La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

VALUTAZIONE DIDATTICA, AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO IC CASALOTTI - ROMA - AMBITO 08 Progettazione UDA con modalità di valutazione Analisi di caso.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "VALUTAZIONE DIDATTICA, AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO IC CASALOTTI - ROMA - AMBITO 08 Progettazione UDA con modalità di valutazione Analisi di caso."— Transcript della presentazione:

1 VALUTAZIONE DIDATTICA, AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO IC CASALOTTI - ROMA - AMBITO Progettazione UDA con modalità di valutazione Analisi di caso per il miglioramento

2

3 “ Leggere un testo in stampato maiuscolo, minuscolo e calligrafico”.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA “ Leggere un testo in stampato maiuscolo, minuscolo e calligrafico”. “ Arricchire il proprio lessico attraverso l’interazione orale e la lettura”. “ Contare oggetti o eventi, con la voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo”. “ Individuare l’operazione necessaria alla soluzione di un problema (+ O - )”.  CLASSE SECONDA “ Partecipare in modo pertinente alle conversazioni collettive, esprimere in modo chiaro le proprie idee, ascoltare e comprendere quelle degli altri”. “ Leggere in modo scorrevole ed espressivo, rispettando la punteggiatura”. “ Completare o modificare una semplice storia”. “ Riconoscere ed usare correttamente il nome,gli articoli, il verbo, l’aggettivo qualificativo”. “ Risolvere un problema individuando l’operazione corretta ( x : ) ”. “ Eseguire mentalmente le quattro operazioni in situazioni concrete”.  CLASSE TERZA “ Dimostrare capacità di comprensione, analisi, sintesi, critica di un brano ascoltato”. “ Leggere correttamente testi vari rispettando la punteggiatura, saperne cogliere l’argomento, le informazioni principali e le loro relazioni”. “ Inventare una storia o completarla, variarne il finale o un passaggio intermedio”. “ Risolvere problemi con una o due operazioni utilizzando rappresentazioni e tecniche idonee”. “ Eseguire semplici addizioni e sottrazioni con numeri decimali anche con riferimento all’euro”. “ Riconoscere, disegnare le principali figure piane e costruire modelli materiali anche nello spazio”. “ Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi,schede e tabelle”.   CLASSE QUARTA “ Comprendere il contenuto di varie tipologie testuali: narrativo, descrittivo, regolativo, poetico”. “ Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio”. “ Consultare vari tipi di testi: vocabolario, enciclopedie, atlanti, testi multimediali”. “ Ricavare problemi da diversi ambiti di esperienza e apprendimento”. “ Eseguire operazioni con i numeri naturali e decimali utilizzando le proprietà delle operazioni”.   CLASSE QUINTA “ Saper ascoltare, dimostrare capacità di comprensione, analisi, sintesi, critica, prendere appunti, rielaborare le informazioni”. “ Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali relative a persone,luoghi,tempi,situazioni,azioni”. “ Riconoscere e usare correttamente nomi,articoli,verbi,aggettivi,pronomi e le parti invariabili del discorso”. “ Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane”. “ Rappresentare e leggere istogrammi, aerogrammi, diagrammi cartesiani e a barre per ricavare informazioni in semplici indagini”.

4 LABORATORIO NEOASSUNTI AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO - ANALISI DI CASO – Scuola primaria e secondaria I gr. CASO N. 1 - DOCENTI CREATIVI CERCASI… OLTRE IL LIBRO DI TESTO CARTACEO PIANIFICARE LA PRODUZIONE E LA FRUIBILITA’ DI MATERIALI COME BEST PRACTICES I docenti più attivi di un IC facenti parte di una Rete territoriale, pur avendo avviato numerosi percorsi formativi in ricerca con toturing a distanza riferiti a metodologie innovative: microsperimentazioni in classe, C.L.I.L., flipped classroom, didattica per competenze etc.. verificano, nella fase di aggiornamento del R.A.V. , che best-practices, pur significative avviate in alcune classi del proprio Istituto e collegate ai percorsi citati, non hanno avuto la ricaduta e disseminazione richieste. La maggior parte dei docenti, infatti, eccetto i pochi che hanno partecipato alla formazione e avviato le innovazioni in classe, seguono formalmente i libri di testo cartacei collegati agli esercizi da svolgere a casa. Gli stessi verificano la grande quantità e buona qualità dei percorsi e dei materiali prodotti dai docenti innovatori. Come poter implementare la disseminazione a scuola delle buone pratiche? CASO N. 2 - CLASSE APERTA? NO GRAZIE! “L’ALUNNO E’ MIO”” Contesto: I.C. Nella fase di compilazione del questionario scuola, il dirigente prende atto della mancata apertura delle classi per l’ attivazione di gruppi di livello finalizzati ad idonee attività di recupero e potenziamento in rif. all’ AREA del R.A.V. inclusione e differenziazione e ciò nonostante la criticità che è stata evidenziata. Nella riunione congiunta di Staff e N.I.V. il dirigente investe della problematica il referente per l’area “Dipartimenti ”, invitando lo stesso a coinvolgere i coordinatori dei consigli di classe scuola secondaria e interclasse di scuola primaria sollecitando la redazione di un progetto “classi aperte per gruppi di livello” da condividere e approvare in C.D. Il referente di area, a seguito dei contatti avuti con i coordinatori, informa Staff e NIV della disponibilità in merito da parte dei professori della scuola secondaria e dell’ indisponibilità dei docenti di scuola primaria, organizzata per la quasi totalità con classi a tempo pieno, i quali sostengono che i gruppi di livello rappresentano una ghettizzazione, che gruppi di loro alunni non saranno consegnati a docenti di altre classi, che così verrebbe meno il tempo da dedicare alle proprie discipline e che: anche le famiglie sono contrarie e chiedono che ad insegnare ai propri figli siano solo i docenti di classe. Il referente di area informa che solo i docenti di 4 classi di scuola primaria hanno dato la propria disponibilità. Il dirigente condivide quindi, nel Collegio la problematica emersa nelle consultazioni preliminari e chiede che vengano formulate proposte per avviare il miglioramento ipotizzato. CASO N. 3 – SVILUPPARE LA CAPACITA’ COMUNE DI PROGRAMMARE PER COMPETENZE Nella fase di aggiornamento del R.A.V. , un collegio docenti di un I.C. prende consapevolezza che la scuola non lavora ancora sufficientemente sulle competenze in chiave europea e che i tradizionali dipartimenti continuano a programmare, in modalità “chiusa”, solo curricoli per le rispettive materie/discipline d’insegnamento. Il Dirigente investe del problema. Il N.I.V. , lo Staff di presidenza e i Responsabili dei dipartimenti verificano, infatti, come i docenti siano legati alla propria disciplina e che risulta loro difficile perfino, a inizio di anno scolastico, coordinare la programmazione comune con l’elaborazione di prove di verifica comuni per classi parallele. In sede di collegio docenti emerge comunque la consapevolezza, da parte della maggior parte dei presenti, che per elaborare un curricolo per competenze in chiave europea, che consenta agli alunni di rapportarsi proficuamente in futuro con le realtà sociali e il mondo del lavoro, occorre sviluppare la capacità comune di programmare per competenze. Come sviluppare tale capacità?

5 DIRIGENTE P.D.M. - AREA DI PROCESSO P. D.M. AREA PROCESSO
CURRICOLO VALUTAZIONE CONTINUITA’ ORIENTAMENTO O.P. PROGRAMMARE IL CURRICOLO VERTICALE ATTIVITA’ = COSTITUZIONE DIPARTIVENTI VERTICALI (docenti di scuola primaria e secondaria) O.P. INCREMENTARE LA CONOSCENZA DEL Sè E DELLE PROPRIE INCLINAZIONI ATTIVITA’= ISTITUZIONE DEL CONSIGLIO DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI FUNZIONI STRUMENTALI CONTINUITA’ - SCUOLA DIGITALE - B.E.S. - D.S.A - …………….. DIRIGENTE (collaboratori =10% organico (L.107/2015) Ref. DIPARTIMENTI AREA MATEMATICA ITALIANO COME L2 C.L.I.L. FIDUCIARI PLESSI SCOLASTICI ANIMATORE DIGITALE PRIMO COLABORATORE ORIENTAMENTO INVALSI AREA MUSICALE ARTISTICA SPORT E SANI STILI DI VITA Maria Augusta Mozzetti

6

7 Leadership diffusa coinvolta per il miglioramento
CASO N. _____ Breve descrizione delle modalità d’ intervento per il miglioramento AZIONI/ATTIVITA’ AREA: Obiettivo processo Leadership diffusa coinvolta per il miglioramento Collaboratore DS (L..107/2015) area……… Funzione strumentale Famiglie/Soggetti del territorio Ostacoli Facilitatori

8

9

10 Prof.ssa M. Augusta Mozzetti
Da parte del formatore “ Grazie per l’impegno e complimenti per la tenacia” Prof.ssa M. Augusta Mozzetti


Scaricare ppt "VALUTAZIONE DIDATTICA, AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO IC CASALOTTI - ROMA - AMBITO 08 Progettazione UDA con modalità di valutazione Analisi di caso."

Presentazioni simili


Annunci Google