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Laboratorio formativo

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Presentazione sul tema: "Laboratorio formativo"— Transcript della presentazione:

1 Laboratorio formativo
ICF: TEORIA E PRASSI Laboratorio formativo Federica Cipressi Psicologa

2 ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
Strumento messo a punto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per ottenere una classificazione sistematica che descrive le modificazioni dello stato di salute di una persona. Secondo l’OMS “salute” non significa solo assenza di malattia ma è legata al funzionamento umano a tutti i livelli (benessere biologico, psicologico, sociale). Concezione legata all’influenza dei contesti. Gli interventi non devono essere finalizzati solo alla riparazione o al trattamento (concezione promozionale).

3 ICD - Classificazione Internazionale delle Malattie (OMS)
Sistema di classificazione basato sull’attribuzione di codici a specifiche definizioni diagnostiche, condivisi e riconosciuti a livello internazionale. ES. F 80: Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio F80.0 Disturbo specifico dell’articolazione dell’eloquio F80.1 Disturbo del linguaggio espressivo

4 ICD-ICF Come l’ICD, anche l’ICF è uno strumento di classificazione basato su codici che riconducono a specifiche definizioni. L’ICF e l’ICD forniscono informazioni a diversi livelli sullo stato di salute della persona: il “NOME” della malattia/condizione di salute, il “COME” quella malattia/condizione di salute modifica la vita di una persona. È possibile descrivere i diversi funzionamenti che possono avere due persone con la stessa condizione di salute.

5 ICF La salute e il funzionamento umano sono interpretate come risultante dell’interazione tra fattori biologici, funzionali, di capacità, di partecipazione sociale e contestuali ambientali e personali. L’ICF è caratterizzato da un insieme di categorie, raggruppate secondo il “modello biopsicosociale”.

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7 Gli aspetti “positivi” vengono descritti come funzionamento, quelli “negativi” sono identificati come disabilità. FUNZIONAMENTO: comprende funzioni e strutture corporee, attività, partecipazione; DISABILITÀ: comprende menomazioni, le limitazioni dell’attività e le restrizioni della partecipazione. I fattori ambientali definiscono le barriere o i facilitatori per il FUNZIONAMENTO. 

8 Stato di salute = livello di funzionamento (ottimale) all’interno di un dato dominio di salute. Condizione di salute = termine che indica un’alterazione dello stato di salute di una persona (malattia, disturbo, lesione, trauma…). Le condizioni di salute vengono codificate con la classificazione ICD-10. La presenza di una condizione di salute viene indicata come prerequisito per l’utilizzo della classificazione ICF.

9 Disabilità = funzionamento non ottimale di una persona con una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. La disabilità viene considerata non come malattia, disordine o disturbo, ma come conseguenza o risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali e ambientali che rappresentano il contesto in cui vive. Il termine indica quindi gli aspetti negativi dell’interazione tra l’individuo (con una condizione di salute) e i fattori contestuali dell’individuo stesso (fattori ambientali e personali).

10 Le funzioni corporee sono le funzioni fisiologiche dei sistemi corporei (incluse le funzioni psicologiche). Le strutture corporee sono le parti anatomiche del corpo, come gli organi, gli arti e le loro componenti. Le menomazioni sono problemi nella funzione o nella struttura del corpo, intesi come una deviazione o una perdita significative.

11 (prospettiva individuale del funzionamento)
L’attività è l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di un individuo. (prospettiva individuale del funzionamento) insieme delle competenze che il soggetto sviluppa dall’interazione corpo-fattori contestuali (es. capacità di apprendimento e applicazione delle conoscenze, di eseguire routine, di comunicare, relazionarsi…) La partecipazione è il coinvolgimento in una situazione di vita. (prospettiva sociale del funzionamento) insieme delle attività svolte nel rivestire ruoli reali nei contesti di vita

12 Le limitazioni dell’attività sono le difficoltà che un individuo può incontrare nell’eseguire delle attività. Le restrizioni della partecipazione sono i problemi che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento nelle situazioni di vita.

13 Per la componente “Attività e partecipazione” viene introdotta la distinzione tra capacità e performance  Capacità = abilità di un individuo di eseguire un compito o un’azione quando l’ambiente non interferisce né facilità (ambiente standard). Performance = ciò che una persona fa realmente nel suo ambiente reale. La differenza tra capacità e performance può rappresentare una stima dell’impatto che l’ambiente ha sul funzionamento della persona.

14 I fattori ambientali costituiscono gli atteggiamenti, l’ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza. Si tratta di tutte le situazioni che il soggetto incontra fuori di sé e che posso mediare positivamente (facilitatori) o negativamente (barriere) il suo funzionamento. Fattori personali: variabili psicoaffettive (autostima, autoefficacia, identità, motivazione, stili attributivi). Attualmente sono formalmente codificati i FATTORI AMBIENTALI, non sono oggetto di codifica i FATTORI PERSONALI.

15 Tra i nostri compiti c’è quello aiutare la persona ad attivare quanti più facilitatori possibili nel suo ambiente reale per poter migliorare la sua autonomia e la sua qualità di vita. È importante tenere conto dell’interazione delle sue capacità con il contesto, che può fungere da barriera o facilitatore e dare avvio a una performance efficace o invece problematica.

16 Esempio Se una persona utilizza un bastone, misurare la sua performance nel “camminare” significa descriverla tenendo conto di come svolge l’attività con tale strumento. In questo caso la performance risulterà migliore della capacità in quanto nell’ambiente c’è un facilitatore.

17 La disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole.
In sintesi… L’ICF propone un approccio globale, tiene presente che il contesto incide sulla possibilità che le risorse hanno di esprimersi. Si descrivono tanto la capacità possedute quanto le performance possibili intervenendo sui fattori contestuali. La partecipazione è determinata dall’interazione della condizione di salute con gli elementi ambientali, culturali, sociali e personali (fattori contestuali). La disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole.

18 Qualificatori Qualificatore universale con valori da 0 = nessun problema a 4 = problema completo, immesso dopo il punto decimale per specificare la misura in cui una funzione o un’attività si discosta da uno stato atteso o tipico. Il qualificatore definisce l’entità della menomazione delle funzioni e strutture corporee, della limitazione dell’attività, della restrizione alla partecipazione (a 0 = nessuna menomazione/difficoltà a 4 = menomazione/difficoltà completa), o della barriera ambientale (da 0 = nessuna barriera a 4 = barriera completa) o del facilitatore ambientale (da 0 = nessun facilitatore a +4 = facilitatore completo).

19 Sistema di codifica alfanumerico
lettere (“b”= funzioni corporee; “s” = strutture corporee; “d” = attività e partecipazione; “e” = fattori ambientali); codice numerico che inizia con il numero del capitolo (una cifra), seguito dal codice di secondo livello (due cifre) e dai codici di terzo e quarto livello (una cifra ciascuno);

20 Esempio:  “d 1452 Apprendere le abilità di scrittura di parole e frasi Imparare le azioni elementari di trasposizione di parole o concetti pronunciati in parole o frasi scritte” d  La lettera d sta ad indicare che ci si trova all’interno della componente Attività e partecipazione. d  La seconda posizione indica in quale capitolo della componente ci troviamo. In questo caso siamo nel capitolo 1, “Apprendimento e applicazione delle conoscenze”, della componente “Attività e partecipazione”. d  La terza posizione indica la categoria in cui ci troviamo. “45” ci sta ad indicare che siamo all’interno della categoria “Imparare a scrivere”. d  La quarta rappresenta una “specificazione” della categoria del precedente livello. In questo caso il “2” indica la categoria “Apprendere le abilità di scrittura di parole e frasi”.

21 PEI (Piano Educativo Individualizzato)
Documento mediante il quale viene descritto e organizzato un intervento didattico e educativo multidimensionale individualizzato sulla base del funzionamento dell’alunno con disabilità. Il PEI va costruito sulla situazione di funzionamento dell’alunno con i suoi punti di forza e di debolezza; si basa su una visione globale del soggetto.

22 Il PEI si compone di: La descrizione del funzionamento dell’alunno
- su base ICF - a partire da documenti diagnostici e specialistici, osservazione diretta, confronto tra operatori Le informazioni raccolte vanno sintetizzate nelle aree significative del modello ICF Punti di forza (abilità possedute adeguatamente), punti di debolezza, risorse, vincoli, ciò che facilita e che ostacola. Obiettivo: conoscenza più estesa dell’alunno, del suo funzionamento e dei suoi contesti di vita.

23 Il PEI si compone di: Definizione di obiettivi Programmazione degli obiettivi a lungo, medio e breve termine che si potranno concretamente inserire in una programmazione reale di attività scolastiche. 1. Obiettivi a lungo termine  quelli che idealmente si intende raggiungere nella prospettiva del Progetto di vita.

24 Il PEI si compone di: 2. Obiettivi a medio termine (alcuni mesi o un anno scolastico)  Dall’obiettivo a lungo termine si passa agli obiettivi integrabili nelle attività e nella programmazione scolastica, pensando a materiali, tecniche e interventi. 3. Obiettivi a breve termine e sequenze di sotto- obiettivi  scompongo gli obiettivi a medio termine, con incrementi molto graduali di complessità.

25 Il Il PEI si compone di: :
Definizione delle attività Si identificano gli spazi, i tempi, le persone e le altre risorse materiali, organizzative, strutturali e metodologiche. Si elaborano soluzioni operative nella dinamica insegnamento-apprendimento per favorire il raggiungimento degli obiettivi . Importante: uso di tutte quelle metodologie innovative che prevedono il coinvolgimento attivo del gruppo dei pari.

26 …il pluralismo delle possibilità operative, l’adozione di strategie e metodologie favorenti una progettualità didattica orientata all’inclusione: l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici (nota n Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, MIUR, 2009).

27 Il PEI si compone di: Valutazione e verifica
Accompagnano, come prassi costante, le varie attività realizzate. Grado di generalizzazione delle abilità e loro sviluppo in reali competenze, mantenimento nel tempo, autoregolazione. Es. Le abilità che si cerca di far acquisire all’alunno sono davvero significative per lui? Migliorano in modo effettivo la sua competenza quotidiana e qualità di vita, laddove utilizzati negli ecosistemi di vita e di relazione?


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