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Democrazia, comunismo, fascismi
I regimi politici in Europa fra le due guerre Il “modello italiano” Lo stato totalitario nazista La dittatura totalitaria di Stalin Le democrazie
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La crisi degli anni ‘30 La crisi economica del dopoguerra
Il crollo della borsa americana Recessione Disoccupazione Regimi autoritari
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Crisi economica mondiale
La crisi del 1929 Crisi economica mondiale Usa Crollo della Borsa di New York Fallimenti bancari Fallimenti industriali Recessione Disoccupazione Germania Blocco dei crediti americani Recessione Disoccupazione di massa Fronti Popolari Governi di coalizione Sostegno alle classi più colpite dalla crisi Inghilterra e Francia La Germania cessa di onorare i debiti di guerra Misure di controllo dei profitti
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I regimi politici in Europa tra le due guerre
Tra le due guerre mondiali la crisi dei sistemi liberali e democratici comportò: l’affermazione di regimi autoritari e dittatoriali (fascismo e nazismo) il consolidamento del comunismo in URSS “Totalitarismo”: categoria storiografica per definire dittature diverse tra loro quali: il fascismo in Italia il nazismo in Germania la dittatura di Stalin in URSS I regimi politici in Europa tra le due guerre
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Il fascismo Prende il potere nel 1922
È una formazione politica sostenuta da: Industriali Agrari Usa sistematicamente la violenza contro gli oppositori politici
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La presa del potere Si presenta alle elezioni del 1921 insieme ai liberali ed ai cattolici Ottiene un significativo successo elettorale Nell'ottobre del 1922 Mussolini organizza la "marcia su Roma"
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Mussolini diventa Presidente del Consiglio
Dopo la "marcia su Roma" vittorio Emanuele III chiama Benito Mussolini a formare un nuovo governo
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Il primo governo Mussolini
Il governo Mussolini è sostenuto da: Liberali Cattolici Fascisti La riduzione del costo del lavoro favorisce le esportazioni Tra il 1923 ed 1925 le esportazioni italiane crescono del 15%
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Le elezioni del 1924 Nel 1923 viene varata la legge Acerbo
La nuova legge elettorale premia il partito di maggioranza relativa Il "listone" di fascisti e conservatori ottiene un importante successo elettorale Le elezioni sono contrassegnate da una serie di brogli elettorali e da molte intimidazioni nei confronti degli oppositori
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Il delitto Matteotti Nel 1924 il deputato socialdemocratico Giacomo Matteotti viene sequestrato e ucciso da una squadra fascista I partiti politici di orientamento cattolico, liberale, socialista e comunista chiedono le dimissioni di Mussolini (l'Aventino) Il re si schiera dalla parte di Mussolini Fallisce il tentativo di allontanare il fascismo dal governo
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Le leggi "fascistissime"
Emanate nel 1925 Sospendono le libertà civili Sciolgono i partiti politici Introducono nel codice penale il reato di antifascismo
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La svolta del 1926 L'orario di lavoro viene portato a 10 ore giornaliere a parità di salario Vietato il diritto di sciopero La chiesa cattolica (Pio XI) si schiera dalla parte del fascismo Adozione di politiche rigidamente protezioniste
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Il “modello italiano”: il fascismo nega lo stato di diritto
Rafforzamento del potere esecutivo Repressione delle libertà civili libertà politiche Ordinamento corporativo Drammatica riduzione dei salari Legge del Gran Consiglio del Fascismo Il Gran Consiglio del fascismo diventa organo costituzionale Milizia Polizia segreta Tribunale speciale Repressione del dissenso Controllo sulla società
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La piccola borghesia diventa la base del consenso “di massa” del fascismo
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Il regime fascista Accentramento OVRA Corporativismo
Il Parlamento diventa un organo di controllo Accentramento Il governo assume funzioni legislative Rispetto formale della Costituzione Sono considerati decaduti i deputati dell’opposizione Tribunale speciale L’antifascismo è un reato Repressione di ogni opposizione OVRA Fine dei sindacati liberi Riduzione “politica” del costo del lavoro Corporativismo
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Il Nazismo Partito di orientamento nazionalista
Ferocemente anticomunista Espressione di una volontà di rivalsa della Germania nei confronti dei vincitori della Prima Guerra Mondiale Ferocemente antisemita
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I nazisti al potere Il partito nazionalsocialista (NSDAP) ottiene oltre il 37% dei voti alle elezioni del 1933 in Germania Il maresciallo Hindenburg, Presidente della Repubblica, chiama Hitler alla cancelleria del Reich
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Le elezioni in Germania
I nazisti accrebbero enormemente il consenso elettorale negli anni della crisi economica Nel 1933 vennero votati sia dai nazionalisti sia da coloro che precedentemente avevano votato per i partiti di sinistra
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L’incendio del Reichstag
Nel febbraio del 1933 viene incendiato il Reichstag I comunisti sono subito accusati dell’attentato terroristico È il pretesto per varare una serie di pesanti leggi che uccidono le libertà politiche in Germania
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Lo Stato totalitario Notte dei lunghi coltelli (1934)
Leggi di Norimberga (1935) Notte dei cristalli (1938)
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La notte dei lunghi coltelli
Le SA di Rohm vengono sostituite dalle SS di Himmler I capi delle SA vengono trucidati dalle squadre armate di Himmler per ordine di Hitler
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Le leggi di Norimberga Nel 1935 vengono emanate una serie di leggi che privano gli ebrei di ogni diritto civile In esse si afferma che gli ebrei non sono cittadini tedeschi: vengono dunque privati della cittadinanza e di ogni diritto civile Viene vietato agli ebrei di svolgere qualunque ruolo nella pubblica amministrazione, nelle professioni liberali, nell’insegnamento
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La notte dei cristalli (1938)
Nel novembre del 1938 i nazisti organizzarono la persecuzione degli ebrei tedeschi Vennero colpite le principali sinagoghe Vennero assaltati i negozi i cui proprietari erano di religione ebraica Vennero assaliti uomini, donne e vecchi inermi Le violenze antisemite provocarono più di 90 morti innocenti
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Lo stato nazista totale identificazione tra partito e stato
la volontà del Führer è norma di legge annullamento dello stato di diritto annullamento delle autonomie degli organi istituzionali
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Gli elementi del modello nazista
propaganda organizzazioni di massa Ideologia Ricerca del consenso Terrore Annullamento del dissenso e della diversità SS e Gestapo lager campi di sterminio Leggi di Norimberga Programma eugenetico Razzismo Dirigismo economico Economia finalizzata alla guerra di conquista dello “spazio vitale”
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La politica estera Hitler si propose sin dall’inizio di annullare i trattati di Versailles L’antisemitismo permetteva ai nazisti di accomunare i nemici del nazionalismo tedesco: Le potenze vincitrici I comunisti ed i socialisti
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L’antisemitismo Gli ebrei vennero identificati come coloro che:
In quanto comunisti e socialisti avevano guidato le insurrezioni del 1918 che avevano costretto alla fuga l’Imperatore e costretto il governo a chiedere la pace In quanto esponenti della finanza internazionale avevano imposto alla Germania le riparazioni di guerra
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Gli ebrei furono il comodo capro espiatorio cui imputare tutti i problemi della Germania
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La politica economica Hitler appena assunto il potere iniziò una politica di riarmo Grazie a queste scelte crebbe la produzione industriale tedesca Tra il 1933 ed il 1939 diminuì drasticamente la disoccupazione
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Le riparazioni di guerra
Hitler sospese il pagamento delle riparazioni di guerra appena giunto al potere Riprese apertamente il riarmo della Germania Impose l’annessione dell’Austria alla Germania (1938)
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La conferenza di Monaco
Invece di opporsi all’aggressività dei nazisti le potenze occidentali sperarono di usare il nazismo in funzione antisovietica I dirigenti politici Inglesi e Francesi (Chamberlain e Laval) sostennero la politica dell’Appeasement Organizzarono nel 1938 una conferenza internazionale a Monaco nel corso della quale accettarono tutte le richieste di Hitler
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Industrializzazione forzata
Lo stalinismo Industrializzazione forzata
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Crescita della produzione
Nel 1927 viene attuato il primo piano quinquennale L'Urss conosce una fase di grave crisi economica Diminuiscono i prodotti agricoli venduti nelle città Cresce la tendenza alla collettivizzazione nelle campagne
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La collettivizzazione delle campagne
Il Pcus sostiene i contadini poveri I contadini ricchi (kulaki) si oppongono alla formazione delle cooperative agricole (kolchoz) I contadini ricchi si oppongono alla formazione delle industrie agricole statali (sovkhoz)
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La distruzione dei kulaki come classe
I kulaki vengono isolati I kulaki vengono espropriati I kulaki vengono deportati Muoiono decine di migliaia di contadini La produzione agricola scende ai livelli della guerra civile
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Lo scontro tra città e campagna
I contadini vengono costretti ad entrare nelle strutture collettive Le condizioni di vita nelle campagne peggiorano notevolmente Migliorano le condizioni di vita nelle città
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La dittatura totalitaria di Stalin
1924: Morte di Lenin Stalin: Segretario generale del Pcus Si allea con Bucharin contro Zinoviev, Kamenev, Trotzkij Eliminazione fisica degli oppositori politici Membri del partito privi di formazione politica Il partito cade interamente sotto il controllo di Stalin Nuovi quadri nel partito Leva Lenin Sostituzione della vecchia guardia Fine di ogni discussione politica nel Pcus
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La dittatura totalitaria di Stalin
Dittatura staliniana stato totalitario Pianificazione integrale: industrializzazione a tappe forzate collettivizzazione forzata e immediata Eliminazione fisica e deportazione dei kulaki “Purghe”: eliminazione degli avversari politici Controllo capillare della società Terrore partito burocrazia Ideologia Gulag: - lavoro coatto -“rieducazione”
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Modelli di uscita dalla crisi con il rafforzamento della democrazia
Consenso popolare Inghilterra Coalizione di unità nazionale Intervento dello stato in economia Propaganda Legislazione sociale Francia Fronte popolare Arbitrato nei conflitti sociali Spesa pubblica Sostegno della domanda Grandi opere pubbliche Stati Uniti New Deal Misure di controllo del capitalismo
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