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SISTEMI DI SOSTEGNO DEGLI ORGANISMI.

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Presentazione sul tema: "SISTEMI DI SOSTEGNO DEGLI ORGANISMI."— Transcript della presentazione:

1 SISTEMI DI SOSTEGNO DEGLI ORGANISMI

2 SISTEMI DI SOSTEGNO VEGETALI ANIMALI INFERIORI SUPERIORI INVERTEBRATI

3 QUALE DI QUESTI ORGANISMI POSSIEDE UNA
STRUTTURA DI SOSTEGNO? Tutti questi organismi sono dotati di una propria struttura di sostegno … ma che cos’è esattamente una struttura di sostegno? E’ un apparato rigido di diverso materiale e forma cha ha lo scopo di sostenere il corpo resistendo agli effetti delle forze alle quali è sottoposto.

4 Non tutti gli organismi hanno un sistema di sostegno …
Nel corso dell’evoluzione gli apparti di sostegno si sono modificati, spesso in funzione dell’ambiente in cui vivono gli organismi e del loro stile di vita. Platelminti, come altri invertebrati, non possiedono un vero e proprio apparato di sostegno, ma possiedono uno scheletro idraulico. Si tratta di una cavità piena di liquido che funge in parte da sostegno ma soprattutto da sistema di locomozione.

5 LO SCHELETRO ANIMALE ORGANISMI PRIMITIVI strutture NON articolate
Negli animali tutte le strutture di sostegno sono comunemente note col nome di SCHELETRO (che significa corpo disseccato) la cui evoluzione ha portato alla formazione di strutture sempre più articolate che si possono distinguere in 3 tipologie: esoscheltri, dermascheletri ed endoscheltri. ORGANISMI PRIMITIVI strutture NON articolate per sostegno e protezione ORGANISMI più EVOLUTI struttura articolata per sostegno, protezione e movimento

6 Evoluzione dello scheletro …
… dagli invertebrati I poriferi (o spugne) non hanno un vero e proprio apparato di rivestimento, ma una sorta di scheletro interno non articolato formato dall’unione di piccoli aghi calcarei, silicei o cornei e da fibre

7 Con gli echinodermi (pelle spinosa) compare il DERMASCHELETRO.
Ricci di mare e stelle marine sotto la pelle hanno uno scheletro formato da piastre calcaree munite di spine fra loro rigidamente saldate o articolate e incuneate al di sotto dell’epidermide, da cui il nome di dermascheletro.

8 Con gli artropodi compare l’ ESOSCHELETRO: una corazza esterna che sovrasta l’epidermide da cui viene secreta. L’esoscheletro degli artropodi è una struttura articolata e ha la funzione di conferire: rigidezza sostegno e protezione al corpo, ma anche di ancoraggio per i muscoli.

9 Cos’hanno in comune tutti questi animali?
L’esoscheletro è presente nella maggior parte degli animali, ne sono dotati infatti tutti gli artropodi: insetti Cos’hanno in comune tutti questi animali? Sono tutti piccoli, infatti l’esoscheletro … non può accrescersi! … aracnidi e crostacei

10 … alcuni però fanno eccezione e raggiungono dimensioni maggiori, prova a
comprendere il perché … vivono nell’acqua che ne sostiene il peso e hanno parti degli arti assottigliati che fungono da articolazione Un altro caso particolare è quello delle tartarughe … sono vertebrati, ma con esoscheltro e possono raggiungere notevoli dimensioni perché hanno anche uno scheletro interno

11 Negli animali superiori compare l’ ENDOSCHELTRO; uno scheletro interno molto sviluppato e ben articolato che consente agli animali di accrescere liberamente, per questo fra i vertebrati troviamo le forme animali più grandi. COME NASCE L’ENDOSCHELETRO? 500 milioni di anni fa, in alcuni invertebrati si formò una struttura interna in cartilagine detta corda in cui si inserivano i muscoli che consentivano miglior movimento. La corda dorsale si è trasformata in una complessa struttura ossea da cui deriva l’endoscheletro dei cordati.

12 LO SCHELETRO DEI VERTEBRATI
FUNZIONI: 1) sostegno 3) movimento 5) emopoiesi 2) protezione 4) riserva di minerali COMPOSIZIONE SCHELETRO: + + Tendini (osso + muscolo) Legamenti Tessuto connettivo mineralizzato Cartilagine Dentina Osso Spugnoso Compatto

13 Condrociti (cellule specializzate) immerse in una sostanza amorfa costituita da fibre di collagene in una matrice gelatinosa E’ resistente ma flessibile. in alcuni organismi costituisce l’intero scheletro (squali, lamprede) negli altri vertebrati costituisce la maggior parte dello scheletro nei primi stadi della crescita, poi sostituita da tessuto osseo. CARTILAGINE Dove si trova? Dischi intervertebrali Padiglione auricolare Sinfisi pubica Parte dello scheletro di sostegno delle vie aeree Formata da cellule specializzate (condrociti) immersi in una sostanza amorfa costituita da fibre rigide di collagene (proteina) immerse in una matrice gelatinosa. E’ resistente ma flessibile. In alcuni organismi costituisce l’intero scheletro (squali e lamprede), negli altri vertebrati costituisce la maggior parte dello scheletro nei primi stadi della crescita, poi sostituita da tessuto osseo. Le principali caratteristiche di questo tessuto sono la solidità, la flessibilità e la capacità di deformarsi limitatamente. La cartilagine forma l'abbozzo per la maggior parte delle ossa dello scheletro umano, nonché nelle metafisi durante l'accrescimento corporeo (cartilagine di coniugazione), le quali successivamente verranno mineralizzate e sostituite da tessuto osseo. Nell'adulto la cartilagine permane in corrispondenza delle superfici articolari, nei dischi intervertebrali, nello scheletro del padiglione dell'orecchio esterno, a livello della sinfisi pubica e nei menischi articolari. Inoltre costituisce parte dello scheletro di sostegno delle vie aeree superiori e inferiori. Le principali caratteristiche di questo tessuto sono la solidità, la flessibilità e la capacità di deformarsi limitatamente. La cartilagine forma l'abbozzo per la maggior parte delle ossa dello scheletro umano, nonché nelle metafisi durante l'accrescimento corporeo (cartilagine di coniugazione), le quali successivamente verranno mineralizzate e sostituite da tessuto osseo

14 Nell'adulto la cartilagine permane in corrispondenza delle superfici articolari, nei dischi intervertebrali, nello scheletro del padiglione dell'orecchio esterno, a livello della sinfisi pubica e nei menischi articolari. Inoltre costituisce parte dello scheletro di sostegno delle vie aeree superiori e inferiori.

15 DENTINA E’ composta da cellule dette odontoblasti, analoghe a quelle delle ossa ma prive di matrice mineralizzante. E’ rivestita da smalto o similsmalto.

16 sali minerali L’ OSSO è composto da: cellule ramificate osteociti
immerse in una matrice di osseina (che rende l’osso elastico e resistente agli urti) + sali minerali che danno compattezza e durezza.

17 SPUGNOSO OSSO COMPATTO

18 Tessuto osseo compatto:
Ha una caratteristica disposizione a lamelle concentriche attorno ai canali di Havers, in cui sono contenuti i vasi sanguigni (per nutrimento ed eliminazione di sostanze di rifiuto) e le terminazioni nervose per la ricezione degli stimoli.

19 OSTEONE Canale di Havers lacuna

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22 Tessuto osseo spugnoso:
E’ formato da una specie di reticolo a lamelle; trabecole che gli conferisce l’aspetto poroso di una spugna e consente di resistere alle sollecitazioni meccaniche e sono prive di canali Haversiani. Nella cavità delle trabecole si trova il midollo osseo

23 MIDOLLO ROSSO Nel midollo rosso si formano le cellule del SANGUE (emopoiesi). Alla nascita abbiamo in prevalenza midollo rosso, crescendo, gran parte di questo viene convertito in midollo osseo giallo. Dove si trova: ossa piatte (cranio, vertebre, scapole) tessuto spugnoso delle epifisi delle ossa lunghe (femore e l'omero)

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28 MIDOLLO GIALLO Produce alcuni tipi di leucociti
si trova nella diafisi delle ossa lunghe. nel caso di una grave emorragia, l'organismo è in grado di riconvertire il midollo giallo in quello rosso, al fine di incrementare la produzione delle cellule del sangue.

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30 Ossa lunghe: Sono sviluppate più in lunghezza che in larghezza o spessore. La diafisi all’esterno è fatta da tessuto osseo compatto e all’interno da midollo, le epifisi solo da spugnoso. Si sviluppano nello stesso modo in tutte le dimensioni. Sono più piccole delle precedenti. In superficie uno strato sottile di tessuto osseo compatto; all’interno, tessuto osseo spugnoso. Es. carpo, vertebre.. Ossa corte: Ossa piatte: Sono più sviluppate in larghezza che in lunghezza e spessore. In superficie hanno uno strato sottile di osso compatto, all’interno hanno tessuto spugnoso. Es. cranio, sterno bacino..

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32 ARTICOLAZIONI Le ossa sono unite da giunture che permettono il movimento le articolazioni e sono formate da una superficie di contatto (un’estremità concava e una convessa) e da legamenti. 1) Articolazioni mobili che permettono ampi movimenti per la presenza di un estremità sferica e una dotata di cavità (spalle, femore nel bacino). 2) Articolazioni immobili note come suture; che non consentono alcun movimento come nel cranio. 3) Articolazioni semimobili che consentono movimenti limitati che permettono la rotazione in un solo piano (vertebre, ginocchio, gomito).

33 La Torre Eiffel come il femore.
L’ingegnere Maurice Koecchlin, allievo del matematico svizzero Karl Culmann che aveva studiato a lungo il femore paragonandolo a una gru che sopporta il peso del corpo, fu così affascinato dagli studi del suo maestro che, dovendo progettare la torre, si ispirò a quel modello.

34 FINE


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