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SPINOZA (metafisica: sostanza, attributi, modi)
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(Russel, Storia della filosofia occidentale)
"Spinoza è il più nobile ed il più degno di amore dei grandi filosofi. Se qualcun altro lo ha superato dal punto di vista intellettuale, dal punto di vista etico è superiore a tutti. Come logica conseguenza, fu considerato, durante la sua vita e per un secolo dopo la morte, un uomo di spaventosa malvagità." (Russel, Storia della filosofia occidentale)
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“ Spinoza non soltanto rifiutò una posizione ufficiale come impiegato di uno Stato, ma fu anche una delle prime persone del mondo moderno che visse senza essere membro di una Chiesa, perché a ventiquattro anni fu scomunicato dalla sinagoga ebraica. Queste vicende mettono in luce una caratteristica essenziale della personalità di Spinoza: un anelito profondo di libertà e di indipendenza. Questo si mostra, da una parte, nel suo distacco dai legami religiosi e politici del proprio tempo e, dall'altra, nella spregiudicatezza del suo pensiero, il quale ha dato scandalo non solo presso i suoi contemporanei.” (Vittorio Hösle )
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al mondo del pressappoco si contrappone quello della precisione
il pensiero spinoziano si colloca nel contesto degli esiti della filosofia cartesiana anche se il vocabolario rimane quello scolastico è evidente la scelta del modello meccanicistico in fisica contro quello biologico della fisica aristotelica: al mondo del pressappoco si contrappone quello della precisione
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il Dio di Spinoza non è libero
in Cartesio la scienza è certa ed oggettiva (il mondo è realmente fatto così) ma metafisicamente relativa (Dio nella sua libertà avrebbe potuto creare altri mondi dove le leggi valide in questo nostro mondo non sono operanti) il Dio di Spinoza non è libero questo nostro mondo è l’unico possibile viene confutata la creazione libera di Dio (sistema ateo) la nostra conoscenza è assoluta (non esistono altri mondi)
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Spinoza adotta il metodo sintetico-geometrico (il metodo utilizzato dai matematici che fa discendere le dimostrazioni da assiomi e definizioni) perchè è convinto - a differenza di Cartesio che privilegia il metodo analitico grazie al quale dubitando del vero si giunge a premesse indubitabili - che del vero non si può dubitare (la semplice esibizione dell’idea vera fuga ogni dubbio: nella matematica si esibiscono semplicemente gli assiomi, sicuri che, se le dimostrazioni sono corrette, non è possibile il dubbio) perchè è convinto della superiorità e della universalità del modello matematico
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ogni costruzione metafisica si basa su un fondamento stabile:
la sostanza Cartesio accanto alla sostanza prima di Dio, aveva ammesso, come sostanze seconde, la res cogitans e la res extensa
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Spinoza sottolinea l’autonomia ontologica e concettuale della sostanza
Per sostanza intendo ciò che è in sé ed è concepito per sé: ossia ciò il cui concetto non ha bisogno del concetto di un’altra cosa dal quale debba essere formato (Spinoza, Ethica def. III) Per causa di sé intendo ciò la cui essenza implica l’esistenza, ossia ciò la cui natura non può essere concepita se non come esistente (Spinoza, Ethica def. I)
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la sostanza ha le seguenti proprietà:
increata (la sua essenza implica l’esistenza) eterna (è da sempre) infinita (non dipende da altro) Proposizione XIII: La sostanza assolutamente infinita è indivisibile. Dimostrazione: Se anche fosse divisibile, le parti nelle quali sarebbe divisa, o conserveranno la natura della sostanza assolutamente infinita, oppure no. Nel primo caso ci saranno molte sostanze della stessa natura, il che (per la Prop. 5) è assurdo. Nel secondo caso (come sopra), la sostanza assolutamente infinita potrà cessare di esistere, il che (per la Prop. 11) è assurdo. (Spinoza, Ethica prop. XIII)
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due sostanze infinite sono impensabili
la sostanza è unica: due sostanze infinite sono impensabili PROPOSIZIONE XIV: All’infuori di Dio non può esserci, nè essere concepita, alcuna sostanza. Dimostrazione: Poiché Dio è l’ente assolutamente infinito del quale non si può negare alcun attributo che esprima l’essenza di una sostanza (per la Def 6) e poiché Egli esiste necessariamente (per la Prop. 11), se ci fosse qualche sostanza all’infuori di Dio la si dovrebbe spiegare con qualche attributo di Dio, e così esisterebbero due sostanze dello stesso attributo, il che è assurdo (per la Prop. 5); non ci può essere quindi alcuna sostanza al di fuori di Dio, e di conseguenza non può nemmeno essere concepita. Infatti, se potesse essere concepita, dovrebbe necessariamente essere concepita come esistente, il che (per la prima parte di questa Dimostrazione) è assurdo. Dunque all’infuori di Dio non può esserci, né essere concepita, alcuna sostanza. — C.D.D. Corollario I: Da ciò deriva molto chiaramente 1): che Dio è unico, ossia (per la Def 6) nella natura c’è una sostanza sola e assolutamente infinita, come già abbiamo accennato nello Scolio della Prop. X. Corollario lI: Deriva 2) che la cosa estesa e la cosa pensante o sono attributi di Dio o (per l’Assioma 1), sono affezioni degli attributi di Dio. (Spinoza, Ethica prop. XIV)
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(Spinoza, Ethica def. VI)
la sostanza, che non è fuori dal mondo ma è tutt’uno col mondo, è Dio, è Natura: Deus sive Natura Per Dio intendo l’ente assolutamente infinito, cioè la sostanza che consta di infiniti attributi, ognuno dei quali esprime un’essenza eterna e infinita. (Spinoza, Ethica def. VI)
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se la sostanza è unica, Dio e mondo sono lo stesso ente: panteismo
PROPOSIZIONE XV: Tutto ciò che è, è in Dio, e nulla può essere ne essere concepito senza Dio. Dimostrazione: All’infuori di Dio non ci può essere, né essere concepita, alcuna sostanza (per la Prop. 14), cioè una cosa che è in sé e per sé concepita (per la Def 3). I modi però (per la Def 5) non possono essere, né essere concepiti, senza la sostanza; quindi possono essere solo nella natura divina e solo per suo mezzo possono essere concepiti. Ma all’infuori delle sostanze e dei modi non c’è nulla (per l’Assioma 1). Dunque nulla può essere, né essere concepito, senza Dio. — C.D.D. (Spinoza, Ethica prop. XV)
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la sostanza ha infinite qualità essenziali:
gli attributi ne conosciamo solo due: pensiero ed estensione Per attributo intendo ciò che l’intelletto percepisce della sostanza come costituente la sua stessa essenza. (Spinoza, Ethica def. IV)
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le concretizzazioni particolari degli attributi sono i modi
Per modo intendo le affezioni della sostanza, ossia ciò che è in altro per mezzo del quale è anche concepito. (Spinoza, Ethica def. V)
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leggi del movimento dei corpi MODO IMMEDIATAMENTE INFINITO
DIO estensione infinita ATTRIBUTI INFINITI pensiero infinito natura naturans leggi del movimento dei corpi MODO IMMEDIATAMENTE INFINITO intelletto assolutamente infinito natura naturata diversificazione della materia, origine dei singoli corpi MODO MEDIATO INFINITO totalità delle menti finite singolo corpo MODO FINITO singola mente
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