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Comunicazione genitore - bambino
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Rinforzi positivi: bravo, va bene …….
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Programma di rinforzi intermittenti e non continui
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Correttivi non rivolti a sottolineare l’errore
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Non rinforzare o correggere mentre il bambino sta mettendo in atto il compito
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Comunicazione individualizzata
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Insegnare facendo (limitare la spiegazione verbale o la dimostrazione)
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Situazione Problematica
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Regola di Comportamento
Rinforzo e punizione (genitore, insegnante, allenatore……) Apprendimento Sociale (genitore, insegnante, allenatore, coetaneo, mass media….)
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paradosso comunicativo
La figura che impone la regola non deve cadere nel paradosso comunicativo
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Paradosso Comunicativo
Imposizione regola Rumore di fondo
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Il ripetere o il gridare possono diventare “rumore di fondo”
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rumore di fondo
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Il genitore chiede al figlio di rispettare gli orari e lui per primo arriva sistematicamente tardi
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La norma deve avere la possibilità di poter essere rispettata dal bambino
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La punizione è una eventuale sanzione nel caso la norma venga violata
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Quindi la punizione deve avere delle caratteristiche di applicabilità e funzionalità. Se troppo grande non è utilizzabile e se troppo piccola non influisce sull’obiettivo e cioè il futuro rispetto della norma
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Se la punizione promessa non rispetta i caratteri di applicabilità e funzionalità……………… meglio non prometterla.
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Il “sanzionatore” e cioè in questo caso il genitore perde l’autorevolezza che gli permetterà di concedere valore alla prossima norma e alla prossima sanzione
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La norma e la punizione non sono altro che dei “paletti” che il bambino trova nel suo percorso di crescita. I “paletti” tracciano la strada e servono per appoggiarsi nei momenti di difficoltà
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Quando è possibile è buona cosa se norma e punizione vengono concordate con il figlio.
Se ciò non è possibile è buona cosa spiegare le motivazioni che danno senso a norma e punizione.
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Quando la spiegazione e la condivisione della norma risulterebbero poco pratiche e poco applicabili al contesto, imporre la regola e basta non è sbagliato. I bambini sentono sicurezza nel genitore che ostenta una certa autorevolezza
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……….a volte sono comunque utili dei NO e niente altro
Quando stabilite una norma o una punizione cercate di trasformare la comunicazione in positivo: ……Fai questa cosa……… ……….a volte sono comunque utili dei NO e niente altro
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I genitori si devono sostenere e non contraddire nei momenti in cui le norme devono essere rispettate. Se ciò non accade, tutti e due i genitori perdono autorevolezza e verranno ricattati dai figli
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I figli devono sapere che ambedue i genitori vigilano ugualmente affinché le regole vengano rispettate
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Evitare di contraddire il partner per evitare i ricatti dei figli
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Possibilità di contestare il partner per i suoi atteggiamenti
Possibilità di contestare il partner per i suoi atteggiamenti. Questo va fatto fuori dalla presenza dei figli
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ricatto dei figli
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Evitare di contraddire la norma posta dall’insegnante per non screditare la sua autorevolezza
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Possibilità di contestare l’operato dell’insegnante, ma ciò non va fatto davanti ai figli
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l’insegnante perde autorevolezza
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I “no” servono al crescere come i “si”
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i no creano un livello di frustrazione salutare, andando a stimolare la produzione di un adeguato livello di energia psichica e di conseguenza la possibilità di ad-gradi……..andare verso la difficoltà (aggressività)
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autorevolezza L’autorevolezza del genitore da sicurezza al ragazzo/a
Ansie, paure, tensioni inevitabilmente si trasferiscono al ragazzo/a (contagio emotivo)
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un genitore diceva: Forse li vizio (i figli) e li accontento su ogni aspetto perché non riesco a tollerare che piangano!
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i no aiutano a crescere
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Agisco per spegnere le tensioni personali o per educare?
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contagio emotivo
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