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Traduzione di Arno Baehr, ed. Einaudi, 1990

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Presentazione sul tema: "Traduzione di Arno Baehr, ed. Einaudi, 1990"— Transcript della presentazione:

1 Traduzione di Arno Baehr, ed. Einaudi, 1990
Università della Terza Età e del Tempo Disponibile – S. Martino Buon Albergo Docente: prof. Cecilia Chiumenti L’amante di Abraham B.Yehoshua, 1977 Traduzione di Arno Baehr, ed. Einaudi, 1990

2 biografia Nato a Gerusalemme nel 1936, vive ad Haifa nella cui università insegna Letteratura comparata e Letteratura ebraica. Si è laureato in Letteratura ebraica e Filosofia all'Università Ebraica di Gerusalemme, dopo aver studiato alla scuola Tikhonaim. Ha avuto incarichi come professore esterno nelle Università Harvard, di Chicago e di Princeton. Ha vissuto a Parigi per quattro anni, dal 1963 al 1967 e lì ha insegnato. Inizialmente autore di racconti e opere teatrali, ha conosciuto il successo coi suoi romanzi ed attualmente è lo scrittore israeliano più noto. Cominciò a pubblicare le sue prime opere subito dopo aver concluso il servizio di leva militare, e venne poi consacrato ad essere punta di diamante del Nuovo Movimento degli scrittori israeliani (in inglese Israeli New Wave). Le sue opere sono state tradotte in 22 lingue. In Italia è stato scoperto dalla Casa editrice Giuntina per poi essere pubblicato da Einaudi.

3 TEMI Al centro del pensiero e dell'opera di Yehoshua si trova la questione del rapporto tra popoli diversi, che hanno religioni e culture differenti. I suoi personaggi sperimentano in forme a volte drammatiche, spesso tormentate, la difficoltà di costruire relazioni umane autentiche che non si lascino incasellare nel pregiudizio o nell'intolleranza. Questo tema, di evidente attualità, trova anche una proiezione storica in Viaggio alla fine del millennio, dove si incontra un modo di costruire le relazioni tra Ebrei, Arabi, Europei diverso e più aperto di quanto accada nel presente. Nel Signor Mani sono più d'uno i contesti storici rappresentati, con sfaccettature varie e sorprendenti. .

4 Un altro tema costante nei suoi libri è l'analisi dei rapporti familiari
I personaggi sono inseriti in una rete di relazioni di parentela, in cui si incontrano le diverse generazioni e vengono esplorati i rapporti tra padre e figlio, tra nonno e nipote, e soprattutto tra marito e moglie. Spesso queste relazioni sono rese difficili dalla lontananza, o dalla incomprensione, o da un "non detto" che addolora e induce all'autocritica il personaggio principale (che spesso è un uomo di mezza età: forse un tratto autobiografico). L'amore coniugale è oggetto di particolare analisi, in quanto non fondato su un legame di sangue e perciò tale da dover essere continuamente rimesso in gioco, giorno per giorno, nelle situazioni più diverse. Yehoshua ritiene infatti che il rapporto di coppia sia il legame più difficile da "tenere in piedi" e perciò quello che va più approfondito. Nel rappresentare situazioni a volte anche potenzialmente scabrose, la parola di Yehoshua è tuttavia semplice, comprensiva, priva di morbosità. Non a caso Yehoshua viene spesso definito il simbolo della complessità ebraica: sentimenti amorosi, religione e fede, ideologia politica e routine quotidiana costituiscono un unicum nei suoi scritti e tutto ciò si trova sempre ben contestualizzato nella dimensione storica dello Stato d'Israele e nel mondo ebraico.

5 Opere Romanzi Saggi L'amante , 1977, Einaudi
Un divorzio tardivo , 1982, Einaudi Cinque stagioni , 1987, Einaudi Tutti i racconti 1993, Einaudi Ritorno dall'India 1994 Einaudi Il signor Mani , 1990 Einaudi Viaggio alla fine del millennio, Einaudi La sposa liberata (in realtà, La sposa liberatrice) 2001 Einaudi Il responsabile delle risorse umane, 2004, Einaudi Fuoco amico, 2007, Einaudi Saggi Diario di una pace fredda (Articoli) 1996 Ebreo, israeliano, sionista: concetti da precisare 1996 Il potere terribile di una piccola colpa. Etica e letteratura 2000 Elogio della normalità. Saggi sulla diaspora e Israele, 2004, Giuntina Antisemitismo e sionismo. Una discussione, 2004, Einaudi Il labirinto dell’identità. Scritti politici, 2009, Einaudi

6 L’amante Sullo sfondo di una Haifa scossa dalla guerra del Kippur , si dipana lo scenario de L'amante, il più sinceramente israeliano dei romanzi di Yehoshua. L'autore costruisce un romanzo a più voci in cui si alternano le parole di Adam, agiato proprietario di una grande officina meccanica; le riflessioni della figlia Dafi, quindicenne insonne e ribelle, che esprime vivacità, ribellione, concretezza; i sogni della moglie Asya, intellettuale precocemente ingrigita, è sempre completamente astratta dalla realtà, interessata più al mondo dei sogni; gli stupori di Na'im, giovane operaio arabo, dipendente dell’officina; i vaneggiamenti della novantenne Vaduccia, nonna di Gabriel; e infine il resoconto stupefatto di Gabriel, l'amante scomparso. la guerra del Kippur , 1973 (fu combattuta dal 6 ottobre (Yom Kippur,) al 24 ottobre 1973 tra Israele e una coalizione composta da Egitto e Siria. La guerra iniziò quando l'Egitto e la Siria lanciarono, nel giorno dello Yom Kippur 5734, un attacco congiunto a sorpresa, rispettivamente nel Sinai e nelle alture del Golan, territori conquistati sei anni prima da Israele durante la guerra dei sei giorni

7 Parte III (fino pag. 146) l’estate del 1973
Alcune pagine: Parte I (fino pag. 43 ) la famiglia, la scomparsa di Gabriel Voce di Adam .. Incipit pag. 5 E noi nell’ultima guerra abbiamo perso un amante Voce di Dafi pag. 39 (ritratto dei genitori, della madre soprattutto) Parte II (fino a pag. 105 ) il matrimonio fra Adam e Asya, la storia di Ygal) Voce di Adam pag. 85 (la moglie) - Voce di Asya p. 72 (il sogno della barba) Parte III (fino pag. 146) l’estate del 1973 Voce di Adam pag (l’arrivo di Gabriel in officina) voce di Dafi p. 121 e 131 Parte IV (fino pag. 320) entra in scena Na’im giovane palestinese – risveglio Vaduccia Voce di Na’im pag Voce di Vaduccia p.214-5 Voce di Asya p Voce di Na’im 228 Parte V la versione di Gabriel; conclusione piena di speranze per Na’im e Dafi Voce di Adam pag. 332 (il ritrovamento della Morris azzurra) Voce di Gabriel pag. 346; la battaglia p – la fuga p Voci di Dafi e Na’im – l’amore (felice conclusione di un “duplice” inseguimento) pag la parola “speranze” conclude il libro la gente si domanderà: che cosa è successo a Na’im, che d’improvviso è così pieno di belle speranze.

8 Lo stile Lo stile di questo scrittore non si lascia definire in modo univoco; al contrario, da un romanzo all'altro Yehoshua adotta modalità narrative diverse. Dal racconto ininterrotto in terza persona, senza dialogo, (come in Viaggio alla fine del Millennio) al dialogo "con una voce sottintesa“ (come ne Il Signor Mani); dall'identificazione dei diversi capitoli con i punti di vista di altrettanti personaggi (come nel romanzo Un divorzio tardivo), alla narrazione a più voci (come nel romanzo L’amante) alla narrazione in prima persona, fino alla costruzione bipartita, a "duetto", come recita il sottotitolo del romanzo più recente, Fuoco amico, lo scrittore opera una notevole varietà di scelte stilistiche. Non viene mai meno tuttavia la coerenza di un linguaggio curato, ricco, capace di dar vita a descrizioni di alta espressività o ad approfondimenti psicologici molto intensi. Per molti anni Yehoshua ha scritto per il teatro e per la prosa solo racconti; solo dopo i suoi 40 anni ha ritenuto di essere maturo per affrontare il genere romanzo.

9 Alcune risposte ad interviste
Nei suoi primi romanzi ha usato punti di vista diversi per narrare le stesse vicende, perché ha scelto questa tecnica? Non volevo affidarmi ad un solo modo di vedere le cose: in Israele più che altrove i modi di vivere il presente sono molteplici. Mi interessa confrontarli tra di loro. Nel mio paese non esiste più un centro. E’ stato smantellato. Ora che tutto lo hanno capito sono tornato ad un modello narrativo più tradizionale. […] Se vivessi dentro una sola personalità non sarei uno scrittore. Uno scrittore deve essere flessibile, aperto ai cambiamenti, mobile, se avesse un nucleo solido sarebbe meglio non facesse questo mestiere, ma l’ufficiale dell’esercito. Quando ha scoperto la sua vocazione alla scrittura? “Mio padre mi leggeva tutte le sere i racconti di Cuore di Edmondo De Amicis, facendomi innamorare della lettura grazie a un libro che ha un valore etico significativo più per la sua galleria polifonica di personaggi che per le edificanti intenzioni pedagogiche. Ho appreso così, fin da piccolo, come la letteratura possa tradursi in un’esperienza meravigliosa: una pagina di libro riesce a commuovere, a far piangere o ridere. Sono state quelle storie ascoltate dalla voce di mio padre ad avvicinarmi al mondo letterario”.


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