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Scelta e Preparazione di una Salita

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Presentazione sul tema: "Scelta e Preparazione di una Salita"— Transcript della presentazione:

1 Scelta e Preparazione di una Salita
SCUOLA PERMANENTE di ALPINISMO E ARRAMPICATA LIBERA “COSIMO ZAPPELLI” 15° CORSO di ALPINISMO AVANZATO SU ROCCIA (AR2) – 2019 Sezione di Pontedera Scelta e Preparazione di una Salita 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

2 PREPARAZIONE di UNA SALITA
In montagna la regola principale è la PRUDENZA Si elimina il rischio di errori e di pericoli in tre momenti: 1) Fase di progettazione  a casa 2) Fase preliminare  sul posto 3) Fase di conduzione  durante l’ascensione 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

3 FORMAZIONE DELLA CORDATA E SCELTA DELLA SALITA
Condizioni degli alpinisti: Situazione personale: forma fisica e allenamento; condizione psicologica; preparazione tecnica. Compagni di cordata: esperienza alpinistica e competenze tecniche; capacità psico-fisiche Condizioni della montagna: Scelta del tipo di salita (gruppo montuoso, parete o cresta, roccia, ghiaccio, neve, misto) in relazione a stagione, quota, temperature, luoghi meno esposti alle scariche di sassi e ghiaccio 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

4 CONDIZIONI METEO Bollettino meteorologico
- Precipitazioni previste e visibilità Temperature: con quota dello zero termico oltre i mt., valutare la fattibilità di salite di ghiaccio/misto - Venti, direzione ed intensità - Previsioni a breve e medio termine 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

5 CONDIZIONI METEO 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

6 CONDIZIONI METEO 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

7 CONDIZIONI METEO Informazioni complementari: - Gestori di Rifugi - Guide Alpine locali - Persone esperte e fidate (e che magari hanno percorso quell’itinerario di recente, NON 30 anni fa!!!) 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

8 INFORMAZIONI SULLA SALITA
Guide, carte topografiche, tracciato di rotta, relazione: • Accesso al massiccio, avvicinamento al rifugio; • Caratteristiche dell’itinerario: difficoltà, dislivello, quota, orientamento dei versanti, accesso alla parete, ritorno, possibilità di ritiro • Individuazione zone critiche: tratti esposti alla caduta di roccia/ghiaccio, crepacci, seracchi, pendii ripidi da attraversare • bussola, altimetro, GP, carte topografiche • individuazione di itinerari alternativi (il così detto piano B!) 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

9 INFORMAZIONI SULLA SALITA
Prima di tutto diamo un occhio alle Scale di Difficoltà Tieni conto di: -Lunghezza della via -Tipo di chiodatura -Possibilità di ritirata -Isolamento -Difficoltà di avvicinamento e discesa -Pericoli oggettivi -Reperibilità della via 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

10 INFORMAZIONI SULLA SALITA
Ma prima diamo un occhio alle Scale di Difficoltà Introdotte dall’UIAA (Union Internationale des Associations d'Alpinisme ) -F (Facile) -PD (Poco Difficile) -AD (Abbastanza Difficile) -D (Difficile) -TD (Troppo/Molto Difficile) -ED (Estremamente Difficile) -EX / ABO (Eccezionalmente Difficile - Abominevole) 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

11 INFORMAZIONI SULLA SALITA
15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

12 INFORMAZIONI SULLA SALITA
Scala di difficoltà nell'arrampicata artificiale: A0 È il grado base dell'arrampicata in artificiale. La progressione avviene prevalentemente in libera, ma chiodi o altre assicurazioni estremamente solide sono utilizzati come appiglio o appoggio; le staffe non sono necessarie. Viene valutato A0 anche tenersi o farsi tenere in trazione sulla corda e compiere pendoli. A1 Arrampicare richiede poca forza indipendentemente dalla verticalità della parete. Chiodi e altre assicurazioni si collocano con facilità e offrono un'ottima tenuta. È sempre sufficiente l'uso di una staffa per ogni membro di cordata. A2 Maggiori difficoltà nella salita in artificiale, con tratti lisci o leggermente strapiombanti. Gli ancoraggi si possono collocare con più difficoltà e offrono una tenuta non sempre ottima. Richiede l'impiego di 2 staffe per ogni membro di cordata, una buona tecnica per il loro uso e un buon allenamento fisico. A3 Salita in artificiale molto difficile e faticosa. È piuttosto difficile e non immediato posizionare le assicurazioni e la loro tenuta è limitata. Crescono le difficoltà tecniche di manovra e spesso si ha a che fare con tetti molto pronunciati. Necessita di almeno 2 staffe per membro di cordata e una buona tecnica per il recupero. Si usano anche gli skyhooks. A4 Salita caratterizzata in maniera crescente dalla precarietà delle assicurazioni artificiali, non più sufficienti a garantire una buona assicurazione. Largo uso di cliffhanger e skyhooks. A5 Il rischio di caduta e relativo strappo del materiale in parete è sempre più alto. 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

13 R = Rischio S = Spittatura S1 R1
Spittatura normale, come quella utilizzata in falesia. Distanza mai superiore ai 3-4 m tra uno spit e l'altro. Lunghezza potenziale caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze. S2 Spittatura distanziata e tratti obbligatori tra le protezioni. Lunghezza potenziale caduta una decina di metri al massimo e volo senza conseguenze. S3 Spittatura distanziata, passaggi quasi sempre obbligatori. Distanza tra gli spit anche superiore ai 5 metri, voli lunghi ma non eccessivamente pericolosi. S4 Spittatura molto distanziata (oltre i 7 metri), passaggi obbligatori. Una caduta può potenzialmente provocare un infortunio. S5 Spittatura oltre i 10 metri, passaggi obbligatori e tratti dove una caduta può sicuramente provocare un infortunio (caduta su terrazzi e cengie o al suolo). S6 Spittatura solo parziale e posizionata lontano dai passaggi chiave, tratti molto lunghi, anche superiori ai 20 m, in cui una caduta può avere conseguenze anche letali. R1 Facilmente proteggibile con protezioni sempre solide, sicure e numerose. Limitati tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta qualche metro e volo senza conseguenze. R2 Mediamente proteggibile con protezioni sempre solide e sicure ma più rade. Tratti obbligatori tra le protezioni. Lunghezza potenziale caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze. R3 Difficilmente proteggibile con protezioni non sempre buone e distanti. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta fino a 7-8 metri al massimo, e volo con possibile infortunio. R4 Difficilmente proteggibile con protezioni scarse o inaffidabili e/o distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta fino a 15 metri con possibilità di fuoriuscita di ancoraggi e volo con probabile infortunio. R5 Difficilmente proteggibile con protezioni scarse, inaffidabili e distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Possibilità di lunghe cadute e di fuoriuscita di ancoraggi che può determinare un volo fino a terra con infortunio sicuro. R6 Improteggibile se non per brevi e insignificanti tratti lontani dai passaggi chiave del tiro. Una eventuale caduta può avere conseguenze anche letali. Alpi Apuane - Monte Alto  Via del Grillo Difficoltà : AD (IV con passi IV+, obbligatorio IV  S2-R2) Esposizione : Est, i primi quattro tiri E-NE) 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

14 INFORMAZIONI SULLA SALITA
L’importanza di avere una buona relazione della salita che si vuole intraprendere 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

15 INFORMAZIONI SULLA SALITA
Traversata dei Bimbi - Monte Procinto (Apuane) 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

16 INFORMAZIONI SULLA SALITA
Traversata dei Bimbi - Monte Procinto (Apuane) AD+, III+, V+ la Bimba (obb. 4B), II, C2/R2, NW Accesso: dall'Autostrada Genova-Livorno uscita Versilia per Seravezza, quindi per Stazzema. Poco prima del paese di Stazzema seguire una strada a destra con le indicazioni per il Rifugio Forte dei Marmi. A un parcheggino sulla sinistra si lascia la macchina e si prosegue a piedi verso destra, per il rifugio. Appena partiti al bivio si prende a sinistra il sentiero 6 del CAI e, dopo aver passato un B&B e poi un casolare si imbocca il sentiero 5 bis fino ad arrivare ai piedi delle prime rocce. Da qui a sinistra seguendo un sentiero, poi segnato come "alla crestina", che corre al piede delle rocce. Si giunge alla sella che separa il Procinto (dalla classica forma a panettone) dai Bimbi. L'attacco è in corrispondenza di uno strano sasso a forma di proboscide; si parte assicurandosi ad una clessidra. Necessari 8 rinvii, cordini. Difficoltà III+ a meno che non diversamente specificato, esposizione Nord all'attacco, poi in cresta Est-Ovest. L1 - si parte da una clessidra con un passetto di IV, quindi si obliqua di poco verso sinistra (uno spit e due chiodi). Si salta la prima catena e si esce in cresta (ci si espone all'improvviso, piccolo brivido), un chiodo sulla parete di sinistra, poi su difficoltà più basse fino a un alberello, sosta con catena accanto. Partenza IV poi III+ L2 - si sale lungo la cresta (sprotetta ma molto facile, andando dritti verso l'unico chiodo a 10 m è molto più difficile). Sosta con catena. Un passo di III e poi II XX - si supera una prima gobbetta alberata seguendo un sentiero, poi si scende e si risale sempre lungo il filo di cresta, fino ad una catena. Si scende in disarrampicata con corda per circa 15 m. L3 - fare sosta ai massi alla sella; si traversa tre metri verso sinistra, una piccola clessidra altezza faccia, poi failmente in verticale fino ad un terrazzino II. L4 - la via prosegue a sinistra lungo una fessura-caminetto (un ch., IV) poi a un altro chiodo lungo un diedro, facile ma sprotetto (ben proteggibile con friend medi, nel caso). Sosta con catena. II e passi di III, un passo iniziale di IV. XX - superare la cresta, quindi calata in doppia fino alla sella con la Bimba. Catena per la calata. Attenzione a non impigliare la corda. XX - seguire il sentiero in discesa, fino ad una evidente fessura nella roccia. Seguendo sulla sinistra il bordo della fessura si arriva ad una catena, da cui ci si cala Legenda: 5C grado (obb. 4C) grado obbligatorio, I ambiente montano, S1 protezioni, W esposizione Ambiente montano: I: falesia multipitch II: via di montagna addomesticata con fuga sempre semplice e ritorno alpinistico ma facile III: via di montagna con fuga lunga o discesa alpinistica IV: via di montagna isolata con fuga alpinistica o discesa complicata Protezioni: S1: spit da falesia S2: spit lunghi (> 4 mt) S3: spit solo nei punti chiave C1: chiodi da artificiale C2: chiodi lunghi (> 3 mt) C3: chiodi solo nei punti chiave R1: proteggibile ovunque R2: proteggibile a tratti brevi (> 4 mt) R3: proteggibile in tratti lunghi (> 6-7 mt) Esposizione: N: Nord S: Sud E: Est W: Ovest 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

17 INFORMAZIONI SULLA SALITA
15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

18 INFORMAZIONI SULLA SALITA
Monte Coudrey - Albard: Dr Jimmy Accesso: Autostrada A 5, uscita Pont-Saint-Martin, direzione Donnas. Da qui seguire le indicazioni per Albard Di Bard. Salire sulla ripida e stretta strada tra i vigneti che raggiunge prima la frazione di Albard di Donnas, e poi, continuando fra i grandi castagni., Albard di Bard. Parcheggiare nel piazzale a ridosso del villaggio. Arrampicata: su placca, roccia bella L1 - 5a L2 - 4a L3 - 5b L4 - 5a L5 - 5b L6 - 5b L8 - 3 L9 - 5a L10 - 5b L1 6a facoltative L2 5a facoltative Discesa: S10, S11: Spostarsi a sx per tracce di sentiero, quindi scendere in un canale roccioso per 5-6 metri (attenzione!) fino a vedere la catena di calata sulla dx. Con una doppia di m circa si arriva al sentiero di discesa. Alcune relazioni riportano di calarsi in doppia lungo gli ultimi 2 tiri, ma le soste sono a spit da attrezzare: NON hanno anello di calata. 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

19 INFORMAZIONI SULLA SALITA
Coudrey (Monte) Doctor Jimmy difficoltà: 6a / 5a obbl esposizione arrampicata: Nord quota base arrampicata (m): 350 sviluppo arrampicata (m): 400 copertura rete mobile wind : 40% di copertura vodafone : 85% di copertura tim : 77% di copertura no operato : 0% di copertura ultima revisione: 07/06/10 località partenza: Albard di Bard (Bard , AO ) bibliografia: Mani nude 2; Arrampicare a Hone, Bard e Pontboset di Tito Sacchet edizioni ELLE ESSE accesso: Da Donnas lasciare la statale e salire fino al termine della strada ad Albard di Bard. Dal parcheggio di Albard di Bard prendere il sentiero a sinistra fronte montagna e delimitato nel primo tratto da un muretto a secco. Scendere il sentiero inoltrandosi nel bosco di castagni, dopo 5 minuti si intravede sulla sx il forte di Bard e la valle, si scende ancora attraversando un ruscello e in 15 minuti si raggiunge la bastionata in parte nascosta dal bosco e da dove parte la via, direttamente dal sentiero. Per l'attacco passare quello di Olimpic Spirit e T.Rex. Nome della via scritta sulla parete note tecniche: Bastano 13 rinvii, una corda da 60 mt oppure 2 da 60. Soste attrezzate fino a L9 con catene, da attrezzare le ultime due. Bel paesaggio stupendo sulla Valle e sul maestoso Forte di Bard, un po' rumorosa per il traffico autostradale. La discesa si effettua per comodo sentiero dopo L9 ed un breve trasferimento. Gli ultimi due tiri occorre invece scenderli in doppia. descrizione itinerario: L1: Superare un muretto su placca ben appigliata e poi verso destra lungo lo spigolo. Raggiungere la sosta sulla destra. (30 m - 4a - 4 spit) L2: Proseguire verticalmente su placca appoggiata e quindi a sinistra, fino alla base di un salto verticale, in corrispondenza di una betulla. (al termine della placca appoggiata si arriva ad una sosta con catena: è la sosta della variante Luna (4 tiri di 6a); traversare invece a sx, seguendo la freccia rossa, sino alla sosta posta su un masso imbracato. 40m - 4a - 4 spit L3: Superare il salto verticale su placca gradinata e ben chiodata. Spostarsi leggermente a destra e quindi risalire le placche verso sinistra. 45 Mt., 4b - 9 spit L4: Superare un gradino ben ammanigliato e quindi risalire diagonalmente verso destra. Uscendo su una cengia spostarsi a sinistra dove c'è la sosta (la sosta a destra è quella della variante). 40 Mt., 4b - 8 spit L5: Risalire fino a raggiungere uno strapiombo superabile facilmente sulla dx. Seguire poi una fessura ben appigliata che sale piegando verso sinistra sino alla sosta, su placca, ai margini degli alberi. 35 Mt., 4c - 11 spit. L5a: Spostarsi 15 metri raggiungendo una comoda cengia tra gli alberi ai piedi di uno sperone. L6: Salire lo sperone in leggero strapiombo (5c, grossa maniglia a dx del primo spit). Proseguire poi per placca raggiungendo un tratto pianeggiante con al termine una betulla su cui effettuare la sosta. 45 Mt., 5c - 13 spit L7: Tratto di trasferimento verso a sinistra: inizialmente su tracce di sentiero, quindi su placca abbattuta ( 2 spit) sino a pervenire alla sosta (50 m, 2b - 2 spit) L8: Salire la placca soprastante, traversando a sinistra al secondo spit e, superato un muretto, nuovamente a dx sino alla sosta. 35 Mt., 4a - 6 spit L9: Bellissima placca a buchi e piccole tacche: risalire verticalmente su abbondante chiodatura sino alla sosta. 40 Mt., 5c - 13 spit. L9a: Risalire il pendio su erba e roccette fino al sentiero di discesa. Per proseguire salire il blocco spaccato che sovrasta il sentiero fino alla base del muro verticale. L10: Superare i primi verticali metri del muro (6a). Quindi più facile fino alla sosta. 30 m., 6a , possibile aiutarsi con gli spit. L11: Proseguire in aderenza sino alla sosta. 30 m. 4a DISCESA: Da L11 calata in doppia degli ultimi due tiri. Dall'uscita del 9° tiro si trova il sentiero che scende verso destra e che in 15 minuti riporta al parcheggio. (scendendo si incrocia un bivio in corrispondenza di un grosso masso con indicazioni per i monotiri del settore Lawrence). 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

20 Alpi Apuane - Usciolo di Gorfigliano Via Io no spit English di Zannoni F., Guazzini L., Nannoni M., Ramazzotti S., Baldini A. Sviluppo 200m - Diff max 5c (obb.5b) La via si svolge risalendo il lato sinistro orografico dell’Usciolo di Gorfigliano, lungo 6 tiri con difficoltà abbastanza omogenee. La roccia è generalmente buona, tranne in alcuni tratti, ma piuttosto liscia a causa dello scorrimento dell’acqua nei periodi invernali o piovosi. La via è attrezzata a Fix da 10mm, piuttosto distanziati, a eccezione del tratto di A0 (4m). Le soste sono tutte con due Fix e maillon di calata, tranne S4 che non è attrezzata per la calata, in quanto non utilizzata per le doppie di discesa. Materiale necessario: Nda; portare friend medio-piccoli per integrare. Due corde da 60m. Discesa: corda doppia lungo la via di salita (4 doppie; necessarie due corde da 60m). ACCESSO Da Vagli in direzione Gorfigliano, superare il museo all'aperto del “Parco del Marmo” e l’Area Giochi e dopo 50m parcheggiare l’auto in uno slargo sulla sinistra. Prendere la traccia che parte dallo slargo stesso e eguirla fino a trovare un sentiero che piega a sinistra, seguendo le indicazioni per il Trail delle Apuane e segni rossi fino all'attacco. 15min a piedi dalla macchina. RELAZIONE L1: la via attacca sulla sinistra orografica del canale (destra faccia a monte) seguendo una placca verticale (primo spit visibile in alto, a circa 4m da terra). Risalire la placca (5a) fino a una cengia; spostarsi un paio di metri a sinistra lungo la cengia è seguire la fessura che solca la placca sovrastante fino a un passaggio verticale sulla sinistra (5c, 2 spit). La sosta S1 si trova subito sopra, sulla destra (35m, 3 spit). L2: seguire verso sinistra la bella placca di marmo rosa, appoggiata ma liscia (5a, 2 spit), seguendola in traverso ascendente sempre verso sinistra, fino a uno spigoletto da aggirare sulla sinistra (1 spit). Girato lo spigolo, seguire la bella placca verticale (5c, 3 spit), e uscirne a sinistra, dove si trova la sosta S2 (45m, 6 spit). L3: Proseguire sulla rampa posta sulla verticale della sosta per circa 20m (2 spit + 2 chiodi) e poi traversare decisamente a sinistra (3 spit) fino al ballatoio dove è posta la sosta S3 (35m, 5a, 5 spit, 2 chiodi). L4: Salire il muretto sulla verticale della sosta (10m, 5a, 1 spit) fino a sbucare sulla cengia sovrastante. Attraversare la cengia, obliquando verso destra, fino alla sosta S4 su 2 spit posta in alto sulla placca che riparte dalla cengia (25m, 5a, 1 spit). NOTA: questa sosta non è attrezzata con maillon di calata, perché non utilizzata in fase di calata. La sosta è costituita da due spit non uniti fra loro. L5: Proseguire verticalmente alla sosta con passo delicato (5c, 2 spit) e poi traversare sulla sinistra seguendo un’evidente fessura nella parete che conduce a una strozzatura del colatoio. Al di sopra della strozzatura la roccia diviene estremamente levigata dall’acqua e sono stati attrezzati 5m in artificiale (A0, 5 spit) fino alla sosta S5 su piccolo ballatoio a destra (35m, 5c A0, 7 spit). L6: Dalla sosta proseguire in verticale su placca per circa 15m (5b, passo di 5c, 2 spit) fino a superare uno spigoletto. Traversare prima a destra, fino a uno spit, e da questo decisamente a sinistra (1 spit) fino a trovarsi sulla verticale dell’ultimo muretto, che si supera direttamente su belle rigole (5b, 2 spit) fino alla sosta posta S6 su una bella conca marmorea (45m, 5b, 5 spit). DISCESA Si svolge in doppia lungo la via, con 4 calate. Necessarie due corde da 60m. Da S6 ci si cala a S5. Da S5 ci si cala direttamente a S3. Da S3 ci si cala per la verticale (attenzione, calata nel vuoto!) fino al canale sottostante (NON ci si cala in direzione di S2). Dal canale ci sono due possibilità per effettuare l’ultima calata: 1. Traversare sulla sinistra orografica su roccia (da proteggere!) fino a raggiungere S1 e da qui calarsi fino alla base. 2. Spostarsi sulla destra orografica del canale, al suo termine, e reperire una doppia attrezzata su un albero con cordone e maillon di calata al limitare del canale stesso.

21 ATTREZZATURA Equipaggiamento individuale e collettivo: -Equipaggiamento e viveri -Attrezzatura Alpinistica Individuale (d.p.i.) -Equipaggiamento ed attrezzatura collettiva -Materiale di pronto soccorso 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

22 CONTROLLO PRIMA DELLA SALITA
Effettuare sempre ultimi controlli su: -Orari -Condizioni meteo 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

23 DURANTE LA SALITA Mantenere sempre un opportuno comportamento in
rifugio o bivacco e durante l’ascensione Durante l’ascensione: osservare sempre lo stato d’animo e fisico dei compagni Cercare di rispettare sempre gli orari programmati a tavolino per le varie fasi dell’ascensione Saper rinunciare se qualcosa non va secondo quanto programmato (utile per riportare a casa la pellaccia !!) 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

24 GRAZIE DELL’ATTENZIONE
Sezione di Pontedera GRAZIE DELL’ATTENZIONE 15° Corso di Roccia AR “Scelta e Preparazione di una salita” Massimo Chiarini

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