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Didattica inclusiva a cura della Prof.ssa Claudia Tirendi

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Presentazione sul tema: "Didattica inclusiva a cura della Prof.ssa Claudia Tirendi"— Transcript della presentazione:

1 Didattica inclusiva a cura della Prof.ssa Claudia Tirendi
Esperienze sul campo e riflessioni UdA “Dibattere in inglese sulla criticità della situazione ambientale” UdA “L’evasione fiscale, un fenomeno su cui riflettere” “Conoscere i cereali per saperli coltivare e per poterne usufruire con competenza sfruttandone le diverse qualità” Didattica inclusiva a cura della Prof.ssa Claudia Tirendi A cura dei professori Ivana Broccardi, Marcella D’Amato, Maria Gaudenti, Maura Giacomazzi, Sergio Lanteri, Elisabetta Moreno, Anonina Morittu, Claudia Tirendi.

2 UDA 1- Dibattere in Lingua 2. Obiettivi Trasversali
Reperire, selezionare rielaborare le informazioni Collaborare, negoziare, mediare Sviluppare la capacità di sostenere la propria posizione su un argomento attraverso la logica ed il ragionamento Promuovere il rispetto per il punto di vista altrui Materie coinvolte: Inglese, Diritto, Agronomia, Tecniche delle Produzioni, Ecologia.

3 UdA 1 – Dibattere in Lingua 2. Obiettivi Disciplinari
Sviluppo della competenza comunicativa e più precisamente: Competenza linguistica: abilità di conversare, acquisizione di nuovi language chunks Competenza pragmatica: abilità di adattare e riutilizzare i suddetti language chunks nel cotesto e contesto appropriati, turntaking: competenza nella presa dei turni Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite in TdP, ecologia ed agronomia in un contesto comunicativo pseudo-reale In L2.

4 Uda 1- Dibattere in Lingua 2. Vincoli, Risorse e Popolazione Obiettivo
Tempo… Classe con livelli di conoscenza e competenza diversi e diversi stili di apprendimento Diffidenza verso il nuovo e il diverso(in termini di didattica e ruoli dei docenti e dei discenti) Risorse: Spazi Collegialità tra docenti Collaborazione della scuola ospitante Classe IV, ragazzi maturi abbastanza da riflettere sul proprio percorso di apprendimento

5 UdA 1 - Dibattere in lingua 2. Metodi
Approccio eclettico (utilizzo di diversi metodi): Didattica a progetto Apprendimento esperienziale Apprendimento collaborativo Metodo JIGSAW comunicativo , nozionale-funzionale… Strumenti: PC (www, e utilizzo di applicazioni per schematizzare, presentare…) libri di testo, TV in lingua,

6 A ciascuno il suo… Lavoro sulle potenzialità e sui bisogni di ciascuno
Lavoro sulle eccellenze, sulle carenze.

7 L’attività svolta in classe ha un impatto sul mondo fuori!
FASI DI LAVORO Verifica preconoscenze linguistiche e sui contenuti (1 h in classe) Ricerca e composizione testi (2 h in classe più lavoro a casa) Feedback degli insegnanti e ‘aggiustamento testi’ (2 h in classe) Verifica delle conoscenze di tutti acquisite attraverso la ricerca di ciascuno (1 h in classe) Suddivisione in due gruppi per il DIBATTITO - Attribuzione ruoli – argomenti ed elaborazione testi ‘persuasivi’ (2 h in classe più lavoro a casa) Simulazione di dibattito e correzioni/suggerimenti degli insegnanti (2 h in classe più lavoro a casa) Esecuzione dibattito davanti ad un pubblico di ‘esterni’ e valutazione delle competenze (3 h presso la scuola secondaria di primo grado Mameli Alighieri di Leca) Autovalutazione per i ragazzi Autovalutazione per gli insegnanti

8 Materiali Meta-cognitive level:students reflecting on their working paths Turning competence into performance (a place, an audience to provide goal and direction) Teacher/students reviewing the learning unit Note taking (integrated skill) written semi-structured test persuasive text Routines for debating Simulation in class (working on errors)

9 Strumenti per la ricerca/azione
Griglie per riflettere in itinere sulla gestione della classe Questionari di autovalutazione in itinere e diagnostico per condividere coi colleghi i punti forti e le difficoltà incontrate Circle time tra docenti e ragazzi Griglie di osservazione Griglie di valutazione (mostrate da subito ai ragazzi) Questionario di riflessione sul percorso svolto

10 Riflessioni Cosa ci è piaciuto
Che il ragazzo con DSA ha usato più strumenti, ma non ha fatto niente in MENO degli altri, anzi!!! Che il ragazzo che di solito lavora ‘in auletta’ stavolta è stato partecipe dell’attività di classe ed ha fornito un contributo autentico alla classe Che il ragazzo che solitamente si isola durante la lezione frontale è stato partecipe in ogni momento (era il moderatore!!!) Che i ragazzi, nel lavoro di gruppo si autoregolavano e che spesso non sentivano il suono della campana! Che il voto è stato importante, ma non così tanto Che alcuni ragazzi sono arrivati alla conclusione che possono, quindi vogliono! Che anche i più adolescenti tra gli adolescenti si sono fatti coinvolgere!

11 Cosa cambieremmo… Cosa cambieremmo
Maggiore condivisione coi ragazzi del ‘piano e delle strategie’ (nelle prime fasi ostilità verso il nuovo!) Tempi meno serrati (il programma è importante, ma si può svolgere in mille modi, non è una sequenza di ‘cose da fare’)

12 I presupposti di base della Didattica Inclusiva
Sospensione del giudizio, Possibilità di partecipare in modo attivo, come protagonisti. Possibilità di esprimersi senza paura. Possibilità di dare il proprio contributo secondo le proprie capacità e attitudini. Sentirsi depositari di fiducia, sentirsi gratificati, considerati, “visti”, riconosciuti. Sentirsi ascoltati con competenza, Sentirsi parte di un gruppo.

13 Progettazione ed attuazione della Didattica Inclusiva attraverso le UDA
Ciò che è necessario per noi insegnanti: La volontà di studiare, reimparare, condividere e mettersi in gioco La conoscenza dei bisogni e delle potenzialità del singolo studente L’assegnazione di un docente di riferimento Tollerare la ‘perdita’ del controllo…

14 Benefici per docenti e discenti
Formazione e autoformazione docenti Attività espressive, di ricerca/inchiesta, laboratori di studio Lavori sulle dinamiche di classe, sulle emozioni Utilizzo materiali multimediali Autovalutazione e capacità di correggere in itinere il proprio ‘percorso’ di apprendimento

15 Attenzione alle relazioni
Valorizzare i punti forti Creare occasioni di successo Lavorare sull’errore Riconoscere la fatica e l’impegno Conoscere e valorizzare l’extra-scuola Concordare strategie di aiuto con la famiglia Con sé stesso Con i compagni Con i docenti Con la famiglia

16 What do people who are made irrelevant do
What do people who are made irrelevant do? They will sometimes escape inwardly…turn their small world into a sanctuary: the essential part of their life goes underground. A.Nafisi “Reading Lolita in Teheran” Cosa fanno le persone che vengono fatte sentire irrilevanti? Qualche volta trovano rifugio nella loro interiorità…trasformano il loro piccolo mondo in un santuario: la parte essenziale della loro vita finisce sotterrata. Aznar Nafisi

17  http://didatticainclusiva.blogspot.com Ivana Broccardi,
Marcella D’Amato, Maria Gaudenti, Maura Giacomazzi, Sergio Lanteri, Elisabetta Moreno, Antonina Morittu, Claudia Tirendi RINGRAZIANO PER LA VOSTRA ATTENZIONE


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