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Prof. Stefano Consiglio

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Presentazione sul tema: "Prof. Stefano Consiglio"— Transcript della presentazione:

1 Prof. Stefano Consiglio
I MERCATI DEL LAVORO Prof. Stefano Consiglio

2 Premessa Il mercato del lavoro non è unico, ma formato da una pluralità di segmenti che si originano per ragioni: territoriali, informative, professionali, razziali e di genere, tecnologiche e aziendali, culturali e sindacali I livelli di analisi del mercato del lavoro Il mercato del lavoro generale Il mercato del lavoro di riferimento Il mercato interno del lavoro

3 I livelli di analisi del mercato del lavoro
POPOLAZIONE Forze di non lavoro bambini con meno di 15 anni MdL generale immigrati lavoratori interinali MdL periferico collaboratori occasionali MdL centrale precari lavoratori a tempo indeterminato staff leasing lavoratori sommersi clandestini lavoratori a tempo determinato Mercato interno lavoratori a progetto stagisti disoccupati in cerca di prima occupazione pensionati MdL di riferimento inabili

4 Il Mercati del lavoro: alcuni concetti di base
Forze di lavoro: …. Occupati: ….. Persone in cerca di occupazione:…. Non forze di lavoro: ….. Tasso di attività: …. Tasso di occupazione: Tasso di disoccupazione: …..

5 Il mercato del lavoro generale
Il MdL nell’economia neo-classica: il lavoro è un bene che si scambia in un mercato in cui la concorrenza tra imprese e lavoratori conduce all’equilibrio se: 1) Elevato numero di attori; ) Informazione perfetta; 3) Lavoratori e imprese omogenei; 4) Max mobilità delle persone; 5) No vincoli di natura istituzionale all’aggiustamento dei prezzi. … ma, osservando la realtà il mercato del lavoro non appare un “vero” mercato 1) Dipendenza reciproca tra domanda e offerta di lavoro 2) Presenza di attori collettivi che gestiscono il mercato 3) Natura incompleta del contratto di lavoro e assenza contratti “spot” 5) Le caratteristiche dei contratti d’impiego Il fenomeno disoccupazione (frizionale, volontaria, involontaria)

6 Il Mdl in generale: la disoccupazione
La disoccupazione Teoria della ricerca frizionale d’impiego La disoccupazione Teoria della job volontaria competition La disoccupazione Teoria del salario involontaria di efficienza

7 I MdL di riferimento Il MdL di riferimento è quella parte del MdL generale con cui l’impresa entra in contatto. Il MdL di riferimento non è dato ma viene influenzato dalle attività dell’impresa L’impresa raggiunge e attiva solo alcune porzioni del MdL generale, diverse per Area geografica Gruppi professionali Forme contrattuali I mercati del lavoro locali e distrettuali Il mercato duale del lavoro

8 Il MdL di riferimento: Il modello del MdL duale
Settore Primario (o Centrale) Settore Secondario (o Periferico) Superiore Inferiore Categorie occupazionali Dirigenti, manager, professionisti Impiegati, operai specializzati Operai generici, lavoratori interinali Formazione Universitaria, con specializzazione Diploma Competenze Legate alla professione Legate all’impresa (firm specific) Generiche Grado di autonomia Elevato Medio Basso Remunerazione Elevata, basata sulla carriera e sulla performance Media, basata sull’anzianità di ruolo in azienda Bassa, basata sulla posizione ricoperta Tasso di sindacalizzazione Basso, elevata autonomia Basso, elevata precarietà Mobilità Elevata, progettata dal lavoratore tra aziende Bassa Elevata, subita dal lavoratore tra lavoro e disoccupazione

9 Il MdL di riferimento I segmenti del MdL
All’origine della segmentazione Tecnologia e complessità organizzativa Pratiche organizzative Comportamenti sindacali Gestire il MdL di riferimento: obiettivi principali Riduzione dei costi del personale Massimizzazione della prevedibilità Flessibilità Evoluzione delle caratteristiche dei segmenti

10 Il Mercato Interno del Lavoro (MIL)
Definizione: il Mdl interno è un’unità amministrativa all’interno della quale la remunerazione e l’allocazione del lavoro sono determinate da un insieme di regole amministrative. La relazione tra lavoratore e impresa può essere caratterizzata da Regole esplicite (mercato-b) o Convenzioni implicite (mercato-c) Stabilità del rapporto di lavoro nell’interesse dell’impresa Per non perdere il capitale umano Per ridurre i costi di turnover, di ricerca e selezione Per difendere il capitale umano sviluppato internamente Stabilità del rapporto di lavoro nell’interesse del lavoratore Sviluppo competenze firm specific

11 Il mercato interno del lavoro All’origine dei MIL
Specificità delle professionalità (skill specificity) Aumento costi formazione sostenuti da impresa Aumento costi formazione totali Aumento valore addestramento interno Addestramento sul lavoro (on-the-job training) Affiancamento a persone con esperienza Apprendimento per prova ed errore Inserimento graduale nella posizione Usi e consuetudini (custom) Regole diffuse nel gruppo di lavoro (determinazione livelli retributivi, relazioni, livello della prestazione…)

12 Il mercato interno del lavoro MIL e gestione delle risorse umane
Disegno della struttura allocativa del lavoro Il grado di apertura del MIL L’ampiezza (i mobility clusters) I criteri di mobilità Il livello e la struttura della remunerazione

13 Il mercato interno del lavoro Limiti e attualità del MIL
Forte contestualizzazione storica Data l’attuale evoluzione del lavoro, come sta cambiando il MIL? Le regole del mercato esterno entrano nell’impresa Reciproca influenza tra mercato interno ed esterno Non esiste un unico modello di MIL Ottica contingente


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