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La riforma della tracciabilità
Verso il nuovo sistema Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento 05/09/2019
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La normativa di riferimento
Il decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito con modificazioni dalla Legge 11 febbraio 2019, ha soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all’art. 188-ter del Codice ambientale Viene istituito il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Fino al termine di piena operatività del Registro elettronico nazionale, la tracciabilità dei rifiuti è garantita effettuando gli adempimenti di cui agli articoli 188, 189, 190 e 193 del Codice ambientale, nel testo previgente alle modifiche apportate dal D. lgs n. 205 del 2010 Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento 05/09/2019
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I limiti del SISTRI Criticità tecnico-operative per quanto concerne l’installazione dei dispositivi hardware da parte degli operatori Sistema applicativo chiuso di inserimento dei dati, scarsa interoperabilità Assenza di un adeguato sistema di governance 05/09/2019 Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento
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I limiti del SISTRI Assenza di un organo amministrativo in grado di impartire direttive e chiarimenti rispetto alle modalità di utilizzo e alle relazioni con altri soggetti istituzionali Mancanza di integrazione verticale tra il concessionario e le unità operative distribuite sul territorio Procedure complesse ed ingenti risorse in capo agli utenti tenuti ad iscriversi 05/09/2019 Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento
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L’evoluzione del sistema
SISTRI Digitalizzazione adempimenti Registro elettronico Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento 05/09/2019
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La nuova impostazione Introduzione dell’articolo 194-bis ed emanazione della Direttiva europea 851/2018 Ministero gestore diretto del sistema di tracciabilità dei rifiuti Riprogettazione del sistema nelle sue linee organizzative e tecnologiche 05/09/2019 Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento
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La nuova impostazione L’Articolo 194-bis ha creato le premesse per la rivisitazione dei Registri di carico e scarico (RCS) e dei Formulari di identificazione dei rifiuti (FIR) come intesi nei modelli contenuti nei decreti 145 e 148 del 1998 Con la digitalizzazione di tali modelli, l’obiettivo è quello di assicurare un monte informazioni maggiore dei rifiuti gestiti a tutti i livelli (trasporto, operazioni di trattamento, etc) e la lettura integrata dei dati per verificare le posizioni dei soggetti della filiera I modelli rivisitati sono stati oggetto di una fase di consultazione preliminare con gli stakeholders, organizzata con il supporto dell'Albo nazionale gestori ambientali, a cui hanno partecipato le categorie dei produttori, trasportatori, recuperatori ed impiantisti 05/09/2019 Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento
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La nuova impostazione RCS e FIR saranno inizialmente disponibili sia in formato cartaceo che digitale per ridurre i contenziosi Il tracciato standard digitale sarà quello che i software di gestione rifiuti presenti sul mercato dovranno usare per le seguenti finalità: - produrre i documenti - inviare i dati afferenti alla gestione 05/09/2019 Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento
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La nuova impostazione Il nuovo sistema sarà così implementato:
Banca dati Anagrafe unica, integrata dalle altre banche dati del Registro imprese e dell’Albo Gestori, istituita per monitorare la vita amministrativa del sistema Raccolta dei dati relativi ai percorsi dei mezzi di trasporto (tramite GPS e sistemi di gestione delle flotte) che saranno inviati al sistema tramite formati standard Raccolta dei dati di movimentazione in conformità all’art bis: i RCS sono da trasmettere con periodicità da definire, mentre i FIR vanno inviati in tempo reale Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento 05/09/2019
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La nuova impostazione Il Ministero sviluppa così un proprio sistema organizzativo ed amministrativo Semplificazione delle procedure, sensibile riduzione dei costi, crescita culturale dell’utenza e maggiore interoperabilità All’arrivo del documento elettronico, il sistema ne farà un’analisi di correttezza In caso di esito positivo, viene rilasciata una ricevuta di accettazione: riduzione delle contestazioni formali e dei contenziosi Come per i sistemi di protocollo, il sistema registrerà i singoli movimenti I movimenti pervenuti vengono spacchettati per alimentare la banca dati, cuore del sistema per l’implementazione di politiche ambientali 05/09/2019 Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento
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La nuova impostazione Il sistema si pone come ulteriore obiettivo la mappatura dei centri di raccolta, selezione, trattamento e smaltimento in modo tale da: Tracciare le singole movimentazioni del rifiuto, dal momento in cui viene prodotto fino alla sua destinazione finale, senza che le stesse siano legate alla sola movimentazione dei mezzi di trasporto; Alimentare una banca dati dei centri di gestione delle varie filiere di rifiuti, anche al fine di risalire alle rispettive autorizzazioni. Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento 05/09/2019
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I nuovi soggetti L’istituzione del Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti coinvolge una nuova platea di soggetti obbligati: Gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti I produttori di rifiuti pericolosi Gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti e di intermediari di rifiuti pericolosi I Consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti I soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del Codice ambientale Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento 05/09/2019
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I nuovi soggetti L’iscrizione al Registro elettronico nazionale comporta il versamento di un diritto di segreteria e di un contributo annuale, al fine di assicurare l’integrale copertura dei costi di funzionamento del sistema Il contributo per l’iscrizione al Registro sarà inferiore ai contributi versati dagli utenti durante il periodo di operatività del SISTRI La violazione dell’obbligo di iscrizione ed il mancato o parziale versamento del contributo sono soggetti a sanzioni amministrative pecuniarie Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento 05/09/2019
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