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A R G O M E N T I Procedure di contrattazione e tracciabilità dei flussi Regolamento acquisti di beni e servizi.

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Presentazione sul tema: "A R G O M E N T I Procedure di contrattazione e tracciabilità dei flussi Regolamento acquisti di beni e servizi."— Transcript della presentazione:

1 A R G O M E N T I Procedure di contrattazione e tracciabilità dei flussi Regolamento acquisti di beni e servizi

2 dei contratti pubblici
Codice degli Appalti Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 C o d i c e dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE .

3 DI ESECUZIONE ED ATTUAZIONE DEL DECRETRO LEGISLATIVO
D. P. R. 5 ottobre 2010 n.207 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE ED ATTUAZIONE DEL DECRETRO LEGISLATIVO 12 APRILE 2006, N.163

4 Legge 13 agosto 2010 n.136 Piano straordinario contro le mafie
delega al Governo in materia di normativa antimafia

5 n. 8 n. 10 del 18 novembre 2010 del 22 dicembre 2010 n. 4
Determinazione AVCP n. 8 del 18 novembre 2010 n. 10 del 22 dicembre 2010 n. 4 del 07 luglio 2011 sostitutiva delle n. 8 e n. 10

6 Non vengono trattati i subappalti
in quanto, di norma, non riguardano le istituzioni scolastiche

7 dall’obbligo delle forniture CONSIP
E’ bene subito precisare che per l’acquisto di beni e servizi è vigente la Legge Finanziaria 2007 Art. 1 Comma 449 Le scuole sono escluse dall’obbligo delle forniture CONSIP a condizione imprescindibile che il valore dei costi e delle prestazioni sia uguale o inferiore a quello praticato dalle convenzioni Consip.

8 PROGRAMMA ANNUALE Art.26 Legge 23.12.1999, n.488
3. Le amministrazioni pubbliche possono ricorrere alle convenzioni stipulate ai sensi del comma 1, ovvero ne utilizzano i parametri di prezzo-qualità, come limiti massimi, per l'acquisto di beni e servizi comparabili oggetto delle stesse, anche utilizzando procedure telematiche per l'acquisizione di beni e servizi ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2002, n La stipulazione di un contratto in violazione del presente comma è causa di responsabilità amministrativa; ai fini della determinazione del danno erariale si tiene anche conto della differenza tra il prezzo previsto nelle convenzioni e quello indicato nel contratto. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano ai comuni con popolazione fino a abitanti e ai comuni montani con popolazione fino a abitanti. Comma così sostituito prima dall'art. 3, comma 166, L. 24 dicembre 2003, n e poi dall’art.1, comma 4, del decreto legge n.168, convertito in Legge 30 luglio 2004, n.191

9 PROGRAMMA ANNUALE Art.26 Legge 23.12.1999, n.488
3-bis. I provvedimenti con cui le amministrazioni pubbliche deliberano di procedere in modo autonomo a singoli acquisti di beni e servizi sono trasmessi alle strutture e agli uffici preposti al controllo di gestione, per l'esercizio delle funzioni di sorveglianza e di controllo, anche ai sensi del comma 4. Il dipendente che ha sottoscritto il contratto allega allo stesso una apposita dichiarazione con la quale attesta, ai sensi e per gli effetti degli articoli 47 e seguenti del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e successive modifiche, il rispetto delle disposizioni contenute nel comma 3. comma aggiunto dall’art.1, comma 4, del decreto legge n.168, convertito in Legge 30 luglio 2004, n.191

10 PROGRAMMA ANNUALE Art.26 Legge 23.12.1999, n.488 A T T E S T A
Per quanto, ai fini del controllo di gestione, [previsto dal comma 3/bis dell’art.26 della Legge 23 dicembre 1999, n.488, così come introdotto dall’art.1, comma 4, della Legge 30 luglio 2004, n.191], di competenza del Collegio dei Revisori dei Conti, il sottoscritto Dirigente Scolastico, a conoscenza delle sanzioni previste dalla Legge in caso di dichiarazioni false e mendaci, A T T E S T A ai sensi e per gli effetti di cui all’art.47 del D.P.R , n.445 che per l’acquisto dei beni e servizi di cui alla determina prot. n.____ del__________, sono state rispettate le disposizioni contenute nel comma 3 dell’art.26 della Legge n.488/1999 così come modificato dall’art.1, comma 4, della Legge n.191/2004. addì, ___________________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO

11 sui Contratti Pubblici
SIMOG Sistema informativo monitoraggio gare RUP Responsabile Unico Procedimento Stazione Appaltante AVCP Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture

12 Documento Unico di Regolarità Contributiva Codice Identificativo
DURC Documento Unico di Regolarità Contributiva CIG Codice Identificativo di gara Codice Unico di Progetto CUP

13 CPV STAZIONE Vocabolario comune degli appalti Istituzione scolastica
APPALTANTE Istituzione scolastica

14 Legge n. 136 / 2010 Art. 3, comma 1: Tratta la tracciabilità dei flussi finanziari al fine di prevenire infiltrazioni criminali nella gestione di lavori, servizi e forniture alle Pubbliche Amministrazioni.

15 Legge n. 136 / 2010 Art. 3, comma 7: stabilisce che gli Operatori Economici che vogliono trattare con la Pubblica Amministrazione devono utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali dedicati anche non in via esclusiva” da comunicare alla Stazione Appaltante entro sette giorni dalla loro accensione o, nel caso di conti correnti già esistenti, dalla loro prima utilizzazione in operazioni finanziarie relative ad una commessa pubblica.

16 Legge n. 136 / 2010 Art. 6, comma 4: fissa, a carico degli Operatori Economici che vogliono trattare con la Pubblica Amministrazione, per la mancata o la tardiva o la incompleta comunicazione degli estremi del conto corrente dedicato una sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 3.000,00 euro comminata, ai sensi del comma 5, dal Prefetto della Provincia in cui ha sede la stazione appaltante.

17 Legge n. 136 / 2010 E’ assolutamente vietato l’uso del contante e sussiste, in tutte le sue fasi, l’obbligo di documentazione della spesa. Le Pubbliche Amministrazioni debbono effettuare i pagamenti in via assolutamente prioritaria sui conti correnti appositamente dedicati comunicati dagli Operatori Economici. In via subordinata con altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni quali assegni “non trasferibili”. Nel mandato di pagamento deve essere sempre indicato il codice CIG e, ove previsto, il codice CUP.

18 Legge n. 163 / 2006 Ai sensi dell’art. 29 l’importo complessivo della gara o dell’acquisto da pagare deve essere considerato, dalla Stazione appaltante, al netto dell’IVA

19 Legge n. 163 / 2006 Ai sensi dell’art. 28 l’UNIONE EUROPEA indica, a cadenza biennale, al netto dell’IVA, le soglie dei contratti pubblici di rilevanza comunitaria. Dette soglie, per il biennio 2010/11 sono:

20 Legge n. 163 / 2006 a) per gli appalti di forniture e servizi:
€ se aggiudicati dalle amministrazioni centrali dello Stato; € se aggiudicati dalle Istituzioni scolastiche. b) per gli appalti di lavori pubblici:

21 D U R C Strumento di tutela dei diritti dei lavoratori. Viene introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento dalla legislazione della regione Umbria allo scopo di subordinare la concessione dei finanziamenti per la ricostruzione dopo i terremoti del 1997 all’obbligo, da parte delle imprese, di produrre la certificazione attestante l’avvenuto versamento dei contributi previdenziali e assicurativi a favore dei lavoratori dipendenti occupati nei lavori di ricostruzione.

22 D U R C Documento teso a contrastare il lavoro sommerso per favorire la leale concorrenza tra le imprese evitando, di conseguenza, una distorsione del mercato al fine di reprimere l’evasione e/o l'elusione contributiva. E’ l'attestazione dell'assolvimento, da parte delle imprese, degli obblighi di Legge e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile.

23 D U R C Tende, quindi, a salvaguardare i tre principi essenziali della tutela del lavoro: sicurezza nei luoghi di lavoro; tutela retributiva e assicurativa; contribuzione previdenziale;

24 D U R C A norma dall’art. 16 bis, comma 10, della legge n.2 del 28 gennaio 2009, non deve essere richiesto ai fornitori ma acquisito direttamente dalle ”stazioni appaltanti”, quindi, dalla scuola che si deve accreditare utilizzando un apposito modello presso uno sportello dell’INPS, dell’INAIL o della Cassa Edile.

25 D U R C La richiesta avviene, per via telematica, attraverso un apposito modulo per ottenere il codice di accesso al servizio DURC. Nuove disposizioni sono state impartite dall’INPS con circolare n.59 del 28 marzo 2011, cui si fa espresso rinvio per la chiarezza espositiva. Dopo l’accreditamento, effettuata ed acquisita dal sistema la richiesta del DURC, viene rilasciato un CIP che è il codice identificato della pratica che consente, in qualsiasi momento, di verificare lo stato di avanzamento della stessa.

26 D U R C DECRETO M. LAVORO 24 Ottobre 2007 – art.1
Stabilisce che, per le procedure di appalto di servizi e forniture alla pubblica amministrazione, il DURC deve essere richiesto per i datori di lavoro e per i lavoratori autonomi. Per questi ultimi, nel modulo di richiesta, deve essere selezionato il "Tipo impresa" "lavoratore autonomo" e nella sezione INPS deve essere inserito il numero di iscrizione del lavoratore autonomo.

27 D U R C Per quanto concerne i lavoratori autonomi [commercianti senza dipendenti] è stata riscontrata impossibilita di richiesta, per via telematica, del DURC. In questi casi è opportuno, al fine di non incorrere nella omessa richiesta, di effettuare la stessa in forma cartacea. Così facendo la scuola non corre il rischio di incorrere nelle sanzioni a tal uopo previste.

28 D U R C DECRETO M. LAVORO 24 Ottobre 2007 – art.7
Stabilisce che, ai fini della fruizione delle agevolazioni normative e contributive il DURC ha validità mensile decorrente dalla data del rilascio. Nel solo settore degli appalti privati di cui all'art. 3, comma 8, del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modifiche, il DURC ha validità trimestrale, ai sensi dell'art. 39-septies del decreto legge 30 dicembre 2005, n. 273, convertito dalla legge 23 febbraio 2006, n. 51.

29 D U R C V A L I D I T A’ Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con circolare n. 35 del e l’INPS con circolare n. 145 del , per i CONTRATTI PUBBLICI e per la ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI hanno confermato la VALIDITA’ TRIMESTRALE del DURC.

30 D U R C ACQUISIZIONE Il M.E.F., con circolare n del , pur confermando l’obbligo di acquisizione del DURC ha espresso l’avviso che per le forniture di modesto importo (qual’è il limite del modesto importo?) possa essere sufficiente, in sua vece, il rilascio di una dichiarazione sostitutiva resa, dall’operatore economico, ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 445/2000.

31 D U R C V A L I D I T A’ Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con interpello n. 10 del 20 febbraio 2010, ha ritenuto che, nel caso di cottimo fiduciario, <il DURC debba essere richiesto, senza alcuna eccezione, per ogni contratto pubblico e, dunque, anche nel caso degli acquisti in economia o di modesta entità>.

32 D U R C ACQUISIZIONE Appare assolutamente evidente il contrasto tra il MEF e il MLPS. Volendo attenersi alla disposizione del MEF, ai fini della determinazione del modesto importo, onde evitare che il Dirigente scolastico assuma in proprio tale responsabilità, sarebbe opportuno che egli concordasse con i Revisori dei conti la soglia massima di tale limite di modesto importo.

33 A V C P Art.4 della Legge 11/02/94 n.109 Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture L’A.V.C.P., in attuazione dell'articolo 97 della Costituzione, vigila sull'attività amministrativa in materia di opere e lavori pubblici al fine di garantirne la qualità ed uniformarsi a criteri di efficienza e di efficacia, secondo procedure improntate a trasparenza, correttezza e tempestività, nel rispetto del diritto comunitario e della libera concorrenza tra gli operatori.

34 A V C P L’Autorità è funzionalmente indipendente, giudica, valuta ed ha autonomia organizzativa. Ai sensi dell’art. 6 del Decreto legislativo 12 aprile 2006 n.163: vigila sui contratti pubblici per garantire correttezza e trasparenza nella scelta del contraente, di economicità ed efficienza nella esecuzione dei contratti e per garantire il rispetto della concorrenza nelle procedure di gara.

35 A V C P Ai sensi dell’art.6, commi 6 e 8, del Decreto legislativo 12 aprile 2006 n.163: vigila sull'osservanza della legislazione  per verificare la regolarità degli affidamenti e l'economicità di esecuzione dei contratti, accertando che da questi non derivi pregiudizio o danno per il pubblico erario; segnala al Governo e al Parlamento gravi inosservanze della normativa o la sua distorta applicazione.

36 A V C P Ai sensi dell’art. 6, commi 6 e 8, del Decreto legislativo 12 aprile 2006 n.163: Ha poteri sanzionatori/ispettivi e può: richiedere documenti, informazioni e chiarimenti alle stazioni appaltanti; disporre ispezioni con la eventuale collaborazione della Guardia di Finanza; trasmettere gli atti e i propri rilievi agli organi di controllo e agli organi giurisdizionali competenti (Corte dei Conti – Magistratura ordinaria), in caso di irregolarità rilevanti.

37 A V C P Ai sensi dell’art. 6, commi 6 e 8, del Decreto legislativo 12 aprile 2006 n.163: Ha poteri sanzionatori/ispettivi e può: irrogare sanzioni pecuniarie per: inottemperanze agli obblighi di collaborazione da parte dei soggetti pubblici e privati; la trasmissione di informazioni e di documentazione false; la mancata trasmissione dei requisiti di partecipazione alle gare da parte delle imprese alle stazioni appaltanti.

38 A V C P Alle stazioni appaltanti alle quali è richiesto di fornire informazioni o di esibire documenti, in caso di rifiuto o di omissione, viene comminata, ai sensi dell’art. 6, comma 11, del D. L.vo n. 163/2006, una sanzione amministrativa pecuniaria fino a € Se detti soggetti forniscono informazioni od esibiscono documenti non rispondenti al vero, la sanzione può arrivare fino a €

39 A V C P Le stesse sanzioni, sempre ai sensi del medesimo art. 6, comma 11, del D. L.vo n. 163/2006, si applicano agli operatori economici che producono dati e documenti non veritieri o che non ottemperano alla richiesta della stazione appaltante di comprovare il possesso dei requisiti di partecipazione alle procedure di affidamento.

40 A V C P Nella ipotesi in cui la stazione appaltante sia una pubblica amministrazione, in presenza delle inadempienze prima indicate, si applicano, a carico del funzionario preposto, ai sensi del comma 12 dell’art.6 della Legge 163/2006, le sanzioni disciplinari previste dal rispettivo ordinamento. Il procedimento disciplinare è, su segnalazione dell’A.V.C.P., instaurato dall'amministrazione competente che ha l’obbligo di comunicare l’esito all'A.V.C.P. medesima. L’inadempienza per danno erariale, ai sensi del comma 13, va segnalata alla Corte dei conti.

41 A V C P I contratti della Pubblica Amministrazione sono ad evidenza pubblica: espressione utilizzata per indicare che la volontà dell’amministrazione di acquistare beni e/o servizi deve svolgersi in modo da esternare l’iter seguito per l’acquisto medesimo. Gli elementi fondamentali, per l’osservanza di tale principio sono: la convenienza; l’imparzialità nei confronti dei terzi contraenti; la salvaguardia del pubblico interesse.

42 CODICE deGLI APPALTI A V C P Decreto Leg.vo n.163/2006
Art. 3 - Definizioni i «contratti pubblici» sono i contratti di appalto o di concessione aventi per oggetto l'acquisizione di servizi, o di forniture, ovvero l'esecuzione di opere o lavori, posti in essere dalle stazioni appaltanti, dagli enti aggiudicatori, dai soggetti aggiudicatori.

43 CODICE deGLI APPALTI A V C P Decreto Leg.vo n.163/2006
Art. 3 - Definizioni Gli «appalti pubblici» sono i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.

44 CODICE deGLI APPALTI A V C P Decreto Leg.vo n.163/2006
Art. 3 - Definizioni Gli «appalti pubblici di lavori» sono appalti pubblici aventi per oggetto l'esecuzione o, congiuntamente, la progettazione esecutiva e l'esecuzione, di lavori o opere rientranti nell'allegato I

45 CODICE deGLI APPALTI A V C P Decreto Leg.vo n.163/2006
Art. 3 - Definizioni Gli «appalti pubblici di forniture» sono appalti pubblici diversi da quelli di lavori o di servizi, aventi per oggetto l'acquisto, la locazione finanziaria, la locazione o l'acquisto a riscatto, con o senza opzione per l'acquisto, di prodotti.

46 CODICE deGLI APPALTI A V C P Decreto Leg.vo n.163/2006
Art. 3 - Definizioni Gli «appalti pubblici di servizi» sono appalti pubblici diversi dagli appalti pubblici di lavori o di forniture, aventi per oggetto la prestazione dei servizi di cui all'allegato II.

47 CODICE deGLI APPALTI A V C P Decreto Leg.vo n.163/2006
Art. 3 - Definizioni Il termine “operatore economico” indica l’«imprenditore, ed ancora il fornitore e il prestatore di servizi» che sono la persona fisica o giuridica che offra sul mercato la realizzazione di lavori, la fornitura di prodotti e la prestazione di servizi.

48 CODICE deGLI APPALTI A V C P Decreto Leg.vo n.163/2006
Art. 3 - Definizioni Il termine “candidato” indica l’<'operatore economico> che ha chiesto di partecipare a una procedura ristretta o negoziata o a un dialogo competitivo.

49 CODICE deGLI APPALTI A V C P Decreto Leg.vo n.163/2006
Art. 3 - Definizioni Il termine “offerente” è l’<'operatore economico> che ha presentato una offerta di partecipazione ad una gara indetta dalla stazione appaltante.

50 (asta pubblica o pubblico incanto)
A V C P PROCEDURA APERTA (asta pubblica o pubblico incanto) Possono partecipare tutte le Ditte che ne facciano richiesta purchè abbiano i requisiti richiesti dalla tipologia del lavoro da eseguire e dell’importo previsto. E una modalità che consente alla pubblica amministrazione di scegliere, tra i vari concorrenti quello più economico e più valido. Consiste nella presentazione di una offerta e di un progetto di realizzazione dell’opera (a tale procedura, di norma, si fa ricorso per la realizzazione di grandi opere pubbliche).

51 (Licitazione Privata)
PROCEDURA RISTRETTA Art.55,comma 6, Legge 163/2006 (Licitazione Privata) A differenza dell'asta pubblica, aperta a tutti, la procedura ristretta è una gara nella quale ogni operatore economico può chiedere di partecipare. Alle procedure ristrette, per l'affidamento di lavori, sono invitati tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta e che siano in possesso dei requisiti di qualificazione previsti dal bando, salvo quanto previsto dall‘articolo 62 e dall‘articolo 177.

52 PROCEDURA RISTRETTA Art.62,comma 1, Legge 163/2006
Nelle procedure ristrette relative a servizi o forniture, ovvero a lavori di importo pari o superiore a di euro, quale che sia l'oggetto del contratto, le stazioni appaltanti, quando lo richieda la difficoltà o la complessità dell'opera, della fornitura o del servizio, possono limitare il numero di candidati idonei a presentare un'offerta, purché vi sia un numero sufficiente di candidati idonei. Quando si avvalgono di tale facoltà, le stazioni appaltanti indicano nel bando di gara i criteri, oggettivi, non discriminatori, secondo il principio di proporzionalità che intendono applicare, il numero minimo dei candidati che intendono invitare, e, ove lo ritengano opportuno per motivate esigenze di buon andamento, il numero massimo.

53 PROCEDURA NEGOZIATA (Trattativa privata) A V C P
Sistema di negoziazione caratterizzato dall'assenza di una procedura formalizzata di gara. I concorrenti vengono scelti e invitati alla gara di appalto, dalla stazione appaltante. Anche in questo caso le imprese devono essere in possesso dei requisiti necessari. Per questa tipologia l'opera non deve superare l'importo di € ,00. A questo tipo di gare devono essere invitate almeno 5 Ditte.

54 PROCEDURA IN ECONOMIA (Cottimo fiduciario) A V C P
Ai sensi dell’art. 125, comma 10, del D. L.vo 12 aprile 2006, n. 163 e dell’art. 330, comma 1, del D.P.R. 05 ottobre 2010, n. 207,concernente il relativo regolamento attuativo, l’acquisizione di beni e servizi può essere gestita in economia solo se l’amministrazione interessata si dota, previa individuazione delle tipologie di spesa, di un proprio regolamento, per l’acquisizione delle forniture in esso previste.

55 PROCEDURA NEGOZIATA (Cottimo fiduciario) A V C P
Il “COTTIMO FIDUCIARIO” è una procedura negoziata di acquisto in economia di beni e servizi senza una preliminare pubblicazione di bando di gara, mediante affidamento a terzi. Nella sua attuazione occorre rispettare il principio della programmazione della spesa al fine di evitare il suo artificioso frazionamento per eludere la procedura negoziata. Il Cottimo fiduciario è sempre soggetto alle norme sulla tracciabilità dei pagamenti.

56 A V C P PROCEDURA NEGOZIATA (Cottimo fiduciario)
Relativamente all’artificio frazionamento della spesa l’art. 125, comma 13, del Codice degli appalti testualmente recita: <Nessuna prestazione di beni, servizi, lavori, ivi comprese le prestazioni di manutenzione, periodica o non periodica, che non ricade nell'ambito di applicazione del presente articolo, può essere artificiosamente frazionata allo scopo di sottoporla alla disciplina delle acquisizioni in economia.>

57 PROCEDURA NEGOZIATA (Cottimo fiduciario) A V C P
Relativamente all’artificio frazionamento della spesa l’art. 29, comma 4, del Codice degli appalti testualmente recita: <Nessun progetto d'opera né alcun progetto di acquisto volto ad ottenere un certo quantitativo di forniture o di servizi può essere frazionato al fine di escluderlo dall'osservanza delle norme che troverebbero applicazione se il frazionamento non vi fosse stato.>

58 A V C P PROCEDURA IN ECONOMIA (Cottimo fiduciario)
L’attivazione del cottimo fiduciario deve essere preceduta dalla determina del Dirigente scolastico con la quale viene manifestata la volontà della scuola a contrattare una fornitura di beni e/o servizi. La determina, a differenza del bando di gara che è atto amministrativo di rilevanza esterna soggetto a pubblicazione, ha una rilevanza interna per il semplice fatto che non è soggetta a pubblicazione.

59 PROCEDURA NEGOZIATA (Cottimo fiduciario) A V C P
Nella procedura del “COTTIMO FIDUCIARIO” debbono essere rispettati i seguenti principi: Trasparenza; Parità di trattamento; Invito di almeno cinque operatori economici tratti, se istituito, dall’albo dei fornitori o individuati attraverso indagine di mercato; Rotazione tra gli operatori economici.

60 A V C P PROCEDURA NEGOZIATA (Cottimo fiduciario)
Le procedure di gara non possono contenere limitazioni di carattere territoriale. Il cottimo fiduciario può essere, ove si voglia, stipulato mediante scrittura privata. Per il suo perfezionamento è, comunque, sufficiente, lo scambio di lettere tra la stazione appaltante e l’operatore economico.

61 A V C P PROCEDURA NEGOZIATA (Cottimo fiduciario)
La lettera di invito, ai sensi dell’art. 334, comma 1, del Regolamento deve contenere le seguenti indicazioni: l’oggetto e le caratteristiche della fornitura; l’importo massimo, IVA esclusa, della spesa prevista; il periodo, espresso in giorni, della validità dell’offerta; le garanzie poste a base dell’offerta; il termine di presentazione dell’offerta; il termine di esecuzione della prestazione; il criterio di aggiudicazione prescelto; l’indicazione dei termini di pagamento; la clausola che la gara: a) sarà aggiudicata in presenza di una sola offerta; b) non sarà aggiudicata in presenza di una sola offerta;

62 PROCEDURA NEGOZIATA (Cottimo fiduciario) A V C P
La lettera di invito, ai sensi dell’art. 145, comma 1, del Regolamento deve, ancora, contenere le penali da applicare in caso di ritardato adempimento degli obblighi contrattuali. Il comma 3 del predetto articolo 145 prevede la misura delle penali nella percentuale giornaliera compresa tra lo 0,3 e l’1 per mille dell’ammontare contrattuale IVA esclusa.

63 PROCEDURA NEGOZIATA (Cottimo fiduciario) A V C P
Si prescinde dalla procedura del Cottimo Fiduciario quando il bene e/o servizio da acquistare, per le sue peculiari ed esclusive caratteristiche o specifiche tecniche, è prodotto da una sola Ditta specializzata, cui la scuola può direttamente rivolgersi senza l’adozione di alcuna procedura di gara.

64 A V C P PROCEDURA NEGOZIATA (Cottimo fiduciario)
L’esito della procedura del cottimo fiduciario è soggetto, ai sensi dell’art.173, comma 2, del d.P.R , n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del D. L.vo , n.163 ad avviso di post-informazione sul sito e all’albo dell’istituzione scolastica con l’indicazione dell’oggetto della fornitura, dell’importo, delle Ditte invitate e della Ditta aggiudicatrice.

65 DIALOGO COMPETITIVO A V C P
E’ una procedura nella quale la stazione appaltante, in caso di appalti particolarmente complessi, avvia un dialogo con i candidati ammessi a tale procedura, al fine di elaborare una o più soluzioni atte a soddisfare le sue necessità e sulla base della quale o delle quali i candidati selezionati saranno invitati a presentare le offerte. A tale procedura può chiedere di partecipare qualsiasi operatore economico.

66 PRESENTAZIONE delle OFFERTE
A V C P PRESENTAZIONE delle OFFERTE Particolare attenzione va riservata al termine per la presentazione delle offerte, la cui natura è perentoria ed inderogabile, perché tesa a garantire la “par condicio” tra tutti i concorrenti che partecipano alla gara. Deve essere, quindi, indicata una data certa prestabilita con la puntualizzazione che le offerte pervenute oltre il termine di scadenza verranno escluse.

67 Requisiti di ordine generale
Art. 38 Legge 163/2006 Requisiti di ordine generale per l’ammissione alle procedure di acquisto Sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi, e non possono stipulare i relativi contratti i soggetti che non possiedono i requisiti previsti. Detti requisiti è opportuno che la scuola li richieda inviando essa stessa, alle Ditte invitate, la dichiarazione da sottoscrivere.

68 Forma e contenuto delle offerte
Art. 74, comma 2/bis, Legge 163/2006 Forma e contenuto delle offerte procedure di acquisto Per quanto concerne le dichiarazioni di cui all’art.38, precedentemente indicato, il Ministero delle Infrastrutture, con proprio decreto, dovrebbe predisporre dei moduli standard di dichiarazione sostitutiva dei requisiti di partecipazione di ordine generale, per i contratti relativi a servizi e forniture o per i contratti relativi a lavori di importo pari o inferiore a euro

69 Tassatività delle clausole di esclusione dalla gara
Art. 46, comma 1/bis, Legge 163/2006 Tassatività delle clausole di esclusione dalla gara procedure di acquisto I bandi e/o le lettere di invito debbono prevedere la esclusione qualora via sia incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell’offerta e in caso di mancato adempimento alle prescrizioni previste dal codice, dal regolamento e da altre disposizioni di legge vigenti, per difetto di sottoscrizione o di altri elementi essenziali ovvero in caso di non integrità del plico contenente l'offerta o altre irregolarità relative alla chiusura dei plichi, tali da far ritenere, secondo le circostanze concrete, che sia stato violato il principio di segretezza delle offerte.

70 Affidamento del contratto
Art. 140, comma 1, Legge 163/2006 Affidamento del contratto procedure di acquisto Le stazioni appaltanti, in caso di fallimento dell'appaltatore o di risoluzione del contratto ai sensi degli artt. 135 e 136, potranno interpellare progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per l'affidamento del completamento dei lavori. Si procede all'interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta, fino al quinto migliore offerente, escluso l'originario aggiudicatario.

71 A V C P Tutte le procedure di acquisto di beni e servizi che non prevedano la clausola dell’obbligo della tracciabilità sono nulle e, conseguentemente, non producono alcun effetto giuridico.

72 A V C P MINUTE SPESE art.17 D.A n.895/UO/IX Dette spese sono riconducibili alla fattispecie prevista dall’art.3, comma 3, della Legge n.136/2010, meglio specificata nella determinazione n.10/AVCP sotto la denominazione di “Fondo economale”. Debbono essere di non rilevante ammontare, e vanno effettuate in contanti dal DSGA con il fondo appositamente assegnatogli.

73 MINUTE SPESE A V C P art.17 D.A. 31.12.2001 n.895/UO/IX
L’ammissibilità delle minute spese, individuabili in quelle aventi carattere della occasionalità e della urgenza, è subordinata alla loro tipizzazione individuata con una elencazione, il più possibile dettagliata, mediante apposito regolamento che ne disciplini la gestione. Non sono soggette al CIG.

74 Vocabolario Comune degli Appalti Regolamento CE n.213/2008
C. P. V. Vocabolario Comune degli Appalti Regolamento CE n.213/2008 Il C.P.V. (common procurement vocabulary) trae origine da due acronimi in lingua inglese e precisamente dal C.P.C. (classificazione centrale dei prodotti) e dall’I.S.I.C. (standard internazionale di classificazione industriale di tutte le attività economiche). E’ obbligatorio dal 1° febbraio 2006.

75 Vocabolario Comune degli Appalti
C. P. V. Vocabolario Comune degli Appalti Il CPV è composto da un vocabolario principale che descrive gli oggetti da acquistare ed ancora da un vocabolario supplementare che può essere utilizzato per aggiunge informazioni qualitative agli oggetti da acquistare. Per quanto riguarda la scuola il ricorso al vocabolario supplementare si reputa non necessario.

76 Vocabolario Comune degli Appalti
C. P. V. Vocabolario Comune degli Appalti Il C.P.V. è composto da un codice di nove cifre che tendono ad individuare i gruppi, le classi e le categorie dei lavori, delle forniture e dei servizi che la Pubblica Amministrazione intende realizzare. Il C.P.V. è utile per l’inserimento dei dati sul TED (Tenders Electronic Daily) PORTALE DEGLI APPALTI PUBBLICI EUROPEI per la ricerca di opportunità commerciali e di avvisi di gara da parte delle Imprese.

77 Vocabolario Comune degli Appalti
C. P. V. Vocabolario Comune degli Appalti Per le procedure di gara, ove possibile, è bene utilizzare un codice che abbia il maggior numero di zeri che sia il più confacente al prodotto da acquistare. In caso contrario occorre fare riferimento al gruppo e/o classe e/o categoria che meglio individua e descrive l’acquisto da effettuare.

78 C I G Codice identificativo di gara
E un codice alfanumerico di dieci cifre che serve a dare una identificazione ed una individualizzazione alla gara cui partecipano le Ditte. Il CIG va richiesto prima della procedura di acquisto e deve essere indicato nell'avviso pubblico, nella lettera di invito o nella richiesta di offerta inviata alle Ditte.

79 CIG - Obblighi alla contribuzione a favore dell’A.V.C.P.
Importo posto a base di gara Quota stazioni appaltanti operatori economici Sino a ,99 Esente Da ,00 a ,99 € 30,00 Da ,00 a ,99 € 225,00 € 20,00 Da , € 35,00 Da ,00 a ,99 € 375,00 € 70,00 Da ,00 a ,99 € 80,00 Da ,00 a ,99 € 600,00 € 140,00 Da ,00 a ,99 € 800,00 € 200,00 Da ,00 in poi € 500,00

80 R. U. P. Responsabile Unico del Procedimento
C I G R. U. P. Responsabile Unico del Procedimento Non esiste più il RSSA (Responsabile Simog della Stazione Appaltante) ma il Responsabile Unico del Procedimento (RUP), già previsto dalla Legge n.241/90 ed ora ribadito dall’art.10 del Decreto legislativo , n. 163. Il R.U.P. è l’unico Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture con il compito di garantire la regolarità della procedura in tutte le sue fasi, con le connesse responsabilità civili, penali e amministrative.

81 C I G Il CIG, rilasciato dall‘AVCP, è documento obbligatorio ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, in relazione a ciascun contratto pubblico avente ad oggetto lavori, servizi e forniture, a prescindere dall’importo dello stesso e dalla procedura di affidamento prescelta. Il CIG deve essere richiesto dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP) in un momento antecedente all’indizione della procedura di gara, in quanto il codice deve essere indicato nel bando ovvero, nel caso di procedure senza previa pubblicazione di bando, nella lettera di invito o nella richiesta d'offerta.

82 C U P Il CUP (Codice Unico di Progetto), istituito dall’art.1 della Legge n. 3 del 16 gennaio 2003, è necessario per assicurare il monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) presso il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica. E’ composto da un codice alfanumerico in una stringa di 15 caratteri, è un‘attestato/etichetta stabile, che identifica e accompagna un progetto d'investimento pubblico, sin dalla sua nascita, in tutte le fasi della sua vita.

83 C U P Il CUP deve essere richiesto dalle Stazioni appaltanti per tutti i progetti d’investimento pubblico: lavori pubblici (opere pubbliche), finanziati direttamente o indirettamente, in tutto o in parte, con risorse pubbliche; interventi finalizzati al risanamento o allo sviluppo economico che facciano capo ad una decisione di spesa pubblica.

84 C U P Per la richiesta del CUP non vale la tipologia della spesa (corrente o in conto capitale) ma rileva esclusivamente se la spesa sia o meno riconducibile ad un progetto d'investimento pubblico nelle forme della sua definizione.

85 C U P Il PROGETTO di INVESTIMENTO è quello che deve contenere, in se, questi quattro elementi: deve avere un decisore pubblico; deve essere previsto un finanziamento, anche parziale, di risorse pubbliche; le azioni o gli strumenti di sostegno sopra descritti devono avere un comune obiettivo di sviluppo economico e sociale; deve essere specificato un tempo entro il quale l'obiettivo va raggiunto.

86 C U P Il cup, quindi, va richiesto per:
lavori pubblici (opere pubbliche) finanziati, direttamente o indirettamente, in tutto o in parte, con risorse pubbliche. tutte quelle attività caratterizzate dal comune obiettivo di sostegno economico e sociale (ad es: formazione, programmi di ricerca, attività per la promozione delle politiche di sviluppo, forniture di beni e servizi se finalizzate allo sviluppo, come vedremo. quei progetti finalizzati all’innovazione e alla riorganizzazione della PA (forniture di beni e servizi).

87 C U P Il CUP, conseguentemente, non va richiesto, a titolo esemplificativo, per: per gli interventi di manutenzione ordinaria dei locali e delle attrezzature. per le forniture di beni e servizi che non abbiano le finalità e gli obiettivi attinenti allo sviluppo economico e all’innovazione e non siano riconducibili ai quattro requisiti che caratterizzano un progetto di investimento pubblico. per tutti gli interventi rientranti nella gestione corrente della scuola.

88 C U P Un ulteriore esempio per chiarire i concetti espressi:
se acquisto una stampante o un fotocopiatore in sostituzione di quelli non più funzionanti, perché guasti, effettuo, di fatto, una spesa in conto capitale ma non una spesa tesa allo sviluppo e/o alla realizzazione di un investimento, in quanto non si verifica un incremento dei beni della scuola. Non va richiesto il CUP.

89 C U P Ancora, per chiarire i concetti espressi:
Se, invece, acquisto una stampante o un fotocopiatore per automatizzare gli uffici, perché privi, e un nuovo computer per potenziarne il funzionamento, effettuo un progetto di investimento in quanto promuovo una politica di sviluppo della scuola che determina incremento inventariale. In questo caso è necessario acquisire il CUP.

90 C U P Con apposita faq l’AVCP a specifica domanda sulla obbligatorietà del CUP puntualizza che essa sussiste: a prescindere dall’importo e dalla natura della spesa (corrente o in conto capitale) per un progetto di investimento pubblico o quando si sia in presenza di uno dei quattro elementi imprescindibili tra di loro collegati, prima indicati.

91 C U P Con altra faq, sempre l’AVCP a specifica domanda se il CUP vada riferito anche a servizi e forniture di minimo importo ha esplicitamente risposto in forma negativa con un secco <NO>. Non ha, però, specificato quale limite di spesa debba essere considerato minimo importo. Chi si assume la responsabilità di determinare tale soglia?

92 FORMAZIONE del PERSONALE Determinazione AVCP n.10/2010-2.1
CIG - CUP FORMAZIONE del PERSONALE Determinazione AVCP n.10/ Se la scuola, per il proprio personale, acquista, da una Agenzia, un pacchetto di corsi di formazione, si configura un appalto di servizi e deve, quindi, ricorrere ad una procedura di cottimo fiduciario per la quale bisogna preventivamente acquisire il CIG e il CUP.

93 FORMAZIONE del PERSONALE Determinazione AVCP n.10/2010-2.7
CIG - CUP FORMAZIONE del PERSONALE Determinazione AVCP n.10/ Non sono soggetti agli obblighi di tracciabilità gli incarichi di collaborazione ex articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 (Esperti esterni), in quanto contratti d'opera, previsti dall'articolo 2222 del codice civile che non determinano il vincolo di lavoro subordinato in quanto trattasi di lavoro prevalentemente proprio prestato dall’esperto esterno.

94 Attività contrattuale del Dirigente
PROGRAMMA ANNUALE Attività contrattuale del Dirigente Pagamenti superiori a € Per tutti i pagamenti superiori a € occorre verificare che il beneficiario non abbia iscritti a ruolo debiti non pagati per un ammontare complessivo pari a tale importo Decreto M.E.F. 18 GENNAIO 2008 n.40

95 PROGRAMMA ANNUALE «soggetti pubblici»: le pubbliche Amministrazioni
«beneficiario»: il destinatario di un pagamento, a qualunque titolo, di una somma superiore a € «agente della riscossione»: Equitalia S.p.A. «sistema informativo»:banche dati di Equitalia Servizi S.p.A.

96 PROGRAMMA ANNUALE «inadempimento»: il mancato assolvimento da parte del beneficiario, nel termine di sessanta giorni previsto dall'articolo 25, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, dell'obbligo di versamento di un ammontare complessivo pari almeno a euro, derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento, relative a ruoli consegnati agli agenti della riscossione a decorrere dal 1° gennaio 2000

97 PROGRAMMA ANNUALE «verifica»: il controllo che i soggetti pubblici devono effettuare prima di procedere al pagamento, per accertare se sussiste un inadempimento da parte del beneficiario «operatore»: la persona fisica incaricata di effettuare la verifica «comunicazione»: la risposta con la quale Equitalia informa se risulti o meno un inadempimento da parte del beneficiario. In in caso affermativo l'indicazione dell'ammontare del debito per cui si e' verificato l'inadempimento, comprensivo delle eventuali spese esecutive e degli interessi di mora

98 Dopo l’avvenuta registrazione sul portale wwwacquistinrete.it
PROGRAMMA ANNUALE A d e m p i m e n t i Dopo l’avvenuta registrazione sul portale wwwacquistinrete.it La scuola, al momento del pagamento al proprio fornitore, deve verificare se, a carico dello stesso, sussistono cause di morosità per il mancato pagamento, entro 60 giorni dalla notifica, di cartelle iscritte a ruolo.

99 PROGRAMMA ANNUALE Interroga, quindi, per via telematica la Società pubblica Equitalia al fine di accertare se il beneficiario del pagamento abbia o meno un debito iscritto a ruolo. Dalla data della interrogazione deve attendere, per cinque giorni, la risposta di Equitalia. Se Equitalia non risponde nei cinque giorni successivi all’interrogazione, la scuola può effettuare il pagamento.

100 PROGRAMMA ANNUALE Se Equitalia, nei 5 giorni successivi alla interrogazione, comunica lo stato di morosità del creditore della scuola, il pagamento deve immediatamente essere sospeso sino a concorrenza della somma iscritta a ruolo. Nei 30 giorni successivi Equitalia notifica l’atto di pignoramento presso la scuola al fine di sbloccare le somme dovute.

101 PROGRAMMA ANNUALE In tal caso la scuola, nella ipotesi di un debito del beneficiario di € ,00 versa tale somma direttamente all’agente della riscossione e la restane di € 5.500,00 all’interessato. Se entro i 30 giorni Equitalia non notifica nessun atto di pignoramento la scuola può procedere al relativo pagamento.


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