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ABA: che cos’é e cosa non é

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Presentazione sul tema: "ABA: che cos’é e cosa non é"— Transcript della presentazione:

1 ABA: che cos’é e cosa non é
Francesca degli Espinosa

2 Ringraziamenti a: Dr. Gina Green, PhD per le slides della seguente presentazione

3 ABA? Che cos’é? L’ABA é (scegliete una delle tre):
a) Una terapia specifica per individui con autismo b) Intervento educativo precoce ed intensivo c) Modificazione del comportamento

4 Vero o falso? L’ABA richiede un intervento intensivo e precoce
L’ABA “guarisce” il 47% dei bambini con autismo L’ABA deve essere fatta uno ad uno L’ABA deve essere fatta almeno tra le 20 e le 40 ore a settimana L’ABA si basa sull’uso dei Discrete Trials (prove distinte)

5 Definizione di ABA Analisi del comportamento: una scienza naturale per capire il comportamento Originata da B.F. Skinner (1938) Con componenti concettuali/filosofici, sperimentali ed applicativi Analisi del comportamento applicata: L’applicazione di principi scientifici o leggi del comportamento per migliorare comportamenti socialmente significativi. Tante applicazioni oltre all’autismo Basata sul lavoro di tanti ricercatori ed analisti Some applications besides autism: Parenting (UT connections -- Glenn Latham, Howard Sloane) Regular education -- all levels Education and treatment of individuals with learning and behavioral difficulties (Bill Jenson) Business and industry -- OBM Rehabilitation Child abuse and neglect Health and fitness Community problems -- recycling, energy conservation, bicycle safety

6 Che cos’é l’ABA Efficace per costruire abilitá adattive e ridurre comportamenti problematici in persone con e senza disabilitá. Utilizza fondamentalmente il principio di rinforzo e richiede dimostrazioni scientifiche della propria efficacia Altamente individualizzata, contestuale e flessibile Complessa, intricata e ricca di centinaia di procedure e tecniche Costantemente in evoluzione

7 Il miglior modello d’intervento ABA per l’Autismo
Comprensivo: indirizza tutte le aree evolutive Abilitá sono suddivise in piccole unitá, definite in termini osservabili e misurabili. Deficit e punti di forza vengono analizzati attraverso l’osservazione diretta e vengono quantificati oggettivamente Ogni componente/unitá viene insegnata attraverso molteplici opportunitá, ogni unitá d’insegnamento comprende la manipolazione diretta di antecedenti e conseguenze Centinaia di opportunitá di apprendimento vengono organizzate sia in ambiente strutturato che in ambiente naturale Il bambino viene sempre impegnato in attivitá costruttive, lasciando poco spazio all’evoluzione di comportamenti autistici

8 …continua Si utilizzando diverse tecniche per offrire opportunitá di apprendimento ed incrementare la MOTIVAZIONE: discrete trials (prove distinte), insegnamento incidentale in ambiente naturale, analisi del compito (task analysis), concatenamento (chaining), prompting e fading (aiuto e sfumatura), assessment delle preferenze, economia con i tokens, comunicazione alternativa ed aumentativa, ecc… Tutti gli aspetti dell’intervento sono individualizzati alle necessitá dell’individuo e le sue preferenze (motivazione) Abilitá semplici vengono sistematicamente insegnate per arrivare ad abilitá piú complesse.

9 …continua Enfasi sull’insegnare al bambino COME imparare, formare interazioni sociali positive e rendere l’apprendimento motivante Comportamenti problematici vengono direttamente ATTACCATI e sostituiti da comportamenti adattivi. DATI vengono usati per valutare il progresso e migliorare gli interventi La programmazione é diretta da individui con formazione post-universitaria specifica all’ABA e con certificazione ed esperienza e formazione specifica in Autismo.

10 Una breve revisione storica dell’ABA sull’autismo
Sidney Bijou, Direttore dell’ Institute of Child Development, U of Washington nel 1948 Mise insieme un team di pionieri in Analisi Comportamentale: Wolf, Risley, Baer, Birnbrauer, Hart, Sloane e Lovaas (all’epoca ricercatore post PhD) Associare l’analisi sperimentale del comportamento con la psicologia dell’etá evolutiva. Prima applicazione dell’ABA all’autismo: Ferster & DeMeyer (1961); Wolf, Risley, & Mees (1964) Prima applicazione delle procedure secondo I discrete trials (prove distinte o insegnamento strutturato) con bambini con autismo: Risley nei primi anni 60. Prima applicazione di procedure “naturalistiche”, basate sulla “guida” del bambino per promuovere il linguaggio (insegnamento incidentale): Hart & Risley (1968) Prima definizione dell’ABA: Baer, Wolf, & Risley (1968)

11 ABA per l’autismo: l’evidenza scientifica
Almeno 550 studi pubblicati tra il 1960 ed il 1995 (Matson et al., 1996) e diverse centinaia dal 1995 documentano l’efficacia di specifici metodi ABA per l’insegnamento di importanti abilitá: Imparare ad imparare: guardare, ascoltare, imitare, eseguire istruzioni, discriminare, ecc… Comunicazione: produzione vocale, linguaggio per segni ed immagini, comprensione, da semplici vocalizzazioni a conversazioni complesse. Sociale: scambi reciproci, giocare con i coetanei, esprimere emozioni, empatia, gioco immaginario Ragionamento astratto: soluzione problemi, teoria della mente Autonomia personale: igiene personale, vivere nella comunitá, pericoli della strada Abilitá accademiche: lettura, scrittura, disegno, matematica

12 Le ricerche specifiche
Precoce: inizio intervento trai 2 ½ ed i 3 ½ anni Intensivo: ore d’intervento uno ad uno (almeno inizialmente) per 50 settimane l’anno per un minimo di due anni in tutti I momenti della giornata Programmi diretti da individui con trainin AVANZATO in ABA (PhD) ed esperienza in autismo; in casa; con genitori che diventano co-tutor

13 …continua Fenske, Zalenski, Krantz, & McClannahan (1985) -- studio non controllato: 9 bambini: 6 a scuola normale dopo una media di 2 anni Lovaas (1987) – studio controllato 9/19 con funzionamento intelletivo entro la norma, prima elementare indipendente, progresso mantenuto in adolescenza. Gruppo di controllo: 1/41 raggiunge risultati simili McEachin, Smith, & Lovaas (1993) – follow up

14 …continua Repliche parziali e sistematiche della ricerca Lovaas:
Birnbrauer & Leach (1995) Smith, Eikeseth, Klevstrand, & Lovaas (1997) Smith, Groen, & Wynn (2000) Eikeseth, Smith, Jahr, & Eldevik (2002) Replica totale della ricerca Lovaas (1987): Sallows & Graupner (2005)

15 …continua ABA intensiva (non-Lovaas):
Howard, Sparkman, Cohen, Green, & Stanislaw (2005) – studio controllato Casi singoli: Perry, Cohen, & DeCarlo (1995); Green, Brennan, & Fein (2002) Douglas Developmental Disabilities Center: Handleman et al. (1991); Harris et al. (1991); Harris & Handleman (2000) May Institute: Anderson et al. (1987); Luiselli et al. (2000) ABA intensiva (non-Lovaas) in Europa: Southampton Childhood Autism Programme: Remington, Hastings, Kovshoff, degli Espinosa, Jahr, Filby, Lemaic (in revisione) – studio controllato

16 Collettivamente gli studi dimostrano:
Dei bambini che hanno iniziato in etá prescolare (sotto I 5 anni) e che hanno ricevuto un intervento per ALMENO 30 ore settimanali da persone competenti per almeno due anni: Il 90% ha fatto da moderati a grandi progressi Il 40 – 48% ha raggiunto un QI, linguaggio, abilitá adattive entro la norma cosí come misurati da test standardizzati e non ha piú necessitato di aiuti speciali nella scuola 40 – 50% ha fatto moderati progressi ma ha seguitato a necessitare di servizi speciali Il 10-12% ha continuato a necessitare di un intervento intensivo La maggior parte dei bambini nei gruppi di controllo che hanno ricevuto un intervento ECLETTICO hanno fatto pochi progressi o sono regrediti. I bambini che hanno ricevuto ABA meno intensiva (< 30 ore a settimana) hanno fatto dai pochi ai modesti progressi, ma comunque di piú rispetto ai gruppi di controllo.

17 ABA per l’Autismo: che cosa non é!
Nuova Sperimentale Un’altra moda Una “cura” veloce di due anni Una terapia Un curriculum Una ricetta da cucina per l’Autismo Una tecnica che puo’ essere appresa attraverso libri, visione di video, partecipazione a corsi e workshops

18 …continua Trattamento Lovaas
Insegnamento secondo le prove distinte o discrete trial training Diversa dal Verbal Behaviour Applicabile solo a comportamenti problema o per persone con disabilitá profonde Un intervento che trasforma bambini in robot o scimmiette da circo Solo per insegnare abilitá a memora Una cura miracolo (anche se alcuni bambini possono raggiungere un funzionamento intellettivo e sociale “normale”)

19 Conclusioni Non esiste al mondo un altro trattamento per Autismo con piú di 40 anni di ricerca Non esiste al mondo un altro trattamento educativo per autismo che sia altrattanto efficace

20 Conclusioni L’evidenza scientifica supporta che un intervento ABA intensivo e diretto da persone competenti produce risultati significati in tutte le aree evolutive per la maggior parte dei bambini ed adulti. Quali fattori siano responsabili per la differenza di risposta all’intervento intensivo ABA non sono ancora conosciuti Quali ingredienti o componenti siano assolutamente necessari per massimizzare gli effetti dell’ABA in autismo non sono ancora conosciuti ma diversi gruppi di ricerca se ne stanno occupando


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