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Organ Transplantation from DCD Donors in the Lombardy Region (G

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Presentazione sul tema: "Organ Transplantation from DCD Donors in the Lombardy Region (G"— Transcript della presentazione:

1 Organ Transplantation from DCD Donors in the Lombardy Region (G
Organ Transplantation from DCD Donors in the Lombardy Region (G.Piccolo)

2 OBIETTIVI Presentare lo stato dell’arte sul programma donatori “DCD”
Fornire le dimensioni quali/quantitative Stimolare riflessioni sulle criticità insite nel concetto di DCD e sulle soluzioni applicabili nella rete trapianti per ottimizzarne l’impiego 2 2

3 COORDINAMENTO REGIONALE TRAPIANTI-CRT
SISTEMA REGIONALE TRAPIANTI (DGR 10/ ) COORDINAMENTO REGIONALE TRAPIANTI-CRT COORDINAMENTO REGIONALE TRAPIANTI (CRT) CRR LOMBARDIA NITp SOREU118 AREE DI PROCUREMENT STRUTURE DI TRAPIANTO STRUTTURE DI PRELIEVO CENTRI INNESTO TESSUTI/CELL. BANCHE TESSUTI E CELLULE Ambito di Coordinamento Ambito clinico-operativo * 3

4 Elementi portanti del Sistema Regionale Trapianti
101 Strutture sanitarie attive nel prelievo a scopo di trapianto di organi, tessuti,cellule (175 strutture potenziali) 70 Strutture sanitarie (8 di trapianto di organi),tessuti,cellule 9 Strutture per la certificazione, conservazione e distribuzione di tessuti e cellule 1 Centro di Riferimento Regionale (CRR NITp) Il sistema è governato dal Coordinamento Regionale Trapianti (CRT)

5 Contributo al programma nazionale: Organi (20%); Tessuti (58%)
Programma Lombardo 2018 Organi Tessuti Trapianti:828 Innesti 3416 In lista d’attesa:1852 Prelievi 7813 Contributo al programma nazionale: Organi (20%); Tessuti (58%)

6 Trend donazioni di organi in Lombardia
(per milione di popolazione =p.m.p.) Media nazionale=41,8 Media nazionale=22 2019*= riduzione del 29% Lombardia (proiezione dati al 30 aprile) Regioni con indici più alti donatori segnalati: Toscana, Veneto, Piemonte, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, PA Trento, Marche, Lazio, Abruzzo-Molise, Liguria,Sardegna.

7 Oltre lo “standard” Estensione del rischio infettivologico/neoplastico
Estensione dell'età anagrafica Durata/estensione dell'insulto ischemico-ipossico 7

8 E’ cambiata la tipologia dei Donatori
di organi Vascolare cerebrale Post- anossica Traumatica

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10 Estensione dei criteri di donazione: oltre lo standard “emodinamico”
Donatori a cuore battente in ECMO/ECLS Donatori con arresto cardiaco irreversibile “inatteso” Donatori con arresto cardiaco irreversibile “atteso”

11 Donazione di organi e tessuti in soggetti per arresto cardiocircolatorio
DCD “uncontrolled” Soggetti deceduti in seguito ad arresto cardiaco improvviso (intra-extraospedaliero) senza risposta alle manovre di rianimazione DCD “controlled” Soggetti deceduti in terapia intensiva in seguito ad arresto cardiocircolatorio, dopo sospensione dei trattamenti intensivi per futilità-inefficacia

12 Evoluzione del programma DCD in Lombardia
2008: Programma Alba* - Policlinico San Matteo di Pavia (2009: primo trapianto rene DCD-Pavia) 2013 Programma DCD Lung Monza-Milano Policlinico (2014: (2014: primo trapianto polmoni DCD-Milano Policlinico) 2015: primo trapianto fegato DCD (MI-Niguarda) 2015 Raccomandazioni CNT in merito alla “donazione a cuore fermo (DCD)” in Italia 2017 Delibera regione Lombardia sul programma prelievo-trapianto DCD 2017 primo prelievo combinato di polmoni e fegato DCD (BG-MI Policlinico) 2018 primo trapianto di isole pancreatiche DCD (MI-S.Raffaele) 2019 primo prelievo e trapianto DCD-ECMO team (MI-S.Paolo-Pavia S.Matteo) *Versione 3.0 aggiornata nel giugno 2017

13 “ABC” del prelievo di organi a scopo di trapianto-DCD
A) Criteri Etico/normativi 1. “Dead donor rule” 2. Consenso al prelievo (manifestazione di volontà -legge 91/99) B) Criteri di qualificazione del programma 1. Formazione degli operatori (U-DCD e C-DCD) 2. Governo del sistema a livello regionale (albo strutture di procurement) e nazionale (supervisione e valutazione degli esiti) C) Criteri di valutazione ex vivo degli organi 1. Utilizzo delle MP (machines perfusion) 2. Valore aggiunto delle MP (“organ banking”, safety&quality)

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16 Attività di reperimento da donatore DCD in Lombardia (2008 – 2018)
Struttura di prelievo Segnalati Procurati Utilizzati Opposizioni Bergamo PGXXIII 8 - BS-Civili 4 3 Crema 1 Cremona MI-Legnano 5 MI-Niguarda 2 MI-Policlinico MI-S.Paolo MI-S.Raffaele MB-Monza 7 PV-Pavia 51 45 28 VA-Varese Lombardia 91 81 53 16

17 CONCLUSIONI L'implementazione di un programma regionale di trapianto da DCD: 1. genera un aumento significativo dei trapianti senza penalizzare il risultato 2. è condizionata dal livello di “commitment” regionale e dal coinvolgimento delle Direzioni ospedaliere 3. richiede innovazione culturale, biomedica e network di “linee trapiantologiche” 17


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