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PubblicatoGianfranco Torre Modificato 5 anni fa
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SCIENZA DELLE FINANZE La regola di votazione ‘ottima’ ed i costi delle votazioni Nel grafico si riportano: sulle ordinate i costi delle regole di votazione (CV), sulle ascisse le percentuali degli elettori, da 0% a 100% I CV si dividono in: costi esterni (CE) e costi di accordo (CA): CV = CE + CA I costi esterni CE dipendono dall’essere esclusi dalla decisione elettorale e dal vedersi imporre una decisione da un gruppo di elettori del quale non si fa parte (sono costi di imposizione o di coercizione, o esternalità negative) I CE si rappresentano con la funzione DB, decrescente in funzione inversa alla percentuale di elettori richiesta per decidere: sono massimi (in D) quando è uno solo a decidere (un dittatore); sono uguali a 0 (in B) quando vige l’unanimità e nessuno può essere escluso dalla decisione. I costi di accordo CA sono costi, misurati in tempo, denaro, attività di persuasione, raccolta e diffusione di informazioni, per convincere altri ad aderire ad un gruppo elettorale CV I CA si rappresentano con la funzione AF, crescente in funzione diretta della percentuale di elettori richiesta per decidere: sono massimi (in F) quando vige l’unanimità, sono uguali a 0 (in A) quando decide uno solo che non deve accordarsi con altri. D F La somma verticale delle ordinate della DB e della AF è la curva DF che rappresenta i CV M La regola ottima di votazione è quella che minimizza i CV, in corrispondenza del punto più basso della DF (in M) La percentuale di elettori corrispondente è N, che può essere una regola di maggioranza (> 50%)o una regola che richiede una percentuale di elettori inferiore (< 50%), in funzione dei CV A B 0% N % elettori 100%
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