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Lessico della violenza violenza delle parole
per Il Giorno della memoria 2013
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La vita offesa, la vita negata
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LE VITTIME E I CARNEFICI Memoria della vita negata
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1. Invenzione e identificazione
22
2. Stigmatizzazione e autoaffermazione
35
3. Separazione e rispettabilità
47
4. Spoliazione, divisione, massificazione
54
5. Umiliazione e deumanizzazione
62
6. Ghettizzazione e deperimento
76
7. Deportazione verso «ignota destinazione»
90
8. Concentramento e annichilimento
108
9. Annullamento
132
10. La «soluzione finale»
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Nell’ottobre del 1943 c’è chi disse…
E' assolutamente sbagliato proiettare la nostra anima intrepida con i suoi sentimenti profondi, la nostra gentilezza, il nostro idealismo su popoli alieni ... Dobbiamo essere onesti, corretti, leali e camerateschi con nostri consanguinei e con nessun altro. Quello che accade ai russi, quello che accade ai cechi, mi è assolutamente indifferente.
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Tutto il sangue buono che può trovarsi tra le diverse nazioni dovremo acquisirlo per noi, se necessario portando via i bambini e facendoli crescere tra noi. Che gli altri popoli vivano confortevolmente o muoiano di fame mi interessa solo nella misura in cui ne abbiamo bisogno come schiavi per la nostra cultura; a parte ciò, il loro destino non mi interessa affatto. Che donne russe periscano esauste mentre scavano una trincea anticarro mi interessa solo nella misura in cui la trincea anticarro è completata per la Germania.
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Non dobbiamo essere rozzi e spietati se non necessario, è chiaro
Non dobbiamo essere rozzi e spietati se non necessario, è chiaro. Noi tedeschi che siamo il solo popolo al mondo ad avere un atteggiamento decente verso gli animali, assumeremo un atteggiamento decente anche verso questi animali umani, ma è un crimine contro il nostro stesso sangue preoccuparci di loro e attribuirgli ideali.
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Vi parlerò qui con grande franchezza di un argomento molto serio
Vi parlerò qui con grande franchezza di un argomento molto serio. Dobbiamo ora discuterne apertamente tra di noi, ma non di meno mai accennarne in pubblico. Mi riferisco alla evacuazione degli ebrei, allo sterminio del popolo ebraico. Si tratta di una di quelle cose che sono facili da dire. "Il popolo ebraico deve essere sterminato" sostiene ogni membro del partito.
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«E' chiaro, è parte del nostro programma, la eliminazione degli ebrei, lo sterminio, ebbene, lo faremo». Ma ecco che vengono tutti, gli ottanta milioni di buoni tedeschi, e ognuno ha il suo ebreo decente da segnalare. Certamente gli altri sono maiali, ma questo è proprio un ebreo speciale. Di tutti coloro che parlano così nessuno ha dovuto assistere, nessuno ha dovuto sopportare. La maggioranza di voi sa che cosa significhi vedere cento cadaveri che giacciono insieme, cinquecento o mille.
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Essere passati attraverso tutto ciò e, a parte qualche caso, esempio di debolezza umana, essere rimasti decenti, questo ci ha reso duri. Questa è una pagina gloriosa nella nostra storia che non è mai stata scritta né sarà mai più scritta in futuro.
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Possiamo dire di avere adempiuto questo compito per amore del nostro popolo. E non ne abbiamo sofferto danno nella nostra interiorità, nella nostra anima, nel nostro carattere.
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