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Il degrado dei materiali ceramici

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Presentazione sul tema: "Il degrado dei materiali ceramici"— Transcript della presentazione:

1 Il degrado dei materiali ceramici
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali Il degrado dei materiali ceramici I fattori di degrado dei materiali ceramici possono essere antropici o ambientali . DEGRADO ANTROPICO l’uso dell’oggetto, che può modificarne le caratteristiche originarie; restauri precedenti, che possono essere stati eseguiti in modo scorretto, con perdita di informazioni sull’oggetto e falsificazioni.

2 Tale degrado deriva principalmente dall’interazione con l’acqua!
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali DEGRADO AMBIENTALE Tale degrado deriva principalmente dall’interazione con l’acqua! La porosità dei materiali ceramici, con esclusione dei gres e delle vetrine, fornisce una struttura particolarmente adatta alla migrazione salina. Inoltre la grande igroscopicità e capacità di assorbimento di alcuni silicati presenti nella matrice favorisce l’accumulo dell’acqua. La reattività dei materiali ceramici è piuttosto limitata e la produzione di sali, a seguito di reazioni degradative della matrice interna, è legata sia al tipo di materie prime impiegate sia alla temperatura di cottura.

3 Ricarbonatazione e/o reidratazione di ossido calcio
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali DEGRADO AMBIENTALE Il degrado dei materiali ceramici è essenzialmente dovuto alla dissoluzione di residui di calcite nel corpo ceramico e/o alla possibilità di trasformazione di parte dei silicati amorfi solubili. Ricarbonatazione e/o reidratazione di ossido calcio (2) Fenomeno di riargillificazione;

4 Ricarbonatazione e/o reidratazione di ossido calcio
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali Ricarbonatazione e/o reidratazione di ossido calcio La presenza di calcite può favorire fenomeni di lisciviazione dovuti alla solubilità (anche se non elevata) del carbonato. Tale fenomeno è favorito dalla presenza di reazioni acido-base, sia con l’acido carbonico presente nell’acqua piovana, sia con l’acido fosforico presente in aree a forte inquinamento da solfati. Questi fenomeni impoveriscono la struttura interna del laterizio, modificando la geometria dei pori e riducendo le resistenze meccaniche del manufatto.

5 (2) Fenomeno di ri-argillificazione;
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali (2) Fenomeno di ri-argillificazione; La ri-argillificazione delle matrici silicatiche consiste nella lenta lisciviazione di parte dei minerali, a base di silice, a causa del continuo afflusso di acqua ricca di sostanze acide e/o alcaline. Altri fenomeni di degrado Presenza di acidi e altre sostanze disciolte nell’acqua in grado di attaccare il materiale ceramico. Inquinamento atmosferico con sostanze aggressive, che veicolate dall’umidità, generano processi di alterazione o lisciviazione del materiale ceramico.

6 Classificazione in base all’ambiente di conservazione
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali Classificazione in base all’ambiente di conservazione

7 Classificazione in base all’ambiente di conservazione
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali Classificazione in base all’ambiente di conservazione

8 Restauro dei manufatti ceramici
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali Restauro dei manufatti ceramici Nella seconda metà del 900 si è fatto strada il concetto di restauro conservativo che mira a conservare e a mettere in evidenza tutto ciò che di autentico resta dell’oggetto. Le finalità del restauro conservativo sono: Studio ceramologico, per il quale è necessario favorire la leggibilità tecnologica ed artistica del manufatto; Esposizione museale, che richiede il massimo della leggibilità della funzione dell’oggetto, nonché dei suoi aspetti formali, mentre la leggibilità tecnologica può restare in secondo piano.

9 L’intervento Il consolidamento
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali L’intervento In generale gli interventi di restauro prevedo la seguente sequenza di azioni: CONSOLIDAMENTO, PULITURA, ASSEMBLAGGIO, INTEGRAZIONE. Il consolidamento Nel caso di reperti ceramici di scavo degradati, con debole resistenza meccanica e fessurazioni, è importante che il consolidamento preceda la pulitura. L’oggetto da consolidare va asciugato lentamente, immerso nel solvente e poi nella soluzione consolidante. Nel caso di ceramica architettonica, invece, l’operazione di consolidamento è più frequentemente successiva alla pulitura. Un consolidante comunemente utilizzato è il copolimero etilmetacrilato-metacrilato in soluzione di acetone. La concentrazione del consolidante va regolata in funzione della porosità del manufatto.

10 La pulitura Lo “sporco” da eliminare può essere di tre tipi:
Materiali e Tecniche per la Tutela dei Beni Culturali La pulitura Lo “sporco” da eliminare può essere di tre tipi: Sali solubili (lavaggi in acqua distillata); Incrostazioni superficiali (impiego di reattivi chimici o con mezzi meccanici); Macchie superficiali (acqua ossigenata per macchie dovute a ossidi di ferro o manganese).


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