Note pratiche di etichettatura dei vini

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Presentazione sul tema: "Note pratiche di etichettatura dei vini"— Transcript della presentazione:

1 Note pratiche di etichettatura dei vini

2 Principali norme che regolamentano l’etichettatura dei vini
Regolamento Ce n. 33/19 Regolamento Ce n. 1169/11 DM 13/8/12 DM 5/8/76 (dimensione caratteri) D. L. n. 109/1992 (lotto) Regolamento Ce n. 1164/11 (allergeni)

3 Per “ETICHETTATURA” si intende
Etichettatura dei Vini Regole generali Per “ETICHETTATURA” si intende TUTTO quello che COMPARE (anche immagini) su qualsiasi imballaggio, documento, cartello, etichetta, nastro o fascetta che accompagna un dato prodotto. Il complesso delle norme sull’etichettatura ha l’obiettivo di tutelare ed informare correttamente il consumatore, tutelare e garantire la qualità della produzione e consentire la tracciabilità. Rappresenta in genere il principale modo con cui raggiungere il consumatore, per cui spesso il produttore è tentato AD INSERIRE informazioni aggiuntive (es. vitigno, zona di produzione, ecc); occorre, però, rispettare la normativa

4 Etichettatura dei Vini Regole generali
Indicazioni obbligatorie Devono essere riportate sul recipiente : in caratteri indelebili e chiaramente distinguibili; nello stesso campo visivo, in modo che possano essere lette contemporaneamente senza necessità di ruotare il recipiente (attenzione alle etichette circolari) Possono essere fuori dello stesso campo visivo : numero di lotto; contiene solfiti e altre indicazioni allergeni.

5 Etichettatura dei Vini Regole generali
Indicazioni Facoltative a) non devono indurre in errore il consumatore circa l’identità, la provenienza, le proprietà (es. atte a curare o prevenire malattie), la quantità, la qualità, ecc; b) devono essere sempre dimostrabili.

6 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP

7 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
nome della denominazione di origine protetta (Es. Taurasi) Designazione della categoria « denominazione di origine protetta » oppure sigle D.O.C. o D.O.C.G. o DOP, anche per esteso oppure entrambe (sia l’espressione UE che quella italiana) per i vini IGP nome della indicazione geografica protetta (Campania) Designazione della categoria « indicazione geografica protetta » oppure la sigla IGT, anche per esteso oppure entrambe)

8 L’indicazione della/e varietà Tipologia
Vini DOP/IGP L’indicazione in etichetta del nome di una o più varietà è regolamentata da ciascun disciplinare di produzione, che di norma precisa anche i caratteri e posizione in etichetta; in mancanza vanno applicate le regole generali.

9 L’indicazione della/e varietà
Per i vini DOP/IGP il nome della varietà può essere indicata se Fa parte integrante della denominazione (Es. Fiano di Avellino) è una tipologia prevista dal disciplinare di produzione (Es. Irpinia Aglianico) viceversa nel caso di vini con tipologia generica come ad es. (Rosso, Bianco o Rosato), il nome del vitigno dovrà essere riportato: nettamente separate (circ. Mipaaf 3/5/11) nel contesto della descrizione con caratteri < di ¼ delle dimensioni utilizzate per la DOP o IGP con lo stesso carattere della descrizione Inoltre, deve essere assicurata la tracciabilità del prodotto (Schedario viticolo – Registri)

10 LUCA POLLINI IRPINIA (1) Denominazione di Origine Protetta (2) GRECO 2017 (3) Imbottigliato per conto di Azienda Agricola Franco Bianchi Lapio – Italia (4) da Renzo Verdi Paternopoli/IT Presso la Cantina in Avellino -Italia (5) L (6) 750 ml e (7) % vol (8) Vino Italiano (9) contiene solfiti (10) DOP Irpinia Nella designazione e presentazione del vino a denominazione di origine controllata «Irpinia», la specificazione del nome del vitigno, ove previsto, deve figurare in etichetta al di sotto della denominazione «Irpinia», in caratteri e dimensioni non superiori a quelli utilizzati per indicare la denominazione di origine.

11 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
«Imbottigliato da» («Confezionato da» per recipienti diversi dalle bottiglie –«Elaborato da» o «Spumantizzato da» per VS/VSQ) indicazione del Nome o Ragione sociale imbottigliatore indicata per esteso (in alternativa anche in forma abbreviata, ma a condizione che risulti da Atto costitutivo o da Statuto e sia riportata nella voce «denominazione» nel Registro Imprese della CCIAA) Comune: («Unità Amministrativa dove sono situati i locali o la sede sociale»- Stato membro (Italia)

12 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
Imbottigliamento effettuato luogo diverso dalla sede legale dell’imbottigliatore: (Reg. CE 33/19) imbottigliato da /….Comune («Unità Amministrativa dove sono situati i locali o la sede sociale» presso la cantina in /…Comune (può essere omesso se l’imbottigliamento avviene in comune confinante con quello dove si trova la sede sociale) Stato membro, riportato per entrambi i comuni

13 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
Il nuovo regolamento CE 33/19 prevede che il produttore può indicare o il comune dove ha sede legale o il comune dove è stato effettuato l’imbottigliamento. Pertanto in caso di imbottigliamento effettuato in luogo diverso potrà comparire in etichetta solo il comune di imbottigliamento.

14 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
Ammessi termini come: «Imbottigliato dall’Azienda Agricola», «Imbottigliato dal Viticoltore» «Imbottigliato nella Fattoria», ecc. : non c’è una stretta attinenza con la provenienza del vino (il vino potrebbe essere anche acquistato) ma deve essere rispettato il principio di prevalenza; cioè la produzione complessiva dell’azienda agricola deve essere prevalente rispetto a quella acquistata (DM ); l’imbottigliatore deve rispondere ai requisiti di Imprenditore agricolo - art del C.C.) ; «Imbottigliato all’origine», come sopra per aziende agricole, oppure se imbottigliato nella zona di produzione delle uve (o nelle immediate vicinanze) della DOP/IGP indicata in etichetta; «Imbottigliato nella zona di produzione»: per vino imbottigliato nella zona di produzione delle uve;

15 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
Ammessi termini come: «Prodotto e imbottigliato» per vino vinificato al 100% dall’azienda imbottigliatrice; «Integralmente prodotto e imbottigliato» per vino ottenuto solo da uve raccolte e vinificate nell’azienda senza alcun apporto, anche minimo, relativamente alla specifica partita oggetto di imbottigliamento di uva o di vino dall’esterno; Abbazia, Rocca, Castello, Villa ; si intende che il 100 % delle uve sono di provenienza aziendale e vinificate in azienda, a condizione che i nomi storici abbinabili non contengano riferimenti a DOP/IGP diverse da quelle utilizzate e che tali nomi storici siano effettivamente esistenti ; tali limitazioni non si applicano nel caso in cui tali termini siano inseriti nella Ragione Sociale

16 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
Imbottigliamento conto terzi : si utilizzano termini come «Imbottigliato da (…………………) per conto di (…………….)» indicando il Nome + il Comune e Stato membro della persona che ha effettuato l’imbottigliamento per conto terzi (Imb.re fisico) e della ditta che ha commissionato l’imbottigliamento (Imb.re giuridico). Una delle due indicazioni può essere sostituita utilizzando il Codice ICQRF completato dalla sigla IT. Se l’imbottigliamento è effettuato in luogo diverso dalla sede legale, va specificato anche il luogo reale di imbottigliamento; in questo caso si utilizzano i termini «imbottigliato da…. per conto di (….) presso la cantina in (….)» (può essere omesso se l’imbottigliamento avviene in comune confinante con quello dove si trova la sede sociale) Nel caso si utilizzi il codice ICQRF l’imb.re giuridico dovrà utilizzare quello della sede legale, l’imb.re fisico quello che identifica lo stabilimento dove è avvenuto l’imbottigliamento Con il Reg. 33/19 si può indicare solo il codice ICQRF delle sede dove è stato effettuato l’imbottigliamento.

17 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
Se il Nome dell’Imbottigliatore o del Comune dove ha la sede l’imbottigliatore contengono un nome di DOP o IGP, il nome dell’imbottigliatore o del comune vanno indicati sull’etichetta : Con la minimizzazione dei caratteri (max la metà della dimensione utilizzata per la denominazione) (Reg. UE 33/19) Oppure Con il Codice Istat del comune o il Codice ICQRF dell’imbottigliatore

18 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
Titolo alcolometrico effettivo o alc.: in unità o mezze unità % con la cifra seguita da % vol Altezza minima caratteri >= a 1,2 mm – Reg. Ce 33/19) Reg. CE 607/09 abrogato: 3 mm (bottiglie con volume maggiore di 0,20 litri fino a 1 litro) 5 mm (bottiglie di capacità maggiore di 1 litro) – 2 mm (bottiglie di capacità minore o uguale a 0,20 litri) Tolleranza analitica rispetto a valore in etichetta: 0,5% vol in più o in meno (0,8% per vini DOP e IGP conservati in bottiglia per più di 3 anni, vini spumanti, vini frizzanti e vini da uve stramature) volume nominale (ml, cl, l) (DM 5/8/1976) Altezza minima caratteri : 2 mm (per capacità uguale o inferiore a 0,20 litri) 3 mm (per capacità compresa tra 200 ml inclusi e i 50 ml esclusi) 4 mm (per capacità compresa tra ml inclusi e 200 ml esclusi) 6 mm (per capacità maggiore di 1000 ml esclusi) lettera minuscola «e »conformità dell’imballaggio alle dir.ttive CEE (DM 5/8/1976) - Altezza minima caratteri : 3 mm

19 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
Indicazione della provenienza «Vino di Italia.» o «Prodotto in Italia» (termini che non possono essere sostituiti da raffigurazioni geografiche) Annata –obbligatoria solo per i DOP ad eccezione degli spumanti (la condizione è che almeno l’85% del vino sia ottenuto da uve raccolte nell’annata indicata Indicazione dell’importatore (Reg. Ce 33/19) (per i vini importati) Necessaria l’indicazione in altre lingue comunitarie se il vino è destinato ad altri Paesi UE

20 Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP
Indicazione del tenore di zucchero (obbligatorio solo per VS, VSQ, VSQA) Ammessa l’indicazione anche mediante uso Menzioni: «brut nature» o «pas dosè» - «extra brut» «brut» - «extra dry» - «dry», «secco» o «asciutto» - «abboccato» o «demi- sec» - «dolce» Dosaggio zero zucchero < a 3 g/l (senza aggiunta di zucchero) Extra brut zucchero tra 0 e 6 g/l; Brut zucchero < a 12 g/l; Extra dry zucchero tra 12 e 17 g/l; Dry, sec zucchero tra 17 e 32 g/l; Abboccato zucchero tra 32 e 50 g/l; Dolce zucchero > a 50 g/l. Tolleranza di non oltre 3 g/l rispetto a quello indicato in etichetta

21 Etichettatura dei Vini – Indicazioni obbligatorie per i vini DOP/IGP che possono essere riportate su diverso campo visivo numero del lotto della partita: per lotto si intende un insieme di unità di vendita di una derrata alimentare, prodotta e confezionata in circostanze praticamente identiche (D.L.109/92) indicazione allergeni - eventuale presenza indicata facendola precedere da termine «contiene» : «solfiti» o «anidride solforosa» se il contenuto in solfiti è superiore a 10 mg/l «uovo», «proteina dell’uovo», «derivati dell’uovo», «latte», «derivati del latte», ecc» quando la presenza è superiore a 0,25 mg/l In aggiunta, ma non in sostituzione, ai termini indicati è possibile riportare il pittogramma comunitario.

22 Vini varietali

23 Vini generici e/o varietali.
L’indicazione in etichetta del nome di una o più varietà o dell’annata è di norma vietata per i vini non DOP/IGP. E’ possibile riportare in etichetta tali indicazioni anche su vini non provenienti da una zona determinata se l’imbottigliatore acquisisce una specifica certificazione rilasciata da un OdC. In tal caso si parla di: Vini varietali (in Italia sono consentite solo 7 varietà : Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Cabernet, Merlot, Syrah, Chardonnay, Sauvignon;) La condizione comune e inderogabile è che il nome di una varietà di vite può essere riportato a condizione che il vino sia ottenuto per almeno l’85% da uve provenienti dalla varietà stessa se sono indicate 2 o più varietà, la loro presenza deve essere al 100% e vanno riportate in ordine decrescente e con caratteri delle stesse dimensioni. Vini con annata non DOP/IGP: La condizione comune e inderogabile è che il vino sia ottenuto per almeno l’85% da uve provenienti dalla vendemmia rivendicata in etichetta.

24 Certificazione vini varietali e con annata.
1) Individuare l’OdC mediante comunicazione al Mipaaf, alla Regione e all’Odc 2) Trasmettere a) in caso di produzione propria: • copia della dichiarazione di produzione • copia delle registrazioni dal registro di vinificazione b) in caso di prodotto acquistato: • documento di accompagnamento (IT o MVV) in entrata.

25 Certificazione vini varietali e con annata
Dopo l’avvenuta certificazione la ditta deve a) In caso di commercializzazione allo stato sfuso inviare gli MVV di vendita entro 24 ore b) In caso di imbottigliamento inviare la Comunicazione preventiva di imbottigliamento (4 gg prima) Comunicazione di avvenuto imbottigliamento

26 Indicazioni facoltative

27 Indicazioni facoltative
Simbolo Comunitario (simboli grafici conformi al Reg. CE n. 628/2008) Menzioni tradizionali (riservati ai vini DOP/IGP, se previsti dal disciplinare di produzione; ad esempio, Passito, Vecchio, Superiore, Riserva, Lambiccato, ecc) Classico : vino prodotto nella zona di origine più antica (modalità di produzione fissate dal DdP) Riserva : vino oggetto di un periodo di invecchiamento (modalità di produzione fissate dal DdP) Superiore : vino caratterizzato da un titolo alcolometrico maggiore (modalità di produzione fissate dal DdP)

28 Indicazioni facoltative
Novello : Confezionato entro il 31/12 dell’annata della vendemmia; Non immesso al consumo prima delle ore 0:00 del 30 ottobre dell’annata di produzione delle uve; Rispondente ai parametri chimico-fisici e organolettici fissati dal DdP; Con vinificazione di durata non inferiore a 10 gg; Ottenuto per non meno del 40 % da fermentazione con macerazione carbonica dell’uva intera; Titolo alcolometrico totale non inferiore all’11 % Zuccheri riduttori non superiori a 10 g/l Obbligo dell’annata in etichetta.

29 Indicazioni facoltative
Nome di una unità geografica più piccola, solo per i vini DOP (non è consentito per i vini IGP) a condizione che la delimitazione sia ben definita, che sia prevista una lista positiva nel disciplinare e sia riferita a una località un comune o una frazione una sottozona (ad Es. Solopaca, sottozona della DOP Sannio) una zona amministrativa una vigna obbligatoriamente seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale che deve figurare nell’ elenco positivo approvato dall’Ammin.ne Regionale In tutti i casi la vinificazione e la conservazione del vino devono avvenire in recipienti separati e che sia garantita la tracciabilità documentale in ogni fase del ciclo produttivo (denuncia delle uve, registri e documenti di accompagnamento, ecc).

30 Esempio Sannio e Falanghina del Sannio
Nella designazione e presentazione del vino a denominazione di origine controllata «Sannio», la specificazione del nome della sottozona può figurare in etichetta anche al di sopra della denominazione «Sannio», in caratteri diversi e dimensioni superiori a quelli utilizzati per indicare la denominazione di origine. Solopaca Sannio DOC

31 Esempio Taurasi Nella designazione e presentazione del vino a DOCG “Taurasi” la specificazione di tipologia “riserva” deve figurare al di sotto della dicitura “denominazione di origine controllata e garantita” ed essere scritta in caratteri di dimensioni non superiori a quelli utilizzati per la denominazione di origine “Taurasi”, della stessa evidenza e riportata sulla medesima base colorimetrica. Riserva

32 Esempi di etichette

33 SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT)
LUCA POLLINI SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti Nome della Denominazione Menzione tradizionale italiana (può essere anche in sigla «IGT»), che sostituisce l’espressione comunitaria; Nome di una varietà di vite: in questo caso il vino è ottenuto con almeno l’85 % da Aglianico. Fino al 15% può concorrere vino rosso prodotto in Italia Annata di raccolta delle uve (facoltativa ma documentabile) Simbolo Comunitario che contraddistingue la IGP, riportato secondo quanto previsto dall’Allegato X del Reg. UE n. 1151/2012 e dal Reg. UE n. 664/14 (facoltativo) Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore. La ditta ha utilizzato la forma abbreviata in luogo della Ragione sociale Cantine Rossi srl di Luigi Rossi, in quanto risultante dall'atto costitutivo o dallo statuto e sia documentata come tale presso l’ufficio Registro Imprese sotto la voce «denominazione» Comune e Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede legale e ha effettuato l’imbottigliamento Indicazione di Provenienza Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» se il recipiente è conforme a norma UE (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico vol effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Reg. Ce 607/09 Indicazione allergeni (anidride solforosa > 10 mg/l) Le diciture di cui ai punti 9 e 12 possono figurare in altro campo visivo. Campania (1) Indicazione geografica tipica (2) AGLIANICO (3) 2011 (4) IGP (5 (5) Imbottigliato da Cantine Rossi srl (6) Luogosano – Italia (7) Prodotto in Italia (8) L13 119(9) 750 ml e (10) % vol (11) contiene solfiti (12)

34 SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT)
LUCA POLLINI SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti Nome della Denominazione Menzione tradizionale italiana (può essere anche in sigla «IGT»), unitamente all’Espressione Comunitaria IGP Tipologia Annata di raccolta delle uve (facoltativa ma documentabile) Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore. È indicato il termine «imbottigliato dall’Azienda Agricola» : la ditta deve possedere la qualifica di Azienda Agricola e mantenere le condizioni di cui all’art del c.c.; non è richiesto alcun vincolo circa la provenienza del vino, importante che la Ditta rispetti il principio della prevalenza della produzione globale in uva e vino Comune e Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede legale e ha effettuato l’imbottigliamento Indicazione di Provenienza Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» se il recipiente è conforme a norma UE (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico vol effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Altre Indicazioni veritiere e documentabili : rientrano tra queste anche i nomi di varietà di vite utilizzate per produrre le tipologie di «base», a condizione che siano riportate nel contesto della descrizione degli elementi storico-tradizionali e/o delle caratteristiche del prodotto; siano nettamente separate dalle indicazioni obbligatorie; siano con caratteri di stesse dimensione e colore di quelli usati per il resto della frase (non > 3 mm altezza x 2 mm larghezza e, comunque, non > ¼ dei caratteri usati per Taurasi) (facoltativa) Il lotto e l’indicazione degli allergeni sono stati posti in altro campo visivo Campania (1) Indicazione geografica tipica IGP(2) ROSSO (3) 2011 (4) Imbottigliato dall’Azienda Agricola Antonio Rossi (5) Lapio – Italia (6) Prodotto in Italia (7) 750 ml e (8) % vol (9) Questo vino è ottenuto esclusivamente da uve Aglianico e Piedirosso coltivato nei vigneti aziendali posti a quote elevate. Si sposa perfettamente con i piatti della cucina tradizionale (10)

35 SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT)
LUCA POLLINI SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti Nome della Denominazione Menzione comunitaria, può essere espressa anche in sigla IGP; Nome di una varietà di vite: in questo caso il vino è ottenuto con almeno l’85 % di Aglianico. Fino al 15% può concorrere vino prodotto in Italia Annata di raccolta delle uve (facoltativa) Simbolo Comunitario che contraddistingue la IGP, riportato secondo quanto previsto dall’Allegato X del Reg. UE n. 1151/2012 e dal Reg. UE n. 664/14 (facoltativo) Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore; la dicitura “imbottigliato all’origine”, imbottigliato nella fattoria, imbottigliato nel podere, ecc può essere utilizzata, per aziende agricole, anche per partite di vino acquistate da terzi a condizione che sia assicurato che la produzione complessiva dell’azienda sia prevalente (principio della prevalenza) Comune e Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede principale Indicazione di Provenienza Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» se il recipiente è conforme a norma UE (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico vol effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione allergeni (anidride solforosa > 10 mg/) Le diciture di cui ai punti 9 e 12 possono figurare in altro campo visivo. Campania (1) Indicazione geografica protetta (2) AGLIANICO (3) 2011 (4) IGP (5 (5) Imbottigliato all’origine Dall’azienda agricola Antonio Rossi (6) Montemiletto – Italia (7) Prodotto d’Italia (8) L13 119(9) 750 ml e (10) % vol (11) contiene solfiti (12)

36 SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT)
LUCA POLLINI SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti Nome della Denominazione Menzione tradizionale italiana (può essere anche in sigla «IGT»), che sostituisce l’espressione comunitaria; Nome di una varietà di vite: in questo caso il vino è ottenuto con almeno l’85 % di Aglianico. Fino al 15% può concorrere vino prodotto in Italia Simbolo Comunitario che contraddistingue la IGP, riportato secondo quanto previsto dall’Allegato X del Reg. UE n. 1151/2012 e dal Reg. UE n. 664/14 (facoltativo) Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore; la dicitura “Integralmente prodotto e imbottigliato ” è possibile in quanto l’uva e il vino sono prodotti integralmente in ambito aziendale Comune e Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede legale e ha effettuato l’imbottigliamento Indicazione di Provenienza Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» se il recipiente è conforme a norma UE (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico vol effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione allergeni (anidride solforosa > 10 mg/l); caseinati > di 0,25 mg/l; Le diciture di cui ai punti 8 e 11 possono figurare in altro campo visivo. Campania (1) Indicazione geografica tipica (2) AGLIANICO (3) IGP (5 (4) Integralmente prodotto e imbottigliato da Cantine Rossi srl (5) Luogosano – Italia (6) Prodotto d’Italia (7) L13 119(8) 750 ml e (9) % vol (10) contiene solfiti contiene ovoalbumina (11)

37 SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT)
LUCA POLLINI SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti Nome della Denominazione Menzione tradizionale italiana (può essere anche in sigla «IGT»), che sostituisce l’espressione comunitaria IGP Nome di una varietà di vite: in questo caso il vino è ottenuto con almeno Aglianico. Fino al 15% può concorrere vino rosso prodotto in Italia Annata di raccolta delle uve (facoltativa ma documentabile) Simbolo Comunitario che contraddistingue la IGP, riportato secondo quanto previsto dall’Allegato X del Reg. UE n. 1151/2012 e dal Reg. UE n. 664/14 (facoltativo) Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore. Comune e Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede legale e del comune dove è stato effettuato l’imbottigliamento Indicazione di Provenienza Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» se il recipiente è conforme a norma UE (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico vol effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione allergeni (anidride solforosa > 10 mg/l Le diciture di cui ai punti 9 e 12 possono figurare in altro campo visivo. Campania (1) Indicazione geografica tipica (2) AGLIANICO (3) 2011 (4) IGP (5 (5) Imbottigliato da Cantine Rossi srl (6) Avellino – Italia Presso la Cantina in Luogosano – Italia (7) Prodotto in Italia (8) L13 119(9) 750 ml e (10) % vol (11) contiene solfiti (12)

38 SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT)
LUCA POLLINI SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti Nome della Denominazione Menzione tradizionale italiana italiana (può essere anche in sigla «IGT»), che sostituisce l’espressione comunitaria IGP Nome di una varietà di vite: in questo caso il vino è ottenuto con almeno Aglianico. Fino al 15% può concorrere vino rosso prodotto in Italia Annata di raccolta delle uve (facoltativa ma documentabile) Simbolo Comunitario che contraddistingue la IGP, riportato secondo quanto previsto dall’Allegato X del Reg. UE n. 1151/2012 e dal Reg. UE n. 664/14 (facoltativo) Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore. Comune e Stato membro : la ditta indica solo il comune ove è stato effettuato l’imbottigliamento, omettendo quello relativo alla sede legare (Reg. Ce 33/19) Indicazione di Provenienza Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» se il recipiente è conforme a norma UE (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico vol effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione allergeni (anidride solforosa > 10 mg/l Le diciture di cui ai punti 9 e 12 possono figurare in altro campo visivo. Campania (1) Indicazione geografica tipica (2) AGLIANICO (3) 2011 (4) IGP (5 (5) Imbottigliato da Cantine Rossi (6) Luogosano – Italia (7) Prodotto in Italia (8) L13 119(9) 750 ml e (10) % vol (11) contiene solfiti (12)

39 Etichettatura dei Vini SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT)
LUCA POLLINI Etichettatura dei Vini SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO IGP (ex IGT) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti COLLINE PESCARESI (1) IGP (2) PECORINO e CHARDONNAY (3) 2013 (4) Imbottigliato dall’Azienda Agricola Renzo Verdi (5) Spoltore – Italia (6) Prodotto d’Italia (7) L14 119(8) 1500 ml e (9) alc 12% vol (10) contiene solfiti (11) Nome della Denominazione Espressione Comunitaria in sigla, che sostituisce l’espressione «indicazione geografica protetta » Nome di due varietà di vite: in questo caso il vino è ottenuto al 100% dalle due varietà. Il Pecorino è la varietà prevalente. Lo Chardonnay deve essere presente per almeno il 15% Annata di raccolta delle uve (facoltativa ma documentabile) Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore. È indicato il termine «imbottigliato dall’Azienda Agricola» : la ditta deve possedere la qualifica di Azienda Agricola; non è richiesto alcun vincolo circa la provenienza del vino, importante che la Ditta rispetti il principio della prevalenza Comune e Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede principale Indicazione di Provenienza Numero di Lotto di appartenenza del vino (in questo caso indica che il vino è stato imbottigliato il 119esimo giorno del 2014, cioè il ) Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 6 mm) Lettera minuscola «e» se il recipiente è conforme a norma UE (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico vol effettivo (altezza carattere min. 5 mm): la cifra può essere anticipata dal termine «alc » 11. Indicazione allergeni

40 SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO DOP (Docg e Doc)
LUCA POLLINI SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO DOP (Docg e Doc) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti FIANO DI AVELLINO (1) Denominazione di Origine Protetta d.o.c.g.(2) 2017 (3) VIGNA DELLE VOLPI (4) Prodotto e Imbottigliato dal viticoltore Franco Bianchi - Lapio – Italia (5) L (6) 0,750 l e (7) % vol (8) Vino Italiano (9) contiene solfiti (10) Bottiglia n di 3000(11) Nome della Denominazione da cui proviene il vino Espressione Comunitaria (possibile sia per esteso che in sigla DOP); in alternativa o aggiunta è possibile indicare anche la menzione tradizionale italiana DOCG Annata di raccolta delle uve Vigna: nome inserito nell’elenco approvato con delibera regionale; la vinificazione e la conservazione del vino devono avvenire in recipienti separati riportando tale menzione sia nella denuncia delle uve, sia nei registri e nei documenti di accompagnamento. Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore, dicitura che può essere utilizzata solo se la partita è stata vinificata al 100% in azienda; Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» (altezza minima carattere: 3 mm) Titolo alc. vol. effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione di Provenienza Indicazione allergeni Numero del recipiente, un’indicazione possibile senza particolari prescrizioni (deve però essere dimostrabile)

41 SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO DOP (Docg e Doc)
LUCA POLLINI SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO DOP (Docg e Doc) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti FIANO DI AVELLINO (1) Denominazione di Origine Protetta d.o.c.g.(2) 2017 (3) Imbottigliato per conto di Azienda Agricola Franco Bianchi, Lapio – Italia (4) da Renzo Verdi, Paternopoli - Italia (5) L (6) 0,750 ml e (7) % vol (8) Vino Italiano (9) contiene solfiti (10) Bottiglia n di 3000(11) Nome della Denominazione da cui proviene il vino Espressione Comunitaria (possibile sia per esteso che in sigla DOP); in alternativa o aggiunta è possibile indicare anche la menzione tradizionale italiana DOCG Annata di raccolta delle uve Nome oppure Ragione sociale + Comune e Stato membro di chi ha ordinato l’imbottigliamento (imbottigliamento conto terzi) – Imbottigliatore Giuridico Imbottigliatore conto terzi (Imbottigliatore Fisico) può essere indicato anche tramite Codice ICQRF seguito dalla sigla IT Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» (altezza minima carattere: 3 mm) Titolo alc. vol. effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione di Provenienza Indicazione allergeni Numero del recipiente, un’indicazione possibile senza particolari prescrizioni (deve però essere dimostrabile)

42 SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO DOP (Docg e Doc)
LUCA POLLINI SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO DOP (Docg e Doc) con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti IRPINIA (1) Denominazione di Origine Protetta (2) GRECO 2017 (3) Imbottigliato per conto di Azienda Agricola Franco Bianchi Lapio – Italia (4) da Renzo Verdi Paternopoli/IT Presso la Cantina in Avellino -Italia (5) L (6) 750 ml e (7) % vol (8) Vino Italiano (9) contiene solfiti (10) Nome della Denominazione e tipologia da cui proviene il vino (posizione rispetta DdP) Espressione Comunitaria (possibile sia per esteso che in sigla DOP) Annata di raccolta delle uve Imbottigliatore conto terzi Imbottigliatore giuridico Nome oppure Ragione sociale + Comune e Stato membro di chi ha ordinatol’im.to Imbottigliatore Fisico: chi effettua materialmente l’imbottigliamento - Uno dei due può essere indicato anche tramite Codice ICQRF seguito dalla sigla IT. Se l’imbottigliamento è effettuato in luogo diverso dalla sede sociale va specificato il luogo reale di imbottigliamento. Può essere omesso solo se l’imbottigliamento avviene in comune stesso/confinante con quello dove si trova la sede sociale Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» (altezza minima carattere: 3 mm) Titolo alc. vol. effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione di Provenienza Indicazione allergeni

43 Etichettatura dei Vini SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO DOP (Docg e Doc)
LUCA POLLINI Etichettatura dei Vini SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO DOP (Docg e Doc) TAURASI (1) Denominazione di Origine Protetta (2) RISERVA (3) 2012 (4) Imbottigliato all’origine nella zona di produzione e integralmente prodotto dalla Azienda Agricola Sergio Bianchi (5) Taurasi – Italia (6) L (7) 750 ml e (8) ,5% vol (9) Vino Italiano (10) contiene solfiti (11) Nome della Denominazione e tipologia da cui proviene il vino Espressione Comunitaria (possibile sia per esteso che in sigla DOP) Menzione tradizionale che deve essere specificamente prevista dal relativo DdP; Va riportata in dimensioni non superiori alla DOP e uguale evidenza e base colorimetrica Annata di raccolta delle uve Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore. Comune e Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico vol effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione di Provenienza Indicazione allergeni

44 Etichettatura dei Vini CASO PARTICOLARE INDICAZIONE IMBOTTIGLIATORE
LUCA POLLINI Etichettatura dei Vini CASO PARTICOLARE INDICAZIONE IMBOTTIGLIATORE FIANO DI AVELLINO (1) DOCG 2017 Imbottigliato dalla Azienda Agricola Franco Bianchi Taurasi – Italia (2) Oppure 83039 – Italia (3) Se: il NOME dell’imbottigliatore/venditore/importatore e/o il COMUNE ove questo ha la sede contiene il nome di una DOP/IGP, anche in parte, per evitare di creare confusione nel consumatore: il NOME + la SEDE (2) devono essere indicati in caratteri non superiori alla metà della dimensione dei caratteri utilizzati per la denominazione etichetta in alternativa si può indicare il codice ICQRF si può indicare il Codice ISTAT (3)

45 Etichettatura dei Vini SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO SENZA DOP o IGP
LUCA POLLINI Etichettatura dei Vini SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO SENZA DOP o IGP Categoria del Prodotto (anche VINO VARIETALE) Nome della varietà di vite, consentita anche per i vini senza DOP e IGP: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Cabernet, Syrah, Chardonnay e Sauvignon (e loro sinonimi) sono le sole consentite per l’Italia, sempre a condizione che almeno l’85% provenga dalla varietà indicata (100% se ne vengono indicate 2 o più) e che ciò sia dimostrabile Annata di raccolta delle uve (facoltativa) Nome oppure Ragione sociale dell’imbottigliatore («Confezionato da» per i recipienti diversi dalla bottiglia, come il Bag-in-Box) Comune e Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede principale Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» se recipiente conforme a norma UE (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico volumico effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione di provenienza (può essere omessa se si integra Vino Varietale col termine «d’Italia») Indicazione allergeni, che deve essere apposta in una qualsiasi delle etichette del recipiente o direttamente sul contenitore di tutti i vini con contenuto in solfiti > a 10 mg/l. Può essere solo in italiano ma, se il vino è inviato in altri Paesi UE, bisogna verificare la lingua. Eventualmente anche derivati del latte/uovo Numero di Lotto di appartenenza del vino (in questo caso indica che il vino è stato imbottigliato l’85esimo giorno del 2014, cioè il ) VINO (1) MERLOT (2) 2012 (3) Imbottigliato da Mario Bianchi (4) Avellino – Italia (5) 750 ml e (6) % vol (7) Prodotto in Italia (8) contiene solfiti (9) L (10)

46 Etichettatura dei Vini
LUCA POLLINI Etichettatura dei Vini SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO SPUMANTE DI QUALITA’ con le indicazioni obbligatorie e alcune facoltative tra le più frequenti Categoria del prodotto da cui proviene il vino Annata di raccolta delle uve (facoltativa) Menzione relativa all’indicazione del tenore di zucchero (obbligatoria). Il termine Brut indica che il tenore di zuccheri residui è inferiore a 12 g/l Nome oppure Ragione sociale del produttore (o del venditore). In alternativa: * il produttore (o elaboratore o spumantizzatore) può essere indicato col codice ICRF, integrato dal nome del venditore (Elaborato da 123/AV/IT Venduto da Giorgio Bianchi, Napoli, Italia); * si può indicare solo il venditore in sostituzione del nome del produttore, ma in questo caso si deve riportare la sede dello stabilimento del produttore (Venduto da Giorgio Bianchi, Napoli, Italia - Elaborato nello stabilimento di Avellino, Italia) Comune e Stato membro in cui il produttore ha la propria sede principale Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico volumico effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione allergeni Indicazione di Provenienza VINO SPUMANTE DI QUALITA’ (1) 2012 (2) BRUT (3) Elaborato da Mario Rossi (4) Avellino– Italia (5) L (6) 750 ml e (7) ,5% vol (8) Prodotto d’Italia (9) contiene solfiti (10)

47 Etichettatura dei Vini
LUCA POLLINI Etichettatura dei Vini SCHEMA DI ETICHETTA DI UN VINO SPUMANTE DI QUALITA’ DOP Nome della Denominazione («Greco di Tufo ») e Categoria del prodotto (VSQ) da cui proviene il vino Espressione Comunitaria (possibile sia per esteso che in sigla DOP) Menzione Tradizionale relativa al metodo di elaborazione) Millesimo (annata di raccolta delle uve), a condizione che almeno l’85% delle uve costituenti la cuvée provengano dall’annata 2013 Posizione e Caratteri come punto 3 (facoltativa) Menzione relativa all’indicazione del tenore di zucchero (obbligatoria). Il termine Brut indica che il tenore di zuccheri residui è inferiore a 12 g/l Nome oppure Ragione sociale del produttore o elaboratore È possibile utilizzare i termini «imbottigliato nella zona di produzione» e «imbottigliato all’origine dalla Azienda agricola» (a condizione che l’’imbottigliamento avvenga all’interno della zona delimitata) Comune e Stato membro in cui il produttore ha la propria sede principale Numero di Lotto di appartenenza del vino Volume nominale del recipiente (altezza carattere min. 4 mm) Lettera minuscola «e» (altezza minima carattere: sempre 3 mm) Titolo alcolometrico volumico effettivo (altezza carattere min. 3 mm) Indicazione di Provenienza Indicazione allergeni GRECO DI TUFO SPUMANTE (1) Denominazione di origine protetta (2) Metodo Classico (3) Millesimo 2013 (4) BRUT (5) Prodotto e imbottigliato all’origine nella zona di produzione da Azienda Agricola Francesco Rossi (6) Tufo – Italia (7) L (8) 750 ml e (9) % vol (10) Prodotto d’Italia (11) contiene solfiti (12)

48 Grazie per l’attenzione
A cura di Manzo Francesco.


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