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Pubblicatoenrica rizzini Modificato 7 mesi fa
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© Pearson Italia spa 1 La seconda rivoluzione industriale
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© Pearson Italia spa La seconda rivoluzione industriale 2 Dalla prima alla seconda rivoluzione industriale Prima rivoluzione industrialeSeconda rivoluzione industriale quando Dal 1760 Dal 1870 dove Gran Bretagna, poi Belgio, Francia settentrionale, Svizzera, Prussia Stati Uniti, Europa occidentale, Giappone settori chiavetessile, meccanico chimico, elettrico, siderurgico, meccanico fonte di energiaCarbone → macchina a vaporeelettricità, petrolio Il processo di industrializzazione subì una forte accelerazione dopo il 1850; tra il 1870 e il 1910-14 si verificò una seconda e profonda trasformazione nella produzione industriale, caratterizzata da: nuove fonti energetiche, grandi scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche, forte incremento dei trasporti e delle comunicazioni, accelerazione dei cambiamenti, sviluppo di nuove organizzazioni della produzione industriale e di nuove forme di capitalismo, maggiore capacità di modificare la vita quotidiana e sociale delle persone.
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© Pearson Italia spa La seconda rivoluzione industriale 4 Un mondo più interconnesso mobilità via terra mobilità via acqua comunicazioni FERROVIE PIROSCAFO TELEGRAFO TELEFONO data simbolo: 1904, completamento della Transiberiana data simbolo: 1869, apertura del canale di Suez 1860: 240.000 km di cavi 1900: 2 milioni di km di cavi 1885: 260.000 apparecchi 1900: 2,5 milioni di apparecchi
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Trasporti (merci e passeggeri) e comunicazioni La rete ferroviaria ebbe uno sviluppo imponente, la navigazione a vapore si intensificò e sostituì quella a vela. La ferrovia fu indispensabile nel collegare la costa orientale degli Stati Uniti con quella occidentale (1869). La linea ferroviaria che congiungeva Parigi a Costantinopoli con il mitico treno Orient- Express fu inaugurata nel 1888, la ferrovia Transiberiana che collegava Mosca con Vladivostok fu costruita tra il 1891 e il 1905. Fu questa l’epoca dei trafori delle Alpi: il Fréjus, il Gottardo e il Sempione. Per quanto riguarda i trasporti marittimi, gli scafi in acciaio resero le navi più resistenti e i trasporti via mare furono semplificati anche grazie alla costruzione di canali artificiali navigabili quali il canale di Suez, aperto il 17 novembre 1869, e il canale di Panama, inaugurato nel 1914. Biciclette e automobili si diffusero sempre di più. Il telefono e il telegrafo permisero la comunicazione a distanza.
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Invenzione del motore a combustione interna e degli pneumatici → prime automobili. L’industria automobilistica ebbe forte sviluppo negli Stati Uniti: Henry Ford, 1903 → introduzione della catena di montaggio e applicazione del taylorismo (= divisione scientifica del lavoro, dal nome del suo inventore, l’ingegnere Frederick Taylor). Ma prima dell’automobile per tutti, ci fu la bicicletta, agevolata anche dai nuovi tipi di pavimentazione: il macadam e l’asfalto. Fecero la loro comparsa i primi prototipi di aeroplano: i fratelli statunitensi Wilbur e Orville Wright realizzarono il primo aeroplano in grado di alzarsi dal suolo e volare, anche se inizialmente solo per alcuni metri.
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L’elettricità, prodotta nelle centrali elettriche, oltre ad essere impiegata nelle industrie e nei trasporti, fu determinante nella vita quotidiana delle persone. Le città diventarono più luminose e più sicure. Oggetti come la macchina da cucire, la macchina da scrivere e il grammofono iniziarono a far parte delle case dell’epoca. Fu anche l’epoca delle esposizioni universali, grandi mostre dedicate al progresso allestite in edifici costruiti per l’occasione.
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CONSEGUENZE - miglioramento generalizzato del tenore di vita nelle città - nuove competenze dei governi (che provvedono a servizi pubblici come igiene, trasporti, illuminazione; alla scolarizzazione, rendendo obbligatoria e gratuita l’istruzione elementare; al miglioramento della legislazione sul lavoro) - crescita demografica di tipo moderno, cioè determinata dal calo della mortalità nei paesi industrializzati (la vita media dell’uomo europeo tocca i 50 anni) - progressivo rafforzamento delle organizzazioni operaie, data la formazione di grandi masse proletarie - sviluppo della “società di massa” (significato economico, politico, sociale, culturale)
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CRISI La crescita vertiginosa della produzione industriale e l’aumento di disponibilità di prodotti agrari provocarono per la prima volta una crisi di sovrapproduzione. Prima manifestazione di una crisi economica moderna, che evidenzia la ciclicità dei processi economici, caratterizzati da fasi espansive e conseguenti fasi depressive. Prima le crisi si manifestavano sotto forma di carestie (crisi da sottoproduzione); il nuovo tipo di crisi che il mondo andava sperimentando si configura come crisi di sovrapproduzione. 1873-96 GRANDE DEPRESSIONE
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© Pearson Italia spa La seconda rivoluzione industriale 10 La crisi agraria Anni settanta dell’Ottocento enormi cambiamenti nell’agricoltura mondiale rivoluzione dei trasporti ingresso di nuovi paesi produttori nel mercato mondiale STATI UNITI ARGENTINA, CANADA, AUSTRALIA, NUOVA ZELANDA agricoltura altamente meccanizzata enormi estensioni di terra coltivabile, manodopera a basso costo costante tendenza alla riduzione dei prezzi e dei prodotti agricoli crisi dei produttori
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© Pearson Italia spa La seconda rivoluzione industriale 11 La crisi industriale Anni settanta dell’Ottocento progresso tecnologico e grande incremento della produzione di beni + bassi salari forte eccedenza di offerta sulla domanda Crisi della domanda, caduta dei consumi Crisi dei produttori
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EFFETTI - riduzione dei profitti e degli investmenti, licenziamenti, riduzioni salariali, repressioni ai danni dei movimenti sindacali; vasti movimenti migratori tra paesi (secondo direttrici che procedevano dall’Europa agli Usa o ai paesi dell’America meridionale), e dalla campagna verso la città (forte inurbamento); - nuova fase di capitalismo (cfr. slide successiva); - cambiamento in politica economica: abbandono dell’economia liberistica e introduzione di protezionismo doganale, in concomitanza con il tentativo di aggredire il mercato dei paesi concorrenti → “guerre doganali”: conflitti di natura economica fra due paesi, combattuti attraverso restrizioni nel commercio tali da penalizzare le importazioni reciproche rispetto a quelle di paesi terzi; - imperialismo: spartizione del mondo in possessi coloniali e zone di influenza delle grandi potenze; motivato da fattori: economici (ricerca di nuovi mercati e materie prime, esportazione di eccedenza di capitali per nuovi investimenti), politico- ideologici (nazionalismo: volontà di affermare il prestigio, la potenza e il primato nazionale; gli interessi del capitalismo finanziario vengono propagandati come interessi della nazione); giustificazioni di carattere sociale (colonie = valvola di sfogo per la popolazione europea eccedente)
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NUOVA FASE DEL CAPITALISMO dal capitalismo concorrenziale si passa al capitalismo organizzato e finanziario, monopolistico, caratterizzato da: - concentrazioni industriali: per ampliare e potenziare le imprese e per difendersi dalla concorrenza gli industriali creano sistemi di concentrazione e integrazione industriale: cartelli (accordi di mercato tra più imprese dello stesso settore) e trust (fusione di imprese prima indipendenti; orizzontali = imprese che fabbricano lo stesso prodotto; verticali = imprese interessate a tutte le fasi della lavorazione del prodotto) - prevalenza del capitale finanziario: gli imprenditori ricorrono massicciamente alle banche, nasce la “banca mista”, così chiamata perché funziona sia da banca commerciale (raccogliendo i risparmi della popolazione) sia da banca d’affari (investendo nelle imprese → le banche influenzano le imprese e i grandi industriali entrano nei consigli di amministrazione delle banche); nascono le holding (società che controllano un gruppo di imprese grazie alla concentrazione di pacchetti azionari rilevanti)
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© Pearson Italia spa La seconda rivoluzione industriale 14 Il capitalismo monopolistico Capitalismo concorrenziale Capitalismo monopolistico molti piccoli e medi imprenditori operanti in regime di concorrenza è il mercato che determina i prezzi sono i monopoli/ oligopoli che determinano i prezzi SETTORI STRATEGICI siderurgico, chimico, elettrico, petrolifero imprese (monopoli) o gruppi d’imprese (oligopoli) in grado di controllare il mercato
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© Pearson Italia spa La seconda rivoluzione industriale 15 L’età del Progresso innovazioni tecnologiche scoperte scientifiche aumento vertiginoso della produzione fiducia in un PROGRESSO illimitato il Progresso da idea filosofica – tipica del Positivismo – diventa una credenza collettiva
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© Pearson Italia spa La seconda rivoluzione industriale 16 Industria culturale e tempo libero TEMPO LIBERO INDUSTRIA CULTURALE società industriale riduzione del tempo di lavoro fonografo cinematografo fotografia attività ricreative attività turistiche attività sportive
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