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SIMPOSIO SOI SIETO L’EMERGENZA IN TRAUMATOLOGIA OCULARE
TRAUMI OCULARI IN AMBIENTE DOMESTICO E LAVORATIVO PAOLO TASSINARI
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No financial interest
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Epidemiologia dei Traumi oculari The United States Eye Injury Registry (USEIR)
Il trauma oculare nei Paesi industrializzati rappresenta la causa più frequente di ospedalizzazione oculistica eccedente le 24 ore I traumi sono responsabili di circa il 35-40% delle cecità monoculari e del 3,6% delle cecità bilaterali L’incidenza dei traumi oculari è di circa casi nuovi all’anno Il sesso maschile risulta più colpito con un rapporto M:F di 5,5:1 L’età media più colpita da trauma oculare è intorno ai 30 anni (range: anni)
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LE CAUSE In ambiente lavorativo: schegge metalliche o di legno, frammenti di vetro o ceramica, detergenti. In ambiente domestico: tappi di bottiglia, spigoli di mobili, schizzi d’olio, candeggina, giochi. I tappi di bottiglia sono responsabili dello 0,06% di tutti i traumi negli USA mentre del 1 ,4 % in Ungheria. Questa differenza dipende dalla presenza di etichette d’avvertimento sulle bottiglie negli USA
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L’ambiente domestico (40%) rappresenta la seconda sede più comune di trauma oculare dopo il luogo di lavoro. Molti sono i fattori di rischio specie per i bambini e gli anziani. I bambini in età fra 0 e 5 anni sono maggiormente esposti rispetto a quelli di età fra 5 e 18 anni per la loro scarsa consapevolezza del pericolo ed instabilità. Allo stesso modo le cadute accidentali rappresentano la più frequente causa di scoppio del bulbo nell’anziano.
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Classificazione ezio-patogenetica dei traumi
Meccanici (contusivi – perforanti) Chimici (ustioni, causticazioni) Da radiazioni Da corpi estranei
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(Birmingham Eye Trauma Terminology 1996-2001; Kuhn, Morris et al)
CLASSIFICAZIONE BETT (Birmingham Eye Trauma Terminology ; Kuhn, Morris et al) Necessaria per l’ adozione di un linguaggio comune per la definizione e la classificazione dei traumi
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Lacerazione lamellare
TRAUMA OCULARE BETT BULBO CHIUSO Lacerazione lamellare Contusione
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L’occhio è un “sistema chiuso” nel quale le forze contusive dirette e indirette sotto forma di onde d’urto si trasmettono a tutto l’organo
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Fisiopatologia meccanica del trauma oculare contusivo
Cambiamenti dimensionali dell’occhio nel trauma contusivo: incremento del diametro equatoriale del bulbo, trazione sulla base del vitreo e sulla retina
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Fisiopatologia meccanica del trauma oculare contusivo punti anatomici oculari predisposti a rottura dopo trauma contusivo A) Limbus B) Retroinserzionale C) Equatore del bulbo D) Lamina cribrosa
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BETT - TRAUMA OCULARE Rottura: causata da un oggetto smusso
BULBO APERTO Rottura: causata da un oggetto smusso Lacerazione: causata da un oggetto appuntito che trasmette energia dall’esterno all’interno Grande energia di ritorno dall’interno all’esterno su ampia superficie Ferita penetrante: singola lacerazione Ferita penetrante con ritenzione di c.e. Rottura della parete in un punto di minor resistenza erniazione di tessuti Ferita perforante: lacerazioni (ingresso+uscita)
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Le forze penetranti determinano una minore diffusione della forza con lesioni più isolate, ma spesso più gravi
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OTS: Ocular Trauma Score
Punti NLP = 60 LP/MM = 70 1/200-19/200 = 80 20/200-20/50 = 90 Pari o >20/40 = 100 punti Visus iniziale Rottura Endoftalmite Ferita perforante Distacco di retina Difetto pupillare afferente -10 Maggiore è il punteggio finale più alta la possibilità di avere una prognosi visiva discreta (20/40)
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Parametri di valutazione
Anamnesi accurata Esame obbiettivo: -Acuità visiva -Presenza del riflesso pupillare AFF -Ipotonia -Profondità e sede della ferita -Grado di interessamento coroideale e retinico -Fuoriuscita di vitreo
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Esami strumentali Ecografia bulbare TAC ( tecnica di elezione) RMN
Tipo/dimensioni/visibilità/ accessibilità al CE RMN PEV previsioni sulla capacità visiva post-operatoria
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Spesso non vi è una relazione diretta tra entità del trauma e perdita visiva pertanto a traumi apparentemente lievi possono conseguire lesioni gravi e talora irreversibili viceversa i gravi traumi con coinvolgimento orbitario e cranio-facciale possono non avere alcun effetto sulla acuità visiva finale
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RIPAZIONE DI LESIONE SCLERO-CORNEALE
: peritomia congiuntivale limitata per appurare l’eventuale estensione della lacerazione alla Sclera. Sutura corneale con Nylon 10.0 a punti staccati nella parte più profonda dello stroma a distanze uguali su entrambi i lati della lacerazione. Se i bordi corneali sono edematosi i punti vanno posizionati a una distanza più lunga rispetto al bordo della lesione Sutura a borsa di tabacco : lacerazioni a forma stellata. Patch corneale/sclero-corneale Uso del cianoacrilato consente di sigillare il sito di ferita in caso di perdita tissutale
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Magnetici Amagnetici Ferro Nichel puro Leghe d’acciaio Ottone Rame
Traumi penetranti oculari con ritenzione di corpo estraneo endo-bulbare Magnetici Ferro Nichel puro Leghe d’acciaio Amagnetici Ottone Rame Piombo Alluminio I corpi estranei possono dare anche complicanze tardive quali siderosi (ferro, acciaio) e calcolosi (rame)
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TECNICHE DI ESTRAZIONE DI CE
Ab esterno Transcorneale/limbare Corpo Estraneo IN CA Transclerale Corpo Estraneo intramurale Corpo Estraneo libero nel vitreo Sportello sclerale ant. all’ equatore- elettrocalamita
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VITREITE E LESIONI RETINICHE CONCOMITANTI
ESTRAZIONE DI CE Ab interno VPP Gestione VITREITE E LESIONI RETINICHE CONCOMITANTI CE nel segmento posteriore
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VPP: STEPS CHIRURGICI Inizio della vpp al centro del cono vitreale
Rimozione del vitreo per 360° attorno al CE Ampliamento della VPP Protezione della retina del polo post con PFCL Rimozione delle trazioni derivanti dalla organizzazione vitreale Diatermia CE incapsulato: incisione e rimozione della capsula con tagliente o forbici Rimozione del CE con pinza Laser-retinopessia
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ASPORTAZIONE DEL CE Una volta afferato il CE va portato anteriormente nella cavità vitreale CE Dimensioni Grandi (> 6mm) maggiori della sclerotomia ma < 6 mm del suo diametro minore Allargamento della sclerotomia Asportazione per via limbare
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CONTROLLARE ANCHE L’OCCHIO ADELFO
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