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I PIANI DI INTERVENTO 1) PER L’INCLUSIONE ATTIVA

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Presentazione sul tema: "I PIANI DI INTERVENTO 1) PER L’INCLUSIONE ATTIVA"— Transcript della presentazione:

1 I PIANI DI INTERVENTO 1) PER L’INCLUSIONE ATTIVA
PER UN CONTRIBUTO MASSIMO DI EURO ,00 CAPOFILA ENTE ACCREDITATO ALLA FORMAZIONE ENTE ACCREDITATO AL LAVORO COOPERATIVA TIBO B E LORO CONSORZI ALTRI SOGGETTI PARTNER ( ALMENO 6) 2) SUPPORTO ALLE FAMIGLIE PER UN CONTRIBUTO MASSIMO DI EUERO ,00 CAPOFILA ASST COMUNI/ AMBITI/AZIENDE SOCIALI ecc. ALTRI SOGGETTI PARTNER (ALMENO 6)

2 Il piano di intervento per l’inclusione attiva dovrà essere articolato in proposte progettuali distinte, per l’area adulti e minori il piano di intervento finalizzato alle famiglie e alla genitorialità, dovrà porre particolare attenzione alle famiglie di minori autori di reato e alla prevenzione e trattamento dei reati di violenza domestica e familiare,

3 I piani di intervento dovranno, di norma, svilupparsi sul territorio il cui bacino corrisponde al livello provinciale, comprendendo nel caso di interventi all’interno degli Istituti Penitenziari, quelli la cui sede insiste nei territori interessanti la provincia di riferimento. E’ possibile, prevedere il coinvolgimento di territori di più province, in particolare per i piano di intervento di supporto alla famiglia

4 I SOGGETTI PARTNER PIANI DI INTERVENTI DI INSLUSIONE ATTIVA
Enti pubblici locali Organizzazione del terzo settore iscritte nei registri regionali che abbiano maturato una adeguata esperienza nel campo (almeno due anni) Enti accreditati per la formazione e/o per il lavoro che abbiano maturato una adeguata esperienza nel campo (almeno due anni) Cooperative e loro consorzi Imprese profit ( in qualità di enti ospitanti) Associazioni Datoriale e OO.SS. ATS e ASST PIANI DI INTERVENTO PER IL SUPPORTO ALLE FAMIGLIE Enti pubblici locali Organizzazione del terzo settore iscritte nei registri regionali che abbiano maturato una adeguata esperienza nel campo (almeno due anni) Enti accreditati per la formazione e/o per il lavoro che abbiano maturato una adeguata esperienza nel campo (almeno due anni) Cooperative e loro consorzi Imprese profit ( in qualità di enti ospitanti) Associazioni Datoriale e OO.SS. ATS e ASST

5 Ogni ente potrà partecipare, come partner
ad un massimo di n. 2 progetti per piano di intervento finalizzato alla realizzazione di reti per l’inclusione attiva ad un solo progetto per piano di intervento finalizzato alle famiglie e alla genitorialità con particolare attenzione alle famiglie di minori autori di reato e alla prevenzione e trattamento dei reati di violenza domestica e familiare.


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