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PubblicatoRosalia Gattini Modificato 5 anni fa
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prof.ssa Paola Avallone - Insegnamento di“Letteratura Italiana” Con gli Occhi dei Poeti percorsi tematici: La Pace Unitre Napoli -Vomero anno accademico 2016/2017
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Giovanni Pascoli ( ) Era il tramonto: ai garruli trastulli erano intenti, nella pace d'oro dell'ombroso viale, i due fanciulli. Nel gioco, serio al pari d'un lavoro, corsero a un tratto, con stupor de' tigli, tra lor parole grandi più di loro. A sé videro nuovi occhi, cipigli non più veduti, e l'uno e l'altro, esangue, ne' tenui diti si trovò gli artigli, e in cuore un'acre bramosia di sangue, e lo videro fuori, essi, i fratelli, l'uno dell'altro per il volto, il sangue! I DUE FANCIULLI vv.1-12
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Giovanni Pascoli ( ) Ma tu, pallida (oh! i tuoi cari capelli strappati e pésti!), o madre pia, venivi su loro, e li staccavi, i lioncelli, ed «A letto» intimasti «ora, cattivi!» A letto, il buio li fasciò, gremito d'ombre più dense; vaghe ombre, che pare che d'ogni angolo al labbro alzino il dito. Via via fece più grosse onde e più rare il lor singhiozzo, per non so che nero che nel silenzio si sentia passare. I DUE FANCIULLI vv.13-22
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Giovanni Pascoli ( ) L'uno si volse, e l'altro ancor, leggero: nel buio udì l'un cuore, non lontano il calpestìo dell'altro passeggero. Dopo breve ora, tacita, pian piano, venne la madre, ed esplorò col lume velato un poco dalla rosea mano. Guardò sospesa; e buoni oltre il costume dormir li vide, l'uno all'altro stretto con le sue bianche aluccie senza piume; e rincalzò, con un sorriso, il letto. I DUE FANCIULLI vv.23-32
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Giovanni Pascoli ( ) Uomini, nella truce ora dei lupi, pensate all'ombra del destino ignoto che ne circonda, e a' silenzi cupi che regnano oltre il breve suon del moto vostro e il fragore della vostra guerra, ronzio d'un'ape dentro il bugno vuoto. Uomini, pace! Nella prona terra troppo è il mistero; e solo chi procaccia d'aver fratelli in suo timor, non erra. I DUE FANCIULLI vv.33-41
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Giovanni Pascoli ( ) Pace, fratelli! e fate che le braccia ch'ora o poi tenderete ai più vicini, non sappiano la lotta e la minaccia. E buoni veda voi dormir nei lini placidi e bianchi, quando non intesa, quando non vista, sopra voi si chini la Morte con la sua lampada accesa. I DUE FANCIULLI vv.42-48
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Mahatma Gandhi ( ) Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio, mettilo nell’animo di chi non sa lottare. Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza, e vivi nella sua luce. Prendi la bontà, e donala a chi non sa donare. Scopri l’amore, e fallo conoscere al mondo. UN DONO
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RABINDRANATH TAGORE (1861-1941)
l sangue non è indio, polinesiano o inglese. Nessuno ha mai visto Sangue ebreo Sangue cristiano Sangue musulmano Sangue buddista Il sangue non è ricco, povero o benestante. Il sangue è rosso Disumano è chi lo versa Non chi lo porta.
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Laurence Housman ( ) La pace guardò in basso e vide la guerra, "Là voglio andare" disse la pace. L'amore guardò in basso e vide l'odio, "Là voglio andare" disse l'amore. La luce guardò in basso e vide il buio, "Là voglio andare" disse la luce. Così apparve la luce e risplendette. Così apparve la pace e offrì riposo. Così apparve l'amore e portò vita. LUCE, PACE, AMORE
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Bertolt Brecht ( ) Pace vuol dire che non a tutti piace lo stesso gioco, che i tuoi giocattoli piacciono anche agli altri bimbi che spesso non ne hanno, perché ne hai troppi tu; che i disegni degli altri bambini non sono dei pasticci; che la tua mamma non è solo tutta tua; che tutti i bambini sono tuoi amici. E pace è ancora non avere fame non avere freddo non avere paura. I bambini giocano alla guerra I bambini giocano alla guerra. È raro che giochino alla pace perché gli adulti da sempre fanno la guerra, tu fai “pum” e ridi; il soldato spara e un altro uomo non ride più. È la guerra. C’è un altro gioco da inventare: far sorridere il mondo, non farlo piangere.
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Dopo la pioggia viene il sereno brilla in cielo l’arcobaleno: è come un ponte imbandierato e il sole vi passa, festeggiato. E’ bello guardare a naso in su le sue bandiere rosse e blu. Però lo si vede – questo è il male – soltanto dopo il temporale. Non sarebbe più conveniente il temporale non farlo per niente ? Un arcobaleno senza tempesta questa sì che sarebbe festa. Sarebbe una festa per tutta la terra fare la pace prima della guerra. GIANNI RODARI ( ) Dopo la pioggia
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ALBERT CAMUS ( ) Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Non camminare dietro di me, potrei non esserti guida. Cammina al mio fianco, ed insieme troveremo la via.
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DAVID MARIA TUROLDO (1916-1992)
Andrò in giro per le strade sorridendo, finché gli altri diranno:- è pazzo! E mi fermerò soprattutto Coi bambini a giocare in periferia, poi lascerò un fiore ad ogni finestra e saluterò chiunque incontrerò per via, stringendogli la mano. E poi suonerò con le mie mani le campane della torre a più riprese finché sarò esausto, e dirò a tutti: PACE! Ma lo dirò in silenzio e solo con un sorriso, ma tutti capiranno. Lo dirò con un sorriso
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