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Il Risorgimento e l’Unità d’Italia
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Prima parte: L’Italia dopo il « Congresso di Vienna » : un’ espressione geografica
L’Italia, dopo il congresso di Vienna ( ), è divisa in più stati, la maggior parte sotto il dominio austriaco. Non è una nazione e non ha un’unità. L’unico Stato indipendente è il regno di Sardegna.
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Obiettivi del Risorgimento
Risorgimento significa « rinascere ancora ». E’ il termine che indica il processo storico che ha portato all’indipendenza e all’unità d’Italia.
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Il fallimento dei moti degli anni 20 e 30
Moti : gli Stati interessati sono il Regno delle due Sicilie, il Piemonte e il Lombardo Veneto. Repressione austriaca: esempio di Silvio Pellico (patriota imprigionato presso la fortezza dello Spielberg). Moti : riguarda i ducati dell’Italia centrale. Fallimento dell’insurrezione: tutti i vecchi sovrani ritornano sui loro troni. Bilancio fallimentare: Mancanza di unità nelle idee Idee diffuse solo tra i membri delle società segrete Esercito non abbastanza forte e preparato.
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I diversi orientamenti
I democratici: patrioti che seguono le idee di Mazzini = nazione unita, Repubblica. I neo guelfi: patrioti che volevano una confederazione di Stati sotto la guida del Papa. I liberali: non volevano una rivoluzione popolare ma l’unificazione sotto la guida del Regno di Sardegna. I federali: volevano creare una federazione di stati seguendo il modello degli Stati Uniti d’Europa.
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Il 1848 in Italia Clima politico di riforme:
* Nel 1846 ci fu l’elezione di Pio IX al soglio pontificio e i neo guelfi lo interpetrarono come possibile realizzazione delle loro idee. * Leopoldo II di Toscana avviò nuove riforme: una consulta, la Guardia civica e la libertà di stampa. Carlo Alberto: promosse una vasta riforma dell’amministrazione e allentò la censura sulla stampa. Costituzione: Lo Statuto Albertino Ribellioni e rivoluzioni : il Regno delle due Sicilie la Toscana il Piemonte lo Stato della Chiesa il Lombardo- Veneto Esito dei moti del 1848: Tutti i rispettivi sovrani furono obbligati a concedere una Costituzione. Diffusione del movimento di ribellione nel Lombardo Veneto. La battaglia delle famose « cinque giornate » : l’esercito austriaco fu obbligato a ritirarsi da Milano.
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La prima guerra d’Indipendenza
Grande entusiasmo dei patrioti per l’esito delle ribellioni del 1848. Il regno di Sardegna aiutato dai regni di Toscana, Roma e Napoli dichiara guerra all’Austria (23 marzo 1848). Prime vittorie dell’esercito italiano a Curtatone e Montanara. Vittoriosa battaglia a Goito. Ritiro di Pio IX e degli eserciti italiani dei vari regni. Sconfitte italiane a Custosa e Novara. Carlo Alberto abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II. Trattato di resa.
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La politica di Camillo Benso, conte di Cavour
Cavour è stato il primo Presidente del consiglio del regno d’Italia e tra i principali artefici dell’unità d’Italia. Per vincere contro l’Austria Camillo Benso dovette fare un accordo con Napoleone III ma, segretamente ( gli accordi di Plombières) : la Francia avrebbe aiutato l’Italia solo se sarebbe stata l’Austria ad attaccare. E in cambio del loro aiuto militare e, quindi dell’unificazione dell’Italia, l’attuale Savoia e Nizza sarebbero state assegnate come territorio francese. Così dopo l’accordo il Regno di Sardegna provoco’ la reazione dell’Austria e riuscì a farsi attaccare. Con l’aiuto dell’esercito francese riuscì a vincere e liberare La Lombardia dal potere austriaco.
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La Seconda Guerra d’Indipendenza (1859/1860)
L’Italia con l’aiuto della Francia sconfisse l’Austria (1859). Con una serie di vittorie. Dopo di che ci furono dei “plebisciti” (1860) in Toscana e in Emilia che permisero l’annessione dell’Italia centrale al Regno di Sardegna e così l’unificazione dell’Italia poteva sembrare sempre più possibile.
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Garibaldi e l’Impresa dei Mille (maggio/settembre 1860)
Garibaldi con un insieme di volontari partì da Genova per andare a conquistare tutto il sud Italia. ( 5 maggio 1860) Sbarcato in Sicilia ( a Marsala ) incominciò la sua impresa. Conquistò tutto il Regno delle due Sicilie partendo con soli 1000 uomini e spodestò i Borboni dal loro trono.
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La proclamazione del Regno d’Italia
Incontro a Teano tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II (26 ottobre 1860). Garibaldi saluta il futuro re d’Italia. Plebiscito: annessione dell’Italia meridionale al Regno di Sardegna. Gennaio 1861: Primo Parlamento Marzo 1861: Proclamazione del Regno d’Italia. I soli territori mancanti sono: Stato della Chiesa e Veneto.
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La Terza Guerra d’Indipendenza. (1866)
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Quando Vittorio Emanuele II di Savoia divenne re d’Italia, il 17 marzo 1861, il nuovo Regno non controllava ancora né Venezia, né Roma. Però grazie ad una alleanza con la Prussia ( guerra austro-prussiana), l’Italia riuscì a conquistare il Veneto (1866). In seguito (1870/1871) ci fu il completamento dell’unità d’Italia. Napoleone III ritira le truppe francesi dallo Stato della Chiesa ( guerra contro la Prussia) e l’esercito italiano entra a Roma con la breccia di porta Pia. 1870: Plebiscito annessione del Lazio 1871: Roma capitale.
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Primo problema post unitario: il brigantaggio nelle regioni del Sud Italia dilagavano i briganti il Governo decise di risolvere la questione con l’impiego dell’esercito italiano dal 1861 al 1866 si combatte tra italiani con un bilancio di migliaia di morti si ignora il progetto di Cavour si produce una frattura tra il Sud e il resto dell’Italia unita
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La questione romana Come convincere il Pontefice a consegnare lo Stato Pontificio al re? La Destra moderata voleva un soluzione diplomatica La Sinistra democratica voleva un intervento armato Bisognava negoziare con il Papa e la Francia che lo proteggeva Le trattative con Papa Pio IX fallirono perché rifiutò ogni accordo. Per prendere Roma serviva un’azione militare! Garibaldi sbarca in Sicilia nel 1862 e marcia verso Roma ma viene ferito e arrestato dall’esercito piemontese sull’Aspromonte. La capitale viene trasferita da Torino a Firenze.
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Come liberare il Veneto dominato dall’Austria
Come liberare il Veneto dominato dall’Austria? L’Italia si allea con la Prussia di Guglielmo I, che nel 1866 attacca l’Austria sconfiggendola. L’Italia perde nelle battaglie di Custoza e Lissa ma ottiene il Veneto per la sua alleanza con la Prussia
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Cosa è ‘La Prussia’ La Prussia è una regione germanofona situata in parte nella Germania attuale, ma storicamente il suo territorio si estendeva dal nord della Germania per arrivare nella regione di Koningsberg (oggi Kaliningrad) fino a toccare i paesi baltici. Non è quindi la Germania, ma uno dei regni che ne hanno composto prima l'Impero e poi lo Stato, guidato dagli Hohenzoller,si è conteso il predominio del Sacro Romano Impero con gli Asburgo di Austria-Ungheria.
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LA PRUSSIA Mappa della Prussia occidentale (in rosso) all'interno
del Regno di Prussia (in blu), all'interno dell'Impero tedesco (in nero) nel 1871 Per vedere l'estensione della Prussia guardare una cartina della prima guerra mondiale: tutta la zona a nord che costeggia il mar Baltico in pratica è Prussia.
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Nella storia tedesca è uno degli stati militarmente più forti e meglio organizzato,
dove sono diventati famosi gli junker (cioè i grossi nobili proprietari terrieri) e dove si è sempre coltivato il culto del kaiser e del militarismo marcato.
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