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Esame di Stato 2019: il contesto normativo e le novità

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Presentazione sul tema: "Esame di Stato 2019: il contesto normativo e le novità"— Transcript della presentazione:

1 Esame di Stato 2019: il contesto normativo e le novità
Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

2 Decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 62
Fonti: Decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 62 Decreto Ministeriale n.769 del 26/11/2018 Ed inoltre (solo per le parti non abrogate): Legge 425/1997 DPR 122/2009 Nuovo Esame di Stato Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

3 Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR
Indicazioni MIUR Nota MIUR n del 4 ottobre 2018 Nota MIUR n del 10 ottobre 2018 D.M. n. 37 del 18 gennaio 2019 O.M. n. 205 del 11 marzo 2019 Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

4 I PRINCIPALI ELEMENTI di NOVITÀ
I requisiti per l’ammissione all’esame L’incremento del peso del credito scolastico Le modifiche nella struttura e nell’organizzazione delle prove di esame (prima e seconda prova scritta; colloquio) L’abolizione della terza prova L’introduzione delle prove standardizzate nazionali al livello 13 Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

5 Decreto Legislativo 62/2017, Art. 13:
Decreto-legge 25 luglio/2017, n. 91 recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, convertito nella legge n.108 del 21 settembre 2018, ha previsto all’art. 6, commi 3-septies e 3-octies, il differimento all’1 settembre 2019 dell’entrata in vigore dell’art. 13, comma 2, lettere b) e c), del d.lgs. n.62/2017, riguardanti i seguenti requisiti di accesso all’esame di Stato per i candidati interni: la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove a carattere nazionale predisposte dall’INVALSI, volte a verificare i livelli di apprendimento in italiano, matematica e inglese; lo svolgimento delle attività di alternanza scuola lavoro, secondo quanto previsto dall’indirizzo di studio nel secondo biennio e nell’ultimo anno di corso. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

6 REQUISITI di AMMISSIONE all’ESAME
dei CANDIDATI INTERNI E' ammesso all'esame di Stato…la studentessa o lo studente in possesso dei seguenti requisiti: frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato… votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina … (Nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una disciplina … il consiglio di classe può deliberare l’ammissione, con adeguata motivazione) Voto in comportamento non inferiore a sei decimi Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

7 Decreto Legislativo 62/2017, Allegato A:
Media dei voti Fasce di credito III Anno IV Anno V Anno M < 6 - 7-8 M = 6 8-9 9-10 6< M ≤ 7 10-11 7< M ≤ 8 11-12 8< M ≤ 9 13-14 9< M ≤ 10 12-13 14-15

8 Decreto Legislativo 62/2017, Art. 15:
Partecipano al consiglio di classe tutti i docenti che svolgono attività e insegnamenti per tutti gli studenti o per gruppi degli stessi, compresi gli insegnanti di religione cattolica e per le attività alternative alla regione cattolica, limitatamente agli studenti che si avvalgono di questi insegnamenti. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

9 Credito scolastico In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito scolastico maturato nel secondo biennio e nell'ultimo anno fino ad un massimo di quaranta punti, di cui dodici per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno… Più peso al percorso di studi fatto! I docenti daranno fino a 40 punti su 100 sulla base dei risultati dell’ultimo triennio. Fino ad oggi erano 25. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

10 Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR
Le modifiche struttura e organizzazione prima prova scritta seconda prova scritta colloquio Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

11 Decreto Legislativo 62/2017, Art. 12:
L'esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado verifica i livelli di apprendimento conseguiti da ciascun candidato in relazione alle conoscenze, abilità e competenze proprie di ogni indirizzo di studi, con riferimento alle Indicazioni nazionali per i licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e gli istituti professionali,… «acquisite dal candidato nell'ultimo anno del corso di studio…» Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

12 Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR
Quadri di Riferimento Sono definiti, i quadri di riferimento, nel rispetto delle Indicazioni nazionali e Linee guida, per la redazione e lo svolgimento delle prove di esame, in modo da privilegiare, per ciascuna disciplina, i nuclei tematici fondamentali. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

13 Griglie di valutazione
Per uniformare i criteri di valutazione delle commissioni d'esame, sono definite le griglie di valutazione per l'attribuzione dei punteggi previsti per la prima e la seconda prova scritta. Le griglie di valutazione consentono di rilevare le conoscenze e le abilità acquisite dai candidati e le competenze nell'impiego dei contenuti disciplinari. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

14 Decreto Legislativo 62/2017, Art. 18:
La commissione d'esame dispone di un massimo di venti punti per la valutazione di ciascuna delle prove di cui ai commi 3 e 4 dell'articolo 17, e di un massimo di venti punti per la valutazione del colloquio. …uguale peso alle 3 prove! Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

15 Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR
La Commissione Non vi sono novità per quanto concerne la struttura (3+3+1). Novità sono invece previste per i criteri di nomina e per i requisiti (art. 16 commi 4 e 5) I commissari e il presidente sono nominati dall’USR sulla base di criteri determinati a livello nazionale con decreto del Ministro Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

16 Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR
La Commissione Istituzione dell'elenco dei presidenti di commissioni presso l'Ufficio scolastico regionale; possono accedere i: dirigenti scolastici; docenti della scuola secondaria di secondo grado, in possesso di requisiti definiti a livello nazionale dal MIUR Sono previste azioni formative specifiche per il corretto svolgimento della funzione di presidente. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

17 Il colloquio Riferimento normativi e indicazioni:
- Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n.62 - DM 18 gennaio 2019 n.37 - OM 11 marzo 2019 n.205

18 Il colloquio nel D.lgs 62/2017 Articolo 17, comma 9 Il colloquio ha la finalita' di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine la commissione propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacita' di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera. Nell'ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nel percorso di studi. Il colloquio accerta altresi' le conoscenze e competenze maturate dal candidato nell'ambito delle attivita' relative a «Cittadinanza e Costituzione»

19 Il colloquio nel DM 37/2019 Art. 2 Al fine di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente, la commissione propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera.

20 PCTO e candidati esterni
Il colloquio nel DM 37/2019 Art. 2 colloquio e Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento Nell'ambito del colloquio, il candidato interno espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento. Nella relazione e/o nell'elaborato, il candidato, oltre a illustrare natura e caratteristiche delle attività svolte e a correlarle alle competenze specifiche e trasversali acquisite, sviluppa una riflessione in un' ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma. PCTO e candidati esterni Per il candidato esterno, la commissione tiene conto anche delle eventuali esperienze di PCTO o ad esse assimilabili che il candidato può presentare attraverso una breve relazione e/o un elaborato multimediale.

21 Il colloquio nel DM 37/2019 Art. 2 . Cittadinanza e Costituzione Parte del colloquio è inoltre dedicata alle attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione», inseriti nel curriculum scolastico secondo quanto previsto all'articolo 1 del decreto legge 1 settembre 2008, n.137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n.169, illustrati nel documento del consiglio di classe e realizzati in coerenza con gli obiettivi del PTOF.

22 Articolo 19 comma 2: aspetti procedurali Il colloquio:
Il colloquio nell’OM 205/2019 Articolo 19 comma 2: aspetti procedurali Il colloquio: prende avvio dai materiali si svolge in un’unica soluzione temporale, alla presenza dell’intera commissione la commissione cura l’equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando però una rigida distinzione tra le stesse i commissari interni ed esterni, affinchè il loro coinvolgimento sia più possibile ampio, conducono l’esame in tutte le discipline in cui hanno titolo, anche relativamente alla discussione delle prove scritte

23 Articolo 19 comma 2 : uso dei materiali
Il colloquio nell’OM 205/2019 Articolo 19 comma 2 : uso dei materiali I materiali costituiscono solo spunto di avvio del colloquio, che si sviluppa in una più ampia e distesa trattazione di carattere pluridisciplinare che possa esplicitare al meglio il conseguimento del PECUP Articolo 19 comma 3 : scelta e predisposizione dei materiali La scelta dei materiali ha l’obiettivo di favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline Nella predisposizione dei materiali, la commissione tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze svolte, sempre nel rispetto delle indicazioni nazionali e delle linee guida

24 Articolo 19 comma 5 : la procedura
Il colloquio nell’OM 205/2019 Predisposizione delle buste Al fine di garantire trasparenza e pari opportunità per tutti i candidati, la commissione predispone per ogni classe, in coerenza con il documento del consiglio di classe, un numero di buste, contenenti i materiali di cui all’art. 19, comma 1, secondo periodo, pari al numero dei candidati, aumentato almeno di due unità, così da assicurare che anche l'ultimo candidato possa esercitare la scelta Riservatezza Il presidente della commissione cura che le buste garantiscano la riservatezza del materiale ivi contenuto e che le stesse siano adeguatamente custodite. Scelta della busta Il giorno del colloquio, il presidente, alla presenza del candidato, prende tre buste e le sottopone allo stesso. Il candidato sceglie una delle buste della tema. I materiali delle buste scelte dai candidati non possono essere riproposti in successivi colloqui. Conservazione delle buste Alla fine di ogni sessione, il presidente assicura la conservazione e l'integrità delle buste ancora chiuse contenenti i materiali. Sessione della Commissione per la preparazione del colloquio La commissione d'esame dedica un'apposita sessione alla preparazione del colloquio. Articolo 19 comma 5 : la procedura

25 RIFLESSIONI ed INDICAZIONI sul COLLOQUIO

26 TESTI (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera)
La PRIMA PARTE del COLLOQUIO: la PREDISPOSIZIONE dei MATERIALI Quali materiali TESTI (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera) DOCUMENTI (es. spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d’arte; ma anche grafici, tabelle con dati significativi ……..) ESPERIENZE e PROGETTI (es.: spunti tratti dal documento del 15 maggio ) PROBLEMI (es.: situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali)

27 La PRIMA PARTE del COLLOQUIO: la PREDISPOSIZIONE dei MATERIALI
Con quali criteri scegliere i materiali Coerenza con gli obiettivi del PECUP Coerenza con il percorso didattico effettivamente svolto (documento del 15 maggio) Possibilità di trarre spunti per un colloquio pluridisciplinare Ricerca di omogeneità tra le tipologie e il livello di difficoltà dei materiali

28 La PRIMA PARTE del COLLOQUIO: la CONDUZIONE
i materiali costituiscono l’incipit finalizzato anche a verificare l’autonomia e la capacità di orientamento del candidato la commissione ha bisogno di lavorare in modo realmente collegiale e’ comunque opportuno stabilire, caso per caso, il commissario che conduce l’approccio alla prima parte; gli altri commissari si inseriscono progressivamente per approfondire aspetti disciplinari, anche non direttamente collegati al materiale di partenza ricordare sempre che trattasi di «colloquio» non di una somma di interrogazioni

29 Dal MATERIALE al PERCORSO
ANALISI E COMMENTO DEL MATERIALE SPUNTI DISCIPLINARI/PLURIDISCIPLINARI PERCORSO GUIDATO ATTRAVERSO I NODI CONCETTUALI CARATTERIZZANTI

30 Dal MATERIALE al PERCORSO
COSA PUO’ CONTENERE LA BUSTA: testi, documenti, esperienze («materiale tratto da….»), progetti («materiale tratto da ……»), problemi COSA NON DEVE CONTENERE LA BUSTA: domande, serie di domande, argomenti, riferimenti a discipline IL PERCORSO SI COSTRUISCE «IN SITUAZIONE» (personalizzazione: lo stesso materiale può portare a diverse «strade») IL PIENO COINVOLGIMENTO DELLE DISCIPLINE PUO’ ESSERE REALIZZATO ANCHE NELLE ALTRE PARTI DEL COLLOQUIO

31 ALCUNE INDICAZIONI SULLA CONDUZIONE
Le ALTRE PARTI del COLLOQUIO: ILLUSTRAZIONE delle ESPERIENZE nei PCTO ALCUNE INDICAZIONI SULLA CONDUZIONE Consentire una gestione autonoma da parte del candidato Trarre spunti valutativi, ove possibile, sia sulle competenze «trasversali» sia sulle competenze di indirizzo Stimolare collegamenti con le discipline Agevolare per quanto possibile, una riflessione del candidato sulla dimensione orientativa delle esperienze

32 ALCUNE INDICAZIONI SULLA CONDUZIONE
LE ALTRI PARTI DEL COLLOQUIO: «CITTADINANZA E COSTITUZIONE» ALCUNE INDICAZIONI SULLA CONDUZIONE Partire dal documento del 15 maggio Stimolare l’esplorazione dell’orizzonte esperienziale del candidato Stimolare collegamenti con le discipline E’ perciò necessario che il documento espliciti con chiarezza quali sono state le attività svolte in attinenza con «Cittadinanza e Costituzione» (es. percorsi di educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, educazione ambientali, progetti riguardanti i diritti umani etc.) Si ritiene che possano essere esplicitati i percorsi realizzati nel triennio, indicando anche tempi e modalità, se sono stati realizzati in orario scolastico o extra-scolastico e quali studenti hanno partecipato

33 Impostazione multidisciplinare
COLLOQUIO: ASPETTI da SOTTOLINEARE Impostazione multidisciplinare Prima parte che richiede al candidato di confrontarsi con una situazione «non nota» (seppur strettamente attinente al percorso didattico svolto) La commissione sceglie «materiali» non domande o peggio elenchi di domande Il materiale scelto dovrebbe dare modo di sviluppare tematiche attinenti diverse discipline; SI RITIENE SI DEBBA TRATTARE DI UN SOLO MATERIALE, scelto in modo da risultare interessante e stimolante ma anche di non difficile comprensione

34 COLLOQUIO: ASPETTI da SOTTOLINEARE
La Commissione non deve però ad ogni costo ricercare collegamenti artificiosi con tutte le discipline (dove «non ci sono») I commissari delle discipline che non trovano un diretto collegamento si inseriranno con argomenti diversi da loro scelti La Commissione deve garantire una strutturazione equilibrata del colloquio nelle diverse parti e tra i diversi ambiti disciplinari La durata «ottimale» del colloquio: non superficiale, ma non troppo lungo (es min.)

35 L’ATTRIBUZIONE del PUNTEGGIO
Non vi è una griglia nazionale (non è prevista dal D.Lgs 62/2017), anche perché le situazioni di contesto sono molto diversificate L’esperienza degli anni scorsi può essere utilissima per costruire una griglia Si consiglia di adottare una griglia «integrata», non divisa in sezioni (cioè punteggi diversi per le diverse parti): gli obiettivi sono gli stessi, sono gli strumenti utilizzati ad essere diversi Gli Indicatori inseriti nella griglia faranno riferimento agli obiettivi di apprendimento, in termini di competenze, abilità e conoscenze Non è stabilita dalla legge una soglia di sufficienza

36 IL COLLOQUIO PER I CANDIDATI CON DISABILITA’ O DSA
La scelta dei materiali, dell’impostazione e delle modalità di conduzione del colloquio è strettamente legata alla personalizzazione. Il colloquio, pertanto, è «ispirato» dal PEI o dal PDP, sia nella conduzione che nella valutazione Pertanto, ai sensi dell’art. 20, comma 7 e dell’art. 21 comma 5, dell’OM 205/2019, la commissione sottopone a ciascun candidato materiali predisposti in coerenza con il PEI o con il PDP (da cui prende avvio il colloquio) Per questi candidati, il colloquio, ove possibile, conserva la stessa struttura prevista dall’OM; mentre la scelta materiale per lo spunto iniziale non è gestita con il sistema del sorteggio delle buste

37 Ordinanza Ministeriale n. 2015 del 13 marzo 2019
Esame di Stato 2019: Ordinanza Ministeriale n. 2015 del 13 marzo 2019 Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e paritarie - anno scolastico 2018/20 J 9. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

38 Art. 6 – Documento del Consiglio di Classe
Ai sensi dell' art. 17, comma l, del d.lgs. n. 62 del 2017, il consiglio di classe elabora, entro il quindici maggio di ciascun anno, un documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che lo stesso consiglio di classe ritenga utile e significativo ai fini dello svolgimento dell'esame. Il documento illustra inoltre le attività, i percorsi e i progetti svolti nell' ambito di «Cittadinanza e Costituzione», realizzati in coerenza con gli obiettivi del PTOF, e le modalità con le quali l'insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera è stato attivato con metodologia CLIL..… Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

39 Art. 6 – Documento del Consiglio di Classe
Al documento possono essere allegati eventuali atti e certificazioni relativi alle prove effettuate e alle iniziative realizzate durante l'anno in preparazione dell'esame di Stato, ai percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, previsti dal d.lgs. n. 77 del 2005, e cosi ridenominati dall'art. l, co. 784, della l. n. 145 del 2018, agli stage e ai tirocini eventualmente effettuati, nonché alla partecipazione studentesca ai sensi del d.P .R. n. 249 del 1998. Prima dell'elaborazione del testo definitivo del documento, i consigli di classe possono consultare, per eventuali proposte e osservazioni, la componente studentesca e quella dei genitori. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

40 Art. 6 – Documento del Consiglio di Classe
Per le classi articolate e per i corsi destinati a studenti provenienti da più classi, il documento del consiglio di classe è comprensivo della documentazione relativa ai gruppi componenti. Il documento del consiglio di classe è immediatamente pubblicato all'albo dell'istituto. La commissione tiene conto del documento nell'espletamento dei lavori e nella predisposizione dei materiali per il colloquio, ai sensi dell'articolo 2 del d.m. n. 37 del 2019, nonché nella predisposizione della seconda parte della seconda prova da parte delle commissioni operanti presso gli istituti professionali. Nella regione Lombardia…. Nelle Province autonome di Trento e Bolzano Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

41 Decreto Legislativo 62/2017, Allegato A:
Media dei voti Fasce di credito III Anno IV Anno V Anno M < 6 - 7-8 M = 6 8-9 9-10 6< M ≤ 7 10-11 7< M ≤ 8 11-12 8< M ≤ 9 13-14 9< M ≤ 10 12-13 14-15 Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

42 Art. 8 – Credito Scolastico
Ai sensi dell' art. 15 del d.lgs. 62 del 2017, in sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell'ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti, di cui dodici per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. Premesso che la valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico, il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, procede all' attribuzione del credito scolastico a ogni candidato interno, sulla base della tabella di cui all'Allegato A del d.lgs. 62 del 2017. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

43 Art. 8 – Credito Scolastico
Per i candidati che svolgono l'esame di Stato nell' anno scolastico 2018/2019, lo stesso Allegato A reca la tabella di conversione del credito conseguito nel terzo e nel quarto anno di corso e nel terzo anno di corso. In considerazione dell'incidenza che hanno le votazioni assegnate per le singole discipline sul punteggio da attribuire quale credito scolastico e, di conseguenza, sul voto finale, i docenti, ai fini dell'attribuzione dei voti, sia in corso d'anno sia nello scrutinio finale, utilizzano l'intera scala decimale di valutazione. Nei corsi quadriennali, il credito scolastico è attribuito al termine del secondo, terzo e quarto anno. Nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito, il credito scolastico è attribuito dal consiglio della penultima classe, per l'anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso, ai sensi dell' art. 15, comma 2, del d.lgs. 13 aprile 2017 n. 62. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

44 Art. 8 – Credito Scolastico
In sede di scrutinio finale dell'ultimo anno, il consiglio di classe, per i candidati interni che non siano in possesso di credito scolastico per il penultimo e terzultimo anno, attribuisce il suddetto credito in base ai risultati conseguiti, a seconda dei casi, per idoneità e per promozione ovvero in base ai risultati conseguiti negli esami preliminari sostenuti negli anni scolastici decorsi quali candidati esterni agli esami di Stato, secondo le indicazioni della tabella di cui all'Allegato A al d.ls 19s. n. 62 del Agli studenti che frequentano l'ultima classe per effetto della dichiarazione di ammissione alla frequenza di detta classe da parte di commissione di esame di Stato, il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe nella misura di punti sette per la classe terza e ulteriori punti otto per la classe quarta, non frequentate. Qualora lo studente sia in possesso di idoneità o promozione alla classe quarta, per la terza classe otterrà il relativo credito acquisito in base a idoneità o promozione, unitamente ad ulteriori punti otto per la quarta classe. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

45 Art. 8 – Credito Scolastico
Nei percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello, in sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito scolastico di cui all'articolo 15 del d. 19s.n. 62 del 2017, maturato nel secondo e nel terzo periodo didattico fino a un massimo di quaranta punti. In particolare. per quanto riguarda il credito maturato nel secondo periodo didattico, il consiglio di classe attribuisce il punteggio - di cui alla Tabella di conversione del credito contenuta nell'allegato A al citato decreto - moltiplicando per due il credito scolastico attribuito a esito dello scrutinio finale del secondo periodo didattico sulla base della media dei voti assegnati, in misura comunque non superiore a venticinque punti; per quanto riguarda, invece, il credito maturato nel terzo periodo didattico, il consiglio di classe attribuisce il credito in misura non superiore a 15 punti sulla base della media dei voti assegnati, ai sensi della Tabella attribuzione credito scolastico contenuta nell'allegato A al citato decreto. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

46 Art. 8 – Credito Scolastico
Gli eventuali percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, previsti dal d.lgs. 15 aprile 2005, n. 77, e così ri-denominati dall'art. 1, co. 784, della legge 30 dicembre 2018, n. 145) concorrono alla valutazione delle discipline alle quali tali percorsi afferiscono e a quella del comportamento, e contribuiscono alla definizione del credito scolastico. Il punteggio attribuito quale credito scolastico a ogni studente è pubblicato all'albo dell'istituto. Con riferimento ai candidati esterni, il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe davanti al quale sostengono l'esame preliminare, sulla base della documentazione del percorso scolastico e dei risultati delle prove preliminari, … L'attribuzione del credito deve essere deliberata, motivata e verbalizzata. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

47 Art. 14 – Riunione preliminare
Nella seduta preliminare ed eventualmente anche in quelle successive, la classe/commissione prende in esame gli atti e i documenti relativi ai candidati interni, nonché la documentazione presentata dagli altri candidati. In particolare esamina: elenco dei candidati e documentazione relativa al percorso scolastico degli stessi al fine dello svolgimento del colloquio, ai sensi dell'art.17, co. 9, del d.lgs n.62 del 2017; domande di ammissione all'esame dei candidati esterni e di quelli interni che chiedono di usufruire dell'abbreviazione per merito, con allegati i documenti dai quali sia possibile rilevare tutti gli elementi utili ai fini dello svolgimento dell' esame; copia dei verbali delle operazioni di cui al precedente articolo 8, relative all'attribuzione e alla motivazione del credito scolastico; per gli studenti che chiedono di usufruire dell' abbreviazione del corso di studi per merito, attestazioni concernenti gli esiti degli scrutini finali della penultima classe e dei due anni antecedenti la penultima, recanti i voti assegnati alle singole discipline, nonché attestazione in cui si indichi l'assenza di giudizi di non ammissione alla classe successiva nei due anni predetti e l'indicazione del credito scolastico attribuito;…

48 Art. 14 – Riunione preliminare
Nell'ambito delle operazioni preliminari, la commissione dedica un'apposita sessione alla predisposizione dei materiali per lo svolgimento del colloquio. In sede di riunione preliminare, o in riunioni successive, la commissione definisce i criteri di correzione e valutazione delle prove scritte, nel rispetto delle griglie di valutazione per la prima e la seconda prova scritta previste dal d.m. n.769 del 2018, declinando gli indicatori in descrittori di livello. Nella stessa riunione, o in riunioni successive, la commissione definisce, altresì, i criteri di conduzione e di valutazione nonché le modalità di svolgimento del colloquio, tenendo presente quanto stabilito dal successivo art. 19. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

49 Art. 16 – Prima prova scritta
Ai sensi dell'art. 17, co. 3, del d.lgs. 62 del 2017, la prima prova scritta accerta la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l'insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato. Essa consiste nella redazione di un elaborato con differenti tipologie testuali in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La prova può essere strutturata in più parti, anche per consentire la verifica di competenze diverse, in particolare della comprensione degli aspetti linguistici, epressivi logico-argomentativi, oltre che della riflessione critica da parte del candidato. Le tracce sono elaborate nel rispetto del quadro di riferimento allegato al d.m. n. 769 del 2018. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

50 Art. 17 – Seconda prova scritta
Ai sensi dell' art. 17, co. 4, del d. 19s n. 62 del 2017, la seconda prova si svolge in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, ha per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio ed è intesa ad accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale dello studente dello specifico indirizzo. Le tracce sono elaborate nel rispetto dei quadri di riferimento allegati al d.m. n.769 del 2018. Per l'anno scolastico 2018/2019, le discipline oggetto della seconda prova scritta nell'ambito dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione sono individuate dal d.m. n. 37 del 2019. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

51 Art. 17 – Seconda prova scritta
Secondo quanto disposto dall'art.17, co. 8, del d. 19s. 62 del 2017, nei percorsi dell'istruzione professionale, la seconda prova ha carattere pratico ed è tesa ad accertare le competenze professionali acquisite dal candidato. Pertanto, negli istituti professionali, in coerenza con quanto previsto dai quadri di riferimento di cui al d.m. 769 del 2018, le commissioni: predispongono la seconda parte della seconda prova tenendo conto del piano dell' offerta formativa della scuola; in sede di riunione preliminare definiscono le modalità organizzative per lo svolgimento della prova, che può essere svolta lo stesso giorno o il giorno successivo tenendo conto della specificità dell' indirizzo e della disponibilità di attrezzature e laboratori. Le modalità organizzative e gli orari di svolgimento sono immediatamente comunicati alla scuola e ai candidati il giorno della prima prova; il giorno stabilito per lo svolgimento della seconda parte della seconda prova, elaborano il testo della parte di loro competenza tenendo in debito conto i contenuti e la tipologia della parte nazionale della traccia.

52 Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR
Art. 19 – Colloquio Il colloquio è disciplinato dall'art.17, co. 9, del d.lgs. n. 62 del 2017 e ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente. A tal fine, la commissione propone al candidato, secondo le modalità specificate di seguito, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera. Nell'ambito del colloquio, il candidato interno espone, inoltre, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, previsti dal d.lgs. n. 77 del 2005, e così ridenominati dall'art. l, co. 784, della l. 30 dicembre 2018, n. 145. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

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Art. 19 – Colloquio Nella relazione e/o nell'elaborato, il candidato, oltre a illustrare natura e caratteristiche delle attività svolte e a correlarle alle competenze specifiche e trasversali acquisite, sviluppa una riflessione in un' ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma. Per il candidato esterno, la commissione tiene conto anche degli eventuali percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento o ad essi assimilabili, che il candidato può esporre attraverso una breve relazione e/o un elaborato multimediaie. Parte del colloquio è inoltre dedicata alle attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione», inseriti nel percorso scolastico secondo quanto previsto all'art. 1 del d.l. n. 137 del 2008, convertito con modificazioni dalla l. n.169 del 2008, illustrati nel documento del consiglio di classe e realizzati in coerenza con gli obiettivi del PTOF. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

54 Art. 19 – Colloquio Il colloquio prende avvio dai materiali di cui al comma l, secondo periodo, scelti dalla commissione, attinenti alle Indicazioni nazionali per i licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, in un'unica soluzione temporale e alla presenza dell'intera commissione. La commissione cura l'equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando però una rigida distinzione tra le stesse. Si precisa che i materiali costituiscono solo spunto di avvio del colloquio, che si sviluppa in una più ampia e distesa trattazione di carattere pluridisciplinare che possa esplicitare al meglio il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Affinché il coinvolgimento sia quanto più possibile ampio, i commissari interni ed esterni conducono l'esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente, anche relativamente alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte.

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Art. 19 – Colloquio La scelta da parte della commissione dei materiali di cui al comma 1, secondo periodo, da proporre al candidato ha l'obiettivo di favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Nella predisposizione degli stessi materiali, da cui si sviluppa il colloquio, la commissione tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze svolte, sempre nel rispetto delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida. Per quanto concerne le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL), veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL, il colloquio può accertarle in lingua straniera qualora il docente della disciplina coinvolta faccia parte della commissione di esame in qualità di membro interno. Domenica Di Sorbo - Dirigente tecnico - MIUR

56 Art. 19 – Colloquio La commissione d'esame dedica un'apposita sessione alla preparazione del colloquio. Al fine di garantire trasparenza e pari opportunità per tutti i candidati, la commissione predispone per ogni classe, in coerenza con il documento del consiglio di classe, un numero di buste, contenenti i materiali di cui al comma 1, secondo periodo, pari al numero dei candidati, aumentato almeno di due unità, così da assicurare che anche l'ultimo candidato possa esercitare la scelta di cui al quinto periodo. Il presidente della commissione cura che le buste garantiscano la riservatezza del materiale ivi contenuto e che le stesse siano adeguatamente custodite. Il giorno del colloquio, il presidente, alla presenza del candidato, prende tre buste e le sottopone allo stesso. Il candidato sceglie una delle buste della tema. I materiali delle buste scelte dai candidati non possono essere riproposti in successivi colloqui. Alla fine di ogni sessione, il presidente assicura la conservazione e l'integrità delle buste ancora chiuse contenenti i materiali di cui al comma 1, secondo periodo.

57 Art. 19 – Colloquio Nei percorsi di secondo livello dell'istruzione per adulti, il colloquio si svolge secondo le modalità sopra richiamate, con le seguenti precisazioni: 1) i candidati, il cui percorso di studio personalizzato (PSP), definito nell'ambito del patto formativo individuale (PFI), prevede, nel terzo periodo didattico, l'esonero dalla frequenza di unità di apprendimento (UDA) riconducibili a intere discipline, possono - a richiesta - essere esonerati dall'esame su tali discipline nell' ambito del colloquio. Nel colloquio, pertanto, la commissione propone al candidato, secondo le modalità specificate nei commi precedenti, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline previste dal suddetto percorso di studio personalizzato; 2) per i candidati che non hanno svolto i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, la parte del colloquio a essi dedicata è condotta in modo da valorizzare il patrimonio culturale della persona a partire dalla sua storia professionale e individuale, quale emerge dal patto formativo individuale e da favorire una rilettura biografica del percorso anche nella prospettiva dell' apprendimento permanente. A tal riguardo, il colloquio può riguardare la discussione di un progetto di vita e di lavoro elaborato dall'adulto nel corso dell'anno.

58 Art. 24 – Voto finale, certificazione, adempimenti conclusivi
Ciascuna classe/commissione d'esame si riunisce per le operazioni finalizzate alla valutazione finale e all'elaborazione dei relativi atti subito dopo la conclusione dei colloqui relativi alla medesima classe/commissione, compresi quelli dei candidati che hanno sostenuto le prove scritte nella sessione suppletiva. Ai sensi dell' art. 18, co. 1, del d. 19s. 62 del 2017, a conclusione dell' esame di Stato è assegnato a ciascun candidato un punteggio finale complessivo in centesimi, che è il risultato della somma dei punti attribuiti dalla commissione d'esame alle prove e al colloquio, e dei punti acquisiti per il credito scolastico da ciascun candidato, per un massimo di quaranta punti. La commissione d'esame dispone di un massimo venti punti per la valutazione di ciascuna delle prove scritte e di un massimo di venti punti per la valutazione del colloquio. Il punteggio minimo complessivo per superare l'esame di Stato è di sessanta centesimi.

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