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PubblicatoGianfranco Casadei Modificato 11 anni fa
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Dott. A. Andrisani Clinica Ginecologica e della Riproduzione Umana
FISIOLOGIA E MONITORAGGIO DELLA GRAVIDANZA PUERPERIO E ALLATTAMENTO Dott. A. Andrisani Clinica Ginecologica e della Riproduzione Umana
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Adattamento fisiologico alla gravidanza
Fin dal primo trimestre nell’organismo materno avvengono notevoli variazioni anatomiche e funzionali per soddisfare le nuove necessita’ fetali e placentari. Queste modificazioni interessano numerosi apparati
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Adattamento fisiologico alla gravidanza
Apparato genitale Apparato cardiovascolare Sistema emocoagulativo Apparato uropoietico Apparato gastroenterico Sistema endocrino Cute e sistema muscolo-scheletrico Apparato respiratorio
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Apparato genitale materno: utero
Dalla XII sg non può esser più contenuto nel piccolo bacino: a 20 sg il fondo raggiunge l’OT; a sg raggiunge l’VIII spazio intercostale. Vi è una progressiva ritenzione di acqua, un’ipertrofia e iperplasia delle cellule miometriali che determina un peso uterino (40/70 g1200 g) Le pareti uterine si ispessiscono fino la XX sg, per poi assottigliarsi fino a 5-7 mm. Dalla X-XII sg si sviluppa a livello dell’istmo una zona di transizione tra la cervice (tessuto fibroso) ed il miometrio Progressivo del suo apporto ematico (80% alla placenta) Il miometrio, prevalentemente rilasciato, aumenta la sua attività contrattile procedendo verso il termine di gravidanza…
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Apparato genitale materno: utero
Contratture o contrazioni? E’ possibile distinguerle dal II trimestre Contratture: interessano aree zonali o tutto l’utero, persistono alcuni minuti o decine di minuti, non determinano modificazioni della zona istmica e della cervice. Contrazioni: breve durata (pochi sec), si propagano come un’onda di accoppiamento elettro-meccanica, sintomatiche. E’ IMPORTANTE CHE LA PAZIENTE SIA IN GRADO DI DIFFERENZIARLE
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Apparato genitale materno: cervice
La cervice in gravidanza provvede alla chiusura e al supporto meccanico del corpo uterino Diventa progressivamente più soffice per aumento di edema, vascolarizzazione e modificazione di connettivo e ghiandole endocervicali. Le ghiandole producono muco: barriera meccanica e biologica la cervice si modifica nel travaglio di parto grazie a liberazione di proteasi dai granulociti endocervicali ( dissociazione delle fibrille collagene)
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Apparato genitale materno
Vagina vascolarizzazione: colorazione cianotica caratteristica secrezione vaginale (vischiosa e biancastra) Tessuti soffici e imbibiti per favorire la distensibilità del canale Annessi Dislocati in alto. Vasi dilatati e congesti Mammelle volume e vascolarizzazione Ipertrofia dei lobuli ghiandolari Areola iperpigmentata Produzione di liquido giallo-biancastro già dalle prime fasi della gestazione
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Apparato cardiovascolare
volume di eiezione da 60 a 85 ml + frequenza cardiaca fino a 32 sg ( 15 bpm) = gittata cardiaca fino ad un massimo del 45% a 24 sg. N.B. sono quindi fisiologici nella gravida: la distensione delle giugulari, lievi edemi declivi, aumento del tono di chiusura valvolare e soffi aortico-polmonari, tachicardia. resistenze vascolari periferiche (del 21% le periferiche, del 34% le polmonari) pressione arteriosa di almeno mmHg (=dilataz ventricolare + resistenze periferiche) Ipertrofia miocardica con spostamento a sinistra del cuore per innalzamento del diaframma
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Sistema emocoagulativo
25-50% del volume ematico ( ml) 45-50% Volume plasm 20-30% Massa eritroc Fisiologica emodiluizione gravidica (adeguata perfusione organi e protezione da emorragie postpartum) Questo fino alla 32° sg, quando il volume plasmatico resta stabile e continua ad aumentare la massa eritrocitaria
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Apparato emocoagulativo
fattori della coagulazione di sintesi epatica fibrinolisi Protezione da emorragie postpartum Stato di IPERCOAGULABILITA’
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Apparato emocoagulativo: ricordare
aPTT, PT fibrinogeno, FVII, FVIII, FX = ATIII Hb (v.n ,5 g/100 ml) Ht (v.n %) GB fino a /mm3 fibrinogeno albumina di 1 g/dl e conseguente VES = PCR
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Apparato uropoietico: modificazioni funzionali
del flusso plasmatico renale e della velocità di filtrazione glomerulare del 50-60% nei primi due trimestri e del 30% nel III trimestre CL creatinina, urea, acido urico, attivazione del sistema renina angiotensina aldosterone, iperincrezione di aldosterone P vescicale, capacità vescicale = richiesta di una maggior continenza uretrale Allungamento dell’uretra e della P di chiusura Incontinenza urinaria da stress
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Apparato uropoietico: modificazioni anatomiche
Modificazioni determinate da P esercitata dall’utero gravido e dall’effetto rilassante sulla muscolatura liscia ad opera del Pg volume renale ( 1-1,5 cm) Dilatazione di pelvi, bacinetto, uretere Infezioni ascendenti
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Apparato gastroenterico
Le gengive diventano edematose ed iperemiche con tendenza al sanguinamento Le gravide possono sottoporsi a cure profilattiche e terapeutiche odontoiatriche Talvolta aumenta la frequenza di GERD, spesso causa di pirosi tono, motilità e svuotamento gastrico meglio seguire un profilo alimentare semplice Più intensa produzione di succo gastrico
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Apparato gastroenterico
tono e motilità dell’intestino tenue e crasso rallentamento del transito e stipsi riassorbimento dell’acqua del 60% a livello colico Profonda alterazione della flora batterica con conseguenti disbiosi, stipsi e gonfiori addominali rieducazione alimentare Stipsi, volume uterino e del flusso causano comparsa di emorroidi Modificazione degli indici di funzionalità epatica ( frazioni α e β globulinica, FVII, FVIII, FIX, FX, colesterolo) Tendenza alla formazione di calcoli della colecisti (per volume e motilità)
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Sistema endocrino: pancreas
Iperplasia delle cellule β pancreatiche insulino-secernenti nel I trimestre la glicemia a digiuno, ma Nel II e III trimestre richieste energetiche fetali per cui vengono mobilizzate le riserve materne di glucosio e si verifica la glicogenolisi epatica Col proseguire della gravidanza resistenza materna all’insulina e produzione di antagonisti dell’insulina: HPL, cortisolo, PRL. I metà della gravidanza: l’iperinsulinemia permette l’assunzione di glucosio da parte di epatociti, adipociti e la sintesi di glicogeno II metà della gravidanza: blocco della risposta insulinica con dei livelli di glucosio che può essere trasferito al feto
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Sistema endocrino: tiroide, surrene e ipofisi
volume della ghiandola tiroidea per: escrezione urinaria di iodio Ipervascolarizzazione Stimolazione da parte di una tireotropina corionica placentare Attività TSH-simile dell’hCG Aumento del cortisolo plasmatico (plateau nel II trimestre) Pg ed estrogeni circolanti determinano un aldosterone, attività reninica plasmatica, angiotensina II Il volume dell’ipofisi aumenta raddoppia o triplica ipertrofia e iperplasia delle cellule lattotrope (E-dipendente)
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Sistema endocrino: paratiroidi
aumento del paratormone aumento della calcitonina aumento del metabolita attivo della vit. D3 (1,25-diidrossicolecalciferolo), che e’ sintetizzato anche dalla placenta aumenta l’assorbimento intestinale del calcio Con queste variazioni, con una corretta dieta e con l’esposizione ai raggi solari non diminuisce il contenuto di calcio nelle ossa
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Cute e sistema muscolo-scheletrico
Iperpigmentazione cutanea nel 90% delle gravide: “cloasma gravidico” in fronte, tempie, guance. Regredisce dopo il parto; iperpigmentazione di areole, ascelle, genitali, linea alba. Teleangectasie a ragno ed eritemi palmari per dilatazione e proliferazione vascolare Striae gravidarum (smagliature) Legamenti, spt articolazione sacro-iliaca e sinfisi pubica, diventano più soffici
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Apparato respiratorio
Edema, ipersecrezione delle mucose nasali ed iperemia per azione estrogenica Elevazione del diaframma (4-5 cm) ed apertura dell’angolo costale Aumento del volume d’aria scambiato ad ogni atto respiratorio (iperventilazione) ipocapnia consumo di HCO3- : l’alcalosi respiratoria è compensata da un’acidosi metabolica
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valutazione dei fattori di rischio accurata anamnesi familiare
L’ottimale controllo di una gravida dovrebbe idealmente iniziare prima del concepimento con la valutazione preconcezionale (come previsto dal Decreto Ministeriale Bindi 245/1998): cura di malattie potenzialmente pericolose valutazione dei fattori di rischio accurata anamnesi familiare accurata anamnesi ostetrica esame obiettivo generale e ginecologico
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Prima del concepimento si ritiene necessario un adeguato trattamento
delle malattie sessualmente trasmesse, delle endocrinopatie, delle infezioni ricorrenti delle vie urinarie, del diabete, delle cardiopatie, delle anemie, delle carenze vitaminiche, dell’obesità, dell’ipertensione e di ogni altra patologia che possa complicare il decorso della gravidanza. Particolare attenzione va rivolta alle terapie croniche con farmaci potenzialmente teratogeni
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In fase preconcezionale si devono valutare i possibili fattori di rischio per una successiva gravidanza: età materna (> 35 anni) età paterna (> 55 anni) presenza di malformazioni uterine e/o di miomi uterini (soprattutto se intramurali o sottomucosi) cattive condizioni socio-economiche abuso di droghe (alcool, tabacco, allucinogeni, eroina, cocaina, metadone, etc.) esposizione a sostanze tossiche o radiazioni ionizzanti nell’ambiente di lavoro
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Va quindi raccolta attentamente l’anamnesi familiare con particolare riguardo a:
gemellarità ipertensione diabete anomalie congenite (cromosomopatie, difetti del tubo neurale, emofilia, emoglobinopatie, ritardi mentali) …e l’anamnesi ostetrica: aborti, morti intrauterine, parti pretermine, distocie, difetti di crescita o macrosomie fetali, altre patologie neonatali
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Esami di laboratorio preconcezionali secondo il Decreto Bindi (1):
Per la donna: ANTICORPI ANTI ERITROCITI [Test di Coombs indiretto in caso di rischio di isoimmunizzazione VIRUS ROSOLIA ANTICORPI (Ig G, Ig M) TOXOPLASMA ANTICORPI EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT RESISTENZA OSMOTICA ERITROCITARIA (Test di Simmel): in caso di riduzione dei volume cellulare medio e di alterazioni morfologiche degli eritrociti EMOGLOBINE ANOMALE (HbS, HbD, HbH, ecc.): in caso di riduzione dei volume cellulare medio e di alterazioni morfologiche degli eritrociti ES. CITOLOGICO CERVICO VAGINALE [PAP test]
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Esami di laboratorio preconcezionali secondo il Decreto Bindi (2):
Per il maschio: EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT RESISTENZA OSMOTICA ERITROCITARIA (Test di Simmel): in caso di donna con fenotipo eterozigote per emoglobinopatie EMOGLOBINE ANOMALE (HbS, HbD, HbH, ecc.): in caso di donna con fenotipo eterozigote per emoglobinopatie Per la coppia: VIRUS IMMUNODEF. ACQUISITA [HIV 1-2] ANTICORPI GRUPPO SANGUIGNO AB0 e Rh (D) TREPONEMA PALLIDUM ANTICORPI [TPHA] [VDRL] [RPR]
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Al momento della prima visita in gravidanza accertare e riportare nella Cartella Clinica i seguenti parametri clinici della gestante: Esame obiettivo generale Condizioni dell’apparato genitale e delle mammelle Statura e Peso corporeo pre-gravidico ed attuale Valori della P.A. Esecuzione del PAP-test ( se >1 anno dall’ultimo) Se non vi è stata la valutazione preconcezionale, dovranno essere effettuate tutte le misure precedentemente indicate e bisognerà ripetere gli esami eventualmente diventati obsoleti (>4-6 mesi) .
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Esami di laboratorio per il controllo della gravidanza secondo il Decreto Bindi (1):
All'inizio della gravidanza, possibilmente entro la 13ª settimana, e comunque al primo controllo: EMOCROMO GRUPPO SANGUIGNO AB0 e Rh (D) ASPARTATO AMINOTRANSFERASI (AST) (GOT) ALANINA AMINOTRANSFERASI (ALT) (GPT) VIRUS ROSOLIA ANTICORPI: in caso di IgG negative, entro la 17ª settimana TOXOPLASMA ANTICORPI (E.I.A.): in caso di IgG negative ripetere ogni gg. fino al parto
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Esami di laboratorio per il controllo della gravidanza secondo il Decreto Bindi (2):
TREPONEMA PALLIDUM ANTICORPI, [TPHA] [VDRL] [RPR]: qualora non eseguite in funzione preconcezionale esteso al partner VIRUS IMMUNODEF. ACQUISITA [HIV 1-2] ANTICORPI GLUCOSIO URINE ESAME CHIMICO FISICO E MICROSCOPICO ECOGRAFIA OSTETRICA ANTICORPI ANTI ERITROCITI [Test di Coombs indiretto]: in caso di donne Rh negativo a rischio di immunizzazione il test deve essere ripetuto ogni mese; in caso di incompatibilità AB0, il test deve essere ripetuto alla 34ª-36ª settimana.
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Non vi è accordo unanime sulla necessità di una Ecografia Ostetrica precoce, ma diventa indispensabile se: non è certa l’età gestazionale non vi è corrispondenza tra dimensioni dell’utero e durata dell’amenorrea dichiarata si repertano durante la Visita Ostetrica patologie a carico dell’utero e/o degli annessi (miomi, cisti ovariche, tumefazioni pelviche, etc.)
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Le visite successive si programmano ogni 4 settimane nelle prime 32 settimane di gestazione e successivamente ogni 2 settimane fino alla 36a s.g. e quindi ogni settimana fino al parto. Al momento della prima visita bisogna valutare i fattori di rischio per eventuali embriopatie ed informare correttamente la paziente sulle attuali possibilità diagnostiche della “Diagnosi Prenatale”, con particolare riferimento a quanto previsto dalla legge n. 194/78 e secondo le indicazioni del Decreto Bindi 1998.
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Esami di laboratorio per il controllo della gravidanza secondo il Decreto Bindi (3):
Tra la 14ª e la 18ª settimana: URINE ESAME Tra la 19ª e la 23ª settimana: ESAME URINE ECOGRAFIA OSTETRICA Tra la 24ª e 27ª settimana: GLUCOSIO Tra la 28ª e la 32ª settimana: EMOCROMO: FERRITINA: in caso di riduzione del volume globulare medio
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Esami di laboratorio per il controllo della gravidanza secondo il Decreto Bindi (4):
Tra la 33ª e la 37ª settimana ANTIGENE HBsAg VIRUS EPATITE C [HCV] ANTICORPI EMOCROMO ESAME URINE VIRUS IMMUNODEF. ACQUISITA [HIV 1-2] ANTICORPI in caso di rischio anamnestico Tra la 38ª e la 40ª settimana Dalla 41ª settimana ECOGRAFIA OSTETRICA: su specifica richiesta dello specialista CARDIOTOCOGRAFIA: su specifica richiesti dello specialista; se necessario, monitorare fino al parto
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Puerperio
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Puerperio Periodo di tempo che prevede Espulsione della placenta
Prime 2 ore (post partum) Ripresa dell’attività ovarica Generalmente dura 6-8 settimane Se non allattamento 45-50 giorni Se allattamento 60-70 giorni
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Fenomeni locali Utero Espulsione della placenta
Formazione globo di sicurezza (fra ombelico e sinfisi pubica) Lunghezza cavità uterina 12 cm Aumento di volume fino all’ombelicale trasversa
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Fenomeni locali Utero Collo dell’utero Lunghezza 5 cm Beante
Chiusura progressiva in qualche ora
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Fenomeni locali Utero 10° giornata Non piu’ palpabile 6° settimana
Dimensioni originali Peso Prime ore 1000 g 1° settimana 500 g 2° settimana 350 g 60g
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Fenomeni locali Utero Fondo uterino 0 rispetto OT
Dopo espulsione della placenta 1 1° giornata 2 2° giornata 6 6° giornata 10 10° giornata
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Fenomeni locali L’involuzione uterina avviene grazie:
Diminuzione di volume delle cellule miometriali Autolisi di proteine stromali o parenchimali e si presenta con Contrazioni Morsi uterini Dolori crampiformi Irradiazioni verso le fosse iliache Associazioni con lochiazioni maggiori Più forti nelle pluripare che primipare Aumento durante allattamento
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Fenomeni locali Area di inserzione placentare Diametro 7-8 cm
Vasi trombizzati Reazione leucocitaria a difesa antibatterica Invasione di fibroblasti Riduzione dimensione area Diametro di 3-4 cm 2° settimana Diametro di 1 cm 6° settimana
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Lochiazioni Normali perdite dopo il parto costituiti da Sangue, residui di membrane e decidua, muco e microorganismi Quantità primi 5 giorni g Inizialmente Ematici 6°-7° giornata Sierosi Reazione leucocitaria e invasione dei fibroblasti 10°-15° giornata Biancastri Scarsi
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Lochiazioni Lochi sierosi Siero, leucociti Residui di decidua Muco
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Lochiazioni Lochi biancastri Muco Leucociti
Cellule epiteliali e deciduali in degenerazione grassa
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Fenomeni locali Vagina Ripristino dimensioni in 7-8 giorni
Diminuzione dell’edema tissutale Diminuzione della rughe vaginali con l’aumentare del numero dei parti
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Fenomeni locali Diastasi dei muscoli retti dell’addome Pubalgie
Parete addominale Rimane flaccida ed atonica per alcuni giorni Ripristino dopo 5 settimane In donne predisposte Diastasi dei muscoli retti dell’addome Scomparsa non completa della linea nigra Possibile diastasi del pube Pubalgie
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Fenomeni locali Diastasi dei muscoli retti dell’addome Pubalgie Dolori
Parete addominale Rimane flaccida ed atonica per alcuni giorni Ripristino dopo 5 settimane In donne predisposte Diastasi dei muscoli retti dell’addome Scomparsa non completa della linea nigra Possibile diastasi del pube Pubalgie Regione sacro-coccigea Dolori
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Fenomeni locali Ovaie Completamento involuzione corpo luteo gravidico
Fino alla 3°-4° settimana Aspetto di quiescenza Dopo la 4° settimana Ripresa funzionalità ovarica Possibilità di una nuova gravidanza
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Fenomeni generali Vari organi ed apparti A livello endocrino
Regressione generale degli adattamenti realizzatisi in gravidanza Vari organi ed apparti A livello endocrino A livello metabolico
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Fenomeni generali Sistema nervoso
Predominaza sistema vagale (bradicardia, ipotensione) Sonnolenza e astenia Labilità emotiva (sindrome depressiva transitoria puerperale) Facilità al pianto Crisi di depressione Eccessiva preoccupazione del neonato Rapide variazioni bioumorali ed endocrine Sindrome depressiva puerperale Assistenza psicologica Assistenza farmacologica
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Fenomeni generali Apparato cardiocircolatorio e sangue
Formazione del globo di sicurezza Aumento del lavoro cardiaco 30% gittata cardiaca Dopo una settimana Ritorno a volume pregravidico Bradicardia Aumento tono vagale Possibili episodi di ipertensione Si risolvono spontaneamente in alcune settimane
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In presenza di un polso normale o tachicardico bisogna pensare:
anemia per perdita ematica intrapartum superiore alla norma; complicanza settica.
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Fenomeni generali Apparato respiratorio Ripresa respirazione normale
Non sollevamento diaframma Diminuzione della frequenza respiratoria
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Fenomeni generali Apparato gastrointestinale
Ritorno dell’intestino nelle sedi naturali Stipsi Meteorismo Emorroidi o lesioni perianali Defecazione dolorosa
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Fenomeni generali Apparato urinario 2-3 settimane
Restituzione condizione pregravidica Post-partum Traumi Difficoltà allo svuotamento della vescica Attenzione ritenzione urinaria Più raramente incontinenza urinaria da sforzo
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Endocrinologia del puerperio
Fine attività feto placentare Inizio galattopoiesi
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Endocrinologia del puerperio
Regressione ipertrofia della gravidanza in 1-2 mesi Surrene Tiroide Paratiroidi
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Endocrinologia del puerperio
Ormoni sessuali Periodo dell’eliminazione (10 giorni) Periodo di riposo (15 giorni) Periodo della ripresa funzionale Aumento della produzione ormonale Variazione ciclica Comparsa ovulazione Mestruazione capoparto (entro 6 mesi dal parto nell’ 90% delle donne) Irregolarità mestruali e cicli anovulatori
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Endocrinologia del puerperio
Ormoni sessuali Possibilità di fecondazione durante l’allattamento Persistenza amenorrea hCG Scomparsa entro 10 giorni
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Endocrinologia del puerperio
Prolattina (PRL) Aumenta progressivamente durante la gravidanza 1° trimestre ng/ml 2° trimestre ng/ml 3° trimestre ng/ml Azione estrogeni e progesterone placentari Inibizione secrezione dopamina Liberazione produzione prolattina
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Endocrinologia del puerperio
Prolattina (PRL) Diminuzione verso il 4-5 giorno dopo il parto 50 ng/ml Allattamento Significativo aumento livelli durante e poco dopo la suzione
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Lattazione Sviluppo e preparazione della mammella
Montata lattea (processo di lattogenesi) Processo di galattopoiesi Processo di eiezione del latte
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Lattazione Sviluppo e preparazione della mammella Lobo (15-20)
Lobulo + dotto escretore Dotto galattoforo Subito al di sotto del capezzolo
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Lattazione Lattogenesi
Emissione estemporanea di liquido durante la gravidanza Primi 4-5 giorni di puerperio Colostro Montata lattea Aumento di congestione e turgore delle mammelle Aumento temperatura locale Latte con carattere intermedi fra colostro e latte definitivo Dal 10-15° giorno Latte definitivo
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Lattazione Lattogenesi Montata lattea
Fra il 3° ed il 5° giorno dopo il parto Coincide con caduta di estrogeni e progesterone Rimozione del blocco periferico dei recettori per PRL Ormoni lattogeni ACTH GH Cortisolo TSH T4 Insulina
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Lattazione Galattopoiesi Mantenimento della secrezione di latte
Riflesso eccitosecretorio attraverso la suzione (Rilfesso mammillo-ipotalamo-preipofisario)
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Latte Caratteristiche colostro Scarsa quantità 50-200 ml al giorno
Colorito giallastro Maggior contenuto proteico Aumento di Lattoglobuline, lattoalbumine, Nutrizione primi giorni Immuglobuline Immunità neonato
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Latte Caratteristiche latte intermedio
Fra il colostro ed il latte maturo 5-15 giorno dopo il parto Caratteristiche latte maturo Comparsa al giorno dopo il parto Biancastro Contiene Lattosio Sali minerali Proteine Grassi
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Latte Caratteristiche latte maturo Proteine Specifiche del latte
Caseina Alfa-lattoglobulina Lattoferrina Immunoglobuline IgA Di derivazione dal plasma Sieroalbumina Immunoglobuline IgG e IgM
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Latte Caratteristiche latte maturo Grassi Acido oleico Acido palmitico
Zucchero Lattosio
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Lattazione Vantaggi Alimentazione naturale non allergizzante
Latte materno è sterile e a temperatura idonea Agevola la creazione flora intestinale el bambino Migliora il legame fra madre e feto Favorisco l’involuzione dell’utero Ossitocina
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Lattazione Poppate Nei primi giorni 6-8 poppate
5-10 minuti per mammella In alternativa regime libero In caso di insufficiente svuotamento Spremitura manuale Ingorgo mammario Eventuale mastite
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