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Linguaggi naturali e linguaggi formali Sistemi formali
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I linguaggi naturali
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All’origine dei linguaggi naturali vi è la necessità di comunicare concetti in modo comprensibile .
Il primo passo è attribuire un significato ad una forma, sia essa un disegno, un suono o una parola.
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Per esempio per individuare il significato di
cane
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posso disegnare un cane
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ascoltare l’abbaiare di un cane
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O il suo ansimare
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o scrivere la parola cane
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Nel linguaggio naturale si distinguono quindi
forma e significato
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forma successione di caratteri che formano le parole e successioni di parole che, unitamente a regole ( la sintassi ), diventano frasi
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significato interpretazione che si attribuisce alla forma (la semantica)
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Per scrivere una parola usiamo i caratteri (l’alfabeto della lingua italiana) ma li uniamo in modo univoco per non incorrere in ambiguità
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C a n e ma anche C e n a con significato diverso o anche
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N e c a oppure N a c e che non hanno significato
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Senza spazi tra le parole l’ambiguità sarebbe ancora maggiore :
Leggiamo questa successione di caratteri : FUNICOLAREDINAPOLI che può essere interpretata come :
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FUNICOLARE DI NAPOLI ma anche
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FU NICOLA RE DI NAPOLI
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Un uso misto di immagini e caratteri non è sicuramente adatto per una comprensione immediata di una frase
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E’ il caso dei rebus dove immagini e caratteri messi nel modo corretto portano ad una frase di senso compiuto
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Rebus Dif lto m
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Che appunto spesso risulta una
difficoltosa impresa
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Così come concateniamo le parole tra loro per comporre una frase utilizzando regole di sintassi
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Il libro sulla televisione
E’ una frase con una sintassi corretta ma un significato ambiguo E’ un libro che parla di televisione o è un libro che è stato poggiato sulla televisione?
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Il linguaggio naturale è spesso ambiguo
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Per superare l’ambiguità occorre il contesto della frase :
Guarda che hai lasciato il libro sulla televisione Il libro sulla televisione che ho letto non mi è piaciuto. Ora tutto è chiaro!
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Ridondanza Il linguaggio naturale è spesso ridondante: lunghe perifrasi per un semplice concetto: …. Mi sia consentito di esprimere in questa sede e davanti a tale consesso di professori il mio sia pur inesperto pensiero.. Traduzione “io penso”
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Superamento Uso di una sintassi rigorosa Schematizzazione
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Autoreferenza nel linguaggio naturale
Linguaggio che “parla”di se stesso Frasi Immagini Situazioni Funzioni e procedure (in informatica si chiama ricorsività)
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Frasi autoreferenti Problema n.1 La proposizione
“Questa frase è falsa “ è vera o falsa?
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Soluzione problema n.1 Se la proposizione “Questa frase è falsa “
è vera. allora afferma il vero ossia che la frase è falsa contraddizione Se la proposizione “Questa frase è falsa “ è falsa, non è vero che la frase è falsa e quindi la frase è vera
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Problema n.2 Su di un foglio vi sono le seguenti proposizioni:
“ Alice non esiste “ “Entrambe queste proposizioni sono false “ Lo sapevi che Alice non esiste? Perché ?
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Soluzione problema n.2 Se la 2) è vera allora la 2) è falsa
1) “Alice non esiste “ 2) “Entrambe queste proposizioni sono false “ Se la 2) è vera allora la 2) è falsa contraddizione Se la 2) è falsa allora è falso che la 1) e la 2) siano entrambe false quindi almeno una delle due è vera e non potendo essere vera la 2), essendo falsa per ipotesi, allora è vera la 1) e quindi Alice non esiste
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Immagini autoreferenti
Mani che disegnano di M.C.Escher
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Schematizziamo
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Come superare l’autoreferenza?
La mano di Escher disegna
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Mano con sfera riflettente di M.C.Escher 1935
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Autoreferenza
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Superamento dell'autoreferenza
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Situazioni autoreferenti: i tre scrittori
X , Y e Z sono 3 scrittori X scrive di Y Y scrive di Z Z scrive di X
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Superamento
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Funzioni ricorsive n! n! = 1x2x3x4x….x(n-1)xn n! = (n-1)!xn
il fattoriale di un numero n è una funzione ricorsiva
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I numeri di Fibonacci 1 , 1 , 2 , 3 , 5 , 8 , fibo(1)=1 fibo(2)=1 fibo(n) = fibo(n-1) + fibo(n-2 ) Per n >2 Funzione ricorsiva
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I numeri di Padovan 1 1 1 2 2 3 4 5 7 ... P(1)=1 P(2)=1 P(3)=3
1 1 1 2 2 3 4 5 7 ... P(1)=1 P(2)=1 P(3)=3 P(n) = P(n-3)+ P(n-2) Per ogni n >3 Funzione ricorsiva
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I frattali La curva di Koch , classico esempio di oggetto frattale , dalla proprietà di essere autoreferente , proprietà che in geometria si chiama autosomiglianza ,e che si disegna utilizzando procedure ricorsive.
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La curva di Koch è costruita partendo da un triangolo equilatero .
Si divide il lato in tre parti uguali e su ogni lato, nella parte centrale, si disegna un nuovo triangolo equilatero di lato l/3. Si ripete il procedimento su ogni segmento Ad ogni passo il contorno diventa più frastagliato
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Altri esempi di oggetti autoreferenti
Triangolo di Sierpinski Fiocco di neve
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Un lato della curva di Koch
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Esercizi Riconoscere funzioni ricorsive
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I numeri naturali n n = (n-1) per n>1 (Banale!!!)
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I numeri pari 2n 2n = 2(n-1) +2 Ogni numero pari è dato dal numero pari precedente +2
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I numeri dispari n n+1 n (n-1) +1
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I numeri dispari ricorsività
n n+1 n (n-1) +1 2n+1 = 2n =(2n-2)+1+2= =(2(n-1)+1)+2 Ogni numero dispari è dato dal numero dispari precedente +2
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La potenza an Ogni potenza è dato dalla potenza precedente moltiplicata per a an = an-1 a
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I numeri triangolari …. Ottenuti sommando T(1)=1 T(2)=1+2=3 T(3)=1+2+3=6 T(4)= =10 T(5)= =15 T(n) = T(n-1) + n
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I numeri quadrati 1 4 9 16 Si ottengono sommando i numeri dispari
Si ottengono sommando i numeri dispari … Q(1)= Q(2)=1+3= Q(3)=1+3+5=9 Q(4)= =16 Q(n+1) = Q(n) +2n+1
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Numeri triangolari e quadrati
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I numeri tetraedrici (piramidali a base triangolare)
Ottenuti sommando i numeri triangolari P(1)=1 P(2)=1+3=4 P(3)=1+3+6=10 P(4)= = P(5)= =35 P(n) = P(n-1) +T(n)
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I numeri tetraedrici (piramidali a base triangolare)
Ma anche P(n) = n(n+1)(n+2)/6 P(n+1) = (n+1) ( n+1+1)(n+1+2)/6=(n+1)(n+2)(n+3)/6= = n(n+1)(n+2)(n+3)/n6= P(n)(n+3)/n P(n+1)=P(n)(n+3)/n Esempio 35= 20(4+3)4=20x7/4=35
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I numeri piramidali a base quadrata
Si ottengono sommando i numeri quadrati P(1)=1 P(2)=1+4=5 P(3)=1+4+9=14 P(4)= =30 P(n)=P(n-1) + Q(n)
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Numeri piramidali
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I linguaggi formali
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Eliminando Ambiguità Ridondanza Autoreferenza proviamo a…..
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costruire un linguaggio formale stabilendo l’alfabeto, la sintassi ossia le regole e la stringa iniziale ( l’assioma )
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Alfabeto: A={ I , + , = } La stringa di partenza I + I = II (assioma) Le regole 1) da x + y = z posso dedurre xI + y = zI 2) da x + y = z posso dedurre y + x = z ( dove x e y sono stringhe di I)
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Ogni stringa ottenuta dall’applicazione di una regola è una stringa ammessa (formula ben formata fbf) Ogni fbf dedotta mediante regole da altre fbf è un teorema L’insieme delle stringhe ammesse forma il linguaggio
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Esercizio dimostrate passo passo che IIII + III = IIIIIII
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1° regola Se x + y = z x I I +Y= Z
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Soluzione I + I = II assioma II + I = III regola 1)
III + I = IIII regola 1) IIII + I = IIIII regola 1) I + IIII = IIIII regola 2) II + IIII = IIIIII regola 1) III + IIII = IIIIIII regola 1) IIII + III = IIIIIII regola 2)
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Come si può vedere questo linguaggio formale fa parte di un
Sistema Formale
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Sistemi formali
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Un sistema formale è una quadrupla (A,L,S,P) dove :
A alfabeto ( insieme numerabile di simboli) L linguaggio ( insieme di formule ben formate fbf) S insiemi di assiomi (sottoinsieme di L) P regole di produzione (regole di inferenza che permettono di dedurre formule ben formate da formule ben formate(teoremi))
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L’esercizio precedente non è altro che l’insieme dei numeri naturali N con l’operazione interna +
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Alfabeto: A= { I , + , = } La stringa di partenza I + I = II (assioma) Le regole ) da x + y = z posso dedurre xI + y = zI 2) da x + y = z posso dedurre y + x = z ( dove x e y sono stringhe di I)
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Interpretazione dei simboli
II III IIII IIIII + è l’addizione = è l’uguaglianza
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L’assioma è la somma di 1 + 1 =2
La regola 1) : se la somma di due numeri naturali x e y è un numero naturale ( l’addizione è l’operazione interna e N è chiuso per l’addizione + ) allora la somma del successivo di x e di y è il successivo di z La regola 2) è la proprietà commutativa
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L’esercizio proposto IIII + III = IIIIIII era quindi dimostrare che = 7
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Il sistema pg A ={-,p,g} L : insieme dei teoremi e assiomi
S :infiniti assiomi del tipo x p – g x - P : se è un teorema allora è un teorema x p y g z x p y – g z -
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Regola Se x p y g z allora - - x p y g z
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Esercizio Scrivere il primo assioma Scrivere i primi 5 assiomi
Applicare la regola al 3° assioma ---p---g--- è o no un teorema ? ----p-----g è o no un teorema ?
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Esercizion n.1 Scrivere il primo assioma x p – g x - - p - g - -
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Esercizio n. 2 Scrivere i primi 5 assiomi x p – g x -
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Esercizio n.3 Applicare la regola xpygz xpy-gz- al 3° assioma ---p-g---- poichè x pyg z x py-g z- ---p-g allora ---p--g----- applicando la regola
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Esercizio n.4 ---p---g--- è o no un teorema ? Da –p-g-- assioma --p-g--- assioma ---p-g---- assioma applicando la regola x p y g z x p y - g z - si ottiene p – g p -- g----- Riapplicandola p-- g p --- g------ quindi p --- g per cui ---p --- g--- non è un teorema La risposta è no
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Esercizio n.5 ----p-----g--------- è o no un teorema ?
----p-- g applicando la regola x p y g z x p y- g z- ----p--- g applicando la regola ----p---- g applicando la regola ----p----- g applicando la regola Quindi ----p-----g è un teorema
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Avete decodificato il sistema pg?
quindi il sistema è (N+) ma è l’unica interpretazione?
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2° interpretazione 1 = 1 sottratto da 2 --p - g --- 2° assioma
mentre la regola si tradurrà come: --p g allora –-p g Se 2=2 sottratto da 4 allora 2 = 3 sottratto da 5
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quindi 1 P = -- 2 g sottratto da --- 3 ---- 4 ----- 5
anche questa interpretazione è corretta
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Un sistema formale può avere più interpretazioni
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Ancora un esempio Alfabeto A { I , ∙ , = } L’assioma I ∙ I = I
Le regole 1) da x ∙ y =z posso dedurre ???????????????? 2) da x ∙ y =z posso dedurre (x,y,z stringhe di I)
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Completare le regole in modo che III ∙ II = IIIIII
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Soluzione Regola 1) da x∙y=z posso dedurre xI ∙y = zy
y∙x=z
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Costruiamo le stringhe
I∙I = I assioma II∙I =II regola 1) da x∙y=z si deduce xI ∙y = zy III∙I = III regola 1) I∙III =III regola 2) II∙III = IIIIII regola 1) III∙II = IIIIII regola 2) ecco quindi III∙II = IIIIII
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Interpretazione I 1 ∙ moltiplicazione II 2 = uguaglianza III 3 IIII 4
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quindi 1x1 = 1 2x1 = 2 3x1=3 Se axb=c (a+1)xb = axb + b = c + b
Se axb=c bxa=c
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Alcuni alfabeti Calcolo algebrico {a,b,c,..,+,-,x,/..}
Numerazione romana {I,II,III,V,X,L,C,D,M} Calcolo degli enunciati {p,q,..,v, , …}
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Il gioco del MU Alfabeto A={M,I,U} Assioma MI 1° regola se una stringa finisce per I a essa si può aggiungere U …..I …..IU 2° regola se Mx allora Mxx 3° regola ….III… …U… 4° regola ….UU… … x è una stringa di I e U
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Domanda Si può costruire la stringa MU ? Proviamo a giocare
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2 1 2 2 1 2 2 3 2 3 Anche qui dopo M si ripete la successione di IIU 2 La successione di IU dopo M si ripete all’infinito 1 In ogni caso il numero di I non è mai 3 o multiplo di 3 e quindi non può essere eliminato per diventare MU
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Analizzando il ramo MUI
Si ritorna a MIU
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Analizzando il ramo MUIUI
In ogni caso il numero di I non è mai 3 o multiplo di 3 e quindi non può essere eliminato per diventare MU
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concludendo Con un ragionamento al di fuori delle regole del gioco siamo in grado di dire che non si può costruire MU
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Quello che abbiamo utilizzato è un
modo intelligente di ragionare
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Una macchina che volesse risolvere il problema potrebbe fare solo, mediante un opportuno programma :
Acquisire una stringa Verificare che sia fbf (ossia formata da Mx con x stringa di I e U) Applicare le 4 regole per arrivare a ottenere MU In realtà la macchina entrerebbe in un loop infinito non riuscendo a costruire MU oppure
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Potrebbe produrre tutte le stringhe che si ottengono applicando le 4 regole.
Sarebbe quindi un costruttore di stringhe Comunque una macchina può solo applicare le regole e non ragionare per dedurre se il ragionamento porterà alla conclusione desiderata.
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Questo è un ragionamento meccanico
Un teorema è deducibile se esiste una dimostrazione basata sull’applicazione delle regole Un teorema è decidibile se esiste una procedura che consente di decidere se esso è deducibile
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Il primo è un processo meccanico all’interno del sistema
Il secondo è un processo intelligente all’esterno del sistema e questo è lasciato agli studiosi!
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