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Scienza, Arte e Filosofia l’estetica del capire

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Presentazione sul tema: "Scienza, Arte e Filosofia l’estetica del capire"— Transcript della presentazione:

1 Scienza, Arte e Filosofia l’estetica del capire
GILY REDA Università di Napoli Federico II ECFRASTICA: Von Hagen Plastinatore

2 METTI IN ORDINE LE PAROLE CHIAVE
ORRORE ARTE DOMINIO NECROFILIA IMMORTALITÀ GIOCO SARCASMO IRONIA SCIENZA ESPERIMENTO ACUME SCIENTIFICO FAMA METTI IN ORDINE LE PAROLE CHIAVE

3 chi è Von Hagen? Gunther von Hagen 1945 Alt Skalden – Posen - Germania Est - Body Worlds in arte: un creatore di gargoyl Favorisce la conoscenza del corpo, mostra gli effetti di cattive abitudini come il fumo, si possono toccare i corpi – ci sono mostre per non vedenti. Si supera il rifiuto del cadavere senza banalizzare la morte: dice il curatore del catalogo J.Wetz. La mostra (200 corpi) nell’aprile 2012 approdò a Napoli all’Albergo dei Poveri dal 12/4 al 8/7 2012, vantando in Europa 34 milioni di spettatori paganti. Sei mostre itineranti percorrono il mondo, la prima fu nel 1995 A TOKIO, stesso nome. Gunther Gerhard Liebchen, bambino emofilico e ospedalizzato, nel ’68 fu in Cecoslovacchia contro l’URSS e passò due anni in carcere poi sposò Cornelia von Hagens, ne prese il nome, ne ebbe tre figli - la seconda moglie è in mostra. Anamopatologo, il 10/1/1977 ha brevettato il processo di plastinazione, tecnica di conservazione dei corpi - collaudata con difficoltà ad Heidelberg: va in Cina e fonda il Von Hagens Dalian Plastination, in Germania il Plastinarium – Guben: produce modelli perfetti per la didattica anatomica nella fabbrica Biodur Products. Non si considera artista ma anatomista, e artigiano. Ogni corpo richiede un anno di lavoro e 1500 ore.

4 Scienziato, inventa la plastinazione, offre artefatti utili, è interessante, ma…
Nel 2009 all’Espace Madeleine di Parigi, il giudice L. M. Raingeard denuncia con l’art 16 del codice civile: “il rispetto del corpo umano non termina con la morte e le spoglie del deceduto devono essere trattate con rispetto, dignità e decenza”; condanna il 21/4/09: accusò Von Hagen di appropriazione indebita di 17 corpi, così va anche in Inghilterra

5 Il processo consiste di
Imbalsamazione con formalina – dissezione di pelle e tessuti Disidratazione e sgrassamento con un bagno di acetone Sostituzione dell’acetone con materia plastica immergendo il corpo in soluzione polimerica e ponendolo in camera a vuoto così che l’acetone ceda il posto alla plastica Modellazione con fili e sostegni vari Polimerizzazione che infine produce un corpo solido. Su questo poi si opera in modo da renderlo comunicativo producendo figure con Corpi ad espansione Corpi incernierati Corpi a cassetti

6 Le mostre sono un incontro di arte ed anatomia, mostrano il corpo umano nella sua normalità e i suoi malanni con una serie di tecniche che evidenziano organi o muovono corpi e parti di corpo in pose artistiche di sicura bellezza, inseguita nella plasticità ma anche in pose simboliche e significative, i cadaveri sono trattati come materia dell’arte. La curiosità scientifica, il problema estetico e sacrale, la ricerca della bellezza si uniscono in ognuna di queste immagini, con risultati più e meno riusciti – come sempre. L’anatomia ripropone infatti un problema del rapporto col sacro che è sempre stato un problema della ricerca scientifica sul corpo umano; come sempre, si obbietta all’anatomia un rapporto invasivo col corpo umano, da sempre accesso stesso alla sacralità dell’uomo, si dubita sul modo con cui si viene in possesso dei corpi da sezionare, si nota nello spettacolo il voyerismo unirsi alla scienza e tendere a travalicare ogni equilibrio. Il problema è molto sentito dal senso comune, i teatri anatomici attiravano gente quanta oggi von Hagens; c’è il film Anatomy di Stephan Ruzowitsky; Lady Gaga vorrebbe i cadaveri per uno spettacolo; lo si chiama dr. Morte; Michael Jackson gli voleva destinare il suo corpo. Marenko Betti, Ibridazioni. Corpi in transito e alchimia della nuova carne, Castelvecchi TO 1997 p. 139: “La nudità estrema scorticata, scuoiata, spellata) priva il corpo del mistero del suo interno, cancella l’occhiata curiosa e furtiva per rimpiazzarla con lo sguardo scientifico dell’osservazione anatomica”

7 Per l’artefatto segue il genere dei Tableaux Vivants - l’arte delle Corti – l’esibizione
I tableaux vivants sono scene di genere o con intenti didattici o edificanti, erotici: modelli e comparse. Posano per foto, come qui alle Folies Bergere. I tableaux non sono solo delle messe in posa: sono un’ interpretazione, una sceneggiatura di intento decorativo ed ecfrastico, che consente l’esibizione più affascinante con poca virtù drammatica, molta arte visiva.

8 Ed ecco il risultato – evoca Leonardo come un’icona benedicente

9 E anche il capolavoro (capolavoro, dice Flavio Caroli, è quel che non si può ignorare)

10 l’arte, si dice, nasce come desiderio di ETERNITÀ per l’umano
MA FORSE TROPPO UMANO… QUI MANCA IL SACRO DELLA NASCITA DELLA MORTE DELL’AMORE

11 TUTTO è Esibizione/Esposizione
COME TEORIZZA NANCY

12 Si può firmare uscendo per donare il corpo all’intrattenimento – Von Hagen sarà l’anfitrione, quando anche lui…

13 La plastinazione richiese molte prove, molti cadaveri, dopo Heidelberg, perfezionò la tecnica in Cina: era un affare milionario

14 L’idea del blasfemo si accompagna a tutto il processo: gli artisti del Rinascimento rischiarono più di Von Hagen per capire l’anatomia

15 Rembrandt quando compone l’anatomia del dr
Rembrandt quando compone l’anatomia del dr. Nicolaus Tulpius ( ) mostra la preparazione dell’accademia medica: si insegna addirittura Galeno; non si comprano cadaveri di nascosto per capire come si posiziona un muscolo, come fa Leonardo

16 La medicina entra nelle università nel tardo 1200 con Taddeo degli Alderotti ( ) a Bologna: seguono Padova, Napoli, Siena, Roma, Pisa, Pavia in Europa Montpellier, Oxford, Cambridge, Salamanca, Coimbra, Heidelberg , Praga, Vienna… Altra istituzione, gli ospedali - ospizi per non abbienti, condizioni igieniche sommarie sostituite con l'immagine del Signore-Spirito Santo, cui rivolgono la porta e la cappella: s’inizia al Santo Spirito a Roma e a Santa Maria Novella (sponsor Folco Portinari, padre di Beatrice). Si pratica la dissezione –nel 1299 Bonifacio VIII con la bolla De sepolturis la vieta per limitare il commercio di false reliquie– poi si ritorna, ma i chirurghi non conoscono l’anatomia, non sanno il latino, la dissezione spiegano gli accademici, coi testi di Galeno, si sezionano animali nel 1632 per fare esperienza.

17 Chi pratica l'anatomia reale sono gli artisti, ma la scienza non raccoglie: Leonardo da Vinci ( ) fu un finissimo anatomico dalle molte scoperte, riprodotte in fogli segreti, sinché un suo allievo li vendette, nel 1600, ai reali d'Inghilterra (Il codice Windsor). L’opera leonardesca non influenzò l'anatomia, ma voleva fare un atlante; così volle anche Michelangelo Buonarroti ( ). Paracelso ( ) medico filosofo e alchimista fonda la iatrochimica: considera la chimica base dell'universo (sale, zolfo, mercurio), basta correggere l'alterazione chimica per curare. Per primo utilizzò l'etere come anestetico e il laudano. Per il cattolico, il corpo è un calice: pulvis eris, pulvis reverteris, anatomico fu il primo grande farmacista di Carlo V, Andrea Vesalio ( ): scrive 1543 "DE HUMANI CORPORIS FABRlCA" che trasformò la dissezione in autopsia

18 La medicina ha avuto molte difficoltà per far pratica di chirurgia per il rispetto della sacralità del corpo, per cui il sacro ha sempre chiesto sepoltura, non dissezione. E nemmeno esibizione: tranne che nella grandezza delle mummificazioni. È questa la chiave di lettura di Von Hagen?

19 Oggi la bioetica tratta l’argomento come decisione autonoma
Oggi la bioetica tratta l’argomento come decisione autonoma. Ma il sacro è della comunità. DOTTORATO DI BIOETICA – Bologna - Ciclo XXI - IL CORPO CONDIVISO. Il cadavere. Andrea Marziani Dottorato - Relatore Prof.ssa Carla Faralli Prof.ssa Sandra Tugnoli Virginia Zambrano (La nozione di trapianto e l’ambito applicativo della disciplina. Trattamento terapeutico) chiarisce il tema filosofico giuridico, che passa largamente attraverso l’orizzonte del consenso, del donatore, dei familiari. Il morto donatore non può essere un cadavere. Il trapianto è una terapia particolare, perché il farmaco è una parte del corpo di un altro essere umano, in particolari condizioni biologiche; l’accesso alla terapia è dipendente dalla volontà di un’altra persona che fornisce il farmaco: ciò è in tutti i sistemi di trapianto, sia a consenso espresso, sia a consenso presunto. Le cose non cambiano se c’è l’ incentivo monetario o mercantile - anche così la vendita richiede la volontà del venditore. Il corpo qui non è oggetto di controllo biopolitico ma è centro di interesse nella sua nuda vita organica, o meglio degli organi : l’uomo non è più organismo unitario – in nessun senso è ormai l’ Homo Sacer di Agamben. È materialità-assemblaggio di parti separabili, prelevabili e reimpiantabili: siamo ritornati alla MATERIA di un certo Aristotele, non il sinolo o l’oggetto delle scienze; il metafisico. Occorre tornare alla scolastica per dirimere efficacemente queste questioni: la filosofia medievale, disse Eco, è il nostro futuro. Buttiamo finalmente a mare il Rinascimento e l’Illuminismo.  Prelevare organi umani, solitamente da corpi in stato di morte cerebrale, comporta questioni sulla costruzione sociale e giuridica del corpo e della morte, ma anche questioni sul rispetto e sulla cura del morto o del paziente in condizioni critiche. Bisogna perciò parlare de Il corpo diviso - per i confini di inviolabilità del corpo e de Il corpo condiviso, per i confini morali tra i soggetti individuano il tema. Perché la sfera della corporeità è invece determinante nella struttura identitaria della persona e del singolo individuo, come riconosce Ludwig Wittgenstein (Ricerche Filosofiche Einaudi Torino 1999, 2.4) . Se l’anima non s‘intende come trascendenza metafisica, soprannaturale o spirituale: è la persona che anima il corpo unico, organismo, il protagonista del Novecento. La superficie è il visibile che guida l’invisibile, scindere per lasciare solo corpo, copri, corpse, è una nuova trascendenza.

20 I tanti pericoli affrontati da Leonardo avevano un’anima chiara, ancora oggi viva

21 Costruire corpi è saperne la struttura saper tagliare e ordinare

22 Che non esibisce vita come oscenità – questa ‘mamma’ è difficile da amare

23 Mentre il tocco di tenerezza di chi guarda nel mistero divino del creato, è il mistero dell’arte: il rispetto nel capire è capacità di ascolto


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