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BYOD E LA SCUOLA DEL FUTURO

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Presentazione sul tema: "BYOD E LA SCUOLA DEL FUTURO"— Transcript della presentazione:

1 BYOD E LA SCUOLA DEL FUTURO

2 Nativi digitali tra teorie e realtà
Si affaccia sulla scena una nuova forma evolutiva dell’Homo sapiens: i «nativi digitali» secondo la definizione di Prensky (2001;2006). Nati e cresciuti all’ombra degli schermi interattivi dei «nuovi media», sono loro i soggetti che attueranno pienamente la transizione dalla carta al silicio. Ma chi sono i «nativi digitali»? “Coloro che sono nati e cresciuti quando computer, smartphone, tablete touchscreen erano già strumenti onnipresenti della vita quotidiana.”

3 Cittadini e nuove tecnologie

4 Nativi digitali tra teorie e realtà
Si sta affermando uno stile comunicativo fortemente contraddistinto dalla relazione interattiva, dalla produzione e dalla condivisione di contenuti generati dai singoliindividui. Per molti di noi è progressiva migrazione, per i nativi digitali è realtà perché ci sono nati e le tecnologie digitali sono parte integrante della loro identità individuale esociale. La scuola attuale li riporta forzatamente indietro nel tempo per qualche ora ognigiorno ● Passano dicolpo daunarealtàcollaborativa e interattiva adun antiquato meccanismo di interazione unidirezionale per il quale non sono affatto predisposti e nei confronti del quale, gli adolescenti in particolare, danno già segni visibili di un rifiuto verso linguaggi, stili di apprendimento e grammatiche cognitive che non appartengono loro e che la scuola si ostina a riproporreimmutati.

5 Nativi digitali e immigrati digitali… il divario Docente-Discente aumenta!!!
Molti insegnanti non si sentono sicuri nell’usodelle tecnologie e nel fungere da guida agli studenti, nel mondo digitale. I docenti vengono classificati come immigrati digitali/tardividigitali Alcuni allievi ne sanno più dei loro docenti su alcuni temi (almenoall'apparenza).

6 Nativi digitali e immigrati digitali tra teorie e realtà

7 Nativi digitali e immigrati digitali tra teorie e realtà alcune possibili risposte ... tecnologie, modelli, contenuti ...

8 1. L'innovazione tecnologica non ha un valore in sé ma assume un significato soltanto se e quando diventa veicolo e/o occasione di innovazione organizzativa e metodologico-didattica. 2. L'innovazione tecnologica non può essere attuata sporadicamente, ma implica l'interazione “virtuosa” tra tutti gli attori che interagiscono in un contesto omogeneo, la continuità nel tempo e il consolidamento di buone prassi. 3. Le innovazioni più significative sono quelle che riescono a diventare patrimonio condiviso di tutti i soggetti coinvolti (insegnanti, studenti, dirigenti, genitori, referenti...) e innescano processi orientati al miglioramento della qualità complessiva dell’organizzazione in cui si collocano. 4. Qualsiasi innovazione tecnologica implica una “visione” sistemica e richiede che si mettano in atto investimenti costanti, strategie permanenti di supporto ai soggetti coinvolti e politiche flessibili di alfabetizzazione, formazione continua e aggiornamento delle competenze. 5. Le innovazioni metodologiche più significative che le tecnologie possonoagevolare o sostenere sono quelle che riportano lo studente al centro delprocesso di apprendimento e lo spingono a essere “attivamente coinvolto”.

9 La tecnologia nella scuola italiana. dalla Classe 2. 0/Scuola 2
La tecnologia nella scuola italiana ... dalla Classe 2.0/Scuola 2.0 alla Classe B.Y.O.D. - 90% delle scuole italiane è dotato di computere laboratoriinformatici - L’80% ha unaLIM - Il 10% usa frequentemente Internet perla didattica ordinaria (il 56,4% degli studenti non l’ha mai utilizzata) e solo un misero 1% fa uso continuativo delle LIM (il 53,8% delle quali giace inutilizzato, mentre il 28,8% patisce un uso alquantosporadico) Dati Eurispes e Telefono Azzurro2013

10 L'ora di “informatica”… nel laboratorio
5minuti spostamento in laboratorio 2minuti accensione deiPC 10 minuti per ripristinare 2-3 PC bloccati omanomessi 5minuti per riportare all’ordine i ragazzi 3minuti per avviare ilsoftware 15-20 minuti dilezione! 10 minuti per la stampante che non stampa o per il server che nonsalva 5minuti spegnimento espostamento

11 La Classe 2.0 ... One to One Computing

12 (“porta il tuo dispositivo”)
Cos’è il B.Y.O.D.?? B.Y.O.D. è l’acronimo di Bring Your Own Device (“porta il tuo dispositivo”) Si origina da diverse “filosofie” aziendali nell’uso dei dispositivi mobili, e ne è l’evoluzione: - BYOT(BringYour OwnTechnology) - “Porta la tua tecnologia” -BYOP(BringYourOwn Phone)- “Porta il tuo telefono” -BYOPC (BringYour OwnPC)

13 Perché il B.Y.O.D.?? Trend mondiale - Piùportatili Sistemieterogenei
- Menopostazionifisse Sistemieterogenei - Il “terminale” varia nel tempo - Terminali difficili da“gestire” Reti locali più leggere Non funziona senza Wireless funzionante Minori costi di gestione Il “terminale” è dell’utente

14 Perché il B.Y.O.D. a scuola?? VANTAGGI
Niente dispositivi tecnologici? Usiamo quelli dei ragazzi (Accelera la digitalizzazione scolastica) Le Classi 2.0 sono nel complesso poche. Le scuole che hanno la fortuna di avere una classe 2.0, è una 1 su 40/50 classi complessive dell'istituto. Uso della propria soluzione SW Manutenzione ZERO perla scuola(compresa la ricarica) Risparmio della scuola Usare il proprio dispositivo fa sentire più a proprio agio La scuola può imparare dagli studenti (App, SW e nuove tendenze) Volano per l'apprendimento indipendente

15 Perché il B.Y.O.D. a scuola?? SVANTAGGI
- Compatibilità tra dispositivi e differenti Sistemi Operativi (Android, Apple, Windows) - Discriminante(il mio PC è più bello e costoso del tuo) - Manutenzione personale del dispositivo (compresa la ricarica) - Rischio furti Nullaosta dei genitori all'uso di dispositivi propri e uso pubblico/privato di ess Infrastruttura adeguata per la connessione Il controllo TOTALE non è possibile

16 REGOLE per il B.Y.O.D. a scuola
Servono regole chiare all’uso dei dispositivi (Lo scopo dell’uso dei dispositivi è quello educativo!) L’organizzazione e gestione delle attività nei modi, tempi e metodi spetta all’insegnante (Le istruzioni sono date dal docente) Serve collaborazione o l’apprendimento è distruttivo (Responsabilità e uso etico dei dispositivi sono indispensabili) I dispositivi DEVONO essere connessi solo con la WiFi scolastica (No connessioni SIM, controllo sul traffico direte) Uso consapevole degli strumenti fuori scuola (Ogni studente DEVE comportarsi responsabilmente online)

17 REGOLE per il B.Y.O.D. a scuola
Non significa fare tutto con il tuo dispositivo, la didattica tradizionale rimane, il dispositivo serve a potenziare l’apprendimento (modi, tempi, spazi). ●Se non ce l’hai lo deve fornire la scuola ●Vietare le registrazioni audio/video senza permesso ●La manutenzione del dispositivo non spetta alla scuola, se il dispositivo è tuo. Può essere utile prevedere delle “sessioni di manutenzione” offerte dalla scuola. ●Tenere i dispositivi sul banco con lo schermo rivolto verso l’alto ●Monitorare le attività(muoversi continuamente nell’aula o utilizzare software di controllo desktop)

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19 Struttura della rete scolastica
Wireless Client Simultanei x Access Point Wireless Manager

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21 Struttura della rete scolastica Consigli pratici
5-30 Access Pointper plesso 1AP ogni 2-3classi Copertura anche in esterno Stesso SSID (nome con cui una rete Wi-Fi o in generale una WLAN si identifica ai suoi utenti) No ripetitori –No MESH Un cavo di rete per Access Point Gestione Centralizzata Wireless Manager Senza limite utenti/AP Gestione canali e potenza automatica Autenticazione

22 Struttura della rete scolastica Consigli pratici
Copertura Wireless3D Non sovrapporre in verticale Alternare tra i piani Alternare i canali (auto)

23 Struttura della rete scolastica Potenza emessa
Hz 2.4 GHz 900W 500 mv 2000mW Wireless Fidelity 100mW (milliWatt) 500mW 5000mW

24 Struttura della rete scolastica Consigli pratici
Alimentazione attraverso cavo di rete Un solo cavo per Access Point Richiede SwitchPoE(tecnica che permette di alimentare apparecchiature utilizzando lo stesso cavo che le collega alla rete dati Ethernet)

25 Struttura della rete scolastica Tutela dell'accesso a Internet da scuola Autenticazione
MAC - Media Access - Control Indirizzo fisico deldispositivo WEP - WiredEquivalentPrivacy - Password condivisa pocosicura WPA(2) - Wi-FiProtectedAccess - Password condivisa pocosicura - Passwordpersonale CaptivePortal Password personale Trasmissione noncrittografata

26 Struttura della rete scolastica – Consigli pratici Server GestioneUtenti
Più noti provider: Freeradius.net Tekradius WindowsServer

27 Tutela dell'accesso aInternet: Software Parental Control es
Tutela dell'accesso aInternet: Software Parental Control es. Windows Live FamilySafety Navigazione Protetta- ProtezioneSoftware Blacklist Protezioneconfigurazione Adatto in ambiente domestico da Windows 7in poi Permette di inviare al genitore settimanalmente report con tempi, siti e attività bloccate della navigazione Sono molti i software (gratuiti o a pagamento) che possono dare questo servizio

28 Tutela dell'accesso a Internet Magic Desktop (Windows)
Navigazione Protetta White List–Dschola Browser più sicuro Protezione Software WhiteList Protezione configurazione Adatto a primaria e infanzia Icone grandi Desktop semplificato Adatto a TouchScreen

29 Tutela dell'accesso a Internet: Firewall
Asso.Dschola– Filtro web per le scuole Il filtro di navigazione open source specifico per le scuole Navigazione Protetta: blacklist esempio - ●Adatto anche alla secondaria ●Ottime prestazioni (fino a 800utenti) ●Protegge tutta la scuola


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