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NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO IN MONTAGNA

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Presentazione sul tema: "NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO IN MONTAGNA"— Transcript della presentazione:

1 NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO IN MONTAGNA
A cura di Filippi Barbara

2 A cura di Filippi Barbara
IN CASO DI INCIDENTE Mantenere la calma Controllare la sicurezza della scena Valutare lo stato del ferito Se non si è sicuri del luogo o non si è in grado di intervenire NON ESITARE A RICHIEDERE SOCCORSO Se possibile non abbandonare l’infortunato(se non per chiedere soccorso) Tanto più grave è l’incidente quanto prima attivare i soccorsi A cura di Filippi Barbara

3 VALUTAZIONE DEL FERITO
Valutare : COSCIENZA, RESPIRO, CIRCOLO, MOBILITA’ e INTEGRITA’ DEGLI ARTI Considerare il SOSPETTO di lesione come LESIONE NON sottostimare mai l’infortunio In caso di lesioni importanti a testa, colonna vertebrale, bacino evitare manovre inappropriate A cura di Filippi Barbara

4 Se è una situazione di emergenza sanitaria
RICHIESTA DI SOCCORSO Se è una situazione di emergenza sanitaria CHIAMARE IL 118 Indicare con precisione il luogo dell’incidente, la dinamica dell’incidente, Ascoltare le richieste dell’operatore, Fornire tutte le informazioni richieste utili a gestire al meglio il soccorso. A cura di Filippi Barbara

5 A cura di Filippi Barbara
ATTESA DEI SOCCORSI Assistere il ferito Applicare manovre di primo soccorso se necessarie Verificare costantemente la copertura rete del cellulare Lasciare libero il cellulare con cui si sono attivati i soccorsi A cura di Filippi Barbara

6 A cura di Filippi Barbara
TRAUMI FRATTURE DISTORSIONE LUSSAZIONE FERITE TRAUMI O FERITE AGLI OCCHI A cura di Filippi Barbara

7 A cura di Filippi Barbara
FRATTURE Rottura totale o parziale di un segmento osseo per un forte trauma: esposta quando c’è una lesione alla cute e l’osso è visibile all’esterno chiusa quando la cute rimane integra anche se c’è una deformità nella zona colpita. A cura di Filippi Barbara

8 A cura di Filippi Barbara
FRATTURE SINTOMI Dolore che aumenta al movimento Deformità della parte Tumefazione o/e ematoma Limitazioni funzionali TRATTAMENTO Non muovere l’infortunato Immobilizzare l’area colpita In caso di frattura esposta tamponare il sanguinamento, non ridurre la frattura, eventualmente pulire la ferita con acqua A cura di Filippi Barbara

9 A cura di Filippi Barbara
FRATTURE PARTICOLARMENTE GRAVI: TESTA BACINO COLONNA VERTEBRALE MOLTO FASTIDIOSE COSTOLE A cura di Filippi Barbara

10 A cura di Filippi Barbara
DISTORSIONI Lesioni a carico dei legamenti dell’articolazioni fino alla rottura. Frequenti a carico di CAVIGLIA, GINOCCHIO, POLSO LUSSAZIONI Lesioni articolari in cui le estremità ossee perdono il rapporto e rimangono fuori posto, non consentendo il movimento. CONTUSIONI Lesioni delle parti molli del corpo: tessuto sottocutaneo, muscoli. A cura di Filippi Barbara

11 A cura di Filippi Barbara
TRATTAMENTO DISTORSIONE Applicare ghiaccio Non sollecitare l’articolazione Immobilizzare l’arto LUSSAZIONE Non ridurre l’articolazione Immobilizzare l’articolazione nella posizione più comoda dell’infortunato CONTUSIONI A cura di Filippi Barbara

12 A cura di Filippi Barbara
FERITE Varie per forma, profondità e di diversa gravità. Possono dare origine a EMORRAGIA VENOSA O ARTERIOSA, a seconda del vaso colpito. RIMEDI Disinfettare Comprimere la ferita con garze o fazzoletti puliti Fasciare Legatura provvedimento di estrema urgenza e temporaneo A cura di Filippi Barbara

13 A cura di Filippi Barbara
LEGATURA E’ una manovra che può provocare danni, per cui va fatta: Solo se le misure precedenti non sono state sufficienti Solo agli arti Solo con materiale largo e morbido A cura di Filippi Barbara

14 TRAUMI O FERITE AGLI OCCHI penetrazione di corpi estranei
SINTOMI dolore all’occhio arrossamento e lacrimazione stimolo a strofinarsi ipersensibilità alla luce TRATTAMENTO lavare l’occhio con acqua agendo dall’angolo interno(dal naso) verso l’esterno se non viene rimosso provare a toglierlo con un fazzolettino. FARE ATTENZIONE A NON CAUSARE LESIONI ALL’OCCHIO A cura di Filippi Barbara

15 A cura di Filippi Barbara
PUNTURE D’INSETTO SINTOMI LOCALI Arrossamento, Gonfiore, Prurito, Dolore SINTOMI ALLERGICI Orticaria generalizzata Difficoltà respiratoria Coliche addominali Senso di soffocamento A cura di Filippi Barbara

16 A cura di Filippi Barbara
PUNTURE D’INSETTO TRATTAMENTO Estrarre il pungiglione, schiacciandolo si può iniettare il veleno Far scorrere acqua fredda o impacchi di ghiaccio per rallentare l’assorbimento del veleno Applicare una pomata antistaminica EVITARE LA FRIZIONE DELLA CUTE A cura di Filippi Barbara

17 A cura di Filippi Barbara
MORSO DI VIPERA SINTOMI Dolore intenso Arrossamento della zona e gonfiore TARDIVI Nausea, vomito, dolori articolari Confusione mentale A cura di Filippi Barbara

18 A cura di Filippi Barbara
MORSO DI VIPERA TRATTAMENTO Rassicurare l’infortunato e mantenere la calma Disinfettare la ferita Evitare di muoversi Impacchi di ghiaccio Effettuare un bendaggio compressivo NON INCIDERE LA FERITA,NON SUCCHIARE IL SANGUE DELLA FERITA A cura di Filippi Barbara

19 A cura di Filippi Barbara
COLPO DI CALORE provocato da una temperatura troppo alta, associata ad un elevato tasso di umidità e alala mancanza di ventilazione, a cui l’organismo non riesce ad adattarsi. La temperatura corporea si alza mentre la pelle appare secca e molto arrossata. COLPO DI SOLE provocato da un eccessiva esposizione ai raggi solari per un lungo periodo senza un adeguata protezione alla testa A cura di Filippi Barbara

20 COLPO DI CALORE e COLPO DI SOLE
SINTOMI Pelle arrossata Respiro accellerato Battito cardiaco accellerato Arresto della sudorazione e pelle calda Mal di testa, nausea Stato confusionale, perdita di coscienza A cura di Filippi Barbara

21 COLPO DI CALORE e COLPO DI SOLE
TRATTAMENTO Portare l’infortunato in un luogo fresco e areato Togliere gli abiti Se cosciente far bere bevande fresche e saline Applicare impacchi freddi su capo A cura di Filippi Barbara

22 ERITEMI SOLARI E SCOTTATURE
Infiammazione cutanea dovuta all’eccessiva esposizione ai raggi solari. Le radiazioni solari sono più intense ad alte quote Il potere radiante è maggiore rispetto ad anni fa PREVENZIONE protezione solare con creme a fattore 20 o più A cura di Filippi Barbara

23 ERITEMI SOLARI E SCOTTATURE
SINTOMI Si classificano in 2 gradi 1°grado arrossamento e bruciore 2°grado bolle o flittene (evitare di romperle) febbre TRATTAMENTO Applicare acqua fredda e crema doposole A cura di Filippi Barbara

24 OFTALMIA DA RIVERBERO (LUCITE)
Irritazione della congiuntiva causata dalla prolungata esposizione a luce intensa. (ghiacciai o zone innevate) SINTOMI Arrossamento dell’occhio Lacrimazione Forte prurito A cura di Filippi Barbara

25 OFTALMIA DA RIVERBERO (LUCITE)
TRATTAMENTO Lavaggi con acqua Colliri decongestionanti PREVENZIONE Occhiali da sole con lenti scure il più possibile avvolgenti A cura di Filippi Barbara

26 A cura di Filippi Barbara
EFFETTI DEL FREDDO CONGELAMENTO lesioni da freddo localizzate, che posso insorgere a quote basse in giornate particolarmente fredde, umide e soprattutto ventose ASSIDERAMENTO quadro clinico che interessa tutto l’organismo , dovuto ad una diminuzione della temperatura corporea sotto i 35°C con depressione graduale di tutte le funzioni vitali A cura di Filippi Barbara

27 A cura di Filippi Barbara
EFFETTI DEL FREDDO TRATTAMENTO Abbigliamento adeguato Togliere indumenti bagnati Riscaldare senza strofinare Telino termico Bevande calde no alcoliche A cura di Filippi Barbara

28 A cura di Filippi Barbara
MAL DI MONTAGNA Condizione causata dal mancato adattamento dell’organismo alle grandi altitudini, in particolare dovuto alla più bassa pressione atmosferica che determina una ridotta presenza di ossigeno nell’organismo. Si verifica generalmente al di sopra dei 2500mt Gravità variabile in base alla quota e all’individuo. A cura di Filippi Barbara

29 A cura di Filippi Barbara
MAL DI MONTAGNA SINTOMI Inappetenza Nausea Mal di testa Stanchezza Insonnia FINO AD ARRIVARE ALL’EDEMA POLMONARE O CEREBRALE PREVENZIONE L’unico modo per ridurre i rischi è un adeguata ACCLIMATIZZAZIONE A cura di Filippi Barbara

30 Materiale di primo soccorso
Garze sterili Bende orlate di garze Benda elastica Rotolo di cerotto Cerotti varia misura e steri-strip Forbici Pinzette Laccio emostatico Disinfettante non alcolico Telo termico Guanti lattice Ghiaccio istantaneo A cura di Filippi Barbara

31 A cura di Filippi Barbara
Farmaci consigliati Antipiretico/Antinfiammatorio/antidolorifici Antispastico Antiemetico Antidiarroico Colliri Pomata antistaminica, per contusioni. A cura di Filippi Barbara

32 A cura di Filippi Barbara
CONCLUSIONI A cura di Filippi Barbara

33 A cura di Filippi Barbara
L’escursionismo ed ancora di più l’alpinismo sono attività con un certo grado di rischiosità. Inciampando su un sasso, perdendo l’equilibrio su un terreno accidentato o volando da una parete è possibile procurarsi delle lesioni di vario genere dalle più banali escoriazioni fino alle estreme conseguenze. LA RACCOMANDAZIONE E’ QUELLA DI OSSERVARE LA MASSIMA PRUDENZA POSSIBILE A cura di Filippi Barbara

34 A cura di Filippi Barbara

35 A cura di Filippi Barbara
BLS Basic Life Support A cura di Filippi Barbara

36 SICUREZZA NEL SOCCORSO
MAI Intervenire MAI Avvicinarsi SE non è Garantita la propria incolumità! Se la scena non è sicura Allertare sempre 118 per idoneo supporto tecnico Accertarsi che non esistano rischi Ambientali!!

37 VALUTAZIONE COSCIENZA
Scuotere e chiamare la vittima Se non risponde Signore, mi sente? Chiamate Allineare la vittima e scoprire il torace

38 ISPEZIONE CAVO ORALE Ispezione della bocca se necessario
liberare il cavo orale Si devono togliere solo i corpi estranei VISIBILI!!!

39 IPERESTENZIONE TESTA mani sulla fronte e sulla punta del mento
iperestensione del capo sollevamento del mento

40 VALUTAZIONE RESPIRO E RICERCA SEGNI di CIRCOLO
G uarda A scolta S enti Per quanto tempo? S A G non più di 10 sec. SEGNI DI CIRCOLO: Movimenti, Respirazione, Tosse

41 Posizione Laterale di Sicurezza
Se il Paziente non risponde e non è cosciente Ma ha attività respiratoria e segni di circolo Posizione Laterale di Sicurezza

42 INIZIARE IL MASSAGGIO CARDIACO
SE L’ATTIVITA’ RESPIRATORIA E I SEGNI DI CIRCOLO SONO ASSENTI INIZIARE IL MASSAGGIO CARDIACO

43 MASSAGGIO CARDIACO PORRE LE MANI SULLO STERNO AL CENTRO DEL TORACE

44 MASSAGGIO CARDIACO FREQUENZA 100 AL MINUTO PROFONDITA’ 5 CM

45 MASSAGGIO CARDIACO CONSENTIRE AL TORACE DI RIESPANDERSI DOPO OGNI COMPRESSIONE STESSO TEMPO PER COMPRESSIONE E RILASCIAMENTO Compressione Rilasciamento

46 ALTERNA 30 COMPRESSIONI TORACICHE
A 2 VENTILAZIONI NB SE NON CE LA SENTIAMO DI VENTILARE, MASSAGGIARE SOLAMENTE

47 VENTILAZIONE Insufflare 2 volte tenendo aperte le vie aeree

48 PRESIDI PER LA RESPIRAZIONE
Respirazione bocca-maschera (pocket mask) Insufflazione senza contatto diretto (boccaglio tra soccorritore e paziente) Far aderire la maschera al viso della vittima

49 PRESIDI PER LA RESPIRAZIONE
Respirazione bocca a bocca Il soccorritore: di lato alla vittima esegue una inspirazione normale appoggia la propria bocca su quella della vittima espira lentamente controlla che il torace della vittima si espanda

50 Il BLS può essere interrotto per:
Esaurimento fisico dei soccorritori L’arrivo del soccorso avanzato (ALS) Ripresa dell’attività cardio-respiratoria


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