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I padri fondatori
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La prima letteratura latina
La letteratura latina vera e propria iniziò dopo la metà del III secolo a.C. Sebbene di questa prima fase non ci restino opere integre ma solo frammentarie, è comunque possibile mettere a fuoco le personalità di Livio Andronico, Nevio e Ennio, tutti accomunati dalle seguenti caratteristiche: si ispirarono a modelli greci; nessuno era originario di Roma; si dedicarono a tutti i principali generi poetici (epica, tragedia, commedia); adottarono uno stile espressivo e ricco di figure di suono. Testa di Ennio, dal sepolcro degli Scipioni I padri fondatori > La prima letteratura latina
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Livio Andronico: la biografia
Livio Andronico, tradizionalmente considerato l'iniziatore della letteratura latina, fu un liberto greco originario di Taranto. anno avvenimenti dopo 272 a.C. dopo la fine della guerra contro Taranto, giunge a Roma al seguito di Livio Salinatore, di cui è liberto a Roma svolge la professione di grammaticus, cioè di maestro di lingua latina e greca 240 a.C. mette in scena la prima opera teatrale a Roma 57 a.C. traduce in latino l’illustre l’Odissea di Omero I padri fondatori > Livio Andronico > La biografia
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Livio Andronico: il teatro
Livio Andronico è stato autore di tragedie e commedie di ambientazione greca. Delle sue cothurnatae conosciamo otto titoli e qualche frammento: erano per lo più ispirate al ciclo troiano (Achille, Andromaca, Il cavallo di Troia, Aiace portatore di frusta, ecc.). Andronico è considerato iniziatore della palliata, di cui conosciamo tre titoli (Gladiolus, Ludius, Virgo). Teatro di Dioniso ad Atene I padri fondatori > Livio Andronico > Il teatro
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Livio Andronico: l’Odusia
L’opera a cui è legata la fama di Livio Andronico è l’Odusia. Si tratta di una traduzione in lingua latina e in versi saturni dell’Odissea omerica che: rese disponibile ai romani un testo fondamentale della cultura greca; ambiva a offrire una traduzione artistica che fosse fruibile come opera autonoma. Per ottenere una resa efficace del testo omerico, Andronico: usò un linguaggio arcaico e solenne, ricco di formule tratte dal linguaggio religioso romano; modificò il testo originale eliminando gli elementi che sarebbero risultati estranei al pubblico romano. Ulisse I padri fondatori > Livio Andronico > L’Odusia
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Nevio: la biografia Nevio, cittadino romano di origine campana, fu attivo principalmente nell’ambito dell’epica e del teatro. anno avvenimenti 270 a.C. nasce in Campania, forse a Capua a.C. combatte nell’esercito romano durante la prima guerra punica viene esiliato a Utica, probabilmente per aver attaccato in una commedia la famiglia patrizia dei Metelli 204 o 201 a.C. muore probabilmente a Utica I padri fondatori > Nevio > La biografia
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Nevio: il teatro A Nevio si devono le prime praetextae del teatro latino: Romulus, sul mito della fondazione di Roma; Clastidium, sulla vittoria riportata da Marco Claudio Marcello a Casteggio contro i Galli (222 a.C.). Tra le cothurnatae spicca il Licurgus per la possibile allusione al diffondersi dei riti bacchici a Roma. La produzione comica deve essere stata caratterizzata da attacchi personali e rivendicazioni in favore della libertà. Molto vivaci sono i frammenti pervenutici dalla Tarentilla. Licurgo uccide la moglie I padri fondatori > Nevio > Il teatro
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Nevio: il Bellum Poenicum
Il Bellum Poenicum era un poema epico in saturni di argomento storico: trattava infatti la prima guerra punica, esaltando la potenza di Roma. Il poema comprendeva anche elementi mitici (di incerta collocazione): le origini leggendarie di Roma, collegate con l’arrivo di Enea nel Lazio, e forse l’incontro tra Enea e Didone, con la spiegazione dell’inimicizia tra Cartagine e Roma. Il tophet di Cartagine Lo stile di Nevio combina elementi innovativi (composti di nuovo conio e strutture sintattiche ardite) con elementi della tradizione dei carmina (ripetizioni, allitterazioni). I padri fondatori > Nevio > Il Bellum Poenicum
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Ennio: la biografia Ennio è simbolo di un’epoca di assimilazione della cultura greca da parte del mondo romano: nella sua opera trovano posto la filosofia, la filologia e i modelli letterari della Grecia arcaica, classica ed ellenistica. anno avvenimenti 239 a.C. Quinto Ennio nasce a Rudiae in Calabria (estremità meridionale della Puglia), area di cultura italica fortemente grecizzata. Lui stesso dichiara di avere tria corda: osco, greco e romano 204 a.C. giunge a Roma dalla Sardegna (dove milita sotto le insegne romane) al seguito di Catone il censore a.C. segue Marco Fulvio Nobiliore nella campagna contro la lega Etolica per celebrarne le gesta (nella praetexta Ambracia) resta sempre vicino all’artistocrazia filellenica e al circolo scipionico 169 a.C. Ennio muore I padri fondatori > Ennio > La biografia
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Ennio: il teatro Ennio esordisce come autore teatrale.
Della sua ricca produzione ci sono rimasti soltanto: i titoli e brevi frammenti di una ventina di cothurnatae ispirate al ciclo troiano in cui si accentuano gli elementi patetici e spettacolari; i titoli di due palliate: Caupuncula e Pancratiastes; i titoli di due praetextae: Ambracia e Sabinae. Pietro da Cortona, Ratto delle Sabine, I padri fondatori > Ennio > Il teatro
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Ennio: gli Annales Gli Annales, l’opera più famosa di Ennio, sono un poema epico-storico in esametri in 18 libri in cui viene ripercorsa e celebrata la storia di Roma dalle origini all’epoca del poeta. L’esposizione dell’opera procede cronologicamente di anno in anno, come negli Annales maximi a cui fa riferimento il titolo. Il poema si ispira all’epica ellenistica che celebrava singoli sovrani (Ennio riserva infatti grande attenzione ai protagonisti della storia romana, come il Temporeggiatore e Scipione Emiliano), ma l’interesse si concentra sulla storia di una città e dei suoi valori fondanti. Peter Paul Rubens, Romolo e Remo, 1616 I padri fondatori > Ennio > Gli Annales
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Ennio: opere minori Di Ennio si conoscono anche altre opere.
Tra esse ricordiamo: titolo contenuti Hedyphagetica opera didascalica in esametri sulla gastronomia, di intonazione parodica, ispirata a un poemetto di Archestrato di Gela (IV sec. a.C.) Saturae raccolta di componimenti diversi per metro e per contenuto Euhemerus scritto forse in prosa, divulgava il pensiero di Evemero di Messina (III sec. a.C.), secondo cui gli dèi erano originariamente uomini dotati di virtù eccezionali e divinizzati in quanto benefattori dell’umanità Epicharmus opera in poesia ispirata a dottrine pitagoriche attribuite al commediografo Epicarmo di Siracusa (V sec. a.C.), secondo le quali gli dèi sarebbero personificazioni di forze della natura I padri fondatori > Ennio > Opere minori
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Ennio: le innovazioni Le innovazioni nella struttura e nei contenuti rispetto all’epica di Nevio rappresentano debiti del poeta nei confronti della cultura letteraria greca. Le novità più significative sono: l’invocazione alle Muse dell’Olimpo, non più alle Camene; l’apparizione di Omero in sogno e la sua reincarnazione in Ennio (metempsicosi); l’abbandono del saturnio in favore dell’esametro; il richiamo alla poetica alessandrina, fondata sull’originalità, sulla raffinatezza stilistica e sull’erudizione (Ennio si definisce dicti studiosus). Peter Paul Rubens, Pitagora difende il vegetarianesimo, 1620 I padri fondatori > Ennio > Le innovazioni
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Ennio: lo stile Dai non numerosi frammenti in nostro possesso è possibile individuare come tratti stilistici caratteristici degli Annales: l’uso di grecismi lessicali traslitterati, ma anche di costruzioni e di desinenze greche; l’uso di esametri olospondiaci e olodattilici (ritmi finalizzati a conseguire determinati effetti); la ricchezza di figure di suono, in particolare l’onomatopea. Giovanni Battista Tiepolo, Enea con il figlio e il padre, 1757 I padri fondatori > Ennio > Lo stile
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