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L’ACCENTO E L’APOSTROFO PP

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Presentazione sul tema: "L’ACCENTO E L’APOSTROFO PP"— Transcript della presentazione:

1 L’ACCENTO E L’APOSTROFO PP. 31 -37
FONETICA E ORTOGRAFIA L’ACCENTO E L’APOSTROFO PP

2 L’accento ACCENTO TONICO: si dice tonico l’accento che si fa sentire nella pronuncia ACCENTO GRAFICO: è quello che si indica nella scrittura Bambino: non ha l’accento grafico quello tonico cade nella sillaba bi  sillaba tonica la prima e la terza sillaba si dicono atone (prive di accento)

3 ATTENZIONE: PAROLE OMOGRAFE
Si tratta di parole che si scrivono allo stesso modo, ma che cambiano in base a dove poniamo l’accento In questo caso è consigliabile scrivere anche l’accento tonico per evitare fraintendimenti Princìpi/prìncipi I principi spesso non hanno sani principi. Càpitano (della nave)/capìtano (verbo capitare) Può capitare che un capitano abbandoni la nave? Non deve capitare! affètto (cioè il sentimento) e affétto (dal verbo affettare) Pésca/pèsca

4 TRONCHE (accento cade sull’ultima sillaba) finì
PIANE (accento cade sulla penultima sillaba) càne SDRUCCIOLE (accento cade terzultima sillaba) càvolo BISDRUCCIOLE (accento cade quartultima sillaba) signìficano TRISDUCCIOLE ( molto rare, cade sulla quintultima) fàbbricamelo Le parole italiane si distinguono in: le parole italiane sono nella maggior parte PIANE

5 Come usare l’accento nello scritto?
L’accento va indicato: su tutte le parole tronche con almeno due sillabe ( intensità, perché, così, cadrò) su alcune parole di una sola sillabe senza il quale si confonderebbero con altre parole: (vedi tabella A) Su tutti gli altri monosillabi invece l’accento grafico non è mai indicato ( vedi tabella B) Sé stesso Sui monosillabi che presentano due vocali, es un dittongo (può o piè) oppure perché una vocale è una i che non si pronuncia (ciò, già, giù)

6 fa fu sto va qua qui su no Tabella A Dà, verbo dare Da preposizione
È, verbo essere E, congiunzione (vengo da Milano) Là, avverbio di luogo La, articolo o pronome ( Pane e prosciutto) Lì, avverbio di luogo Li, pronome (vedi Valeria? Si la vedo) Né, congiunzione (né carne né pesce) Ne, pronome (ne vuoi) o avverbio di luogo (te ne vai? Sé, pronome tonico ( tra sé e sé) Se, pronome atono (non se la sente) o congiunzione (se vuoi vengo a trovarti) Sì, affermazione Si, pronome ( si lava) Tè, bevanda Te, pronome (dico a te) Tabella B: Su tutti gli altri monosillabi invece l’accento grafico non è mai indicato fa fu sto va qua qui su no

7 L’elisione e L’apostrofo
L’apostrofo è il segno che normalmente indica la presenza di un’elisione L’elisione è la caduta della vocale finale non accentata della parola Di essere  d’essere la alba  l’alba Ci incontreremo  c’incontreremo Diverso è il caso di troncamento che consiste nella caduta di una vocale o una sillaba alla fine di una parola, indipendentemente dalla parola che segue. In questo caso l’apostrofo non è obbligatorio Signore  signor grande  gran Quel giorno – bel mattino – pan per focaccia

8 Quando l’apostrofo è obbligatorio
Articolo lo e composti : Lo albero  l’albero; dello albero  dell’albero; allo albero  all’albero Aggettivo bello: bell’amico che sei! Con il femminile è meglio usare la forma senza apostrofo Santo e santa: sant’Angelo, sant’Anna; ma con san è sempre seguito da consonante, quindi no apostrofo Ci davanti al verbo essere: c’è ( e non ci è) c’erano ( e non ci erano) Espressioni: a quattr’occhi, l’altr’anno, mezz’ora, nient’altro, quant’altro, sott’occhio, tutt’al più, tutt’altro Espressioni con di: d’accordo, d’oro, d’argento Espressioni con da: d’altra parte, d’altronde, d’ora in poi Con le seguenti forme di troncamento: Da’: da(i) imperativo Va': va(i) imperativo Di’: di(re) imperativo mo': mo(do) Fa’: da(i) imperativo po’: po(co) Sta’: sta(i) imperativo

9 B Quando l’apostrofo è preferibile Con l’articolo la e con le preposizioni articolate composte con la: la immagine/ l’immagine; della immagine/ dell’immagine; alla immagine/ all’immagine Quando l’apostrofo è facoltativo Questo e quella: questa immagine/ quest’immagine; quella immagine/ quell’immagine Con le parole di una sola sillaba: ti amo/ t’amo; mi ha detto/ m’ha detto C Quando l’apostrofo non va MAI usato Con ci: Ci aveva chiesto / *c’aveva chiesto; ci offrì da mangiare/ *c’offrì da mangiare Con da: il treno partì da Asti / *il treno parti d’Asti Con li e le: le accadde e non *l’accadde Se la parola successiva inizia per i, y, j : *l’iodio, *l’yogurt, * l’judo D

10 Il troncamento è obbligatorio con: Uno, alcuno, nessuno, ciascuno…
Il troncamento…p. 34 Un, uno, una  un amico (maschile) troncamento un’amica (femminile) elisione Nessun e qualcun  nessun uomo (maschile) nessun’anima (femminile) qualcun altro (M) qualcun’altra (F) Il troncamento è obbligatorio con: Uno, alcuno, nessuno, ciascuno… L’aggettivo dimostrativo quello… Gli aggettivi bello e santo… L’aggettivo buono… Il sostantivo signore…

11 Quale / Qual  non bisogna mai mettere l’apostrofo, sia che segua una parola maschile che una femminile: ERRATO CORRETTO * QUAL’ETÀ QUAL ETÀ *QUAL’ERA QUAL ERA *QUAL’È QUAL È *QUAL’OCCASIONE QUAL OCCASIONE *QUAL’UOMO QUAL UOMO


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