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“LA LOGISTICA IN EMERGENZA”

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Presentazione sul tema: "“LA LOGISTICA IN EMERGENZA”"— Transcript della presentazione:

1 “LA LOGISTICA IN EMERGENZA”
Airola (BN), 24 aprile 2013 Dario Alfonso Ricci

2 Esempi di tendopoli

3 Emergenza Nord Africa – Tendopoli di Manduria (TA)

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7 CAPITOLO 1° Definizione di logistica e concetti principali.
La logistica in emergenza. Principali materiali DPC. Accessori per tende. Principali materiali C.A.P.I. Soluzioni di trasporto.

8 Definizione di logistica e concetti principali
“Disposizione di persone o cose in modo funzionale a un dato scopo” La logistica in Protezione Civile "l'insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governano i processi di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione delle risorse in caso di emergenza” FAR ARRIVARE LE RISORSE DI PERSONALE, DI BENI E SERVIZI NECESSARI, AL POSTO GIUSTO, AL MOMENTO GIUSTO, AL TEMPO GIUSTO, NELLE GIUSTE CONDIZIONI E CON IL CORRETTO BILANCIAMENTO DI NECESSITÀ E RISORSE

9 La logistica in emergenza
ATTIVAZIONE DELLE RISORSE LOGISTICHE DISPONIBILI DELLE COMPONENTI E STRUTTURE OPERATIVE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE 9

10 La logistica in emergenza ALLESTIMENTO CENTRI OPERATIVI
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11 La logistica in emergenza
ALLESTIMENTO AREE DI EMERGENZA PMA E OSPEDALI DA CAMPO

12 Principali materiali DPC
Risorse del Dipartimento della protezione civile Tenda Autostabile Tenda Pneumatica Grelle – Condizionatori – Radiatori - Impianti elettrici campali Climatizzatore Gruppo Elettrogeno Torre Faro

13 Principali materiali DPC
TENDA PNEUMATICA Ingombro mt. 13 x 8,60 7,55 x 5,60 13

14 Principali materiali DPC
TENDA AUTOSTABILE 280 247 210 200 600 (800) 530 125 70 Tenda autostabile ad armatura metallica a 3 e 4 campate, nelle diverse configurazioni: TENDA TIPO: A Tenda 3 campate completa di accessori : Impianto Elettrico, Pavimento in grelle e tappeto antipolvere B Tenda 3 campate senza accessori C Tenda 4 campate completa di accessori : Impianto Elettrico, Pavimento in grelle e tappeto antipolvere D Tenda 4 campate senza accessori. 14

15 Principali materiali DPC
TENDA PNEUMATICA – ACCESSORI INTERNI DIFFUSORE ARIA CLIMATIZZATA IMPIANTO ELETTRICO TAPPETO ANTIPOLVERE

16 Accessori per tende Nr. 2 Estintori gruppo elettrogeno 450x620x470
Peso cadauno kg. 40 Compressore per gonfiaggio tende pneumatiche Nr. 2 fari 600x250x600 Peso cadauno kg. 25 Nr. 2 stativi telescopici 200x200x2230 Peso cadauno kg. 25 Ceste metalliche di contenimento tende ed accessori

17 Principali materiali DPC
Composta da n. 6 fari, di cui 2 in testa da 1500 watt fari alogeni, e i quattro sotto da 400 watt a vapori di sodio (tutto ip55) Altezza max palo telescopico mt. 11 palo telescopico a 8 sfili con sistema pneumatico. Dim. Ingombro con timone alzato completamente in alto (Min ingombro longitudinale) : 3700 (l) x 2290 (w) x 2142 (h) mm (tolleranza ± 10mm); Dim. Ingombro con timone completamente esteso (Max ingombro longitudinale) : 4600 (l) x 2290 (w) x 2142 (h) mm (tolleranza ± 10mm); Peso complessivo privo di gasolio : 1900 Kg. Motore diesel 3 cilindri Lombardini modello LDW Potenza media 14 KW a 1500 giri/min. - Cilindrata 1649 cc Iniezione indiretta - Raffreddamento a liquido - Capacità serbatoio lt Autonomia a pieno carico 12h. circa. Consumo medio 5 l/h. Torre Faro Kometa

18 Principali materiali DPC
GRUPPO ELETTROGENO DA180KvA CARRELLATO E AVIO-ELITRASPORTABILE PESO DIMENSIONI Kg Lb Lunghezza: 3,750 m Profondità: 1,80 m Altezza: 2,60 m. M³: 17,55 18

19 Principali materiali DPC Climatizzatori Athena

20 Principali materiali DPC
Alcuni esempi di condizionamento delle tende

21 Principali materiali DPC
Container ISO 1 C PESO Kg. 2800/2900 Porte su entrambi i lati corti

22 Principali materiali DPC
Specifiche tecniche container 40 ft 30 ft 20 ft 10 ft 22

23 Principali materiali DPC
Alcune informazioni sui Container ISO 1C e ISO 1D, AVIO-ELI Trasportabili Container con lettera “A” di colore nero (contenenti nr. 4 tende pneumatiche (PC 07) a 4 campate, complete di accessori); Container con lettera “B” di colore nero (contenente nr. 6 climatizzatori mod. Athena e nr. 6 cavi per il collegamenti); Container con lettera “A” di colore rosso (contenente nr. 8 tende autostabili a 3 campate, complete di accessori); Container con lettera “B” di colore rosso (contenente nr. 15 tende autostabili a 3 campate, senza accessori); Container con lettera “C” di colore rosso (contenente nr. 6 tende autostabili a 4 campate, complete di accessori); Container con lettera “D” di colore rosso (contenente nr. 12 tende autostabili a 4 campate, senza accessori) 23

24 Principali materiali DPC
CONTAINER ISO 1D IMPIANTO ELETTRICO CAMPALE L’impianto è in grado di servire sino ad un massimo di 40 tende siano esse Autostabili o Pneumatiche. Il suo peso complessivo è pari a Kg Dimensioni: larghezza m 2,438, lunghezza m 3,045 altezza m 2591 A * B * C * D 24

25 Elenco materiali elettrici presenti dentro container impianto campale
Anno di costruzione : 2008 N.Serie : xxxx Part number: TK10065 Peso Kg Dimensioni - (larg. x lungh. x alt.) x3045x2591mm Elenco materiali contenuti nel container Codice Q.Tà Descrizione 99999QSL1 5 Quadro "BLOCCO TENDE" 2° livello Art QSL1 Cassetta di ripartizione Art Presa 20A DSN1 2P+T ART Marechal TK B 1 Cavo H07RN-F 5X25mmq lunghezza = 75m collare Bianco TK G 2 Cavo H07RN-F 5X25mmq lunghezza = 62m collare Giallo TK R 2 Cavo H07RN-F 5X25mmq lunghezza = 37m collare Rosso TK B 5 Cavo H07RN-F 3X10mmq lunghezza = 32m collare Bianco TK G 5 Cavo H07RN-F 3X10mmq lunghezza = 24m collare Giallo TK R 5 Cavo H07RN-F 3X10mmq lunghezza = 15,7m collare Rosso TK V 5 Cavo H07RN-F 3X10mmq lunghezza = 7,5m collare Verde TK Cavo H07RN-F 3X2,5mmq lunghezza = 20m alimentazione container TK Dispositivo antischiacciamento lunghezza = 0,5m TK Dispositivo livellamento container TK Estintore a polvere 6Kg cl.34A-144B-C TK Brache (complete di grilli e ganci) x sollevamento container TK Cinghie spanset con tensionatore TK Dispersore di terra a picchetto 1,5m con corda di terra sezione 35mm da 6m TK Carrello con ruote pneumatiche TK Scaletta mobile TK Custodia e manuali TK Cartello monitore di forma triangolare catarifrangente con il simbolo centrale del fulmine TK Cartello monitore con dicitura "cavi elettrici interrati" in giallo su sfondo blu TK Cartelli monitori con dicitura "attraversamento cavi elettrici"in giallo su sfondo blu TK Paletti per cartelli monitori TK Cassetta per attrezzi 1 Mazzetta 1,5Kg 1 Forbici 1 Serie giraviti 8 pz. 1 Serie chiavi spaccate 6-22 1 Pinza universale CODICE A BARRE

26 Principali materiali DPC
CONTAINER DPC ISO 1D con 6 TENDE pneumatiche a 4 ARCHI con IMPIANTI ELETTRICI Descrizione contenuto n. 6 sacchi tenda; n. 6 sacchi picchetti (collo 1); n. 6 sacchi picchetti (collo 2); n. 6 sacchi paleria; n. 6 sacchi gonfiatore e kit riparazione; n. 6 sacchi impianti elettrici (collo 1); n. 6 sacchi impianti elettrici (collo 2). peso kg 4106 circa 26

27 Principali materiali C.A.P.I.
TENDA MINISTERIALE P.I.88

28 Principali materiali C.A.P.I.

29 Soluzioni di trasporto Movimentazione e trasporto delle risorse
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30 Soluzioni di trasporto

31 Capitolo 2° Concetto di aree di ricovero e di accoglienza della popolazione Aree di ammassamento dei soccorritori Poli logistici.

32 Concetto di aree di ricovero e di accoglienza della popolazione
AREE DI RICOVERO DELLA POPOLAZIONE Le Aree di Ricovero della popolazione sono strutture coperte – rischio idrogeologico dette anche “Centri di accoglienza” (ostelli, alberghi, abitazioni private, ecc.) - o luoghi in cui saranno allestite tende – “Aree di accoglienza” rischio sismico - in grado di assicurare un ricovero alla popolazione colpita. I requisiti sono: sicurezza del sito a frane, crolli allagamenti; vicinanza a reti idriche, elettriche e fognarie; sicurezza del percorso per il raggiungimento dell’area; eventuale polifunzionalità. 32

33 Concetto di aree di ricovero e di accoglienza della popolazione
Centri di accoglienza Sono gli alloggi per la popolazione da utilizzare per il periodo di tempo necessario al superamento dell’emergenza; a tale scopo si possono utilizzare strutture coperte come ostelli, alberghi, scuole, palestre, padiglioni fieristici, ecc. I requisiti sono: ubicazione in aree non soggette a rischio sicurezza e semplicità del percorso per il raggiungimento del centro spazi liberi nelle immediate adiacenze per parcheggi e per consentire manovre periodo di utilizzo relativamente breve. 33

34 Aree di ammassamento dei soccorritori
AREE DI AMMASSAMENTO SOCCORRITORI Da tale area partono i soccorsi coordinati dai Centri Operativi I requisiti sono: sicurezza del sito a frane , crolli allagamenti; vicinanza a reti idriche, elettriche e fognarie; sicurezza del percorso per il raggiungimento dell’area; raggiungibilità mediante mezzi di grande dimensione; eventuale polifunzionalità. 34

35 Principali Poli logistici
DPC CAPI CRI Piacenza Roma Settingiano 35

36 Capitolo 3° PREDISPOSIZIONE DI TENDOPOLI IN EMERGENZA
Prontuario Speditivo Elenco analitico delle attività da svolgere. Scelta delle aree. Delimitazione dell’area Fasi di allestimento. Viabilità interna e disposizione tende e servizi. Preparazione dei sottofondi. Servizi essenziali, reti idrauliche fognarie, servizi igienici.

37 Elenco analitico delle attività da svolgere
Scelta dell’area Preparazione dei sottofondi urbanizzazioni Impianto idrico Impianto elettrico Impianto fognario Viabilità interna Recinzione dell’area Scelta e ordinazione dei materiali tende Gruppi elettrogeni Servizi igienici Cucina e mensa

38 SCELTA DELL’AREA Pianeggiante Proprietà pubblica Non soggetta a vincoli idrogeologici Non soggetta a ristagni di acqua Non scoscesa Non soggetta a rischio industriale Sono possibili anche aree private purché sia ben chiara la tipologia di comodato

39 Esempi di aree idonee Aree di campagna pianeggianti
Aree vicino a centri urbani con sottofondo stabile in ghiaia già compattata Aree in terreno agricolo compatto Appezzamenti di terreno vicino a centri urbani e strade Aree a verde urbano Aree in prossimità dei centri urbani Grandi piazzali in prossimità dei centri urbani Aree già urbanizzate e pavimentate

40 Scelta dell’Area (raccomandazioni)
E’ sempre preferibile scegliere un’area di proprietà pubblica. Optare per un terreno più pianeggiante possibile, meglio se già urbanizzato. Valutare esposizione agenti atmosferici. Verificare la vicinanza o la presenza di servizi essenziali. Verificare la vicinanza di elettrodotti, metanodotti, e la presenza di eventuali servitù. Valutare il collegamento viario dell’area. Valutare possibili rischi nelle immediate vicinanze (industrie, rischi idrogeologici ecc).

41 Alcuni elementi per una tendopoli
Estensione: 1-2 ettari Popolazione accolta: (32-64 tende) Una tenda per nucleo familiare Tenda /struttura pronto soccorso/farmacia Cucina da campo Tenda sociale per mensa e distribuzione pasti 1 bagno per 12 persone 1 doccia per 20 Bagni per disabili Lavanderia stireria Magazzino Area soccorritori Area parcheggio Area servizi Geografia sociale:distribuzione della popolazione, rapporto con il territorio e rapporti tra le micro comunità locali - campanilismo

42 Fasi di allestimento Delimitazione dell’area
Preparazione dei sottofondi Predisposizione della recinzione Predisposizione e progettazione delle urbanizzazioni Delimitazione degli spazi riservati ai servizi Programmazione della viabilità interna al campo Delimitazione dello spazio delle tende

43 Delimitazione dell’area
Una volta individuata l’area, se la stessa non risulta già essere delimitata, è necessario delimitarla previo picchettatura utilizzando le seguenti attrezzature. Picchetti in legno o metallici Nastro segnaletico Rete plastificata su idonei sostegni Orso Grill metallico su sostegni prefabbricati

44 Verifica delle quote dell’area, planimetria e suddivisione dell’area
Programmare una o più pendenze per regimazione acque meteoriche. Verificare le quote dl terreno per programmare così le successive operazioni di preparazione dei sottofondi evidenziando ove è necessario riportare o rimuovere terreno. Disegnare planimetria cartacea dell’area e riportare la suddivisione delle varie aree di servizio (zona tende, mensa, cucina, gruppi elettrogeni,locali igienici, aree comuni ecc..). Riportare previo strumenti segnaletici sul terreno dell’area le varie suddivisioni già pianificate in planimetria. Programmare previo calcolo delle pendenze che a fine lavoro la superficie dell’area sia completamente in piano salvo le quote di pendenza necessarie per la regimazione delle acque meteoriche con un massimo dell’1,5% di pendenza.

45 Planimetria dell’area e disposizione tende, viabilità interna e servizi
Tale operazione assume un aspetto fondamentale per poter compiere lo studio e la progettazione per la predisposizione dei servizi essenziali con attenzione particolare per gli impianti elettrici, idraulici e fognari.

46 Disposizione tende e viabilità interna

47 Viabilità interna tendopoli
In tutte le soluzioni di allestimento che andremo ad adottare è indispensabile garantire una viabilità di servizio ad anello che copra l’intero perimetro della tendopoli. Tale strada che dovrà essere carrabile, dovrà essere predisposta tra la recinzione e le tende e dovrà avere una larghezza non inferiore a ml 3,50. Inoltre è necessario prevedere una serie di strade di uguali caratteristiche di collegamento tra l’anello perimetrale e i vari blocchi di tende. Tra tenda e tenda è necessario predisporre una strada pedonale di larghezza non inferiore a ml 1,5 necessaria per ispezionare e manutenzionare gli impianti delle singole tende. Esempio di viabilità tra anello perimetrale e blocchi tende Esempio di viabilità perimetrale Esempio della viabilità tra tenda e tenda per ispezione impianti

48 PRINCIPALI OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA PER TENDOPOLI
Preparazione dei sottofondi; Viabilità interna principale; Viabilità interna secondaria pedonale/traffico leggero; Percorsi pedonali tra unità abitative; Fornitura energia elettrica 3 KW ( per ciascuna unità abitativa); Rete di messa a terra elettrica; Illuminazione perimetrale e interna del campo; Allaccio alla rete idrica e posa in opera di fontane pubbliche; Allaccio P.I.M. alla rete fognaria se esistente o realizzazione di impianto fognario; Allaccio rete telefonica e istallazione di strutture da adibire a posti di telefonia pubblica; Predisposizione di rete antincendio e recinzione della tendopoli.

49 Preparazione dei sottofondi previo scotico del piano di campagna e successivo riporto di materiale detritico max cm 10 Realizzazione di opere fognarie e idrauliche principali Messa in opera di servizi igienici (chimici /smaltimento in fognatura) Regimazione acque meteoriche e opere di drenaggio del terreno, cavidotti servizi essenziali

50 Servizi Fornitura energia elettrica 3 KW ( per ciascuna unità abitativa); Rete di messa a terra elettrica; Illuminazione perimetrale e interna del campo; Allaccio alla rete idrica e posa in opera di fontane pubbliche; Bagni chimi , allaccio P.I.M. alla rete fognaria o posa in opera di Vasche Imhoff; 50

51 Servizi Cucina da campo Zona distribuzione pasti Mensa
Magazzino derrate alimentari cella frigo Zona carico e scarico derrate alimentari Serbatoio acqua 51

52 Urgenze Individuazione di aree di accoglienza Pasti caldi
Bagni chimici PMA NECESSITÀ IMMEDIATE: Grandi quantità di ghiaia e quindi individuazione di cave. Individuazione di magazzini di materiale edile idraulico ed elettrico. Attrezzatura manuale da muratore, carpentiere e meccanico. Carburante Quadri elettrici Escavatori e muletti Elettricisti e idraulici 52

53 TENDOPOLI

54 IN ESTATE CREARE SPAZI OMBRA PER LA POPOLAZIONE
A FINI IGIENICI, E’ IMPORTANTE PREDISPORRE NELLA TENDOPOLI, PREFERIBILMENTE VICINO ALLA MENSA E CUCINA, DEI LAVATOI PER CONSENTIRE FREQUENTI LAVAGGI DELLE MANI DI OSPITI ED OPERATORI. IN ESTATE CREARE SPAZI OMBRA PER LA POPOLAZIONE E STRUTTURE OMBREGGIANTI PER TENDE

55 TENDOPOLI

56 TENDOPOLI

57 TENDOPOLI

58 Perché? La scelta delle aree di emergenza dovrebbe essere fatta in fase di pianificazione ed aggiornata ma…. REQUISITI MINIMI dimensioni sufficientemente ampie e certe; drenaggio del terreno e allaccio alle reti dei servizi; impianto di illuminazione notturna e recinzione; presenza di parcheggi e vie di accesso. 58

59 La sicurezza degli operatori
D.L. del 13 aprile 2011, pubblicato nella G.U. n. 159 dell'11 luglio 2011 Il provvedimento disciplina l’applicazione delle disposizioni in materia di sicurezza contenute nel decreto legislativo n. 81/2008 ai volontari di protezione civile, della Croce Rossa Italiana, del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e dei Vigili del Fuoco Volontari delle Province Autonome di Trento e Bolzano e della Regione Valle d'Aosta. Il decreto tiene conto, come previsto dalla legge, delle particolari esigenze di servizio che caratterizzano l'intervento dei volontari di protezione civile e contiene disposizioni operative per assicurare il più alto livello di sicurezza a tutti gli operatori volontari del sistema nazionale della protezione civile. “L’operatore è il primo responsabile della propria sicurezza ed incolumità. La sicurezza è anche una responsabilità individuale”

60 La sicurezza Nella realizzazione e gestione di aree di accoglienza, è opportuno e necessario seguire quanto previsto dalle leggi vigenti in materia di prevenzione e sicurezza. 60

61 La gestione del campo e il ruolo dell’Amministrazione locale
L’Amministrazione locale deve contribuire realmente alle fasi di scelta ed allestimento delle aree attraverso l’individuazione di un referente del Sindaco . Individuazione di un Capo campo per la gestione delle attività tecnico operative e di un suo staff. Disponibilità di una struttura, camper, tenda per la segreteria, con presenza di un referente del Sindaco, redazione di un diario del campo. Collaborazione e supporto in tutte le fasi del processo di allestimento dell’area. Relazione tecnica speditiva delle aree utilizzate (descrizione e documentazione fotografica). Censimento della popolazione e continuità amministrativa anche attraverso uno spazio appositamente dedicato (sportello del cittadino). Monitoraggio dei materiali presenti e di quelli in entrata – registro carico e scarico. Aspetti di igiene, sicurezza e salute. Smaltimento rifiuti, raccolta differenziata. Estintori e/o presidio antincendio – piano di emergenza interno. Squadra lavori per guasti tecnici (elettrico, idrico, etc.). Piano di chiusura del campo e relazione sullo stato dell’arte dell’area e dei materiali.

62 CHE COSA BISOGNA EVITARE DI FARE DURANTE L’ALLESTIMENTO DI UNA TENDOPOLI E DURANTE IL SUO SMONTAGGIO ?

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69 D.P.C. Uff. EME servizio gestione delle risorse in emergenza

70 CI SONO DELLE DOMANDE ?

71 “LA LOGISTICA IN EMERGENZA”
Foligno, 22 maggio 2012 Dario Alfonso Ricci


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