalenza del TIA non è nota perché molti pazienti non si rivolgono al medico. Facciamo rete contro l’ictus
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TIA come emergenza medica Il TIA rappresenta un continuum con l’ictus ischemico condividendone il meccanismo eziopatogenetico. In analogia con quanto si riscontra in cardiologia possiamo dire che l’angina sta all’infarto miocardico come il TIA sta all’infarto cerebrale. Facciamo rete contro l’ictus
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Rischio di ictus dopo un TIA Circa il 15% dei pazienti con ictus ischemico hanno avuto un recente TIA o minor stroke Il rischio di un ictus ischemico dopo un TIA è: 9,9% nei 2 giorni successivi 13,4% nei 30 giorni successivi del 10%-17% nei 3 mesi successivi I TIA sono eventi sentinella che ci forniscono un’opportunità di prevenire un ictus Facciamo rete contro l’ictus
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Sottotipi di ictus L’evento ischemico cerebrale, sia esso transitorio o definitivo, può essere determinato da un processo aterotrombotico a carico dei grossi vasi intra e/o extracerebrali, da una patologia del piccolo vaso arterioso intracranico (arterie perforanti), da un cardioembolismo (la causa principale è rappresentata dalla fibrillazione atriale), da cause rare (dissecazione dei vasi intra e/o extracranici, vasculiti, angioiti, ecc.). In una percentuali di casi variabile tra 25% e il 30% tuttavia la causa dell’evento ischemico cerebrale rimane sconosciuta anche dopo approfondite e complete indagin Facciamo rete contro l’ictus
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Aterosclerosi dei grossi vasi Facciamo rete contro l’ictus
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Cardioembolismo Facciamo rete contro l’ictus
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Malattia del piccolo vaso Facciamo rete contro l’ictus
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Da causa rara Dissecazione vaso intra e/o extracranico Trombosi venosa cerebrale Vasculite Angioite … Facciamo rete contro l’ictus
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Sottotipi eziologici e rischio di ictus ischemico Il rischio è più elevato nel TIA da patologia del grosso vaso (LAA) rispetto quello cardioembolico (CE) o da causa non note (UND). Il rischio più basso si riscontra nel TIA da malattie del piccolo vaso (SVD). Rothwell PM, Lancet Neurol 2006 Facciamo rete contro l’ictus
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Aspetti clinici e rischio di ictus dopo un TIA Aumento del rischio se Primo TIA Età >60 anni Durata dei sintomi> 10 minuti Deficit di forza Disturbo del linguaggio Elevati valori di PA Anamnesi/riscontro di fibrillazione atriale Anamnesi di diabete mellito Facciamo rete contro l’ictus
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Quando sospettare un TIA Esordio dei sintomi molto rapido, solitamente in pochi secondi Assenza di episodi simili in anamnesi Assenza di sintomi aspecifici quali: Disturbi gastrointestinali, Dolore toracico, Mancanza di fiato Facciamo rete contro l’ictus
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Quando sospettare un TIA: i sintomi sentinella Esordio improvviso di un deficit neurologico focale: Debolezza, intorpidimento o paralisi alla faccia, a un braccio o a una gamba, in genere dallo stesso lato Eloquio inceppato o incomprensibile Difficoltà a capire gli altri quando parlano Cecità in uno o entrambi gli occhi o visione doppia Vertigini o perdita di equilibrio o di coordinazione Sintomi solitamente negativi Breve durata Se >1 ora potrebbe esserci una lesione ischemica alla neuroimmagini Facciamo rete contro l’ictus
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Amaurosi fugace Cecità monoculare transitoria Rischio di ictus in presenza di stenosi severa dell’arteria carotide interna omolaterale: 16% a 3 anni Facciamo rete contro l’ictus
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Quando sospettare un TIA: presenza di fattori di rischio vascolare Modificabili Ipertensione arteriosa Patologie cardiache (coronaropatia, FA, valvulopatie) Diabete mellito Ipercolesterolemia Fumo Eccessivo consumo di alcolici Non modificabili Età Sesso (M>F) Razza (nera>caucasica) Ereditarietà Facciamo rete contro l’ictus
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TIA o non TIA: emicrania con aura Facciamo rete contro l’ictus
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TIA o non TIA: crisi epilettica Facciamo rete contro l’ictus
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TIA o non TIA: sincope Facciamo rete contro l’ictus
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TIA o non TIA: disturbo funzionale Facciamo rete contro l’ictus
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Domande da porsi nel sospetto di TIA In base all’età, al sesso, alla razza e ai fattori di rischio c’è una elevata possibilità che si tratti di un TIA? L’esordio dei sintomi è stato brusco o progressivo? La natura dei sintomi è negativa o positiva? Quanto sono durati i sintomi? Ci sono stati dei fattori precipitanti? Ci sono stati sintomi associati quali cefalea, perdita di coscienza? Facciamo rete contro l’ictus
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Stratificare il rischio di ictus Semplici strumenti per la stratificazione del rischio si sono dimostrati in grado di identificare correttamente i pazienti ad alto rischio L’ABCD2 viene attualmente considerato il miglior strumento validato disponibile e rappresenta un modo semplice ed efficiente per predire il rischio di ictus nel paziente con TIA. Facciamo rete contro l’ictus
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La scala ABCD2 Item Punteggio Età Durata sintomi >=60 anni 1 >60 minuti 2 <60 anni 10-59 minuti <10 minuti Pressione arteriosa Diabete >140/90 mmhg Sì <=140/90 mmhg No Sintomi Emiparesi Afasia isolata Altro Totale (0-7) Facciamo rete contro l’ictus
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Quantificare il rischio di ictus Età>60 anni Diabete Mellito Durata sintomi >10 minuti Ipostenia Disturbo del linguaggio Johnston SC et al, JAMA 2000 Facciamo rete contro l’ictus
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E’ un TIA: cosa fare in farmacia? Valutazione del rischio di ictus Età Caratteristiche e durata dei sintomi Misurare la pressione Controllare il polso e chiedere se ha la fibrillazione atriale Chiedere se è diabetico ABCD2 >3 o presenza di FA o esordio dei sintomi<24 Consigliare al paziente di andare subito in pronto soccorso ABCD2<=3 e esordio sintomi>24 ore Consigliare al paziente di recarsi immediatamente dal suo medico curante Facciamo rete contro l’ictus
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