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First Consolidation Training in Florence June 2019

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Presentazione sul tema: "First Consolidation Training in Florence June 2019"— Transcript della presentazione:

1 First Consolidation Training in Florence 25 -29 June 2019

2 Progetto Incontro con Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna Toscana e Umbria Firenze, 26 giugno 2019 Salvatore Nasca

3 UFFICI ESECUZIONE PENALE ESTERNA
Istituiti dalla L. 154 del 2005 che ha modificato l'art. 72 della L. 354 del 1975 che costituiva i Centri di servizio sociale per adulti. nascono come ponte tra il carcere e la società con l’obiettivo di favorire il recupero ed il reinserimento sociale dei soggetti in esecuzione di pena, in particolare attraverso le misure alternative Uffici del Ministero Giustizia del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, Direzione Generale per l’Esecuzione Penale Esterna A livello regionale coordinati dagli Uffici Interdistrettuali Esecuzione Penale Esterna

4 Le misure alternative e le sanzioni di comunità
Varie misure e sanzioni, alternative alla detenzione Pene a tutti gli effetti, soltanto eseguite nel territorio e con modalità differenti rispetto alla detenzione Programmi di aiuto - sostegno e a volte controllo obiettivi principali: reinserimento responsabilizzazione riparazione

5 Le misure alternative e sanzioni di comunità
Misure di Sicurezza Libertà vigilata Misure alternative Affidamento in prova al servizio sociale Affidamento per tossico/alcoldipendenti Semilibertà Detenzione domiciliare Sanzioni sostitutive Semidetenzione Libertà controllata Le nuove misure Sospensione del procedimento con messa alla prova Lavori di Pubblica Utilità

6 Affidati in prova al Servizio Sociale
Compiti U.E.P.E. AIUTO E CONTROLLO  Affidati in prova al Servizio Sociale Affidati in casi particolari (tossico/alcooldipendenti) Detenuti domiciliari ex L. 199/2010 VIGILANZA E ASSISTENZA Semiliberi  Semidetenuti SOSTEGNO E ASSISTENZA Liberi vigilati Detenuti Domiciliari Liberi Controllati (eventuale) VERIFICA Lavori Pubblica Utilità Lavoro all’esterno GESTIONE PROGRAMMA DI TRATTAMENTO Messa alla prova 6

7 ALTRI COMPITI SUL TERRITORIO
INDAGINI SOCIALI Istanze Misure Alternative di Soggetti in Libertà Istanze di Messa alla prova Osservazione Personalità Detenuti Misure di Sicurezza Varie (Remissione del Debito - Riabilitazione – Grazia - Altro) Accertamento idoneità alloggio Detenzioni Domiciliari ex l. 199/2010 ASSISTENZA (in collegamento con il territorio) Detenuti in Permesso Premio Internati in Licenza Esperimento Famiglie Assistenza ai Dimittendi e Post Penitenziaria COLLEGAMENTI CON LA COMUNITA’ LOCALE Enti Locali, ASL, Servizi territoriali, Terzo Settore, Volontariato, ecc) 7

8 Osservazione della personalità in istituto
Compito dell'assistente sociale: riferire, in sede di équipe, circa i rapporti del detenuto con la realtà esterna (famiglia, lavoro, reti sociali, ecc.), la sua possibilità – capacità di interagire con essa, nonché circa le risorse del territorio utili per il reinserimento sociale

9 Compito dell’U.E.P.E. per le misure alternative
Preparare e gestire programmi trattamentali significativi ed adeguati in relazione a: 1) Bisogni / problematiche del soggetto 2) Esigenze / diritti delle parti offese (vittime e collettività) 3) Esigenze di sicurezza e legalità delle comunità

10 Obiettivi della proposta dell’U.E.P.E.
Realizzare un’adeguata riparazione del danno arrecato alla vittima ed alla collettività Promuovere il reinserimento del soggetto Favorire l’abbandono dei compiti illeciti e così ridurre la recidiva (art. 47 c. 2 O.P., art. 464-quater c. 3 c.p.p. e Regole Europee) Responsabilizzare rispetto alle condotte agite ed alle conseguenze verso la comunità e la vittima

11 I Clienti / Committenti Tribunali Sorveglianza
(concessioni / revoche misure alternative, ecc.) Uffici di Sorveglianza (esecuzione misure alternative e di sicurezza, permessi premio, ecc.) Istituti di Pena (osservazione scientifica della personalità e trattamento dei condannati) Persone con provvedimenti dell’autorità giudiziaria (recupero – reinserimento – responsabilizzazione) Altri Uepe (Indagini) Le vittime (Mediazione penale – Restituzione - Altre “riparazioni”) Tribunali Ordinari (Lavori pubblica utilità condannati Messa alla Prova imputati) La comunità (controllo e sicurezza educazione alla legalità riparazione) Salvatore Nasca

12 I SOGGETTI DELLA RETE – COMUNITA’
ENTI LOCALI (COMUNI E REGIONE) Mondo del lavoro Centri per l’Impiego - Aziende - Cooperative Volontariato e Terzo Settore SERVIZI TERRITORIALI FORZE DELL’ORDINE PREFETTURA Agenzie (Mediazione, ecc.) Utenti e loro famiglie Tribunali e Giudici Ordinari Comunità di recupero UFFICI ESECUZIONE PENALE ESTERNA Vittime ed Associazioni di vittime Cittadini Uffici di Sorveglianza Unità operative psichiatria Istituti penitenziari UFFICI SERVIZIO SOCIALE MINORENNI Avvocati e Camere Penali Servizi Dipendenze (Ser.D.) Media

13 Strumenti di intervento
DOCUMENTAZIONE L’INDAGINE ATTI AMMINISTRATIVI IL PROGRAMMA DI TRATTAMENTO INCONTRI E RAPPORTI VISITE DOMICILIARI RIUNIONI (di zona – d’equipe – esterne – ecc.) VERIFICHE LAVORATIVE LA RELAZIONE PROFESSIONALE COLLOQUI COLLEGAMENTI CON SERVIZI DEL TERRITORIO 13 13

14 La legge 67/2014 e le novità per gli Uepe
Forte impatto quantitativo e qualitativo e necessità di “attrezzarsi” sia per il numero di casi sia per le novità rispetto al passato carichi di lavoro sempre più pressanti differente tipologia dei nuovi utenti, imputati, diversi dai condannati, e di atteggiamenti intervento nella fase pre processuale e non più dopo condanna come era per le mm.aa. avvio su richiesta non più di un giudice ma di un imputato / avvocato nuovi e diversi interlocutori (magistratura di cognizione, ecc.) necessità di rivedere strumenti e metodi professionali ed individuare nuovi approcci operativi

15 Funzione rieducativa Funzione retributiva Funzione riparatoria
La pena oggi e … domani Sfida attuale: costruire un serio sistema delle pene “altre dal carcere” integrando pienamente le funzioni della pena: Funzione rieducativa sostenendo il recupero del reo in misura alternativa Funzione retributiva serio controllo della condotta Funzione riparatoria percorsi di riparazione del danno Obiettivi: Reinserimento effettivamente positivo Sicurezza sociale Acquisizione valori della convivenza civile Rinnovo patto di cittadinanza

16 tempo della pena nella prospettiva riparativa come occasione
per il condannato: per riprendere in esame il reato, per “far prendere coscienza” al reo del danno provocato a chi il fatto ha subito (vittima e collettività), per essere sostenuto verso l’assunzione di una responsabilità individuale e sociale ponendo come obiettivo la ricostruzione della relazione rotta per uscire dal sé, da una posizione egoistica, per andare “verso” l’altro, la vittima, la comunità, ed anche verso la propria famiglia (anch’essa vittima). per la collettività: per ridurre la criminalità, Per ricomporre la frattura tra reo e vittima, Per perseguire un maggiore senso di sicurezza e benessere per la vittima e per la società stessa

17 pena e comunità sociale
Oggi coscienza crescente del ruolo della vittima e della società necessità di considerare il reo in rapporto non solo alla norma ma anche alla vittima ed alla comunità Comunità sociale non estranea o indifferente ma strettamente legata al reato al reo alla punizione al trattamento contesto sociale luogo in cui si esprime la criminalità ma anche sede di risorse preziose per il recupero

18 Le problematiche attuali nell’esecuzione penale interna ed esterna
Differenziazione tipologia utenza e tipologia reati Alcool/tossicodipendenti Psichiatrici Stranieri Criminalità organizzata Reati specifici (sex offenders, ecc.) Colletti bianchi Giovani Multiproblematicità: Complessificazione problematiche ed esigenze di detenuti e condannati in m.a. Problematiche specifiche nell’esecuzione penale esterna: Interventi normativi spesso confusi sulle misure alternative Ampliamento e diversificazione competenze Uepe

19 Bassa recidiva (20% misure alternative – 70% detenzione)
Punti di forza e limiti Alcuni punti di forza Risultati positivi di centinaia di percorsi di formazione – lavoro – recupero personale e sociale – responsabilizzazione – riparazione Bassa recidiva (20% misure alternative – 70% detenzione) Alcune criticità Risorse limitate Diffidenza e scarsa sensibilità comunità sociale Gravi problematiche personali e sociali di tanti soggetti

20 Una definizione di giustizia riparativa
Crescente attenzione in questi ultimi anni anche in Italia per la giustizia riparativa forma di risposta al reato che coinvolge il reo e – direttamente o indirettamente – la comunità e/o la vittima nella ricerca di possibili soluzioni agli effetti dell’illecito e nell’impegno per la riparazione delle sue conseguenze.

21 i cambiamenti organizzativi
D.p.c.m. 15 giugno 2015 n. 84 «Regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche».

22 I cambiamenti organizzativi La situazione prima della Riforma
Ministero della giustizia Dipartimento Affari di giustizia Dipartimento organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi Dipartimento per la giustizia minorile Dipartimento amministrazione penitenziaria (II.PP e UEPE)

23 Dipartimento per la giustizia minorile e
i cambiamenti organizzativi La situazione oggi Ministero della giustizia Dipartimento Affari di giustizia Dipartimento organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità (Uepe) Dipartimento amministrazione penitenziaria (II.PP.) Salvatore Nasca

24 Articolazione territoriale

25 Ufficio Interdistrettuale Firenze
Sez Arezzo Coordinamento Interdistrettuale Ufficio locale Siena Ufficio locale Pistoia Ufficio locale Prato Ufficio Distrettuale Perugia Sez. Lucca Ufficio Distrettuale Pisa Ufficio locale Terni Ufficio locale Livorno Salvatore Nasca

26 Detenuti presenti negli II.PP.: 3.420 Casi seguiti dagli Uepe: 8.160
I dati della Toscana al Detenuti presenti negli II.PP.: 3.420 Casi seguiti dagli Uepe: 8.160 Susanna Rollino

27 I dati di flusso della Toscana al 31.03.2019
Detenuti presenti nei 16 istituti penitenziari 3.420 (2017: 3.311) (2016: 3.184) (2015: 3.327) Soggetti in carico ai 10 U.E.P.E. 8.160 (2017: 7.414) (2016: 6.420) (2015: 5.738) Susanna Rollino

28 La cornice di sfondo: MAD e MAP
Dati della Toscana al AREA MISURE ALTERNATIVE TOTALE Misure Alternative Affidamento in prova al Servizio Sociale 1.451 3.989 Detenzione domiciliare 681 Semilibertà 111 Indagini 1.746 AREA SANZIONI DI COMUNITA’ TOTALE SANZIONI Messa alla Prova 2.012 5.050 Lavori Pubblica Utilità 899 2.139 La cornice di sfondo: MAD e MAP Salvatore Nasca

29 Susanna Rollino

30 Susanna Rollino

31 Susanna Rollino

32 Susanna Rollino

33 Susanna Rollino

34 Susanna Rollino

35 Susanna Rollino

36 Susanna Rollino

37 Susanna Rollino

38 Susanna Rollino

39 Dal Seminario Internazionale sul Probation di Malta del 1997
“Se il servizio di Probation giunge ad essere visto come servizio che si occupa dei bisogni dell’autore di reato più che di quelli della comunità che l’ha subito, nessun equilibrio può essere raggiunto ed il servizio è destinato a perdere credibilità” 39


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